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Autore: Zomi    14/11/2020    0 recensioni
Quattro accenni di segni di romanticismo, vendetta, interesse, segreti.
❁ Gesto [Katakuri x Ichiji]: Lui è un uomo fatto e finito, non un’adolescente innamorata dell’amore [...]Solo ora si rende conto di cosa si sia perso.
❁ Cicatrice [Kidd x Killer]: -Fa Fa Fa!-
❁ Punto [Crocodile x Doflamigo]: Cosa poteva ancora arrivare, a fargli perdere del tutto la pazienza? / -Fu fu fu ~♥ [...] Croco chan~si può?-
❁ Indizio [Zoro x Nami]:
🔸Storia partecipante al Yuri&Yaoi's Day indetto dal FairyPieceForum e al 4FanFicChallange
🔸Il capitolo 3^ partecipa al WeekEnd of Pride 2021 indetto dal FairyPieceForum
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Charlotte Katakuri, Crocodile, Eustass Kidd, Ichiji Vinsmoke, Killer | Coppie: Nami/Zoro, Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Gesto

 
coppia richiesta da Marauder Juggernaut



Katakuri non vi è abituato.
Solitamente è lui quello che organizza serate al cinema, cene in locali speciali e uscite appariscenti.
Lui che impara subito i gusti del partner, lui che pianifica e prevede con esattezza come conquistare l’amante.
È lui il corteggiatore, il cacciatore, il lupo famelico.
La parte dell'innocente pecorella in balia del predatore la lascia ai suoi obiettivi amorosi.
Non gli è mai interessata, né si è sprecato nel cimentarsi mai in tali ruoli.
Lui è un uomo fatto e finito, non un’adolescente innamorata dell’amore come sua sorella Pudding: non permette al suo cuore di liquefarsi per doni inaspettati, e non si lascia scappare sospiri pieni di aspettative ed emozioni languide.
Solo ora si rende conto di cosa si sia perso.
Le uscite a sorpresa all'acquario, i fiori, le ciambelle glassate del sabato mattina prima delle uscite in centro.
Piccoli e grandi gesti improvvisi che lo fanno sentire desiderato e apprezzato, lo fanno sentire bene e bello.
Bello! Lui!
Per questo venir corteggiati e viziati da Ichiji Vinsmoke, lo destabilizza.
Alquanto.
E lo lusinga.
E lo rende frustrato.
Perché dopo cene e gite e regali di genere e prelibatezza pasticcer differente, Katakuri si aspetta qualcosa di più del semplice bacio della buonanotte che mai manca a fine di ogni loro incontro.
Un bacio passionale, lento, bagnato e a volte mordace, ma mai nulla di più.
E Katakuri si aspetta molto di più.
Spegne la sigaretta col tacco sul porfilo all'esterno dell'Osservatorio Astronomico.
Il buio pesto della notte è perfetto per l'osservazione, per il loro appuntamento romantico e per celare il suo nervosismo.
Se il Vinsmoke non si decide a infilargli una mano dei pantaloni nemmeno al buio di una stanza sferica illuminata solo dalle luci naturali di stelle lontane miliardi di anni luce dal loro pianeta, giura che lo...
-Ho preso i biglietti- interrompe la sua buona intenzione Ichiji, sventolandogli due rettangolini colorati sotto il mento.
-Ci hai messo un po'- gli fa notare, sistemandosi la sciarpa voluminosa attorno alla gola.
Non vi è folla all'ingresso della struttura, e a occhio e croce saranno loro due e una coppia di nonnini gli unici spettatori notturni.
-Ho contrattato- liquida il dubbio di Katakuri il rosso facendone nascere un ulteriore, e ignorando bellamente l'occhiata indagatrice del maggiore gli fa strada verso la sala telescopica.
Discende la scalinata nel settore nord dell’osservatorio, superando le file di seggiolini fino a raggiungerne la metà.
Si volta solo quando raggiunge la fila di metà ala, non troppo bassa per perdersi le stelle maggiori né troppo vicina al corridoio di accesso e ad altri avventori, accorgendosi che Katakuri è rimasto in cima alla scalinata.
Confabula strettamente con la guida dell'Osservatorio, celando le loro parole dietro la vaporosa sciarpa che indossa, chiudendo la discussione con un secco cenno del capo.
-Qualcosa non va?- domanda quando prendono posto nell'ala più isolata, ignorando il vociare degli ultimi arrivati.
-Ho contrattato- ribatte ghignante Katakuri e Ichiji si domanda se non sia una ripicca per la sua precedente risposta.
