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Autore: lunadivergente21dw    04/11/2020    1 recensioni
In seguito agli avvenimenti di Vienna Tony crea la sua squadra e nel farlo opta per nuovi membri, uno ovviamente è Peter Parker.
Poi c'è Amelia, che Tony vede come una figlia.
Amelia ha dei poteri particolari e quando Tony chiede il suo aiuto lei non si tira indietro.
Avrebbe aiutato Tony a qualunque costo, o almeno così credeva, perchè quando degli occhi di un azzurro ipnotico cominciano a tormentarla qualcosa dentro di lei scatta.
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Una sera, diverse settimane dopo il compleanno di Bucky, Clint fece il suo ritorno.
-Rieccomi- Annunciò con un sorriso per poi lanciare la valigia sul tavolo della cucina dove Sam, Nat, Amy e Bucky stavano chiacchierando.
-Potevi stare via ancora un po'.- Commentò Sam scocciato dopo che la valigia dell'eroe aveva fatto rovesciare la ciotola di patatine al centro del tavolo.
-Mi sei mancato anche tu Sammy.-
Il sorriso di Clint si capovolse all'istante quando entrò in cucina Loki.
-Avevi detto che era andato via!- Esclamò con sdegno in direzione della sua migliore amica.
Natasha alzò piano lo sguardo dal cellulare e lo guardò. -Mh? No, vanno via dopodomani.- Disse tranquillamente. -Come stanno i ragazzi?-
Clint ignorò la domanda. -Avevi detto che era andato via.-
-Devo essemi sbagliata.- Concluse lei scrollando le spalle.
Amelia, Sam e Bucky si scambiarono uno sguardo divertito.
Intanto Loki si avvicinò a Clint con un sorriso. -Sapevo che non avresti rinunciato a salutarmi, abbiamo vissuto così tante avventure insieme...-  Continuò dandogli una pacca sulla spalla.
-Loki...- Cominciò Amelia in tono d'avvertimento, ma era troppo tardi.
Clint gli riservò una gomitata prima che lui svanisse del tutto per riapparire dietro ad Amelia.
Il dio si portò una mano al cuore -Dopo tutto quello che ho fatto per te?-
Prima che Clint potesse avvicinarsi ancora, Amelia afferrò il braccio di Loki. -Ora basta.- Disse tranquilla mentre la pelle di Loki passava dal pallido rosa al blu intenso.
Lui alzò le mani in segno di resa per poi sederle accanto. -Ero solo felice di rivederlo prima di partire, mi mancava così tanto...-
Clint sbuffò.
-Avanti Clint, sono solo due giorni.- Disse Amelia.
Sam la guardò divertito. -Perché cerchi di mantenere la pace tra loro? È divertente!-
Amy incrociò le braccia mettendosi in bocca una patatina. -Steve mi ha detto che devo tenervi sotto controllo mentre lui è via.-
-Ma se siamo più tranquilli quando lui non c'è- Mormorò Bucky facendola ridere.
Loki e Natasha si scambiarono uno sguardo complice per poi farle l'occhiolino, Amelia diventò rossa e cercò di prestare attenzione alla tv dove passava la pubblicità di qualche deodorante maschile.
-Dov'è Rogers?- Chiese subito Clint.
-Gli ho organizzato un appuntamento al buio con una tipa a posto.- Disse Nat.
Amelia guardò la rossa. -Gli avevi detto che se ballava con qualcuno non lo avresti fatto!-
-Infatti è così-
-Oh buono a sapersi, io non sono nessuno.- Scherzò Amy.
-Non intendevo con qualcuno della squadra-
-Ma se non c'era nessun altro al di fuori della squadra.- Intervenne Bucky con aria confusa.
Natasha sorrise. -Infatti, gli avevo già organizzato l'appuntamento prima della festa. Sam mi ha aiutato-
-Sam!- Esclamò Amy sorpresa. Per tutta risposta lui scrollò le spalle.
Loki incrociò le braccia e osservò tutti i presenti con un sorrisetto, e Amelia temeva già cosa ne sarebbe uscito.
-Perché non ne organizzi uno anche alla cara Amelia? Ne ha bisogno, ha enormi carenze d'affetto. Avete visto con quante persone ha ballato al compleanno di Barnes?-
Amelia sbuffò rumorosamente.
-Con me non hai ballato- Commentò Sam offeso.
-Perché sei emotivamente instabile-
-Touché.- Disse Sam divertito, facendola sorridere a sua volta.
-Sto provando ad organizzarle un appuntamento con Johnny da mesi.-
Amelia la guardò con occhi spalancati. -Tu cosa??-
-Ecco perché ti vedo sempre parlare con quell'agente, pensavo ti fosse passata la cotta per Banner-
Natasha riservò una violenta gomitata a Clint.
-Non fanno coppia fissa ormai?- Chiese Amelia allontanandosi un po' anche se Natasha era dall'altra parte del tavolo rispetto a lei.
-Tu non dovevi tenere tutti tranquilli?-
-Steve mi ha mandato un messaggio mezz'ora fa in cui diceva che stava tornando, quindi dovrebbe essere qui a momenti.-
Come per darle ragione i fari della moto di Steve illuminarono la finestra per un millesimo di secondo prima che scomparisse nel garage.
Due minuti dopo Steve entrò in cucina con un'espressione frastornata.
-Allora, come è andata?- Chiesero Bucky e Sam all'unisono mentre Natasha nascondeva un sorriso.
Steve stava guardando proprio lei. -Nat...-
-Hey Rogers, già di ritorno?-
-Mi hai preso un appuntamento da una tatuatrice??-
-È simpatica.-
-Cosa è successo?- Chiese Amelia ad un tratto molto più incuriosita di quanto fosse due secondi prima.
Il biondo guardò gli altri un po' incerto se raccontare le sue sventure oppure no, ma pensò che tanto lì dentro poche cose rimanevano segrete. 
-Natasha mi aveva organizzato questo appuntamento al buio dicendomi che la ragazza in questione era un'artista molto dolce, che sarebbe bastato anche un solo appuntamento perchè viene da una situazione molto difficile ed è sempre sola. Inserite un altro centinaio di parole che Romanoff usa per convincervi a fare qualcosa e alla fine ho dovuto accettare. Questa sera mi preparo, vado all'indirizzo che Nat mi aveva indicato, finisco in un negozietto di tatuaggi, chiamo Natasha. Mi dice di entrare e di chiedere di lei, lo faccio. Mi portano in una stanza dove incontro la ragazza in questione. Mi fa accomodare e dice di aspettare perchè andava a prendere delle cose. Finalmente arriva, faccio per alzarmi ma lei mi ferma e tira fuori l'ago. A quel punto mi sono spaventato. Le ho chiesto cosa stesse facendo e lei mi ha guardato come se fossi pazzo. Capite? Come se fossi io il pazzo.- Aggiunse sottolineando l'ultima frase con tono incredulo. -Comunque, con tutta la calma del mondo mi ha risposto "ti faccio un tatuaggio". In due secondi ho collegato il tutto, ho preso la mia giacca e ho fatto per andarmene. Ma prima di chiudere la porta, spinto dalla curiosità le ho chiesto cosa avrebbe dovuto tatuarmi e lei mi mostra il disegno di un ghiacciolo a righe blu, bianche e rosse.- Terminò tornando a guardare Natasha che stava ridacchiando come una bambina dell'asilo insieme agli altri.
