Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: MaryFangirl    10/11/2020    15 recensioni
Una missione arriva a sconvolgere l'equilibrio della nostra coppia già indebolita dopo il rapimento di Kaori da parte del generale Kreutz. Quando la comunicazione si interrompe, la paranoia prende rapidamente il sopravvento...Ma per quali conclusioni?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Mick Angel, Nuovo personaggio, Reika Nogami, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: City Hunter
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Il loro pranzo si svolse con qualche scambio leggero. Non riuscivano ancora a credere all'importo che Saeko aveva dato loro. Certamente avrebbero potuto respirare un po' prima di tornare in missione. Avrebbero finalmente potuto pagare un po' di affitti in anticipo e la banca non li avrebbe minacciati per molto tempo. La fine del pranzo si avvicinava e Kaori lo guardò, interrogandosi sulla loro relazione.
"Ryo, dopo questa missione, tu..." iniziò. Era tutt'altro che a suo agio sull'argomento. Probabilmente lui era abituato, doveva sentirsi meglio. Benché avesse detto che non voleva più perderla e si fosse mostrato più che intraprendente con lei, non era sicura di come comportarsi. In passato era stato così mutevole da non sapere come muoversi. Si aspettava in qualunque momento che lui si tirasse indietro. In privato, non si era trattenuto di mostrarle tutto l'amore che provava, aveva persino compiuto il passo di rivelarsi ai loro amici, eppure proprio poco prima in strada e persino nel ristorante aveva mantenuto una certa distanza.
"Kaori, non rimpiango alcuna parola di ciò che ti ho detto finora. L'unico rimpianto che ho è non avertelo detto prima. È ancora troppo presto per dirlo a tutti, se capisci cosa intendo" disse, facendole l'occhiolino, e lei capì che non si riferiva ai loro amici ma ai nemici. "Dovrai lavorare ancora un po'" aggiunse.
Kaori comprese che voleva continuare ad addestrarla in modo che potesse difendersi da sola. Mostrarsi alla luce del solo era ancora un pericolo per lei. Lui la sentiva ancora vulnerabile e voleva proteggerla.
"Le cose cambieranno, Sugar, dovremo essere più vigili"
L'arrivo della cameriera li interruppe. Ryo pagò il conto senza dimenticare di inviare un sorriso devastante alla ragazza. Kaori lo guardò severamente, sentendo la gelosia montare, ma Ryo le fece l'occhiolino.
"Fidati di me" le sussurrò. Lei comprese il suo gioco e si rassicurò. Sorrise maliziosamente e lo schiacciò sotto un martellone da 100 tonnellate. Si sporse vicino al suo volto ancora annientato.
"È di tuo interesse fare in modo che io sia pronta rapidamente se non vuoi trovarti sfigurato ad ogni uscita" gli mormorò all'orecchio.
"Ho capito!" rispose lui.
Quando lui si riprese, entrambi lasciarono il ristorante. Come al tragitto di andata, il ritorno venne effettuato mantenendo la stessa distanza. Non volevano mostrare ai loro nemici che la loro relazione era cambiata e stettero attenti a non far trasparire il minimo cambiamento. Bisticciarono come al solito.
Una volta varcata la porta dell'edificio, Kaori salì i primi gradini, Ryo rimase volontariamente dietro di lei, ammirando la figura della giovane donna. Dopo aver compiuto gli ultimi gradini che portavano al loro appartamento, Kaori non ebbe il tempo di afferrare le chiavi che Ryo l'afferrò per la vita facendola voltare e si ritrovò premuta contro la porta. Lui pressò le labbra sulle sue, si separò per lasciarle un bacio sulla guancia.
"Finalmente a casa" le sussurrò.
Lei sentì il suo cuore battere più forte e ci mise un po' a riprendersi. Ryo recuperò le chiavi della sua compagna e aprì la porta, lasciando Kaori ansimante.
