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Autore: Asmodeus    11/11/2020    3 recensioni
[Dal testo:] Breonna sta giocando sul tappeto in salotto, davanti alla televisione che da tutto il giorno parla allegra alla sua famiglia.Mamma Jill le ha permesso di spargere ovunque i suoi giochi, stasera: è davvero di buonumore da poco prima di pranzo, e Breonna è felice nel vederla sorridere da tutto il giorno.
Le macchinine sfrecciano da sole sulla pista arcobaleno che ha montato insieme alla mamma appena dopo cena: sono due belle macchinine colorate, una rossa fiammeggiante e l’altra blu oceano. Sono il regalo che ha ricevuto poco tempo fa per il suo sesto compleanno, e lei le adora davvero tanto[...] Anche in tv ci sono tante macchine [...]Sono tutte raccolte in un grosso parcheggio, davanti a un palco illuminato principalmente di blu e con tante bandiere e luci e scritte colorate.

Piccola kidfic scritta per celebrare un evento storico importantissimo sul cammino verso la parità di genere, ovvero l'elezione della prima Vicepresidente donna negli Stati Uniti. Un omaggio a chi ogni giorno lotta per l'uguaglianza, e per un mondo in cui le differenze non siano più viste come un difetto, bensì un punto di forza e di unità.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Kidfic | Avvertimenti: nessuno
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🇺🇸 The Very Soul of the Nation 🇺🇸

 


Breonna sta giocando sul tappeto in salotto, davanti alla televisione che da tutto il giorno parla allegra alla sua famiglia.
Mamma Jill le ha permesso di spargere ovunque i suoi giochi, stasera: è davvero di buonumore da poco prima di pranzo, e Breonna è felice nel vederla sorridere da tutto il giorno.
Le macchinine sfrecciano da sole sulla pista arcobaleno che ha montato insieme alla mamma appena dopo cena: sono due belle macchinine colorate, una rossa fiammeggiante e l’altra blu oceano. Sono il regalo che ha ricevuto poco tempo fa per il suo sesto compleanno, e lei le adora davvero tanto. La mamma ha messo le pile nuove, e schiacciando sopra il tettuccio delle macchinine loro si accendono di tante lucine e creano lampi di luce mentre corrono lungo la loro pista.

Anche in tv ci sono tante macchine: alcune sono delle grosse macchinone rombanti e tirate a lucido, altre delle macchinine più modeste e discrete come quella che hanno loro in garage.
Sono tutte raccolte in un grosso parcheggio, davanti a un palco illuminato principalmente di blu e con tante bandiere e luci e scritte colorate.
Anche su molte delle macchine del parcheggio ci sono delle bandiere – Breonna non ha ancora capito bene cosa sia una bandiera, ma mamma Jill dice che è un pezzo di stoffa molto importante che fa capire alla gente che si vuole bene alla propria casa e ai propri vicini.
Ecco perché anche loro hanno due bandiere davanti a casa: una è come quelle che vede sventolare sul palco: è piena di righe rosse e bianche, e in un angolo c’è un quadrato blu pieno di stelline bianche. In tanti hanno quella bandiera, anche nella sua via, e tutti sembrano voler bene a quel pezzo di stoffa colorato. Anche a Breonna piace, tutto sommato: sono dei bei colori, e poi lei adora le stelline!

