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Autore: Vicarious10    06/11/2020    1 recensioni
"E venne un giorno, come nessun altro, in cui gli eroi più potenti della Terra si unirono contro una minaccia comune. Quello fu il giorno in cui nacquero gli Ultimates, per combattere quelle battaglie che nessun supereroe, da solo, avrebbe mai potuto affrontare"
Crossover tra: Sonic, W.i.t.c.h., OC ispirati ai personaggi Marvel, Teen Titans, Kim Possible e altri.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
La Terra
 
- Santo cielo, Chris! Ti sei dato da fare! -
Sonic guardava meravigliato l’interno della grande villa assieme ai suoi amici mobiani. Chris lo guardò compiaciuto, mentre dei bracci meccanici gli smontavano l’armatura di dosso.
- E non hai visto ancora niente - disse il ragazzo - Tails, devi dare un’occhiata al mio laboratorio. Sono sicuro che ti divertirai -
Il volto di Tails si illuminò di un grande sorriso, mentre Eddie e Logan accanto a lui si guardavano confusi. I due avevano sempre sentito parlare degli umani, ma non sapevano un granché. Knuckels, nel frattempo, si guardava attorno spazientito. Secondo lui, non avrebbe dovuto trovarsi lì. C’era anche Happy con loro, che guardava quegli alieni con occhi pieni di stupore. Dunque erano quelli i famosi “amici” del ragazzo..
Varcata una porta, il gruppo si trovò nella grande sala da pranzo, ornata di ogni comodità come sedie in mogano e un grande tavolo rettangolare. Sulle pareti erano affisse varie fotografie di Chris e della sua famiglia.
- Abbiamo molto di cui parlare, ragazzi - cominciò Chris - Per cominciare, chi sono i vostri amici? -
Eddie e Logan si sentirono chiamati in causa.
- Chris, ti presento Eddie. È un genio come Tails - disse Sonic - E lui è Logan, ma è meglio non sapere molto su di lui -
- Simpatico - commentò il gatto guardandolo storto.
- Beh, piacere di conoscervi ragazzi - fece Chris sedendosi al tavolo - Happy, preparaci qualcosa da mangiare, stiamo morendo di fame! -
- Subito - rispose Happy avviandosi verso la porta.
- Okay, Sonic - cominciò il ragazzo - Ho bisogno di sapere come avete fatto a tornare qui -

 
* * *

 
Will guardava fuori dalla finestra, persa nei suoi pensieri.
- Avresti dovuto vederli, Caleb. Se la cavavano benissimo da soli! -
Mentre Cornelia raccontava a Caleb, difensore di Meridian e della regina Elyon, cosa era successo poco prima, le ragazze rimanevano sedute in silenzio in attesa di sapere cosa pensasse il ragazzo.
- Non lo metto in dubbio, avete fatto bene a non intervenire - rispose Caleb quando la ragazza bionda ebbe finito di parlare.
- Quindi? Che facciamo adesso? - chiese Irma alzandosi in piedi.
- In che senso? - disse Hay Lin.
- Sembra che la Terra abbia trovato i suoi nuovi difensori - cominciò Caleb - Così possiamo concentraci su questa faccenda dei portali -
- Si, ma anche loro sono arrivati qui grazie ad un portale - disse Taranee - E se si mettessero sulle nostre tracce? Stiamo parlando di Iron Man! Chissà quali diavolerie ha in grando di trovarci -
- Perché mai dovrebbero darci la caccia? Non siamo noi i cattivi - commentò Irma.
Nacque un dibattito tra le due amiche, prontamente interrotto dal ragazzo di Meridian.
- Dobbiamo concetrarci su questo Blackheart. Se c’è lui dietro questi attacchi, allora dobbiamo trovarlo e fermarlo -
- Ma non sappiamo nemmeno dov’è! - disse Cornelia.
- O che faccia abbia - aggiunse Hay Lin sconsolata.
- Chi ci dice che non si sia infiltrato tra le nostre conoscenze? Proprio come hanno fatto Cedric e Nerissa - disse la guardiana dell’acqua.
Le ragazze ci ragionarono, ma non gli venne in mente nessuna nuova e strana conoscenza fatta negli ultimi mesi.
- Will, tu che dici? - chiese Taranee notando che l’amica non aveva proferito parola.
Will si girò verso le amiche, confusa.
- Non lo so.. vorrei solo sapere chi erano quei tipi insieme ad Iron Man -
- I mobiani -
Lentamente, Yan Lin si avvicinò al gruppo con un vassoio, sopra al quale vi erano una teiera e sei tazze.
- Nonna.. tu li conosci? - chiese stupita sua nipote Hay Lin.
- Tanto tempo fa, quando ero ancora una guardiana - cominciò l’anziana - Fummo mandate sul pianeta Mobius a fermare una minaccia che incombeva sui poveri mobiani. Era un pianeta meraviglioso, ricco di vita e prosperità. Una volta lì, ottenemmo l’aiuto dei valorosi paladini di quel mondo. Fu una delle più grandi avventure della mia vita, persino Nerissa continuò a parlarne negli anni a venire con nostalgia -
- E credi che questi mobiani siano qui per aiutarci? - chiese Will.
- Non lo so, ma se il destino li ha condotti qui, ci deve essere una ragione - concluse Yan Lin.
Le ragazze e Caleb si guardarono tra loro.
Cosa avrebbero dovuto fare?

