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Autore: Ino chan    10/11/2020    2 recensioni
-Robert anche un semplice buongiorno sarebbe stato gradito.-
Non appena Bobby si è trovato Crowley davanti ha ben pensato di accoltellarlo al petto, peccato che quello che ha in mano sia un semplice coltello per disossare e che quello che ha di fronte è il dannato Re degli Inferi e non la carcassa di un agnello da spolpare.
[Bobby x Crowley] - Crobby
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Crowley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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-Robert anche un semplice buongiorno sarebbe stato gradito.-
Non appena Bobby si è trovato Crowley davanti ha ben pensato di accoltellarlo al petto, peccato che quello che ha in mano sia un semplice coltello per disossare e che quello che ha di fronte è il dannato Re degli Inferi e non la carcassa di un agnello da spolpare.  Sono crollati addosso alla porta della cucina, uno sull’altro, il cacciatore ancorato al coltello stretto nel suo pugno e il demone con un sorriso sbarazzino sulle labbra. Da qualche parte dentro di lui, Bobby non può fare a meno di chiedersi se, riavere indietro la sua anima, gabbandolo in qualche modo, potrebbe far sì che smetta di piombarsi in casa quando meno se lo aspetta. Sono settimane che, praticamente, vive e dorme con lui. Al mattino lo trova seduto ai piedi del suo letto, la sera al suo tavolo.  Non sa più come giustificare la sua presenza ad amici e vicini di casa: Rufus, è probabile che stia pensando che è completamente impazzito a tenersi in casa l’ex Re degli incroci e ora, sostituto di Satana giù all’inferno. Per quanto riguarda gli altri, è quasi certo che stiano iniziando a pensare che è un qualche creditore incazzato che piantona la casa per far si che non scappi prima della risoluzione del debito. - Vaffanculo.- latra mentre  sfila il coltello dal petto del demone e questo non gli concede nemmeno una piccola smorfia di dolore; si limita a infilare un dito nello stappo e a sollevare la stoffa macchiata di sangue per controllare l’entità del danno. - Era un Cavalli, sai?-
-Si può sapere che vuoi?- Bobby pulisce la lama contro il davanti del gilè e torna a spezzare la carne sul tagliere, facendo forza con un  mano sul manico per  aiutarsi a spaccare l’osso. Un pezzo di carne vola per terra e con la coda dell’occhio, vede il demone chinarsi per raccogliere per poi rigirarlo fra le mani perplesso. È  quasi sicuro che  non debba spiegargli nulla, e infatti lo vede alzare subito lo sguardo e guardarsi attorno, quasi stesse cercando tracce nell’aria attorno a lui, abbassando e alzando lo sguardo lungo tutto la sua figura, per poi seguire il perimetro attorno con un’espressione seria tinta sul viso.
-Chi è la Baba Jaga che hai fatto incazzare, Robert?- 
Vorrebbe saperlo anche lui. Ha ritrovato segni di stregoneria in giro per la casa, e se deve essere sincero, non sa nemmeno a quando far risalire il suo incontro/scontro con questa strega a cui deve aver prestato i piedi per farla reagire a questo modo. Crowley sbuffa dalle narici e posa la carne sul piano della cucina; le streghe sono creature stupide, marionette a servizio di un demone che le scaglia in battaglia come cani da combattimento senza che loro, il più delle volte, se ne rendano conto.  Non sarà facile trovarla e se è riuscita a piazzare dei feticci in giro per la casa, vuol dire che è una persona che conosce, come minimo e che non desterebbe in lui il  minimo sospetto vederla girare attorno alla casa.
-Ci stavo pensan…- La voce dei ragazzi, in salotto, fa trasalire entrambi. Bobby aveva quasi dimenticato che Dean e Sam e fossero nell’altra stanza, intenti a studiare per una nuova caccia in attesa di trovare il prossimo Cavaliere.  Volta il capo verso la porta, e quando torna a girarsi, Crowley è sparito. Comprensibile, nessuno dei due capirebbe la sorta di pace armata a cui sono arrivati e perché , ormai, quasi non gli dà più fastidio vederlo girare per la sua abitazione.