Cap alzò gli occhi al cielo e fece per andarsene ma Amelia lo fermò. -Vieni Steve, ti faccio una cioccolata.- Lo fece sedere cercando di smettere di ridere e passarono la serata cercando di convincerlo a farsi quel tatuaggio.



***


Le sembrò di aver dormito per soli quindici minuti quando un allarme risuonò per tutto il quartier generale alle tre e mezza di notte.
Sobbalzò nel letto prima di alzarsi di scatto e uscire dalla camera.
Nel corridoio c'erano già Wanda, Sam, Bucky, Loki e Visione. Quest'ultimo aveva un'espressione seria.
-Incendio in un orfanotrofio non raggiungibile dai vigili del fuoco, gli altri ci aspettano al jet.-
Amelia li seguì di sotto e anche Loki, il quale a differenza degli altri non mostrava alcun segno di stanchezza e Amelia sospettò che al dio non servisse dormire molto e che non fosse mai andato davvero a letto quella notte.
Al jet Thor fece segno al fratello di sedersi accanto a lui, preferiva sempre averlo nelle vicinanze per evitare che combinasse qualcosa di irreversibile.
Bucky e Amelia rimasero a guardare finché Steve non fece loro un cenno.
-Venite anche voi se non fosse chiaro-
I due si scambiarono uno sguardo sorpreso prima di rivolgere l'attenzione a Steve.
Nessuno dei due aveva mai partecipato ad una missione ufficiale insieme alla squadra.
Mentre entravano Steve le scompigliò i capelli. -Non combinare guai-
All'espressione di sdegno della giovane, Bucky sorrise. -La terrò d'occhio io, non preoccuparti.-
Per quanto Amelia volesse riservargli un'occhiata furiosa, non poté fare a meno di nascondere un piccolo sorriso intenerito.
Clint prese il comando del Quinjet, quando furono abbastanza vicini videro la colonna di fumo innalzarsi davanti a loro e Amelia si sentì più nervosa di prima.
Fino ad ora era solo incappata in situazioni spiacevoli per caso, non aveva mai dovuto prepararsi prima per una missione e l'ansia le stava divorando lo stomaco.
Steve stava facendo uno dei suoi discorsi preparatori e probabilmente lei era l'unica a non ascoltarlo. Si diede un pizzicotto al braccio e rivolse l'attenzione al capitano.
-Molto probabilmente dei bambini sono ancora intrappolati, quindi la cosa più importante è entrare, recuperare i bambini e spegnere le fiamme dall'interno. Wanda, Visione, Loki, Amelia e Rhodes voi vi occuperete di tenere sotto controllo l'incendio finché non arrivano i vigili del fuoco. Dovrebbero essere qui tra un'ora.-
-Chi costruisce un orfanotrofio in mezzo al nulla, comunque? Non sarà un posto costruito su un cimitero o qualcosa del genere, vero?- Chiese Clint.
-Tanto mandiamo avanti Rogers.-
-Grazie tante Romanoff, ora preparatevi.- Disse Steve mentre Bruce faceva atterrare il quinjet.
Tutti presero la loro posizione, preparando le armi e i costumi.
-Per quanto sia carino il tuo pigiama, ti consiglio di indossare qualcos'altro per entrare in azione.- Le sussurrò Bucky seduto dietro di lei.
Lei diede un'occhiata a quello che stava indossando e vedendo il pigiama di captain america si affrettò a premere il fiocco di neve sul braccialetto che portava al polso. -Credi che Steve lo abbia visto?-
-A giudicare da come ti ha guardato il pigiama per cinque minuti buoni direi di sì. Se il tuo obiettivo era fare colpo su Steve ci sei riuscita, anche se credo si sia spaventato un po'-
Amy si girò verso Bucky con espressione furiosa, ma tutto quello che ricevette in cambio fu un sorrisetto divertito.
-Qualunque sguardo adorabile tu mi stia rivolgendo non posso vederlo se hai la maschera da supereroina addosso.- Disse lui facendola arrossire, poi alzò gli occhi al cielo anche se non poteva vederlo. 
-Dovresti passare meno tempo con Clint, stai prendendo il suo sarcasmo.-
Bucky rise. -E tu meno con Steve, non vorrai mica illuderlo-
Prima che lei potesse ribattere Natasha arrivò davanti ai due con un sorriso che Amelia conosceva bene. -Non voglio interrompere niente...- Cominciò lanciando un'occhiata ad Amelia e poi a Bucky. -Ma dobbiamo andare.-
I due si guardarono intorno e videro che gli altri stavano uscendo.
-Non è professionale rimanere qui a litigare amorevolmente mentre gli altri si danno da fare-.  Continuò Nat per poi seguire la squadra con un sorrisetto stampato in faccia.
Amelia guardò di sottecchi Bucky per capire se avesse capito che Nat aveva capito che lei... Beh, che lei forse aveva una leggera ammirazione per lui.
Ma l'unica cosa che fece fu guardare la rossa con intensa confusione per poi apprestarsi a seguire gli altri.
Amelia scosse la testa e uscì a sua volta per poi bloccarsi quasi subito quando vide davanti a lei l'immenso edificio scuro avvolto dalle fiamme, ma non ebbe il tempo di entrare nel panico perché Wanda le fece segno di seguirla.
Wanda stava tenendo a bada le fiamme per far entrare la squadra nell'edificio. Con la coda dell'occhio vide Steve parlare in modo serio con una donna che doveva essere una responsabile dell'orfanotrofio.
Dietro di lei dei bambini dall'aria spaventata stavano vicini, facendosi forza a vicenda mentre guardavano le fiamme alzarsi sempre più in alto nel cielo notturno.
Amelia entrò un po' in panico pensando a quanti bambini dovevano essere rimasti intrappolati nell'edificio, quindi fece di tutto per raccimolare un po' di coraggio dentro di lei pensando che era compito suo aiutarli.
Si infilò tra le fiamme creando un campo di forza attorno a sè e si mise subito a lavoro per estinguere l'incendio.
