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Autore: Sleepesleep    09/11/2020    0 recensioni
Mito aveva solo sette anni quando lo incontrò , Mito aveva solo sette anni quando scoprì che i mostri vivevano davvero nel suo armadio, Mito aveva solo sette anni eppure nulla gli impedì di vedere il male in quel sorriso
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akira Sendoh, Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Yohei Mito
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mito sorrise alla ragazza, Haruko disse ingenua << Hanamichi sta facendo enormi progressi, sono convinta che il vostro tifo lo aiuti molto >>. Mito sarebbe voluto scoppiare a ridere ma rimase serio, quella ragazza sembrava ancora essere l’unica a non essersi accorta della cotta che Hana aveva per lei, tanto non era rivelante, ad Hana sarebbe passata presto come tutte le altre prima di lei. Okuso al suo fianco ridacchio e disse << Siamo qui per sostenerlo ovviamente >>. Mito distolse l’attenzione da loro, non gli interessava far conversazione con Haruko, i suoi occhi si riposarono nel campo, gli allenamenti erano quasi finiti, ma qualcosa mancava, l’assenza di Rukawa si faceva sentire, quel ragazzo non si faceva vedere a scuola da ormai una settimana. Mito come d’abitudine cerco con gli occhi Hana e lo trovò stranamente corrucciato, quello era il momento in cui di solito prima della fine di ogni allenamento lui lanciava una frecciatina a Rukawa oppure la kitsune gli lanciava per sbaglia addosso il pallone per attaccare briga, ma quel giorno come i sei precedenti non successe nulla, Rukawa era assente. Akagi richiamo Hanamichi con un segno di capo e iniziò a parlare con lui animatamente, Mito osservò il volto dell’amico contrarsi in una smorfia prima di disgusto poi di rabbia, si chiese cosa mai avesse potuto causare tante smorfia ma tanto era sicuro che l’avrebbe scoperto presto, forse era solo una delle solite lavate di capo che Hana riceveva…..

 

Hanamichi osservò per qualche secondo il vuoto e sospirò, anche oggi avrebbe dovuto rinunciare al suo passatempo preferito ovvero litigare con quella kitsune. Akagi gli fece segnò di avvicinarsi, Hana malvolentieri lo assecondo, cavoli cosa aveva sbagliato questa volta? Eppure il suo allenamento non era andato così male. Akagi disse autoritario << Rukawa è ormai assente da una settimana, siamo preoccupati, pensavamo che tu potresti andare a controllare come sta >>. Hana fece una smorfia di disgusto e disse << Cosa? Perché devo farlo io? Manco sento la sua mancanza >>. Akagi riprese irritato << Siete entrambi del primo anno e se vuoi saperlo sei la persona più vicina a lui nella squadra >>. Hana ora visibilmente arrabbiato disse << Vicino? Mica siamo amici noi due, ci odiamo palesemente >>. Akagi si massaggio la fronte e riprese << Già lo so, ma è certo meglio del non aver alcun tipo di interazione come avviene con gli altri >>. Hana scosse la testa energetico e disse richiamando l’attenzione dell’amico << Mitsui digli che non sono io il più adatto ad andare a far visita a Rukawa >>. Il giovane interpellato disse strafottente << Invece sei tu il più adatto, deficiente, sei l’unico con cui parla o interagisce quando ci alleniamo >> e aggiunse << Non parlo con Rukawa da tipo un mese e passa, l’ultima volta che mi ha chiesto qualcosa è stato di spostarmi perché gli intralciavo il passaggio >>. Hanamichi irritato incrocio le braccia ma capì che i due avevano ragione, tutta colpa di quella dannata kitsune asociale, così rassegnato disse << Va bene , ci pensa il vostro genio del basket >>. Mitsui roteò gli occhi e scosse la testa in segno di disapprovazione ma non aggiunse altro, per una volta l’idiota stava facendo qualcosa di produttivo per la squadra….