-Allora?-
-Allora?-
-L’hai più chiamata la tizia dell’agenzia per incontri?-
Bobby osserva lo schermo del computer con una smorfia, prima di fare di no con la testa. In realtà non era nemmeno intenzionato a iscriversi a quel sito per incontri, figuriamoci poi a uscire con delle estranee, lo ha fatto per farli star buoni. Dean sbuffa mentre Sam infila il dito nella piaga: eppure si è divertito con MamminaSexy50, no? Per quale motivo non l’ha più cercata? Passato l’imbarazzo da primo appuntamento da chat-incontri, avrebbero potuto continuare a vedersi come una coppia normale.
-È per Karen?- gli chiede - Non è che ti senti come se…-
No, è ovvio che non si sente come se la stesse tradendo sua moglie. Nonostante sia ancora profondamente legato a lei, al ricordo del loro matrimonio felice, sa che lei è andata e non tornerà. Semplicemente non si sentiva a suo agio in compagnia di una donna normale, a parlare di cose normali. Non ha il minimo interesse in piante e fiori, della spesa da fare e della cura di un chihuahua isterico di nome Principessa. Ha fatto in modo di darle un lavoro, visto che gli ha detto che, dalla morte del marito navigava in brutte acque economicamente parlando, ma di più non s’è sentito di fare, fermando la loro conoscenza al buongiorno che si scambiano al mattino quando lei viene a riordinare.  I due fratelli si lanciano uno sguardo, prima che lo sguardo di Dean vada oltre la sua testa, all’angolo del muro sopra il televisore. Sam si volta nella sua stessa direzione un attimo dopo e Bobby gira su sé stesso per capire cos’è che ha attirato l’attenzione di entrambi - È uno scherzo?- sbotta dopo qualche secondo di pura incredulità.
Come diavolo c’è arrivato quel sacchetto lì?
-Denti di coniglio, aghi, ossa di passero… Questo è un feticcio per una maledizione.- Dean alza gli occhi dal dente di coniglio nel palmo della sua mentre - Ti hanno preso di mira?-

Prima di andare a dormire, Bobby controlla tutta la camera da letto. Svuota i cassetti, guarda sotto al letto, rovista fra le coperte. Niente. Si mette giù, attraverso la parete, sente i ragazzi commentare il film che stavano guardando quando è passato a dare loro la buonanotte. È una situazione che conosce, che in qualche modo, è in grado di infondergli abbastanza sicurezza da fargli rilassare i muscoli della schiena e delle spalle in un sospiro. È quasi sul punto di addormentarsi, quando la fitta di dolore al fianco destro, così forte da buttarlo quasi a terra dalla parte opposta, gli spezza il respiro in gola. Rotola sotto le coltri, la mano alla parte che sente bruciare come se fosse stata colpita da una coltellata, mentre tutto diventa nero, si rende conto che il frollare che sente in gola e il sangue che sale dai polmoni a velocità impressionante. Tremante, allunga una mano verso il muro, batte il pugno con forza o almeno così crede. I ragazzi non arrivano di corsa, quello che lui crede pugni, devono essere, in realtà, colpetti degni delle zampate di un gattino appena nato. Sputa un grumo di sangue, in cui, anche nell’oscurità vede degli spilli e un attimo dopo si ritrova a invocare l’ultimo aiuto che si sarebbe mai pensato capace di cercare: -Crow-Crowley! Crowley! CROWLEY!-
Quando Dean si rende conto delle urla di Bobby, Crowley è già arrivato. Ha afferrato il cacciatore per la collottola, girato e gli sta schizzando in gola qualcosa dalla sacca di pelle che tiene in mano. È una scena che Dean ha già visto, di cui anzi, è stato uno dei protagonisti: per questa ragione, stende il braccio di traverso il petto di Sam per impedirgli di avventarsi sul demone. Quando Bobby smette di frollare e sputare sangue come una vecchia caffettiera, si avvicina cautamente al letto, guardando prima lui che cerca di riprendere fiato, poi il demone che si sta pulendo le mani con il suo fazzoletto da taschino.
-Salve ragazzi.- Crowley non pare per nulla turbato dall’aver appena salvato Bobby, guarda verso di lui con  la coda dell’occhio, quando questo riesce a mettersi a sedere e Dean è certo che sia una scintilla di sincera preoccupazione quella che gli attraversa il volto per un attimo a vederlo pulirsi la bocca dal sangue. Ma che diavolo sta succedendo?, ha tempo di dirsi, un attimo prima che il suo mondo si capovolga.
-Grazie.- Bobby ha appena ringraziato un demone? Gira il capo verso Sam e lo trova con la stessa espressione sbalordita che sente sul suo viso.
-Ma da quando voi due siete amici?- chiedono in coro i due fratelli e Bobby si chiude nelle spalle. Non sono amici, visto che, non si aspettava davvero che sarebbe venuto a salvarlo, e l’ha invocato nel momento della morte, più come un tentare il tutto per tutto, prima di radunare le forze e cercare di andare nella loro camera. Crowley non risponde, se non  con un ghigno divertito e un attimo dopo è svanito, lasciando sul posto la sacca con cui è apparso, in caso di nuovi attacchi da parte della strega.