Ma davanti casa loro hanno anche un’altra bandiera, che a Breonna piace ancora di più anche se in pochi ce l’hanno davanti a casa. Sull’altra bandiera non ci sono le stelline, ma solo delle righe – e questo a Breonna non piace molto; però le righe sono colorate come l’arcobaleno che sta alto nel cielo dopo la pioggia! Lei adora l’arcobaleno e tutti i suoi colori scintillanti, ed è felice che la mamma abbia messo una bandiera arcobaleno di fianco a quella con le stelline. Anzi, mamma Michelle ha comprato una nuova bandiera arcobaleno in estate, dove ci sono pure tanti altri colori: il bianco, il rosa, l’azzurro, il marrone e il nero, tutti messi a triangolo da un lato!1 Così ora hanno due bandiere tutte colorate: quella nuova sta in giardino di fianco a quella con le stelline, mentre quella vecchia ora è appesa sopra al letto delle sue mamme.
Breonna vorrebbe avere anche lei la sua bandiera arcobaleno da mettere in camera – però la vuole pure con le stelline sopra! Mamma Michelle le ha detto che appena la vedrà al negozio gliela prenderà sicuramente, ma che per ora non ne ha ancora trovate. Mamma Michelle è sempre brava nel trovare le cose, e le cerca sempre di comprare quello che vuole… quindi se lei non ha ancora quella bandiera è perché proprio non si trova da nessuna parte!
Per questo mamma Jill ha detto che se non la trovano entro poco, scriveranno insieme una letterina a Babbo Natale per chiedergli di portarne una per Natale! Di sicuro lui ce l’avrà, perché la può fare con la magia!

La macchinina blu oceano sfreccia sulla pista, inseguita da quella rossa dietro di lei che però non riesce a raggiungerla. A Breonna piace vedere le macchinine correre, anche se Jason a scuola le ha detto che quello è un gioco da maschi, non da femmine.
Ma a lei non importa.
Ha visto che Jason ogni tanto lancia delle occhiate alla sua bambolina con i due codini a pon pon– ha la pelle color cioccolato come la sua, e i capelli neri e ricci e soffici come i suoi, e il vestitino è rosa come quello che ha indosso lei ora. Probabilmente anche Jason vuole una bambolina, magari simile a lui, anche se è un “gioco da femmine”, come dice lui.
A Breonna non sembra che al negozio ci siano tante bamboline fatte come Jason, ma forse Babbo Natale può trovarla!
«Mamma, ma Babbo Natale con la magia può trovare davvero tutti tutti i giochi che ci sono?» chiede a mamma Jill.
La sua mamma è bionda e con la pelle molto chiara, come quella di Jason, e i capelli lisci e biondi, come quelli di Jason. La sta guardando giocare seduta sul divano, ma sembra attirata dalla televisione e da tutte quelle macchine – è lei che ha voluto che restasse accesa tutto il giorno, chissà che cosa vuole vedere!
«Certo amore!» le risponde la mamma con un sorriso gigante. «Se quel gioco esiste, allora Babbo Natale sicuramente può portartelo! Ma solo se sei una brava bambina, ricordatelo!»
Mamma Jill agita il dito indice davanti alla faccia, come quando la sgrida, anche se ora sorride e non sembra volerla sgridare. «Pensi che Babbo Natale non troverà la tua bandiera?» aggiunge la mamma.
«No, penso che lui me la porterà. Però Jason secondo me vuole una bambola anche lui. Secondo te ci sono là dove vive Babbo Natale?»
La mamma la guarda con un sorriso ancora più grande, poi allunga la mano e le accarezza la testa.
«Ma certo che ci sono anche le bambole per Jason! Tutti possono avere la loro bambola, basta cercare un po’!»
Breonna è soddisfatta della risposta.
Deve ricordarsi di dirlo a Jason quando torneranno a scuola, così può scrivere anche lui a Babbo Natale per avere il suo regalo!
Riprende a giocare con le macchinine, mentre in tv tante persone appaiono sullo schermo con uno strano cono gelato in mano e dicono cose che non le interessano molto.