All'improvviso sentì la voce di Steve e si girò per vedere dove fosse ma poi si ricordò che aveva infilato il ricevitore all'orecchio prima di uscire dal quinjet quindi era in collegamento con tutti i membri della squadra. -Ci sono trentadue bambini nell'edificio, quattro educatori, due cuochi e tre inservienti. Sono bloccati lì dentro da un bel po', quindi sbrighiamoci. Come siamo messi?-
Amy si fece strada tra le fiamme e fu contenta di avere la tuta di Tony, così non respirava fumo e aveva altà visibilità. L'attimo dopo aver sviluppato questo pensiero vide davanti a sè un piccolo puntino rosso lampeggiante.
Non ebbe il tempo di  rimanerne troppo confusa perchè una voce alquanto allarmata eruppe dall'interno della tuta.
-Il pavimento sta per cedere!-
Amelia sobbalzò per lo spavento. -Ma che...- Ma non ebbe il tempo di finire la frase perché effettivamente sentì il pavimento scricchiolare sotto i piedi.
L'attimo dopo si ritrovò a cadere e fece per usare i suoi poteri quando sentì che qualcosa stava già rallentando la sua caduta.
La tuta aveva acceso i propulsori sotto gli stivali della tuta e per un attimo si ritrovò a mezz'aria.
-Protocollo bici con rotelle attivato. Le consiglio di estinguere le fiamme sotto di lei prima di scendere. Individuate forme di vita umana nella stanza accanto.-
Amelia si apprestò a spegnere le fiamme nella stanza dove era finita, disseminata di vecchi banchi e sedie ormai neri e rovinati dall'incendio, alle pareti cartine geografiche e poster stavano ancora bruciando e l'unica cosa che si sentiva era lo scricchiolare del legno sopra di lei.
Per un momento le sembrò di essere in una puntata di Supernatural, ma poi ricordò cosa aveva detto la voce.
-Ehm... Voce della tuta? Che dicevi a proposito delle forme di vita umana?-
-Ci sono sette bambini e due adulti nella stanza accanto.- E prima che Amelia potesse dire qualcosa, la tuta le mostrò le sagome delle persone attraverso il muro, così lei si apprestò a raggiungere la porta ma la trovò bloccata.
-Mancano ancora nove bambini e due insegnanti. Dobbiamo sbrigraci prima che l'edificio crolli su se stesso. Maximoff, Frosin com'è la situazione da voi?- Chiese all'improvviso la voce di Steve attraverso il ricevitore.
-Pensavo che Amelia fosse con te, sto provando a controllare l'incendio ma sembra quasi...-
-Magico- Disse Loki intromettendosi. -Comunque dov'è Amelia? Con Barnes?-
-Steve, era con te.- Disse subito la voce allarmata di Bucky.
-Piantatela, sono solo caduta quando il pavimento ha ceduto. Sono finita in una stanza dove sembra ci sia appena stata un'evocazione demoniaca.- Disse sapendo che metà della squadra avrebbe alzato gli occhi al cielo a quel commento. -Comunque adesso vi mancano solo due bambini, gli altri li ho trovati. Qualcuno viene ad aiutarmi? E cosa dicevate del fuoco magico?- Chiese mentre si concentrava per spegnere le fiamme anche sulla parete e la porta che doveva sbloccare.
Diede un calcio ben assestato alla porta, la quale si aprì subito. 
Sentì delle esclamazioni un po' intimorite provenire dalla stanza e quando entrò trovò degli sguardi impanicati rivolti nella sua direzione.
E disse la cosa più stupida che potesse dire ad un gruppo di persone impanicate. -Hey, come va?-
Uno degli insegnanti la squadrò da capo a piedi. -Cosa....-
Amelia si ricordò che il mondo non sapeva nulla di lei, quindi si presentò. -Oh, sono una nuova recluta degli Avengers. Vi consiglio di seguirmi a meno che non preferiate stare qui...-
I due insegnanti e i bambini la guardarono incerti. Ma quando Clint arrivò al suo fianco, una bambina si lanciò tra le sue braccia. -Aiutami occhio di falco, salvami!- Esclamò prima di scoppiare in violenti colpi di tosse.
Clint la prese in braccio e diede delle indicazioni agli altri di seguirlo facendo indispettire Amelia. Doveva imparare a sembrare professionale come lui.
Aspettò che tutti uscissero dalla stanza e aiutò uno degli insegnanti che cercava di portare tre bambini alla volta.
Si ritrovarono di nuovo nel punto in cui Amy era caduta. E proprio lì Bucky stava aiutando Clint a passare i bambini a Steve, il quale le fece un cenno dal buco sul soffitto.
-Stai bene?- Le mormorò Buck.
Lei annuì piano quando sentì uno strano rumore, come un mormorio proveniente dalla stanza che aveva appena lasciato.
-Voce della tuta?- Chiese piano mentre Steve diceva che avevano ancora pochi minuti prima che l'edificio cedesse del tutto.
-Sì, Amelia?-
-Riesci ad individuare altre persone in quella stanza?-
La voce non rispose per qualche secondo, poi le mostrò due piccole sagome oltre il muro. -Ci sono due bambini nella stanza oltre a quella dove siamo appena stati. Ma non è sicuro, il soffitto sta cedendo piano piano e i bambini sembrano avvolti da un'aura soprannaturale.-
Amelia guardò le due sagome e non ci pensò due volte. Bucky le stava prendendo la mano per aiutarla. -Amelia, andiamo?-
Lei si girò un attimo a guardarlo. -Aspetta, ci sono...- Quando sentì qualche scricchiolio proveniente dalla stanza dove erano appena usciti si lanciò in quella direzione e fece appena in tempo ad entrare che dietro di lei crollò tutto, subito divorato dalle fiamme. 
Spalancò gli occhi quando vide la sagoma di Bucky dall'altra parte delle fiamme.
-Cosa diavolo ti è saltato in mente?- Le domandò preoccupato attraverso l'interfono.
-Ci sono i due bambini mancanti. Tu vai, aspettami fuori!-
-No, non senza di te!!- Esclamò con forza.
-James...-
-Stai indietro, ora ti raggiungo.-
-No, aspetta!- Amy agitò le mani velocemente per creare un portale e l'attimo dopo Bucky era davanti a lei.
La scrutò con sguardo severo per alcuni secondi. -Non farlo mai più.-
Probabilmente fu per le fiamme dietro di lui che creavano un'aura luminosa attorno alla sua figura, per l'intensità del suo sguardo o per il fatto che forse l'ossigeno cominciava a mancare anche dentro la tuta ma rimase a fissarlo imbambolata finché non le schioccò le dita davanti agli occhi e fu felice che lui non potesse vedere la sua faccia perché era sicura di avere un'espressione da pesce lesso.