"Dovrai mostrarti più reattiva, partner...non ti ruberò solo le chiavi la prossima volta" disse, malizioso. Kaori si accigliò, si era fatta di nuovo ingannare da lui. Non sapeva cosa provare. Era eccitata ma anche irritata. L'avrebbe resa pazza a quel ritmo. Anche se, in fondo, sapeva che quel gioco serviva solo a rendere l'atmosfera tra loro più leggera. Senza dubbio lui aveva percepito la sua apprensione e voleva distrarla per mitigare la sua ansia. Quando le voltò le spalle, lei gli lanciò un martello in testa da dieci tonnellate.
"Mai voltare le spalle al nemico" dichiarò orgogliosa, sfregandosi le mani.
Gli passò accanto e salì le scale verso il bagno.
"Che fai?" chiese Ryo, che si era rimesso molto rapidamente.
"Vado a fare un bagno per rilassarmi" disse, birichina.
"Ottima iniziativa. In questo caso, esco per un po', tornerò in serata"
"Certe cose non cambiano" sbottò lei, delusa dal fatto che Ryo non rimanesse.
Ryo sorrise al broncio della sua partner, salì le scale per raggiungerla. Arrivato alla sua altezza, le accarezzò la guancia con il pollice e immerse i suoi occhi color onice in quelli di lei. Kaori rabbrividì al suo tocco.
"Se resto sapendo che sei nuda nella vasca da bagno, temo di perdere il controllo, mia cara. Non ci vorrà molto, non ti preoccupare. Intendo solo fare un giro per ricordare a tutti che City Hunter è ancora vivo ed è più forte che mai" sussurrò prima di posare un dolce bacio sulle sue labbra.
Kaori lo guardò andarsene, frustrata di non essere riuscita ad approfondire ulteriormente lo scambio con lui. Andò in bagno e fece partire l'acqua calda. Una volta riempita la vasca, vi scivolò dentro e si lasciò trasportare dal profumo di vaniglia che veniva emanato. Il tardo pomeriggio prometteva di essere più leggero di quanto avesse sperato. Tutti i suoi pensieri andarono al suo partner. Era così felice di vederlo premuroso. Dopo aver visto sfilare tutte le clienti che Ryo non si era astenuto dal corteggiare, finalmente era a lei che dichiarava il suo amore. Tutti quegli anni di sofferenza nel vederlo provarci con le altre facendole credere che lei non era desiderabile. Tutte le volte in cui lei aveva dubitato del proprio fascino. Se soltanto avesse saputo. Trasportata dalla stanchezza e dai pensieri, si immerse in un dormiveglia. Quando aprì gli occhi, si sorprese di vedere attraverso la finestra che era giunta la sera. Non pensava di essersi addormentata così a lungo, ma le aveva fatto bene. Uscì dall'acqua che si era intiepidita e si avvolse in un asciugamano. Si fermò davanti allo specchio e iniziò a truccarsi leggermente. Disegnò una linea sugli occhi e vi aggiunse del mascara. Mise in risalto la carnagione con un po' di blush e applicò un rossetto chiaro sulle labbra. Si impegnò un po' di più con i capelli. Voleva sorprenderlo al suo ritorno, in modo che vedesse che potesse essere davvero femminile. Voleva che la guardasse con ancora più desiderio. Indossò un completo di lingerie in pizzo nero e quando finì di allacciare il reggiseno, la luce si spense. Non vedeva più niente. Armeggiò con la punta delle dita sul pavimento alla ricerca del suo asciugamano, e quando lo trovò vi si avvolse di nuovo.