Le persone col cono gelato nero in mano adesso non parlano più, e la tv trasmette della musica di festa.
Si vedono le persone che erano dalle macchine salire sui tettucci e sventolare le bandiere.
Breonna si distrae dalle sue macchinine e guarda meglio tutta quella gente. Tutti hanno la mascherina addosso, ognuno colorata diversamente e alcuni con pure delle scritte.
Anche mamma Michelle entra in sala: ha portato una ciotola con delle patatine per mamma Jill e lei, e ha pure due calici nell’altra mano – ma quelli non sono per lei, lei non può bere il vino e tanto non le piace neanche!
«Mamma! Mamma! Guarda!» la chiama, e indica la televisione e le persone con le mascherine. «Anche loro sono bravi, hanno tutti la mascherina come noi quando usciamo!»
Breonna è felice quando vede che le persone fanno come gli dice la mamma e rispettano le regole.
Anche mamma Michelle sembra molto felice.
«Hai ragione amore! Anche loro ascoltano la loro mamma, sono tutti molto bravi!»
Mamma Michelle le allunga la ciotola con le patatine e lei ne prende due da sgranocchiare; poi la passa a mamma Jill, che le dà un grosso bacio prima di prendere i calici dalle sue mani e appoggiarli sul tavolino di fianco al divano.
«Avranno anche di sicuro delle brave mamme come te» dice mamma Jill, strizzando l’occhio alla sua mamma.
Mamma Michelle arrossisce, anche se si vede poco perché la sua pelle è color cioccolato come la sua. Dà una piccola gomitata a Jill ridendo, poi anche lei si volta verso la tv, sorride a Breonna e osserva per qualche attimo la gente dalle macchine prima di ritornare in cucina a prendere il vino.

«Eccola Michelle! Corri!»
Mamma Jill è davvero entusiasta mentre chiama la sua mamma ancora in cucina. I suoi occhi azzurri brillano di felicità, e Breonna è contenta di vederla sorridere così tanto.
L’ultima settimana mamma Jill è stata molto nervosa e impaurita e arrabbiata, anche se non ha bene capito perché. L’ha sentita ripetere più volte frustrata che “lui ce l’avrebbe fatta anche stavolta”, e anche se Breonna non conosce questo “Lui”, ha capito che alla mamma non piace – e che non è una buona persona.
L’ha visto tante volte in tv, quell’uomo col grosso faccione sempre arrabbiato e i capelli biondi e buffi che urla sempre – ma le sue mamme dicono che ora non ci sarà più lui.
Mamma Michelle arriva in salotto con la bottiglia di vino in mano, e lei subito si alza per andarle incontro.
«La apriamo insieme mamma?» chiede, con un sorrisone: le piace il suono delle bottiglie che si stappano, e vedere il tappo volare verso il soffitto.
Mamma Michele le accarezza il viso mentre lei si aggrappa alle sue gambe.
«Certo amore! Vieni, apriamola qui vicino, con la mamma, tutte insieme!»
Breonna non si ricorda che festa è oggi, ma se la mamma apre il vino deve essere per forza un giorno di festa!
Mamma Jill e mamma Michelle si mettono vicino a lei: Jill ha in mano i calici, vicino alla sua bottiglia, mentre Michelle la aiuta a sorreggerla e ad allentare un po’ il tappo.
«Sei pronta amore? Al tre spingi, ok?» le dice eccitata mamma Michelle, mentre Jill davanti a lei sorride estasiata.
Breonna tiene le sue manine belle strette sul tappo, e tira fuori la lingua tutta concentrata.
«Uno!» dice mamma Jill ridendo.
«Due!» ribatte mamma Michelle felice.
«E…Tre!» urlano tutte e tre insieme, euforiche. Breonna spinge forte il tappo, che schizza via dalla bottiglia e vola verso il soffito.
Le sue manine lasciano la presa sulla bottiglia, mentre mamma Michelle versa il vino nei calici che tiene mamma Jill.
«Che bello! Che bello mamma!» ride Breonna, e le sue mamme ridono con lei.
In quello stesso momento, sul palco in tv una bellissima donna vestita di bianco sta salutando la gente dalle macchine.
La sua pelle è leggermente più chiara di quella di Breonna, ma è la prima volta che vede qualcuno di simile a lei in tv in un momento che sembra così importante. Ha i capelli e gli occhi scuri come i suoi e quelli di mamma Michelle, anche se non è riccia come loro ma come mamma Jill.
Breonna osserva la donna della tv che sorride felicissima, e poi si volta a guardare le sue mamme: anche loro sorrido estasiate come lei. Anche la gente dalle macchine sorride contenta, e tutti sventolano le bandiere con le stelline – e qualcuno ha pure delle bandiere arcobaleno ora che ci guarda meglio!