-Dove sono i bambini?-
Lei scosse la testa per riordinare le idee. -Mh? Oh, giusto...- Si girò verso la parete dietro di lei che era ancora in fiamme e ci posò sopra le mani.
Dopo qualche secondo non successe ancora niente. 
-Perché non si spengono?-
-Non ne ho idea...- Poi ricordò cosa stavano dicendo Wanda e Loki a proposito del fuoco. -Non prendere paura...- 
Bucky si limitò ad osservarla mentre gli faceva segno di stare indietro e cominciava a tirare calci alla parte più cigolante della parete ancora in fiamme. Avrebbe potuto usare un portale ma le riusciva ancora difficile crearlo per un posto di cui non conosceva l'aspetto.
-La tuta di Stark non può aiutare?- Domandò dopo un po'.
Amelia si fermò e riprese fiato. -Tuta?-
-Consiglio a lei e al signor Barnes di fare un passo indietro. Rivolga il palmo della mano verso la parete.-
Amelia fece indietreggiare Bucky e alzò la mano.
L'attimo dopo dalla tuta partì una piccola scintilla che aprì un buco nella parete, abbastanza grande da far passare entrambi.
Passarono attraverso il buco con cautela, all'improvviso incerti dal silenzio che proveniva dalla stanza. Amelia creò attorno a lei e Bucky un campo di forza ed entrambi si bloccarono quando videro la scena davanti a loro.
Una bambina di undici anni con due treccine rosse disordinate si reggeva su una stampella un po' bruciacchiata e piangeva mentre continuava a pregare l'amico di uscire di lì.
L'amico in questione era un bambino della stessa età. Aveva la carnagione scura sulla quale le fiamme sembravano prendere vita, disegnado ombre inquietanti sui suoi lineamenti. Era seduto a gambe incrociate al centro della stanza, avvolto da una strana bolla arancione/rossastra. Amelia e Bucky si guardarono un momento prima di tornare a rivolgere l'attenzione ai bambini.
La bambina li osservò, ma tornò subito a guardare il bambino. -David dobbiamo andare, per favore.- Fecero un passo avanti e Amelia fu sicura di sentire ancora più caldo.
-Ciao- Disse cercando di sembrare tranquilla.
David li osservò e sembrò che la bolla che lo stava avvolgendo si ingrandisse ancora di più. -Vai via Bonnie, voglio restare qui. È tutta colpa mia.-
A quel punto la ragazzina, che a quanto pare si chiamava Bonnie, guardò i due disperata. -Dovete aiutarlo!-
Amelia andò ad inginocchiarsi accanto alla bolla. -Perché vuoi rimanere qui?-
Bonnie rispose al posto dell'amico. -Quello stupido di Simon Fletcher mi aveva nascosto la stampella per la millesima volta. Io non riesco a camminare senza, David si è arrabbiato e... Non ditelo alla preside, non è colpa sua. Non sa controllarlo ancora....- 
-Amy...- Lei spostò lo sguardo dalla bambina a Bucky, il quale le indicò le travi sul soffitto che si stavano sgretolando piano piano.
-David.- Come si aspettava, non ebbe risposta. -David, vuoi che Bonnie rimanga qui sotto finché non crollerà tutto?-
A quel punto il bambino alzò lo sguardo. -No, dovete portarla fuori!- 
-E lo faremo- Lo rassicurò Amy.
-Io non me ne vado!- Protestò Bonnie arrabbiata.
-Volevo dire... Lo faremo quando verrai anche tu, come puoi vedere lei non ha intenzione di andarsene senza di te.-
David la guardò disperato per poi sussurrarle: -Devi portarla via, non riesco a fermarlo.-
Amelia voleva salvare entrambi ma un altro scricchiolio proveniente da sopra le loro teste le mise fretta e fece comparire un portale. -Bucky, portala fuori.-
Bonnie a quel punto ricominciò ad impuntarsi. -No!-
Amy toccò il fiocco di neve sul polso sinistro e la tuta si ritirò. Si accorse subito della scarsità di ossigeno e si domandò come avessero fatto i due bambini a respirare fumo per tutto quel tempo. -Puoi accompagnare il mio amico Bucky fuori? Credo stia per sentirsi male... Tra qualche minuto io e David usciamo, okay?-
La ragazzina ci mise un po' a ponderare la situazione, ma alla fine prese la mano di Bucky, quella sinistra, lasciandolo sorpreso. -Ti aspetto fuori David. E farai meglio a muoverti.- Disse tra l'arrabbiato e il preoccupato mentre con un braccio teneva la stampella e con l'altro si teneva a Bucky, zoppicando verso il portale.
Bucky le lanciò un'occhiata preoccupata, ma rivolse di nuovo l'attenzione a Bonnie quando quest'ultima stava inciampando su un'asse di legno caduta sul pavimento e l'attimo dopo sparirono attraverso il portale.
David cominciò a singhiozzare appena il portale sparì. -Mi ero solo arrabbiato con Fletcher e le fiamme sono partite come...- Non finì la frase perché si coprì il viso con le mani e tornò a singhiozzare.
Amelia si portò una mano tra i capelli e cercò di sorridergli. -Anch'io prendo fuoco quando mi arrabbio, guarda.- L'attimo dopo i suoi capelli le svolazzavano intorno in piccole fiamme vivaci e i suoi occhi sembravano piccole scintille arancioni e dorate.
La bolla che circondava il bambino sembrò leggermente più debole e Amelia sorrise vedendo come la stava osservando adesso. -Anch'io pensavo di non riuscire a controllarli ma guardami adesso, sono entrata negli Avengers.-
Lui tirò su col naso e la guardò dritto negli occhi. -Ma se non ti ho mai vista prima-
Amelia smise di sbrilluccicare e lo guardò offesa. -Sono con loro da quasi metà anno e questa è la mia prima missione ufficiale. E poi non è colpa mia se la stampa parla sempre e solo di Iron man.- Disse mettendo il broncio come se non si trovasse in un orfanotrofio in fiamme e non stessero per crollarle in testa almeno tre piani dell'edificio.
-Io adoro Iron man!- Protestò David.
Lei alzò gli occhi al cielo. -Tutti adorano Iron man... Anch'io, ma per motivi diversi.-
David le rivolse un piccolo sogghigno. -Ne sei innamorata?-
-Ma cosa ti passa per la mente?? Ha più di cinquant'anni! Credo...- Tralasciò la parte che per lei era come un padre, per quello non c'era tempo.
-Captain america ne ha un centinaio, no?-
Ora era confusa. -E cosa c'entra Cap?-
-Il tuo pigiama.-
Sospirò e si disse di non indossare mai più quel pigiama, anche se era un regalo di Ilenia.