-FIGLIO DI UNA CAGNA DEMONIACA!-
Crowley non ha nemmeno la decenza di sembrare sorpreso, si limita a piegare di lato il capo per schivare la ciabatta che il cacciatore gli ha lanciato contro e guardare, girando il capo, lo specchio della toletta vibrare prima di posarsi, con un botto, sul piano in legno del tavolino. Vi sono, in giro, ancora poche cose di Karen Singer, una è quel mobile. Si scopre a fissarlo con vivo interesse, come a voler individuare, un frammento della personalità della donna che l’ha acquistato, prima di tornare a portare la sua attenzione all’uomo che lo sta fissando furioso -Non mi sembra questo il modo di  accogliere quello che ti ha salvato la vita, Robert.-
-Non...- si zittisce. Sì che glie l’ha chiesto di salvargli la vita, altrimenti perché avrebbe invocato il suo nome? Si morde idealmente la lingua intanto che il demone va a sedersi sul bordo del letto, e gli scarica in grembo una trentina di sacchettini di pelle. -Ma che cazzo!- sbotta. Non può crederci. Ne apre un paio, e la stanza si riempie di un olezzo che, perfino Crowley, arriccia il naso in una smorfia disgustata. - Non apprezzo particolarmente le streghe, sempre a spargere in giro i loro fluidi corporei.-  borbotta  questo portando il dorso delle dita contro la punta del naso e spingendo leggermente.
-Hai idea di chi…- il demone scrolla il capo e Bobby caccia un sospiro. Ha già fatto anche troppo, correndo a salvarlo e facendo il giro della sua proprietà per scovare tutte le trappole sparse in giro per attentare alla sua vita. Si alza scostando le coperte con un calcio e a passo di marcia fa il giro del letto per entrare in bagno - Ho intenzione di fare il giro di tutte le congreghe di streghe nelle vicinanze, qualcuna di loro dovrà sapere se c’è qualche cavallo pazzo in giro che ha deciso di fare di testa propria.- e attentare alla sua vita, anche se fra di loro e i cacciatori della zona, c’è un pazzo di non-belligeranza che dura da anni - E poi, una volta trovata, le caverò le budella dal culo.-

