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Autore: VigilanzaCostante    07/11/2020    10 recensioni
[Questa raccolta partecipa al contest "Torneo Tremaghi" indetto da Artnifa sul forum di EFP]
Rita Skeeter non sa bene perchè ha deciso di mettere il suo nome nel Calice di fuoco, di certo non pensava di essere scelta tra tutti i suoi coetanei. Ma ormai non può più tirarsi indietro e in qualche modo tenta di affrontare le prove.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Amelia Bones, Rita Skeeter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Riddikulus, ridicola

 
 
Chi me l’ha fatto fare? Questo era l’unico pensiero che rimbombava nella testa di Rita mentre metteva piede in quella stanza enorme.
Sentiva fin troppe paia di occhi puntati su di lei, e la cosa le procurava sudorazione eccessiva dei palmi delle mani. Il suo sguardo, coperto da una montatura rosa shocking, era ben fisso sulle punte delle sue scarpe.
Non riusciva proprio a capire cosa le fosse preso quando aveva deciso d’inserire il proprio nome in quel calice, le motivazioni che si era data prima ora non le bastavano più. Come aveva potuto anche solo pensare che questa sarebbe stata una rivincita, una vendetta, una qualsivoglia dimostrazione di carattere? Sentiva delle risate attorno (se le stava immaginando?) e la prova non era nemmeno cominciata.
Al centro della sala, proprio di fronte a lei, vi era un enorme armadio nero. Quando i professori lo fecero aprire, Rita sentì brividi per tutto il corpo. Davanti a lei non vi era altro che sé stessa. Nuda, completamente nuda. Una Rita che cercava in tutti modi di coprire l’essenziale, mentre una schiera di compagni la accerchiava.
Non riusciva proprio a capire di chi fossero le risa di scherno, se dal pubblico o dall’immagine davanti a sé. Le sorelle Black, accanto al suo corpo privo di indumenti, si passavano una macchina fotografica, i commenti maligni e derisori sgorgavano dalle loro labbra perfette.
 
Guarda un po’ Rita la fallita
Nessuno vorrebbe vederla così.
Che schiena curva! Ovvio sempre piegata su quei libri.
O sul suo diario segreto.
 
Non l’aveva ancora visto accadere ma Rita, ormai paralizzata, già sapeva che sarebbe successo: dal nulla comparve un libricino sgualcito, e l’ologramma di Dolores Umbridge lo prese tra le mani e iniziò a leggere i punti salienti, con una voce nasale e caricaturale “Oggi Amelia mi ha raccolto la penna. Vorrei invitarla ad Hogsmeade qualche volta, è l’unica carina con me”. Rita - molliccio, sempre nuda come un verme, tolse le mani dalle sue velleità per cercare di acciuffare il prezioso diario.
Un boato di risate, proveniente dagli spalti intorno alla sala, si infranse su di lei e sulle sue paure. A ritroso, così come era venuto, il molliccio un po’ spaesato svanì dentro all’armadio.
Aveva vinto. Aveva passato la prima prova. Ma non era stato il suo Riddikulus a sconfiggere la creatura, erano state le sue paure stesse, era lei a essere stata ridicola.
I professori tentarono di calmare gli animi dei più temerari che ululavano cose oscene, - come avevano potuto permettere uno scempio del genere?
Rita, rossa in volto, alzò lo sguardo, umiliata e consapevole di essere passata, ma senza aver fatto niente per meritarselo. Ma in fin dei conti, si meritava davvero anche tutto quell’odio? Erano ormai sette lunghi anni che subiva il veleno dei suoi coetanei, che passava le giornate chiusa in biblioteca per evitare qualsivoglia tipo di confronto. Loro non sapevano, però, che li aveva osservati tutti da dietro la montatura dei suoi occhiali, che conosceva ogni loro più macabro segreto, proprio perché non le davano abbastanza peso. Avrebbe potuto rivelare gli scandali più succulenti, gettare vergogna sull’elitè altolocate del mondo magico.
Rita, a quel punto, sapeva di non avere (quasi) più niente da perdere: promise a sé stessa che avrebbe inflitto tanta cattiveria e meschinità quanta ne aveva ricevuta.

 

 
NDA: Lo scopo del contest è quello di mostrare un personaggio a nostra scelta alle prese con le prove del Torneo Tremaghi. Ho pensato a lungo a chi scegliere, se ricadere in un personaggio fin troppo conosciuto, o se fare qualche azzardo. Così ho deciso di azzardare, di prendere un personaggio che è quasi una caricatura, e dargli un minimo di spessore. Di Rita Skeeter non sappiamo niente, se non che non guarda in faccia niente e nessuno quando si tratta di qualche testata giornalistica.
Io me l’immagino così: una ragazzina presa in giro da tutti, ma che dentro di sé cova una rabbia mista a cattiveria che non ha il coraggio di far venire fuori. Dato l’espediente con cui fa carriera (Animagus non registrato) mi sono anche immaginata che il suo successo alla prima prova non dipendesse del tutto da lei. Così, infatti, non è stato, lei non è effettivamente riuscita a superare le sue paure, ma le risate hanno comunque fatto ritirare il molliccio.
Non so quanto sia realistico: Lupin nel terzo libro dice “ciò che sconfigge un Molliccio sono le risate.”, però subito dopo dice anche “Quello che dovete fare è costringerlo ad assumere una forma che trovate divertente.” Mi piace pensare che si usi Riddikulus per sconfiggere un Molliccio solo perché è l’espediente per suscitare risate, ma che se le risate vengono fuori da sé il Molliccio viene sconfitto.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e spero che vi piaccia!
VigilanzaCostante

 
   
 
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