 

Rukawa si morse il labbro per non gridare, il dolore era lancinante, socchiuse gli occhi sperando che passasse inutilmente. Percepì la presenza del demone quasi irritato e disse << Guarda chi è venuto a vedere come sto? >>. Il demone sorrise inclinando la testa e disse << Sono qui per mettere i sigilli >>. Rukawa riprese a fatica << Quelli dovrebbero evitare che esca e combini guai giusto? >>. Il demone rispose gelido << Forse, per precauzione è meglio incatenarti con le catene di Valcar >>. Rukawa scosse la testa vigoroso e disse << Non ci provare quelle cosa fanno malissimo, sono convinto che non c'è ne sarà bisogno, infondo nessuno verrà a disturbarmi >> e aggiunse sincero << I miei non abitano con me e non ho amici >>. Il demone annuì riposando sul terreno delle grosse catene di color carbone e disse << Ti avviso se dovesse però accadere qualcosa, io ti incatenerò >>. Rukawa annuì ingoiando a vuoto, era impressionante il fatto che quel demone fosse riuscito a procurarsi quelle catene e inoltre a tenerle in mano, di solito solo i cavalieri prescelti dal Concilio Magico li avevano, un brivido gli attraverso la schiena, che l’avesse rubata ad uno di loro ? Ma nessun cavaliere avrebbe lasciato incustodita un oggetto magico, che avesse ucciso un cavaliere? Un’altra fitta l'attraverso, lui chiese disperato << Quando durerà? >>. Il demone riprese calmo << La fase famelica è al termine, di solito la transizione di un demone volpe dura massimo una settimana >>. Rukawa strinse i denti e sperò che quella settimana passasse in fretta…

 

Il demone posizionò lentamente ogni sigillo su ogni muro, finestra e porta. Chiuse ogni fonte di luce e ogni entrata, l’oscurità era l’ambiente idoneo per la transizione insieme al freddo, si avvicinò al condizionatore è abbasso al minimo la temperatura, in questo modo non ci sarebbero stati problemi durante il processo, tutto era pronto, osservò l’orario nel display del telefono ormai mito-chan stava ritornando a casa, meglio che anche lui si sbrigasse a tornare….

 

Hanamichi disse brontolando << Perché tocca a me questo ingrato compito >>. Mito fece le spallucce e disse << Non farla più grave del previsto, devi solo vedere se è vivo >>. Okuso disse divertito << Ti immagini sua madre magari è lui da donna >>. L’armata scoppiò a ridere ma fu bloccata da un’ occhiataccia del capo che riprese il suo brontolare << a poi a chi interessa come sta la kitsune? Secondo me poi non sta neanche così male, sarà solo un raffreddore >>. Noma riprese illuminandosi << Sapete una volta una delle oche del suo fan club ha detto che abitava da solo, niente visioni di Rukawa al femminile >>. Hana trasalì e disse << Cavoli quindi dovrò per forza vedere il suo brutto muso >>. Takamiya disse ridacchiando << Almeno sai dove abita? >>. Hana stava per ribattere velenoso ma Mito lo blocco dicendo << Me ne sono occupato io, abita tra qualche isolato >>. Okuso riprese fiducioso << Allora buona fortuna Hana e addio >>. Il rosso si voltò di scatto e confuso disse << Addio cosa? >>. Okuso riprese sincero << Nel senso che noi andiamo alla sala giochi >>. Hana li guardo furioso e disse << Mi lasciate da solo? >>. Noma ribatte difensivo << Puoi portarti Mito >>. Il ragazzo ora preso in causa disse << Cosa perché tocca a me accompagnarlo? >>. Hana sempre più furioso disse << Ingrati, infedeli, compagni codardi >>. Tokamiya fece le spallucce e disse << Non te la prendere Hana ma preferisco aspettarvi alla sala giochi >>. Hana strinse i denti e riprese << Mi avete abbandonato da solo contro la mostruosa volpe, che amici siete >> e poi aggiunse voltandosi verso Mito << Perché non provato un po’ ad essere come il mio migliore amico, con cui sono inseparabile dall'infanzia e che non mi abbandonerebbe mai giusto? >>. Mito capì di essere appena stato incastrato, non poteva certo rifiutarsi così si arrese e disse << Ovviamente, Hana >>. Il rosso trionfante fece la linguaccia agli altri e disse << Bastardi, cacche di mucca, non siete più degni della mia compagnia >> e aggiunse << Andiamo Mito >>. Mito a testa bassa segui l’amico, la loro uscita fu seguita da grasse risate da parte degli altri tre, Okuso urlò mentre se ne andavano << Vi aspettiamo alla sala giochi, non perdete tempo >>. Hana gli regalò un dito medio per poi aggiungere << Se passate dal supermercato prendetemi anche un sacchetto di caramelle gommose >>. I due si incamminarono incuranti verso la tana della volpe affamata….

 

 

   
 
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