-Niente?-
-Niente.-
-Neanche Castiel ha saputo dirvi qualcosa?-
Dean scrolla il capo e Bobby impreca frustrato. Poco più in là, di colpo, si staglia la figura dell’angelo: ha le mani pieni di sacchetti che scarica su uno dei cuscini del divano, prima di voltarsi a guardare nella loro direzione perplesso. Non ha mai visto nulla nel genere in tutta la sua esistenza, la strega che li ha piazzati è decisa a ucciderlo, anche a costo di venire scoperta mentre li nasconde.
-O forse non ha paura di essere scoperta: Robert chi frequenta questa casa a parte i presenti?- Crowley è in un angolo del salotto con un bicchiere di whisky in mano che sta facendo decantare girando il polso in piccoli cerchi. Bobby si chiude nelle spalle, farebbe prima a chiedergli chi non ha accesso a casa sua, visto che fra altri cacciatori, demoni che cercano di entrare di sfondamento, è praticamente un porto di mare. È in quel momento che la voce di Margareth li fa trasalire tutto, il suo appuntamento andato a male, ora sua cameriera, che sta canticchiando mentre stira nella stanza accanto.
-Lei ha libero accesso a casa tua.- osserva Crowley calmo.
-Non vorrai dire che…- il demone gli rivolge uno sguardo di sbieco con un sopracciglio inarcato -… Figlia di puttana.-
Dean tenta di fare la voce della ragione: È una vedova di mezza età, con cinque figli, non è di certo Glenn Close in Attrazione Fatale! Come diavolo è possibile che una donnina così innocente sia una pazza che cerca di farlo fuori per un appuntamento andato male?  Anche Sam non sembra crederci molto, mormora che dovrebbero fare delle ricerche, guardare in giro, anche se tutte le congreghe di streghe della zona hanno alzato le mani, declinando ogni responsabilità in merito agli attacchi alla vita di Bobby e  nessuna di loro sembrava a conoscenza di una strega a briglia sciolta in città.
-Lei da quanto tempo vive qui?- chiede Crowley guardando verso la porta -Pochi mesi, giusto? Forse non ha fatto a tempo a farsi conoscere.-

Margareth Collins è una donna minuta, dai grandi occhi celesti.  Una vita non propriamente felice l’ha fatta invecchiare presto, rendendola quasi brutta, ma non è questo ad aver fermato Bobby quando sono usciti la prima volta. È ormai abbastanza vecchio dal non guardare più le apparenze di chi ha di fronte di cercare la sostanza nei rapporti e non l’apparenza. Quando si è reso conto di non avere praticamente nulla da dire, alla dolce signora seduta di fronte a lui, ha fatto presto ad archiviare il tutto in una semplice amicizia. Il problema è che, forse, la cara signora non l’ha presa così bene come credeva, forse sperava di poter attaccare il capello e di smettere di arrabattarsi un giorno dopo l’altro per portare a casa la pagnotta, appoggiandosi ad un compagno. Quando Bobby entra nel salotto, Margareth sta guardando la foto di Karen, l’unica che mantenuto esposta. È posata sulla mensola sopra il caminetto, quando Dean e Sam erano piccoli, per il suo compleanno, posavano delle nocciole e delle castagne per regalo. Bobby è tentato di caricarla come un rinoceronte, quando la vede alzare una mano verso la foto, avanza di un passo, quando sente una mano chiudersi con forza attorno al suo gomito, e meno di mezzo secondo dopo si ritrova schiacciato fra Crowley e il muro, un dito del demone sulle labbra a fargli segno di tacere mentre si sporge per guardare cosa sta accadendo dentro la stanza.