Lentamente si mise a cercare l'interruttore e cercò di riaccendere la luce invano. Afferrò allora la maniglia e aprì la porta per scoprire che tutte le stanze erano al buio. Solo le luci della strada illuminavano l'appartamento. Ma era troppo flebile per i suoi gusti. Non sentendo alcun rumore, sospettò che Ryo non fosse ancora tornato. Rifiutandosi di aspettarlo al buio, prese il coraggio a due mani e uscì in corridoio, il suo cuore tamburellava. Appena fatti due passi, ebbe una brutta sensazione. In quel momento, ne era certa, non era sola. Ricordò tutti i consigli di Ryo e camminò lungo le pareti. Si diresse verso le scale senza fare rumore. Anche se immersa nell'oscurità, conosceva esattamente i luoghi, a forza di vivere lì e di pulire in ogni angolo. Cercò di sistemarsi in una posizione strategica per individuare meglio il suo visitatore. Proseguì dunque lungo le pareti, dirigendosi verso la porta d'ingresso. Se l'intruso non avesse trovato quello che voleva, sarebbe uscito da lì e lei avrebbe potuto beccarlo insieme alla sua pistola. Sul tragitto, lasciò cadere deliberatamente l'asciugamano, sperando che l'intruso potesse inciamparvi o scivolarvi sopra. Si accovacciò, chiuse gli occhi e si concentrò di più per provare a percepire la sua aura. Sebbene riuscisse a calmare la paura, il suo cuore non cessava di battere forte. Quando aprì gli occhi, vide la sagoma dell'intruso all'altezza delle finestre. Vedendo la sua corporatura, si trattava di un uomo e stranamente non sembrava armato.
"Non è possibile" sussurrò tra sé. "Non può essere..."
Non ne era sicura ma quella figura le era familiare. Strinse gli occhi per cercare di discernere meglio l'intruso e acuì i suoi sensi per sentire l'aura di quest'ultimo. Concluse che non c'erano dubbi sul visitatore. Prese discretamente l'asciugamano e camminò lentamente verso il suo obiettivo. Quando lui si bloccò, Kaori si fermò per un momento per paura di essere scoperta, prese l'asciugamano che gettò verso l'importuno, confondendogli i sensi, e si gettò con tutte le sue forze su di lui, facendolo cadere a terra. Gli afferrò entrambe le mani e gliele sollevò sopra la testa, serrando le gambe intorno alle sue cosce, come le aveva insegnato il suo partner.
"Ti ho preso!" fece Kaori, orgogliosa. "Allora, ti arrendi?" chiese sfacciatamente.
Con un movimento brusco, l'intruso la fece girare di schiena, sovrastandola con il suo corpo.
"È da tanto che mi sono arreso, signorina Makimura" disse lui prima di impadronirsi appassionatamente delle sue labbra. Kaori passò le dita fra i capelli del suo visitatore, tirando leggermente per separarsi dalle sue labbra.
"Non ho detto la mia ultima parola" sussurrò prima di respingerlo con veemenza, sfuggendo dalla sua presa.
Era molto eccitata dalla svolta degli eventi. Si allontanò da lui e si diresse verso le scale, salendo lentamente.
"Kaori?" domandò con preoccupazione quella voce così familiare al suo cuore.
Kaori rimase in silenzio in modo che lui non la reperisse. Una volta in cima alle scale, esitò per un momento. Camminò all'indietro, con un sorriso malizioso sul volto. Il cuore le batteva ancora più forte nel petto, ma la paura aveva lasciato il posto all'esaltazione del momento. Indietreggiò ancora e ancora, poi si imbatté contro quello che pensava fosse il muro, ma il muro era troppo mobile per i suoi gusti. Il visitatore la circondò con le sue braccia muscolose e la fece girare. Si ritrovò con il seno schiacciato contro il suo torso. Provò a dibattersi più volte, poi lui la placcò contro la parete. Sentì il suo viso avvicinarsi.
"Eppure te l'ho già detto, non ti lascerò mai più allontanare da me, Sugar" sussurrò contro il suo orecchio.
"Ryo" mormorò lei, emozionata.
Lui le afferrò di nuovo le labbra, dapprima castamente ma molto rapidamente la tensione aumentò tra i due e il bacio si fece più intenso. La bocca di lei si aprì leggermente, lasciando che la lingua accarezzasse la sua gemella. Ryo premette di più il suo corpo contro quello della sua compagna e lasciò che le mani esplorassero quel corpo che aveva a lungo desiderato. Kaori gli circolò il collo con le mani avvicinandolo di più a sé, mentre lui le sfiorava il seno con la punta delle dita scendendo a raggiungere i fianchi.