Non si cruccia a riguardo però, e quando le luci a basso voltaggio si spengono e la voce della guida inizia a introdurre la serata, i suoi occhi si incollano come quelli di Katakuri al planetario gigante che si apre sopra i loro capi.
Le costellazioni si dipanano come mappe, venendo chiamate ad una ad una dalla voce soffusa della guida, che le descrive e ne racconta la storia.
Vi è Andromeda, nell’emisfero nord, nella sua principesca posa incatenata per le colpe della madre.
Brilla Pegaso, mentre cavalca nella notte, e brillano le Orse, maggiore e minore, con Venere smagliante.
E vi è il braccio di Ichiji che si porta alle spalle di Katakuri in un adolescenziale abbraccio.
Katakuri lo trova infantile, quasi sciocco, ma sono tutte scuse per mitigare il calore alle guance che lo costringe a infossare il capo maggiormente nella sciarpa mentre scivola accanto al rosso e posa, con magistrale nonchalance, il capo sulla spalla offertagli.
Al diavolo i ruoli: è la prima volta che qualcuno usa un scontato gesto romantico con lui e vuole goderselo.
Manda al diavolo le costellazioni, le spiegazioni della guida e il soffitto apribile che si dipana per lasciare, al vero firmamento, lo spazio occupato dalla volta elettornica con cui la guida dell’osservatorio ha spiegato la disposizione delle costellazioni.
L’unica cosa che ha l’onore della sua attenzione sono le labbra di Ichiji posate con naturalezza sulla sua bocca, sul profilo della mandibola e sulla gola nuda dalla sciarpa, scivolata a terra non sa bene quando.
Gli fremono le mani quando la lingua del rosso scivola lussuriosa tra le sue labbra, accarezzando i canini appuntiti che possiede e stuzzicandolo.
E si sa, se stuzzichi un predatore, poi non puoi lamentarti delle ferite che ne guadagni.
E se stuzzichi uno Charlotte, baciandolo lussuriosamente, con mani ben salde al petto vibrante e con lingua sfuggente, non puoi meravigliarti se lo Charlotte si getta su di te fino a schiacciarti prepotentemente sulla poltroncina occupata.
-Non siamo soli- gli ricorda Ichiji, mentre al buio della sala continua a baciarlo, non accennando a volersi risistemare in una posa composta sul sedile.
-Lo so- lo rimbecca tirato, sgusciando con le dita sotto la maglia del giovane: la consistenza soda e fredda della pelle di Ichiji sulla punta delle dita gli ruba quasi un gemito, che mal trattiene solo quando intravede il ghigno soddisfatto del rosso che lo deride.
Vinsmoke maledetto!
Lo vuole morto, nè è certo: morto e in astinenza.
-Fremi per così poco Charlotte?- ride roco abbassando la voce -E io che credevo avrei dovuto lavorare di più per rubarti un gemito…-
La mano del rosso scivola tra i loro corpi schiacciati, e quando Katakuri percepisce lo schiocco della sua cintura che viene aperta, si ritrova ad appoggiarsi con la punta delle scarpe al pavimento, inarcando la schiena per far scendere da sola la mano che lo accarezza.
Una nuova risata roca di Ichiji lo fa vibrare, ma la zittisce in fretta con un nuovo bacio, arrampicandosi sul sedile con il ragazzo.
-Tu e i tuoi giochetti…- ansima mordendogli la gola.
-Come se non ti fosse piaciuto- lancia una gamba sullo schienale di un sedile, facendogli spazio.
Le mani si perdono nei vestiti, trovando a fatica la pelle dall’altro nel buio del cielo stellato.
-Fa piano- sghignazza Ichiji, inarcando la schiena per facilitare i movimenti di Katakuri -Abbiamo tutto il tempo che vogliamo-
Il moro lo scruta da sopra la patta aperta dei jeans, un sopracciglio arcuato e le labbra sugli addominali del rosso, che sorride straffottente.
-Ho allungato una banconota da venti alla guida per non… richiamarci alla chiusura dell’Osservatorio Astronomico- rivela la sua contrattazione all’acquisto dei biglietti, e il noleggio abusivo di ore rubate all’osservatorio e alla volta stellata.
Katakuri sgrana gli occhi e si solleva dal busto che stava vezzeggiando.
-Venti?!- quasi sbotta, incuriosendo Ichiji.
-Si ven-
-Gliene ho dati cinquanta io!- picchia un pugno sullo schienale.
Ichiji ride, e scuote il capo, prendendogli il volto e riportandolo contro il suo, zittendo le sue proteste.
Venti, cinquanta, che importanza ha?
Ichiji ha intenzione di lasciare l’osservatorio solo quando le stelle scompariranno anche nel cielo.





 
   
 
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