-Senti, non sono qui per discutere di supereroi. Ma se fosse, Vedova nera e Scarlet witch sono le più forti.-
Sentirono un boato sopra di loro e d'istinto Amelia creò un campo di forza, così i resti di tre piani di edificio rimasero sospesi sopra di loro. Pensò che gli altri dovessero essere parecchio preoccupati a quel punto, doveva darsi una mossa.
-David, ora dobbiamo proprio andare...- Con cautela gli porse la mano, avvicinandosi piano alla bolla che divideva il bambino dal resto del mondo.
Appena cercò di oltrepassare quella linea sottile ritirò subito la mano quando un calore insopportabile le attraversò il corpo.
David sembrò ritirarsi ancor di più in se stesso. -Te l'ho detto che non ci riesco...- 
-Invece ci riesci.- Le mani e le braccia di Amelia si ricoprirono di un leggero strato di ghiaccio. -Andiamo da Buck... Voglio dire, da Bonnie.- Con decisione oltrepassò la bolla per afferrare le mani del ragazzino.
Non demorse quando incontrò una grande resistenza dai poteri del bambino, ma alla fine fu lei a prevalere tanto che la bolla esplose in piccole scintille gialle, rosse e arancioni intorno a loro e le braccia del bambino non furono ricoperte di ghiaccio.
Prima che potesse scioglierlo, scomparve subito dalle braccia di David quando si fiondò ad abbracciarla. Amelia ne rimase sorpresa ma lo strinse a sè quando lo sentì singhiozzare ancora. -È tutto finito, ce l'hai fatta.-
-Ho distrutto la scuola, ora non mi vorranno nemmeno a quella nuova dove volevano mandarmi.-
Ad Amelia si strinse il cuore. -Non ti manderanno via. E se così fosse mi occuperò io di te.-
-Non sei in grado di occuparti di un preadolescente.-
Lei sbuffò rendendosi conto che quel ragazzino era troppo intelligente per i suoi gusti, ma continuò ad abbracciarlo. -Ne parleremo fuori di qui...- Mormorò creando un nuovo portale.
-Puoi rimetterti la tuta? Non è forte essere salvato da una tizia in pigiama.-
Amelia alzò gli occhi al cielo. -È bello essere considerati così da chi salvi, lascio gli Avengers e mi prendo un camioncino dei gelati. Almeno i bambini mi ringrazieranno come si deve.- Detto questo richiamò la tuta e sorrise quando sentì il ragazzino ridacchiare.
L'attimo dopo si ritrovarono di nuovo fuori e Amelia ne fu grata anche se nell'aria alleggiava ancora un forte odore di fumo.
Le ci volle un po' per notare che l'attenzione di tutti era rivolta all'edificio e alla fine notò chi si era aggiunto al gruppo.
Iron man stava sorvolando le macerie insieme a war machine e Wanda. Nel mentre urlava cose incomprensibili a Steve che a sua volta stava spostando macerie a terra.
Thor invece stava urlando contro a Loki, il quale era comodamente seduto su un'altalena rimasta illesa dall'incendio.
-Guarda, è proprio lì. Che vi dicevo?- Disse tranquillo il dio dell'inganno indicando Amelia.
Thor chiamò a gran voce Tony, il quale lo guardò. Il secondo dopo la raggiunse spaventando sia lei che David, perchè vedere l'armatura di iron man fiondarsi a capofitto su di te non è sempre rassicurante. Quando fu a qualche centimetro da lei la tuta sparì e Tony la stritolò in un abbraccio soffocante. -Giuro su Dio che sarai la mia morte.-
-Va bene...- Amelia gli diede un colpetto sulla spalla mentre lanciava uno sguardo confuso dietro alle sue spalle.
Loki si avvicinò. -Pensavano fossi morta, ho detto che eri ancora viva e nessuno mi ha creduto. Mi hanno dato dell'insensibile, sono molto offeso.-
-Stai zitto.-
-Tony, andiamo. Sto bene.- Amelia si divincolò dall'abbraccio e guardò David che era ancora accanto a lei, completamente imbambolato. -Lui è David, è un tuo fan. Vero David?-
Il ragazzino guardò prima lei e poi lui con occhi sgranati. -Mi piace Iron man.-
Tony era ancora frastornato ma riuscì a sorridere e a dire una delle cose che ai ragazzini di undici piaceva sentirsi dire da iron man.
-David!!!- I tre si girarono e videro Bucky che portava in braccio Bonnie, la bambina aveva il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi.
Appena furono vicini Bucky la posò delicatamente a terra dove si fiondò a stritolare l'amico, mentre James rivolse la propria attenzione ad Amelia.
La guardò con intensità per qualche secondo, senza riuscire a percepire come stava dato che, a parte i capelli, era interamente coperta dalla tuta blu e azzurra.
-Grazie per esserti fidato.- Gli sussurrò mentre anche il resto della squadra li raggiungeva. -Sei stato carino...- Aggiunse prima di essere di nuovo stritolata da due braccia possenti.
Non che potesse lamentarsi troppo dato che con la tuta non riusciva a sentire l'intensità con la quale uno ad uno, la stavano soffocando. Steve la rimise a terra. -Scordati un'altra missione tanto presto.-
-Dì la verità, volevi ridarmi indietro il titolo de "la più strana della squadra", vero?- Le mormorò Wanda con gli occhi lucidi.
Amelia non se n'era resa conto per davvero fino a quel momento, ma dopo soli pochi mesi si erano affezionati a lei. Rimase imbambolata senza sapere cosa dire finché la situazione in cui erano in quel momento non li richiamò alla realtà.
L'alba cominciava a mostrarsi in tutto il suo splendore e la squadra rimase sorpresa nel vedere come quel luogo, che fino a poche ore prima sembrava il posto più inquietante dove mettere un orfanotrofio, si riempì di vita.
Il sole cominciò a filtrare tra le foglie degli alberi e gli uccellini cominciarono a cinguettare vivaci, ignari del disastro che era avvenuto quella notte.
Ma presto la vista dei bambini, raccolti in gruppetti mentre cercavano conforto dai propri insegnanti e guardavano i resti della loro unica casa li risvegliò.
-Tony, tu sei il clown del gruppo. Fai qualcosa...- Mormorò Rhodey.
Tony lanciò un'altra occhiata ad Amelia per poi dirigersi da quella che doveva essere la preside. Non ebbe il tempo di concentrarsi sulla conversazione che un ragazzino biondo con i capelli sparati in aria in stile super sayan non si piantò davanti a loro.