 
* * *

 
Chris rimase attento mentre Tails gli raccontava gli eventi che li avevano condotti lì.
- Quindi, non siete entrati nel portale di vostra volontà? - chiese il ragazzo.
- No - rispose Sonic - Siamo stati risucchiati dentro, come se qualcuno l’avesse ordinato -
Knuckels, seduto al tavolo come tutti, cominciò a spazientirsi.
- Come facciamo a tornare indietro? - chiese l’echidna arrivando dritto al punto.
- Beh, io non..-
- Perché hai tutta questa fretta di tornare? - chiese il riccio blu interrompendo la volpe.
- Perché!? - esclamò Knuckels alzandosi in piedi - Perché questo non è il nostro mondo e si da il caso che io abbia dei doveri su Mobius. Cose che tu non puoi capire, Sonic! -
- Ragazzi, non è il caso di litigare - intervenne Eddie.
- Per me lo è, cocco - commentò Logan divertito.
Sonic e Knuckels si gaurdarono dritti negli occhi.
- Knux, non è colpa mia se siamo qui -
- È sempre colpa tua! Proprio come dieci anni fa, quando ci siamo ritrovati qui! - rispose l’echidna.
- Cosa!? Che c’entro io con quel portale!? -
- Sei uno sconsiderato, un irresponsabile.. altrimenti non avresti portato lui con te! - disse Knuckels indicando l’amico riccio dagli aculei rossi.
Eddie abbassò la testa, mentre Sonic si sentì offeso al posto suo.
- Eddie non ha niente a che fare con le tue crisi! - disse il riccio blu.
- Hai portato una bomba a orologieria in un mondo che non conosce, Sonic. Cosa succederà quando perderà di nuovo il controllo? Ricordi cos’è successo l’ultima volta? Ha raso al suolo una parte di Mobotropolis! - disse Knuckels rincarando la dose.
Chris li guardava confuso. Cosa c’era che non andava in quel gracile riccio rosso?
- Knuckles, è un nostro amico! E poi sono mesi che non si trasforma in.. -
- Perché lo abbiamo tenuto al sicuro! Perché io l’ho tenuto al sicuro, Sonic! - disse l’echidna rossa interrompendo il riccio blu - Cosa faremo quando qualcuno lo attaccherà e lo costringerà a reagire!? -
- Vuoi sapere una cosa, Knuckels? -
Eddie aveva finalmente preso parola. Non avrebbe lasciato che altri avrebbero parlato al posto suo.
- Hai ragione. Sono un pericolo, sono un mostro. È questo che volevi sentirmi dire? -
Knuckels sentì la rabbia svanire, lasciando il posto alla consapevolezza delle sue parole. Dopottutto, il riccio rosso era anche un suo amico, e con quelle parole lo aveva certamente ferito.
- Eddie.. - intervenne Tails dispiaciuto.
- No - lo interruppe Eddie - Me ne vado -
Il riccio rosso si avviò verso la porta che conduceva all’uscita.
- Eddie! Knuckels non intendeva..! -
Prima che Sonic potesse finire di parlare, Eddie era già fuori dall’edificio.
- Forse è meglio lasciarlo da solo - commentò Chris dispiaciuto da quel battibecco.
Tutti si voltarono verso l’echidna. Logan sorrideva beffardo, Tails lo guardava con ammonimento e Sonic lo squadrava con rabbia.
- Mi dici che ti è preso!? Cosa c’entra Eddie in tutto questo!? -
Knuckels abbassò la testa. Nonostante la sua armatura, non poteva coprirsi dalla vergogna che lo assalì. Aveva offeso una delle persone più buone che conosceva.
- Per me hai fatto bene - commentò Logan - Quel tipo è pericoloso -
- Stai zitto! Non so nemmeno perché tu sia qui, razza di psicopatico! - esclamò Sonic prima di allotanarsi.
- Dove stai andando? - chiese Chris.
- A cercare Eddie - rispose il riccio blu.

