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Autore: alessandroago_94    14/11/2020    10 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mascherina, addio maschera

MASCHERINA, ADDIO MASCHERA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dietro la mascherina

il tuo malefico ghigno;

dietro la mascherina

non serve più nemmeno la maschera

a nascondere le tue aggressive fattezze;

e con un plico di fogli

fardello di burocrazia

mi liquidi;

affari tuoi, c’è il Covid

io non posso;

 

e sbuffi,

stanca,

non vedi il disgusto che resta,

non vedi che tutto va a rotoli?

 

Chiusura serale

e ti salta l’aperitivo,

la tua anima vuota

perde tempo correndo in auto

con la circonvallazione che sembra infinita;

 

la mascherina potrà permetterti il lusso

di aver perso la maschera di falsità che indossavi,

lo strumento ti copre, ti protegge e non solo

dal virus,

ma io i tuoi occhi li vedo

e osservo il loro buio dilagante;

 

un buio che non è solo tuo,

ma di una società che si spegne;

 

nei tuoi occhi si rispecchia

la maggior parte dell’umanità,

quella che ancora crede che la Terra

sia al centro dell’Universo,

quando per l’Universo

la Terra non è nemmeno un granello di sabbia;

a chi pensi che possa interessare il tuo dolore,

quel fardello che getti addosso agli altri

per ricreare lo scompiglio che ti porti dentro?

 

Io adesso sto dentro la rocca

che ho costruito nel mio cuore di ghiaccio,

da qui non esco;

non pensare che asciugherò una sola tua lacrima,

non ho pietà,

non provo compassione per chi,

per brillare,

deve spegnere tante, troppe altre stelle;

per chi, per farsi spazio,

deve dare lo spintone;

 

allo stesso tempo provo pietà infinita,

amore incondizionato verso chi

trova la porta chiusa, verso la vittima d’ingiustizia,

a te, fratello, io darò pane e alloggio,

ciò che ti manca,

e di te solo mi fiderò, mendicante di vita;

 

e con gli occhi spenti di chi ha tutto

te ne vai,

ma tanto lo so che di rabbia brucerai,

i locali sono chiusi a quest’ora,

affronterai da sola un coprifuoco

che non vuoi condividere;

 

io, dal mio cuore di ghiaccio

osservo e lascio

scivolare

sgretolare

l’ultima immagine

di te,

che ti sei tramutata in uno specchio,

in un mero riflesso

di una società senza valori

che ogni sera muore

e ogni mattina risorge

con il sorriso, però, andato perduto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Poesia scritta qualche giorno prima della certezza che saremmo diventati zona arancione.

La delusione provata per la solitudine di questa epoca, per il fatto che di fronte alla difficoltà si pensa solo al proprio interesse personale.

 

   
 
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