-Ecco David, sei contento ora? Hai bruciato tutto.-
Bonnie si mise in mezzo ai due. -Fletcher, questa è tutta colpa tua. E non metterti a piangere solo perhé ora hai perso il tuo coniglietto di pezza!-
Amy si mise in mezzo ai due. -Bonnie, i coniglietti di pezza sono importanti. Tu non ne hai mai avuto uno?- Poi guardò il ragazzino. -Ti consiglio di non fare rissa con questi due, sono dei futuri Avengers. Se smetti di rubare stampelle alle persone che ne hanno bisogno potresti diventarlo anche tu-
Fletcher la guardò indispettito, poi speranzoso e alla fine girò i tacchi per tornare dal gruppetto che lo stava aspettando proprio mentre Tony faceva il suo ritorno.
-Gli operai cominceranno domani, arriveranno dei pullman a prendere i bambini, staranno in un hotel finché i lavori non saranno finiti.-
Sam passò un braccio intorno alle spalle di Tony. -Senti Stark, nel caso la mia casa si incendiasse la rifaresti? Per me?-
Tony alzò gli occhi al cielo in maniera drammatica e poi guardò Amelia come per dire "Come ho fatto a lasciarti vivere con questi idioti?", per poi tornare serio. -Nel mentre cerchiamo di intrattenerli, hanno appena perso tutto quello che possedevano.- A questa affermazione la squadra rimase in silenzio.
-Per questo ho detto ai bambini che Thor farà Raperonzolo per intrattenerli e Loki farà la matrigna cattiva che la tiene nella torre. Preparatevi, state per entrare in scena.-
Il viso di Thor si aprì in un sorriso più brillante dell'armatura di Heimdall. -Adoro quel film! E anche Loki, Amelia ha voluto guardarlo tre volte in una settimana.- Poi si passò una mano tra i capelli e provò ad imitare la voce di Rapunzel. -Chiusa lì dentro quelle mura, tra utopie e curiosità senza mai neanche un solo giorno di...-
-Di normalità senza stupidi mortali e fratelli idioti.- Concluse Loki per lui.
Il sorriso di Thor si capovolse ma poi continuò a cantare quando alcuni dei bambini si radunarono intorno a loro.
Amy diede un colpetto al braccio  di Loki. -Dovresti andare ad aiutarlo, sai?-
-E perché dovrei?-
-Per i bambini?-
-Anch'io ero orfano, se la caveranno.-
-Sì, ma loro non saranno adottati da una famiglia reale- Commentò Amy provando a farlo sentire in colpa.
-Mio padre no...-
-Odino avrà sbagliato qualcosa ma mi sembra di ricordare dai tuoi racconti che Frigga fosse una madre fantastica e hai ancora un fratello che ti vuole un mondo di bene. E anche tu gli vuoi bene, ma sei troppo orgoglioso per ammetterlo.-
Loki si lasciò sfuggire una mezza risata. -Siete così patetici quando siete innamorati.- E prima che Amelia potesse ribattere continuò. -Appena è uscito dal portale ha provato a mettere giù la bambina per tornare da te ma lei non lo mollava. Avresti dovuto vedere il sollievo sul suo viso quando sei tornata.-
Amelia rimase senza parole e cercò con lo sguardo Bucky. -Era solo preoccupato come tutti gli altri...- 
-Sicuro...-
Alla fine lo vide. Bonnie e David lo avevano convinto o ricattato a sollevare entrambi con il suo braccio.
-Tenetevi forte...- Prima di sollevarli si assicurò che si stessero tenendo per bene, l'attimo dopo alzò il braccio e i due bambini scoppiarono in delle risatine che contagiarono anche Bucky.
Amelia si ritrovò a sorridere davanti a quella scena e una piccola vocina nella sua testa le disse che ora non poteva più negare l'innegabile.
Lei era innamorata di James Buchanan Barnes.
Innamorata persa.
Completamente.
Non era una semplice cotta o "una leggera ammirazione".
Era inutile trovare altre scuse stupide.
-Sì, sei innamorata di lui.- Le disse Loki. E prima di deriderla ancora, qualcuno tirò il suo mantello.
I due abbassarono lo sguardo su una bambina che doveva avere almeno nove anni. -Io ti ho visto volare insieme agli alieni.- Disse tranquilla.
Loki incrociò le braccia e la guardò dall'alto in basso. -E allora?-
-Mia nonna aveva detto che eri un pazzo, ma a me sembravi forte.-
Amelia e Loki la guardarono, temendo quello che sarebbe uscito dalla bocca della piccola dopo. Ma lei sorrise. -Oh no, non è morta durante l'attacco alieno, tranquilli. Io sono la figlia di uno degli insegnanti.- Poi indicò un uomo che stava assistendo alla performance di Thor con uno dei bambini in braccio. -Tu non sai cantare? Thor è bravo-
Loki guardò la bambina con insistenza, probabilmente aspettava che sparisse. Alla fine sbuffò, andò da Thor e si unì a lui. -Grazie a lei, io non ho più dubbi. Grazie a lei apro gli occhi anch'io...-
Thor si illuminò sentendo il fratello cantare e insieme continuarono. -Dentro me capisco che è questo il posto mio... Ora vedo la realtà-
-È con te che voglio stare...-
-Ora vedo la realtà-
-La tristezza non c'è più-
Amelia sorrise nel vedere i bambini così estasiati, sembrava che si fossero dimenticati dell'incendio e della scuola.
Clint si avvicinò e diede una banconota da dieci dollari alla bambina. -Grazie Violet-
-Quando vuoi, però secondo me è davvero forte.-
-Allora è meglio se vai a farti un esame di coscienza ragazzina.- Le disse scompigliandole i capelli prima che se ne andasse.
-Vai spesso in giro a pagare bambini per mettere in ridicolo i tuoi nemici Barton?-
Clint la guardò, poi guardò Thor e Loki con un sorrisetto soddisfatto. -Prega che non lo faccia mai con te, Fiocco di neve- Commentò per poi raggiungere Natasha e Wanda.
-Non mi chiamo fiocco di neve!-
-A me Fiocco di neve piace- Commentò una voce dietro di lei.
-Solo perchè ti sei divertito fin troppo a fare Heidi con le caprette in Wakanda.-
Bucky sorrise. -Forse hai ragione.-
Amelia si portò le mani sui fianchi e fece per dire qualcosa quando notò l'assenza dei due bambini. -Bonnie e David?-
-Uno dei loro insegnanti li ha chiamati, eccoli lì- Le indicò il punto in cui David stava parlando con un uomo anziano su una sedia a rotelle. -Quelli chi sono?-
Lei non rispose, lo prese per la manica della divisa e se lo trascinò dietro.
-David non ha fatto niente, deve rimanere con gli altri!- Esclamò fiondandosi da loro.
Amy non se ne era accorta ma accanto all'uomo in sedia a rotelle c'era qualcun altro.