-Non sta facendo nulla di male.-
-È l’unica che potrebbe volermi morto!-
- Non sono il primo paladino della sacralità della vita, Robert. Però se non fosse veramente lei la strega, non te ne …- si blocca, gli occhi sgranati, le labbra socchiuse. Bobby aggrotta la fronte sorpreso, prima che un grumo di sangue nero e caldo come la pece, gli colpisca il petto quasi ustionandolo. Crowley porta una mano alla bocca, sbalordito mentre alza su lo sguardo verso il suo volto. La stronza ha aggredito lui stavolta. 
Bobby lo afferra per la giacca, impedendogli di cadere all’indietro e un attimo dopo, sta chiamando aiuto  per il dannato Re dell’Inferno che non deve assolutamente morirgli fra le mani. Afferra la borraccia in pelle caprina dove c'è ancora un po' della pozione che ha salvato lui e cerca di farlo bere -Non funziona.- mormora in panico.
-Cass?- Castiel scrolla il capo , non può curare un demone. Irradiarlo con la sua Grazia lo ucciderebbe. Bobby digrigna i denti mentre sente la mano di Crowley avvinghiarsi al suo braccio e il suo sguardo appuntarsi su di lui.  - Maledizione!- esclama sfilando la pistola dal retro dei pantaloni e piombando in salotto come un uragano - Lascialo subito!-
-Chi, caro?- esclama Margareth voltandosi verso di lui.
-Il demone, lascialo.-  toglie la sicura con il pollice e qualcosa nello sguardo di Margareth balugina di pura cattiveria. È lei la stronza che ha cercato di farlo fuori per tutto il tempo. Anzi no. Non ha cercato di fare fuori lui - È Crowley che volevi uccidere, vero?- le chiede - Hai sparso tutti quei sacchetti in giro per casa per essere sicura di colpirlo in qualche modo.-
-Tesoro, è un demone. I demoni vanno uccisi, soprattutto quelli potenti come lui. Ti ha sicuramente stregato, non ringraziarmi. Tra qualche minuto sarà morto e tu sarai finalmente libero. Quella pozione che ti ha dato, avrebbe dovuto prepararla per sé, ma i demoni diventano stupidi quando si fissano con un essere umano.- Margareth sfila un feticcio dalla tasca del grembiule che indossa e lo gira fra le mani con un sorriso sulle labbra - Ti renderò molto felice vedrai.-
Il colpo di pistola sorprende sia sé stesso, che Dean, entrato nella stanza per annunciare che non riescono a trovare il sacchetto. Non è tipo da uccidere a sangue freddo lui, preferisce sempre parlamentare, se il nemico è un essere umano, ma stavolta ha premuto il grilletto ancora prima di tentare di pensare di elaborare una strategia. Afferra il sacchetto e lo lancia nel camino acceso, e subito, i gorgoglii che sente arrivare dal corridoio cessano. Quando va ad affacciarsi alla porta, fra la devastazione dei mobili ribaltati dai ragazzi alla ricerca del feticcio della strega, Crowley sta riprendendo fiato in un lago di sangue nero. Si china su di lui e questo gli rivolge uno sguardo opaco, prima di annuire leggermente a mo’ di ringraziamento.
-Di nulla.- Bobby gli batte una mano sul petto, seduto sui calcagni al suo fianco - Te lo dovevo.-