La donna in bianco sembra voler parlare, ma tutti continuano a battere le mani dalle macchine e lei aspetta e sorride.
Anche le sue mamme stanno aspettando di sentire cosa sta per dire, e Breonna non le ha viste così felici da tanto tempo.
Breonna aspetta un po’, poi la signora in bianco comincia a parlare.
I discorsi degli adulti in tv di solito non le piacciono e la annoiano – e poi sono sempre pieni di rabbia e tristezza, e a Breonna non piacciono queste cose.
Però la donna in bianco le sembra diversa: intanto è una femmina, mentre di solito quelli che parlano da palchi come quello sono sempre quasi tutti maschi.
E poi lei sorride, è felice, con una voce calda e rassicurante.
«Mamma, ma chi è questa signora?» chiede, mentre la gente continua ad applaudire ogni poche parole della donna in bianco.
«Si chiama Kamala, tesoro» risponde mamma Michelle, mentre mamma Jill aggiunge subito dopo: «…ed è una grande signora. È la Vicepresidente, amore mio!»
Breonna nota che le sue mamme stanno entrambe piangendo, ma non sembrano tristi: i loro occhi scintillano di felicità, e sorridono. Non le ha mai viste così prima, da quello che ricorda.
Breonna non sa bene cosa sia una Vicepresidente, anzi Breonna non sa quasi niente del mondo dei grandi.
Però quello che dice la signora Kamala lo comprende, anche se non capisce proprio tutto tutto.
E quello che sente da quella donna vestita di bianco e con la pelle bella come la sua le piace davvero tanto.

Sta parlando di coraggio e generosità. Di uguaglianza e giustizia.
Di speranza, di unità, di verità. Di possibilità, e anche di amore.
Sono tutti paroloni, di quelli che usano sempre i grandi per fare quelli bravi.
Però Breonna sente che la signora Kamala non sembra usare quelle parole con leggerezza.
Lei ci crede davvero a quello che dice, a tutte quelle parole importanti che anche le sue mamme cercano di insegnarli.
Per essere una brava persona, le dicono loro.
Ma forse anche per essere una persona come la signora Kamala, pensa Breonna.

«Ma sebbene io sia la prima donna a ricoprire questo incarico, non sarò l'ultima» sta dicendo Kamala alla tv.
Sta sorridendo, e i suoi occhi luccicano di emozione e speranza.
«Perché ogni piccola ragazza che ci sta guardando stanotte veda che questa è la terra delle possibilità».
Breonna non sa bene perché, ma capisce che quelle sono delle parole molto importanti, e prova a fissarle bene bene nella sua memoria.
Si volta per un attimo a guardare le sue mamme, e vede che entrambe la stanno guardando piangendo e sorridendo assieme, piene di felicità e di speranza.
Breonna non sa bene il perché, ma sa che chi le sta facendo sentire così è la signora Kamala e quello che sta dicendo.
E se lei rende felice le sue mamme, allora deve essere proprio un’ottima persona.

La donna in bianco sta finendo il discorso, e adesso parla anche di un altro signore, Joe.
Dev’essere il signore che prende il posto del vecchio con la faccia cattiva, se lei ha capito bene dalle sue mamme.
Kamala dice che è stato scelto come Presidente, e anche lei sembra molto felice di ciò.
Ha visto le foto di questo Joe, perché mamma Jill distribuiva i volantini nel quartiere nei giorni scorsi. È un signore vecchio, che sembra il nonno Lyndon, il papà di mamma Jill che le vuole tanto bene e le regala sempre tante caramelle.
Ora che si ricorda, sui volantini c’era pure una foto della signora Kamala di fianco al Signor Presidente Joe.
Breonna non conosce nessuno dei due, ancora.
Per ora ha solo sentito la signora Kamala parlare, e le è piaciuta molto.
Ora, il Presidente Joe sta salendo anche lui sul palco, e anche lui sorride come Kamala.