L'uomo al suo fianco si fece avanti e sfoderò gli artigli. Letteralmente.
Dalle sue mani spuntarono degli artigli di quello che sembrava metallo. Amelia si sentì tirare indietro e gli artigli dell'uomo finirono sul braccio di Bucky, producendo un clangore che fece fischiare le orecchie ad Amelia.
-Logan, non c'è pericolo! Scusate, a volte è un po' impulsivo.- Disse l'uomo sulla sedia.
Bucky e l'uomo che si chiamava Logan si fissarono per un po' e alla fine gli artigli di Logan si ritirarono nelle sue mani, lasciando Bucky e Amelia perplessi.
-Ma è fortissimo! Tu sei Wolverine!- Esclamò David estasiato.
Logan sorrise imbarazzato. -Sì, scusa ma hai un'aria temibile con quella tuta.- Disse rivolto ad Amelia.
Lei sorrise. -Davvero??-
Bucky le diede una leggera gomitata per tenerla concentrata e Logan lo guardò. -Forte anche il tuo braccio.- 
Lui lo guardò un po' infastidito. -Quindi ti piacciono i gatti?-
Prima che Logan potesse rispondere l'uomo sulla sedia a rotelle si schiarì la gola. -Io sono Charles Xavier, ho fondato la scuola Xavier per giovani dotati insieme ad alcuni miei amici molti anni fa.- Disse spostando lo sguardo dal bambino ai due. -Lui è James Logan Howlett, è un professore della scuola. Ma anche Wolverine.-
David saltellò dalla gioia con Bonnie che squadrava tutti dal basso verso l'alto.
-Mi allenerete per diventare un vendicatore?!?- Domandò il bambino.
Logan alzò un sopracciglio. -Ma gli x-men sono molto meglio.-
David sorrise. -Farò parte degli x-men!!-
Il professor Xavier sorrise. -Oppure un grande mangiafuoco.-
Amelia corrugò lo sguardo. -Aspettate... Scuola Xavier? Tony voleva che ci andassi quando avevo dieci anni.-
Il professore le sorrise.
"Ma tu non sei esattamente una mutante, vero Amelia Frosin?" Amy sobbalzò sentendo la voce nella sua testa. "Saremmo stati comunque contenti di averti avuta tra noi, ma sono lieto di vedere che hai trovato comunque la tua strada."
Amelia sorrise, ma poi si ricordò della tuta. Doveva cominciare a farci l'abitudine. "Beh... Grazie signor Xavier"
Videro arrivare i pulmini chiamati da Tony e i bambini cominciarono a salire.
L'uomo rivolse così l'attenzione alla bambina. -Bonnie, sei la benvenuta tutte le volte che vuoi per venire a visitare David. Oppure Logan può portare David per qualche weekend o qualche festa, ci metteremo d'accordo con la vostra preside-
Bonnie, che fino a pochi istanti prima guardava gli adulti presenti e l'amico con ansia sembrò tirare un sospiro di sollievo e andò ad abbracciare David. -Sarà uno schifo senza di te, quindi vedi di chiamarmi ogni giorno.-
David sorrise e la stritolò. -Se Fletcher ti dà fastidio mettigli le lumache nell'insalata, correrà a frignare dalla signorina Harris come l'ultima volta.- Disse facendola scoppiare a ridere.
Amelia si sentì inumidire gli occhi guardando la scena e quando i due si separarono salutandosi dal finestrino del pulmino e dalla macchina che guidava Logan non poté fare a meno di versare qualche lacrima.
Seguì gli altri nel Quinjet dove Clint stava mostrando a tutti il video di Thor e Loki e prese posto in fondo.
Bucky le si sedette subito accanto dopo aver scambiato qualche parola con Steve. - Quindi hai intenzione di tenere la tuta finché non torneremo?-
-Probabile...- Rispose cercando di tenere un tono di voce normale.
Bucky la osservò e allungò la mano per premere il fiocco di neve sul suo polso sinistro ma non successe niente. -Dovevo aspettarmelo...- Commentò ed Amy sorrise tra le lacrime.
-Stai piangendo?- Le domandò dopo un po'.
Amelia fu sorpresa dalla domanda. -No.- Disse forse un po' troppo in fretta. -Mi sono un po' emozionata...- Aggiunse dopo.
-Pensavi a qualcuno in particolare?- Le domandò subito dopo.
Lei rimaneva ancora un po' sorpresa quando Bucky le parlava così tanto come faceva con Steve visto che quando era entrata a far parte della squadra non le rivolgeva mai la parola, ma ne era comunque contenta.
Alla fine sospirò. -Alla mia migliore amica-
-Quella che vedo sempre nelle foto in camera tua?-
-Sì-
Bucky rimase in silenzio per un po'. -Non parli mai di lei-
-Vero-
-Dovresti farlo-
-Lo so-
-Puoi parlarne con me, avanti.- Disse incoraggiante dandole un colpetto al braccio.
Lei ridacchiò. -Cosa vuoi che ti dica?-
-La prima cosa che ti viene in mente.-
Amelia ci pensò su e alla fine si tolse la tuta. -Questo pigiama  me lo ha regalato lei.- Sorrise asciugandosi in fretta le lacrime.
Bucky sorrise guardando il pigiama di Captain America. -Quindi ha ottimi gusti-
-E ha una cotta segreta per Iron man-
-Ritiro quello che ho detto.- Sussurrò lui facendola ridere.
Continuò a parlargli di Ilenia finché non tornarono al quartier generale, dove si salutarono per andare a farsi una doccia.
Mentre faceva scorrere l'acqua calda sorrise sentendosi più leggera per la conversazione appena avuta con Bucky e per la sua prima missione ufficiale andata a buon fine.

 
***


Qualche giorno dopo, durante il pranzo tutti stavano parlando della partenza imminente di Thor e Loki. Tra un morso di taco e l'altro Amelia confessò a Loki che le sarebbe mancato molto e lui continuò a mangiare  per poi mormorare -Patetico.- Accompagnando l'affermazione con un'alzata di spalle.
Però stranamente quando tornò in camera sua con Peter per giocare a Mario kart lo trovò seduto sulla poltrona accanto alla finestra con un libro tra le mani.
Amelia sorrise. -Ciao Loki, non dovresti preparare le valige?-
-Mh...-
-Va bene, cercheremo di non disturbarti.-
-Sarà meglio.-
Peter lo guardò un po' terrorizzato ma Amy gli diede un colpetto sulla spalla e insieme si misero comodi sul letto, per poi cominciare a bisticciare per scegliere la pista di Mario kart.
Nelle due ore in cui giocarono Loki continuava a lanciare qualche occhiata ai due.
