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Autore: dontworryabout_me    12/11/2020    0 recensioni
IDA e Legion si ritrovano nella sala da guerra della Normandy, e, in seguito a una battuta fatta dal geth, si interrogano sul fine della vita sintetica.
Genere: Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Comandante Shepard Donna, IDA, Legion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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IDA teneva le mani unite dietro la schiena, osservando con una vaga curiosità il geth che lavorava ad alcuni algoritmi al computer. Sempre se quella che provava poteva definirsi curiosità. Aveva rilevato un comportamento anomalo, e i suoi sitemi lo stavano elaborando.
-Cosa stai facendo, Legion?-
Il geth si voltò verso l'altra sintetica, inarcando le due placche di metallo che imitavano le sopracciglia umane.
-Intelligenza Difensiva Artificiale, fai domande di cui conosci già la risposta-
-IDA- lo corresse lei -I miei sistmi non riconoscono la tua attività. Quindi no, non conosco la risposta alla mia domanda-
IDA inclinò la testa di lato, continuando ad osservarlo in attesa di una risposta.
La luce del faretto che costituiva il volto di Legion si affievolì per un istante. - Stiamo cercando di localizzare il server geth che coordina l'attacco contro la flotta dei Creatori. Vogliamo chiedere al comandante Shepard di disattivarlo-
-Su Rannoch?- in effetti sapeva già la risposta a quella domanda, ma le era sembrato appropriato porla comunque.
-No. Sulla Terra-
IDA spalancò gli occhi, incredula. -Hai appena fatto una battuta? Dici sul serio?- Legion sembrava quasi disprezzare le abitudini che lei stessa aveva appreso dagli organici. Non lo credeva capace di comprendere qualcosa di così "umano" come l'umorismo.
Trasferendosi in quel corpo IDA aveva avuto l'opportunità di vivere fisicamente in mezzo all'equipaggio della Normandy, soprattutto con Joker - o Jeff, come preferiva chiamarlo lei - e studiare i comportamenti umani si era rivelato più interessante dle previsto. Ancora faticava a comprendere alcuni aspetti di quelle creature così complesse, ma si considerava sulla buona strada.
Legion invece sembrava un elemento del tutto a sé stante, completamente unico. Forse quella piattaforma non era in grado di convivere in modo efficiente tra gli organici, data la sua natura del tutto razionale, ma c'era qualcosa che stonava in quell'ammasso di ferraglia. A partire da quel frammento di corazza una volta appartenuto a Shepard, che ora faceva parte della miriade di componenti che costituivano il suo corpo metallico.
E poi, quella voce atona e artificiale aveva fatto una battuta, diamine! IDA pensava di essere l'unico sintetico in grado di una cosa simile.
-Lo stai facendo di nuovo- Legion tornò a volgere gli "occhi" verso lo schermo olografico del computer. -Conosci la risposta della tua domanda-
-Dove hai imparato il sarcasmo? Non credevo ne fossi capace-
Il geth si arrese. Aveva capito che IDA non lo avrebbe lasciato lavorare in pace. Chiuse l'ologramma, rivolgendole tutta la sua attenzione.
-Abbiamo osservato il tuo comportamento. Gli organici non ti ritengono una minaccia. Lo vogliamo anche noi-
IDA percorse avanti e indietro a piccoli passi il corridoio soprelevato  su cui si trovavano. Diversi scalini sotto di loro alcuni ingegneri umani e la Quarian che rispondeva al nome di Tali'Zorah stavano controllando la reattività delle forze e i progetti del Crucibolo.
Nessuno sembrava fare caso alle due IA libere, ma IDA era consapevole che ben pochi si fidavano di Legion.
-Il comandante Shepard ha risposto con del sarcasmo a una tua osservazione, una volta. Abbiamo pensato di emularla-
Legion chinò il capo verso il basso. IDA interpretò quel gesto come una sorta di disagio, di imbarazzo. Possibile che...
-Voi due, che state facendo? Non siete in licenza, dovete muovervi-
Non fece in tempo a terminare il suo pensiero. Shepard aveva appena varcato la soglia della sala da guerra, ed era diretta verso di loro con la solita energia combattiva.
-Stiamo per entrare nell'orbita di Rannoch- osservò.
-Shepard! Posso farti una domanda, prima che tu parta per la missione?-
Raven si appoggiò alla parete incrociando le braccia al petto.
-Dimmi tutto-
-Ritieni corretto che un'unità progettata per la battaglia come Legion possa vivere in mezzo agli organici?- 
Shepard le lanciò un'occhiata interrogativa. 
-Mi spiego meglio: Legion, e i geth in generale, non sono stati creati con lo scopo di interagire con forme di vita organica, come invece lo sono io. Legion dovrebbe seguire il suo scopo originario, quello per cui é stato creato, oppure seguire i propri desideri?-
Il duro volto di Shepard si ammorbidì per un istante. - Davvero, Legion?- il geth non rispose, confermando il dubbio che iniziava a formarsi nella mente del comandante. Aveva sentito i racconti di Tali: geth che sviluppavano una coscienza propria e domandavano ai loro creatori che scopo avesse la loro esistenza. 
-Ognuno ha il proprio libero arbitrio- rivolse un mezzo sorriso ai due sintetici di fronte a lei -Non siete molto diversi da me, o da qualsiasi altro organico. Siete "umani" anche voi, dopotutto-
   
 
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