-Si era convinta che foste una coppia e che doveva salvarti in qualche modo.-
Dean chiude il diario di Margareth trovato nella sua borsetta e lo getta di lato - Andremo noi a disfarci del corpo. Voi due, beh, pensate a ripulire tutto.-
Bobby guarda Sam avvolgere il cadavere in due sacchi di plastica della spazzatura aperti, e con l’aiuto di Castiel caricarlo e poi andare verso la porta. Dean è l’ultimo a uscire, uno sguardo verso Crowley,  corrucciato, per poi chiudersi la porta alle spalle.
-Secondo te perché ha pensato che fossimo una coppia?- chiede  Bobby al demone che sta riprendendo fiato sprofondato nel divano. Questo gli rivolge uno sguardo divertito: - Non so, questo flirting acceso che c’è fra di noi la maggior parte delle volte potrebbe averla tratta in inganno.-
-Fli… Stronzate!- Non flirta lui, affatto. Non alla sua età, non con un maledetto demone!  Si limita a non sparargli addosso ad ogni maledetta provocazione che gli scocca… è un semplice risparmiare le pallottole il suo, visto che non crescono di certo sugli alberi. Si allontana di un solo passo dal divano, che si sente afferrare per un polso e strattonare. Nello spazio che impiega a cadere di schianto sui cuscini, ha già estratto il coltello dal retro del pantalone e  quando Crowley gli è sopra,  la lama va a premere sulla gola del demone senza alcuna esitazione.
-Non ci siamo già stati qui?- gli chiede il demone divertito -Non è così semplice uccidermi.-
-Questo è un pugnale benedetto. Magari non ti ucciderà, ma ti farò parecchio male.- le labbra di Crowley si arricciano in un sorriso divertito, nonostante il filo di fumo che si solleva dalla carne, quando Bobby semplicemente posa la lama sulla pelle del suo collo. Il nocciola dell’iride si tinge di un rosso acceso, così come il bianco della sclera, che viene attraversato da spesse venature rossastre. Bobby è abituato al nero pece degli occhi dei demoni, non a quello e per un secondo non reagisce, limitandosi a fissare lo sguardo in quello, totalmente inumano , della creatura su di lui.
-Hai paura Robert?-
-No.-
-Dovresti.- Bobby  arriccia un angolo della bocca in un sorriso.  E perché mai dovrebbe? Se lo volesse morto, avrebbe dovuto evitare di accorrere in suo aiuto e lasciarlo morire trafitto all’interno da centinaia di spilli.  Non ha capito il perché, deve ammetterlo, ma è abbastanza sicuro che, almeno per lui, non è una minaccia.
Crowley non risponde e lui si sente quasi in dovere di infierire -O sbaglio? - gli chiede alzando il capo dal cuscino, avvicinando il volto al suo. Ma come dice un antico adagio,  non tutti la sanno una più del diavolo, e quando alza il viso verso quello del demone, questo decide di chiudere la distanza fra di lui, tuffandosi letteralmente sulle labbra.
Quello che ne esce è un bacio dove il sangue scorre, visto che  per avvicinarsi di colpo al suo volto, Crowley ha dovuto premere con forza  la gola contro il coltello, e una rivolo di sangue bollente e vischioso, gli imbratta le dita fino al petto.  Non dovrebbe, maledizione, non dovrebbe, eppure Bobby sente il pene contrarsi nei pantaloni all’idea di averlo ferito.
-OH BUON DIO!- la voce di Sam
-Dean che fai?- quella di Castiel
-LO FACCIO PER TE, AMICO!- E alla fine Dean.
Bobby scosta con entrambe le mani sul petto Crowley mentre Sam afferra le chiavi della Impala rimaste sulla scrivania e tenendosi gli occhi coperti con una mano, inizia ad arretrare, mentre, tenendo gli occhi strizzati, fa lo stesso, trascinando al contempo Castiel a cui sta tenendo gli occhi tappati con entrambe le mani sul volto.
-Credo che per loro sia  come stato beccare il padre fare  lo sporcaccione.- considera Crowley pacato, in ginocchio fra le sue gambe,  il pene a tirare la stoffa dei pantaloni. Bobby annuisce mentre guarda verso la porta, prima di decidere di afferrarlo per la giacca e tirarlo di nuovo su di sé - Visto che ormai li ho sconvolti.-
Tanto vale fare il proverbiale trentuno, no?




 

NOTE E DISCLAMERS:

* Roberto Cavalli  è uno stilista italiano
* Baba Jaga è una creatura leggendaria della mitologia slava. Mostruosa vecchietta dotata di poteri magici e vari oggetti incantati, spesso paragonata a una strega o a un'incantatrice [fonte: wikipedia]
* Scena ispirata alla puntata 3×09 Malleus Maleficarum , quando è Ruby a salvare Dean dall’attacco di una strega.
* - Non apprezzo particolarmente le streghe, sempre a spargere in giro i loro fluidi corporei.-  è una parafrasi di una battuta di Dean della  puntata 3×09 Malleus Maleficarum
*Crowley che afferra Bobby e lo preme contro il muro è ispirata alla famosa scena di Castiel che agguanta Dean per una spalla e lo fa voltare verso di sé per poi sbatterlo a muro quando decide di aiutarlo a scappare da Zaccaria.
   
 
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