Alla fine Amy lanciò il volante sul materasso. -Ti odio.-
Peter rise. -Solo perché sei tremenda a Mario kart, questo non vuol dire che non sei brava in altre cose. Tipo nelle relazioni, ah no... Sei un disastro anche lì- Commentò guardandola di sottecchi.
Prima che Amelia potesse fare qualcosa, Peter cacciò uno strillo e fece un salto improvviso finendo appeso al soffitto.
-Cosa...?-
Lui per tutta risposta le indicò qualcosa sul pavimento e lei saltò sul letto vedendo una tarantola gigante che gironzolava sul suo tappeto.
-Come ci è arrivata quella qui?? Freddie, via!- Esclamò vedendo come il gatto stava guardando la tarantola con sguardo assassino.
Poi la porta si spalancò ed entrò Bucky con una pistola in mano.
Guardò subito Amelia. -Hai urlato?-
Lei lo guardò più che sorpresa. -È stato lui ad urlare- Disse indicando Peter ancora attaccato al soffitto e guardava Bucky con le mani alzate.
-C'è una tarantola gigante- Disse Amelia in risposta all'espressione confusa di Bucky. -Lì- Quando gli indicò il tappeto l'ex soldato la guardò come se fosse pazza e anche Amelia cominciò a dubitare della sua sanità mentale vedendo che non c'era più.
-Credo che questi due abbiano giocato troppo.- Disse Loki tranquillo girando la pagina del libro che stava leggendo.
Bucky lanciò un'ultima occhiata ad Amelia prima di abbassare la pistola ed uscire.
Quando la porta si chiuse Loki si mise a ridacchiare e Amelia lo guardò con sguardo assassino. -SEI STATO TU!!!- 
-Non è dvertente!!- Esclamò Peter ancora sottosopra.
Amy lo guardò imbronciata. -Tu sei Spiderman!- 
-E allora? Sono ancora traumatizzato da quando sono stato morso da quel ragno!- 
Amelia alzò gli occhi al cielo e sprofondò il viso nei cuscini mentre Loki continuava a sogghignare.
Nel tardo pomeriggio tutti si radunarono in giardino e salutarono Thor.
Amy dopo aver subìto un abbraccio stritolaossa da Thor, si avvicinò a Loki.
-So che hai preso qualche libro dalla mia libreria-
Loki sembrò sorpreso per mezzo secondo, poi si ricompose. -Te li restituirò...-
-Fa niente, te li regalo- Gli disse sorridendo. -Mi mancherai davvero tanto.- Ammise poi con le mani in tasca e al silenzio di Loki alzò gli occhi al cielo. -Posso abbracciarti?-
Il dio la guardò con disprezzo ma dopo qualche secondo annuì. -Basta che ti sbrighi.-
Amelia sorrise felice e lo stritolò in un abbraccio caloroso cominciando a bofonchiare cose come: -Per favore, vieni a trovarmi al più presto.- o -Mi prometti che non accoltellerai più Thor?- e ancora -Posso venire a visitare Nuova Asgard un giorno??-
Loki la strinse in un piccolo abbraccio per poi staccarsi dall'abbraccio con espressione disgustata. -Vedi di sbrigarti a concludere i tuoi affari amorosi con Barnes, la prossima volta non voglio vederti così debole e sentimentale.- Disse per poi raggiungere il fratello.
Anche se voleva controbattere, urlargli dietro qualcosa di poco carino e negare tutto si limitò a sorridere quando lui le rivolse un ultimo sguardo prima di scomparire con Thor.
Rimase a guardare quel punto ancora un po', pensando a quanto le sarebbe mancato avere in giro quei due.
Guardò il cielo nuvoloso sperando che Loki non combinasse qualcosa di grave in sua assenza e poi venne distratta da una freccia volante.
Si abbassò appena in tempo e si girò a guardare Clint. -Ma sei impazzito???-
-Sam aveva scommesso che non ti saresti abbassata in tempo, io invece credevo in te.-
Lei lo guardò sconvolta, poi lanciò uno sguardo a Steve per intimarlo a rimproverarlo ma lui scosse la testa e se ne andò, forse ne aveva abbastanza di supereroi con istinti assassini.





































scena post-credit


Amelia entrò in soggiorno e andò subito a sedersi tra Steve e Bucky sul divano. -Cosa disegni?- Domandò.
Steve si girò leggermente per non mostrarle cosa stava scarabocchiando sul suo quaderno da disegno. -Niente.-
Lei lo guardò sorpresa e un po' offesa. -Va bene...- Il suo sguardo si posò poi sulle penne colorate sul tavolino. -Posso disegnarti qualcosa sul braccio?-
-No.- Disse lui secco.
Amy mise il broncio e sospirò più volte. -Sono così triste...- Cominciò fingendo un tono malinconico. -Loki mi manca molto...-
All'ennesimo sospiro Steve alzò gli occhi al cielo. -Va bene, disegna.-
Lei si lasciò sfuggire un versetto per la felicità e Bucky rise.
Dopo una decina di minuti Amelia posò le penne. -Finito.- Disse con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
-Cosa hai disegnato?- Domandò Steve annoiato cercando di guardarsi sopra il gomito.
Bucky scoppiò a ridere vedendo il piccolo disegno del ghiacciolo blu bianco e rosso.
-Cosa???- Domandò Steve correndo in corridoio per guardarsi allo specchio, -AMELIA.- 























*Loki e Thor torneranno.*




























_Angolo autrice
Sì, l'ultimo aggiornamento risale al 31 agosto. Lo so.
Non troverò nessuna scusa, la colpa è mia e solo mia. Arrabbiatevi pure.
Sì, sono arrivati gli x-men, è stato più forte di me.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che nessuno si sia dimenticato di questa storia per colpa del mio ritardo.
Non mi dilungherò per aggiornare il prima possibile.
Grazie a tutti quelli che continuano a leggere le disavventure di Amelia, chi ha inserito la storia tra preferite/seguite/ricordate, chi lascia qualche commentino, chi mi ha aggiunta tra gli autori preferiti e chi si limita a fare qualche visiina di tanto in tanto.
Siete tutti favolosi, dal primo all'ultimo.
Cosa ne pensate? Scommesse sui prossimi capitoli?
Se vi va lasciate un commento qui sotto.
Non sparisco, i capitoli potranno essere in ritardo ma non lascerò incompiuta questa storia, potete starne certi.
Intanto voi prendetevi cura di voi stessi. Un abbraccio a tutti, alla prossima! :3
   
 
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