Breonna non ha idea di che cosa sia un Presidente o del perché le sue mamme stiano piangendo mentre sorridono.
Non ha nemmeno idea del perché le parole di quella signora in bianco l’abbiano colpita così tanto prima.
Sa solo, quasi inconsciamente, che questa sera qualcosa di importante è successo, e che dovrà ricordarsi questo giorno anche in futuro.
Mentre il signor Joe si avvicina anche lui sul palco, Breonna ne approfitta per saltare sul divano e infilarsi in mezzo alle sue mamme.
Mamma Jill la accoglie in un forte abbraccio, e mamma Michelle la bacia sulla testa.
Loro sono tanto felici, e anche Breonna lo è adesso.
E spera che Kamala e Joe continuino a render tutte loro tre felici così davvero per tanto, tanto tempo.

[2500 w.]


1 Questa descrizione si riferisce alla recente variazione della "Rainbow Flag", la "Bandiera Arcobaleno" simbolo del movimento LGBTQ+, conosciuta come Progressive Pride Flag. Essa è stata realizzata da Danierl Quasar nel 2019, ha raggiunto notorietà specialmente a seguito delle proteste di #BlackLivesMatter del 2020 e si propone di essere ancora più inclusiva rispetto alla "tradizionale" bandiera Rainbow (o anche Pride Flag) del movimento LGBTQ+. Ai tradizionali sei colori della Pride Flag (rosso, arancione, giallo, verde, blu, e viola) si aggiunge un triangolo laterale (a sinistra) formato da 4 strisce (rispettivamente dall'esterno all'interno) dei seguenti colori: nero (morti di AIDS), marrone (persone afro -americane) e azzurro e rosa (più un triangolo bianco) per le persone Transessuali.


Note dell'Autore:
Questa One-Shot abbastanza "politica" vuole essere una celebrazione per una straordinaria conquista raggiunta lo scorso weekend nella lotta per l'uguaglianza e i diritti civili delle persone.
Ho voluto sottolineare con una kidfic l'impatto dell'elezione a Vicepresidente degli Stati Uniti di una donna asio-americana e di colore sulla vita di una bambina americana di sei anni. Un evento che, anche se probabilmente a quell'età può nemmeno essere recepito come così fondamentale per la lotta alla parità di genere, immagino plasmerà nelle vite di tante bambine l'idea che certe barriere davvero non esistono più, e che uomini e donne sono davvero uguali tra loro.

L'idea mi è venuta vedendo su instagram varie foto di bambine americane di circa sei-sette anni che guardavano affascinate la figura di Kamala Harris in televisione. In particolare, ho preso spunto da questa foto di una bambina afroamericana vestita di rosa e con i codini a ponpon, che ho voluto ritrarre nel personaggio di Breonna. Ho scelto di dare alla protagonista di questa kidfic il nome di Breonna Taylor, una giovane ragazza afroamericana uccisa brutalmente dalla polizia a metà marzo 2020, ennesima vittima della violenza contro le persone di colore negli Stati Uniti. Ho altresì voluto raffigurare una famiglia di tipo inclusivo, LGBTQ+ e di etnia mista, per rappresentare quella che considero essere la "vera anima" degli Stati Uniti: una società inclusiva, multirazziale e aperta alla diversità, che proprio di essa ha fatto il suo punto di forza per secoli. Il titolo riprende anche la tagline della campagna elettorale del Partito Democratico Statunitense, che parlava appunto di "Battle for the Soul of the Nation" e puntava sulla forza della diversità non come elemento divisivo, bensì di unione delle persone verso un unico obbiettivo.

Questa storia non ha in realtà altri scopi se non celebrare questa bella vittoria della civiltà e dell'uguaglianza in quest'anno fin troppo colpito da brutte notizie, e ha voluto farlo proprio attraverso gli occhi di una bambina in modo da rappresentare una bella speranza per il futuro. Per il resto, mi auguro che questo evento possa aiutare una società divisa come quella statunitense sulla via della riconciliazione, e che la nuova Presidenza che si inaugura possa fare il bene delle genti americane e del resto del mondo. Ringrazio chiunque abbia letto fin qui per il suo tempo. Nonostante la tematica sia forse delicata, qualora vogliate lasciare un parere sulla storia siete i benvenuti.

   
 
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