"Completo molto carino, partner..." sussurrò soavemente.
Kaori sorrise al complimento.
"Stai zitto e baciami" gli ordinò.
Lui obbedì, sollevandola per le cosce, e lei gli circondò la vita con le gambe.
"Ho davvero voglia di te..." disse lui ansimando, sentendo aumentare il desiderio mentre la baciava e la toccava.
Lei gli prese il viso tra le mani e lo baciò ardentemente. Ryo la portò nella sua stanza, senza lasciare le sue labbra un solo istante, e la posò delicatamente sul suo letto. La sovrastò con il suo corpo e Kaori ne approfittò per far scivolare le mani sotto la sua maglietta, sollevandola delicatamente. Ryo si raddrizzò per togliersi l'indumento e si premette di nuovo contro la sua compagna. La baciò lungo il collo e la sentì inarcarsi sotto di lui, emettendo un gemito di piacere. Lei gli accarezzò la schiena larga e muscolosa e seguì con le dita le cicatrici lasciate dal suo passato carico. Il suo amante non rimase fermo, abbassò delicatamente le spalline del reggiseno mentre posava una pioggia di baci lungo la strada. Poi si girò sulla schiena, portando Kaori nel suo movimento. Si ritrovò sdraiata su di lui, con le mani sul suo torso. Si raddrizzò trovandosi a cavalcioni su di lui, e avvertì il desiderio concentrarsi nel suo basso ventre. L'intimità di Ryo sembrava più che costretta nei pantaloni che Kaori decise di sbottonare lentamente, suscitando in lui la sete che aveva di lei. Lui si sollevò per incollarsi a lei e ne approfittò per sganciare il reggiseno. Quando eliminò il tessuto, lei alzò le braccia per nascondere il seno e si sentì arrossire per la timidezza. Ryo notò il suo imbarazzo e strinse il suo abbraccio.
"Non devi nasconderti, Kaori, non hai nulla da invidiare alle altre donne. E qualcuno sembra essere d'accordo con me" disse, invitandola a guardare in basso.
Kaori arrossì maggiormente vedendo il rigonfiamento tra le sue gambe.
"È vero che tu hai degli elementi di paragone..." rispose tristemente, fuggendo il suo sguardo per la vergogna.
Ryo portò una mano al suo viso e la invitò a sollevare gli occhi.
"Sono un idiota, Kaori. Quelle donne non significavano niente per me, sei sempre stata la sola e unica. Forse ho elementi di paragone in termini di sesso, ma nessuno in amore. E credimi, è completamente diverso. Sei l'unica per cui provo questo sentimento, ed è tutto nuovo per me"
Kaori sentì la gola annodarsi a quelle parole. Ryo vide i suoi occhi brillare di emozione e premette di nuovo le labbra sulle sue, facendola girare sulla schiena. Lei era rassicurata dalla sua affermazione, lui l'amava e faceva di tutto per dimostrarglielo. Le carezze ripresero più intensamente, lui fece glissare una mano verso il suo basso ventre, invitandosi sotto il sottile pizzo delle sue mutandine, accarezzando la sua intimità con la punta delle dita. Kaori sentì il suo corpo lasciarsi andare a quel contatto. Ryo si sentì invaso dallo stesso calore. La donna si mostrò un po' più audace e diede inizio a prolungate carezze fino a raggiungere i suoi pantaloni, che aprì lentamente.
Ryo tolse la mano dal suo nascondiglio per togliere i pantaloni, lasciando che Kaori sfiorasse il suo sesso che non nascondeva più la sua voglia di lei. Lei avvertì quella protuberanza contro il palmo e lo accarezzò. Ryo si deliziò per quella sensazione ed emise un gemito. La baciò più focosamente, volendo insistere di più. Quando la liberò del suo ultimo indumento, la sentì tendersi leggermente.
"Kaori, non siamo obbligati..." le sussurrò, senza fiato, gli occhi brucianti di desiderio.