 
* * *

 
Fuori dalla villa, Eddie camminava a passo spedito verso i cancelli. Lo aspettava un lungo cammino nei boschi attorno alla grande città, cosa che certamente non gli dispiaceva. Non era arrabbiato, stranamente e fortunatamente. Si sentiva ferito dalle parole di Knuckels, una persona che credeva sua amica. Quando si trasformò per la prima volta, fu proprio l’echidna e fermarlo, prima con la forza e poi con le parole.
- Eddie! -
La voce di Sonic interruppe i pensieri del riccio rosso.
- Non voglio parlare -
- Si invece! -
Sonic gli apparì di fronte grazie alla sua velocità, fermandolo.
- Knuckels è un amico, non intendeva.. -
- Knux ha ragione, Sonic - lo interruppe Eddie - Io sono un pericolo, non sarei mai dovuto venire con voi -
- Ma non ti trasformi da mesi! La situazione è sotto controllo, sono sicuro che.. -
Eddie abbassò la testa. Sonic notò che c’era qualcosa di strano nell’amico.
- Cos’è che ci nascondi, Eddie? - chiese preoccupato il riccio blu.
- Vorrei poterti dire che è tutto finito - cominciò il riccio rosso - Vorrei poterti dire che non c’è più alcun pericolo. Ma io lo sento, Sonic. Aspetta il momento giusto per uscire, lo sa anche lui che è una questione di tempo. Presto o tardi, vincerà -
- Noi lo impediremo - disse Sonic - Ti aiuteremo -
- Non potete -
Eddie tornò sui suoi passi, superando il compagno di tante avventure.
- Il punto è che mi manca essere il più forte.. - disse prima di scomparire oltre i cancelli della villa.
Sonic rimase lì a guardarlo andarsene via. Dopodiché, ritornò all’interno dagli altri. Si sentiva sconfitto, come se avesse perso contro il Dottor Eggman. Doveva capire cosa stava succedendo a lui e ai suoi amici.
Perché erano stati spediti sulla Terra?

 
* * *

 
- Messaggio di segreteria telefonica.. -
Erano ore che Will cercava di contattare Matt. All’enesimo messaggio della segreteria telefonica, mise via il telefono e ritornò a camminare per Central Park. Le piaceva stare lì, lontano da tutto e tutti, in modo tale da poter riflettere in tranquillità. Molte erano le domande che la attanagliavano e le risposte sembravano lontane anni luce. Voleva spegnere il cervello, almeno per qualche ora. Giusto il tempo per godersi seduta quel meraviglioso pomeriggio primaverile. Quando raggiunse la solita panchina sui cui poggiava altre volte, vide qualcuno seduto al suo posto.
Avvicinatasi per la curiosità, capì che non era umano. Una piccola figura rossa, simile ad un riccio, stava lì con lo sguardo basso e la testa chissà dove.
- Ciao.. - fece Will avvicinandosi titubante.
Doveva essere uno dei mobiani arrivati con quel portale quella mattina. Questo si scompose, voltandosi verso la ragazza con i capelli rossi.
- Ehm.. ciao.. - rispose il mobiano.
- Perdonami.. è che di solito mi siedo qui e.. -
- Oh, scusami! Me ne vado subito -
Quando il riccio rosso fece per alzarsi, la ragazza lo fermò.
- No, tranquillo. Mi farebbe piacere avere un po’ di compagnia -
- Ah.. -
Il mobiano si risedette sulla panchina e Will si accomodò accanto a lui.
- Piacere di conoscerti. Io sono Will -
- Piacere mio.. mi chiamo Eddie -
I due si strinsero la mano, mentre qualcuno, nascosto tra gli alberi di Central Park, li osservava minaccioso da lontano.
  
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