Lei gli restituì lo sguardo e in risposta gli circondò il bacino con le gambe e gli ghermì il collo per approfondire il loro bacio. Lo lasciò per un istante.
"È da tanto tempo che ne ho voglia, Ryo..." fece, gli zigomi arrossati per quella confessione.
Ryo sorrise alla sua affermazione e la baciò, poi passò al suo collo e scese ulteriormente per solleticare un seno con la lingua, facendola gemere. Approfittò del momento per sbarazzarsi dei boxer. Si ritrovarono nudi, corpo contro corpo. Ryo dovette farsi violenza per non farla sua subito. Voleva prendere tempo e farle scoprire attraverso le sue carezze tutta la tenerezza e l'amore che provava per lei. Tornò al suo viso, la baciò ancora e le accarezzò la lingua con la propria mentre inseriva un dito nella sua intimità bagnata. Kaori agitò il bacino per quella deliziosa sensazione. Ryo la lasciò abituarsi all'intrusione per un momento, poi aggiunse un secondo dito, dando inizio a un via vai incessante. La giovane donna avvertì il desiderio aumentare mentre Ryo s'introduceva con le dita in lei. Fece scivolare le mani tra i suoi capelli costringendolo a guardarla e lui vide nei suoi occhi che era pronta ad accoglierlo. Tolse lentamente le dita e si spinse in lei con molta delicatezza. Non voleva spaventarla. Il suo respiro si fece più rauco, non aveva mai sentito una cosa del genere prima. Aveva sicuramente fatto sesso con molte donne, accontentandosi di soddisfare un istinto primario. Tutto era diverso con Kaori, l'amava di un amore profondo. Quando sentì che era vicino ad impadronirsi della barriera della sua intimità, si raddrizzò e la guardò intensamente.
"Io...ti amo, Kaori" dichiarò accarezzandole i capelli e baciandola dolcemente.
Con un rapido colpo di reni affondò più profondamente in lei e rimase disteso per un momento, permettendole di abituarsi al dolore.
"Ti amo, Ryo" sussurrò lei nell'incavo del suo orecchio.
Lui si sentì sopraffatto dalla felicità, proprio come lei a quella confessione, e non poté fare a meno di muoversi in lei, andando avanti e indietro inarrestabilmente, strappando a entrambi gemiti di piacere finché raggiunsero l'estasi.
Si addormentarono l'uno contro l'altra, felici di essere uniti, formando una cosa sola. Il resto della notte non fu tanto tranquilla e le loro effusioni durarono fino alle prime ore del mattino.
 
 
Con l'allenamento, sia a letto sia nel poligono di tiro, Kaori si rivelò una partner fuori dal comune. Si dimostrò più che efficace durante le missioni. I loro nemici iniziarono a temerla tanto quanto temevano Ryo, il che sollevava notevolmente quest'ultimo. La loro complicità si fece più forte e il loro amore più grande. Grande come ciò che lei custodiva nel suo ventre.
 
 
Fiiiineeee! Ridendo e scherzando (ma neanche più di tanto visto il periodo), questa storia ci ha accompagnato per diversi mesi e fa sempre un certo effetto quando si arriva all'ultimo capitolo! Ringrazio di cuore chi ha letto, seguito e apprezzato la storia, come sempre il ringraziamento più grande va a chi ha commentato, perché indubbiamente mi spronate molto a continuare con il proporre le storie belle che incontro in giro e che penso meritino di essere conosciute dal copioso fandom italiano di questo manga intramontabile!
Quindi un cuoricino va a: krys005, rosy, Kaory06081987, Stellafanel87, Fanny Jumping Sparrow, Kikka1989, Kyoko_09, Saori Chan, Alice21, giulia_88, Stekao, Morkiryan89, Giampins, klau86, sfenoide, olga86, whiterose87, Gemma83, Little Firestar84, robysaeba.
Spero vorrete continuare a seguirmi, ho altre storie belle da proporvi ^__^ a presto!!!
  
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