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Autore: Chiharu    16/11/2020    2 recensioni
Cosa significa 'perdere'?
Ho provato a spiegare cosa comporta un sentimento simile per me. Ho provato a tradurre in parole l'ambiguità, la confusione e il dolore che comporta perdere ciò che si ama e al paradosso di fronte al quale ci può mettere l'assenza di qualcuno\qualcosa che non fa più parte della propria vita.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Perdita

Vorrei descrivere il senso di perdita, di cosa si prova nel non avere più accanto una persona cara, qualcuno che è stato importante e ha fatto parte della nostra vita per tanto tempo. Non ci riesco. Forse è così che potrei descriverlo: una pagina bianca. Il vuoto. Non ha odore, né colore, semplicemente non c’è. Nella vita si perde continuamente: cose, sogni, speranze, familiari, amici, amori. Semplicemente ci sono persone che fanno più rumore di altre nell’andarsene.

 Ci sono quelli che quando ti lasciano spaccano le finestre e le schegge ti feriscono in viso. Ti colpiscono all’improvviso come un violento schiaffo in piena faccia. Certe ferite sanguinano, talvolta anche per molto tempo. Cadi in ginocchio e sembra doloroso anche respirare. Ed è in quel momento che pensi sia arrivata la fine. La disperazione diventa una montagna e ti assilla col fracasso di una frana.

Poi ci sono quelli che, invece, se ne vanno in punta di piedi. Una mancanza oggi, un’altra domani, una risposta che non arriva per giorni, poi mesi e infine anni. Vieni lasciato indietro, passo dopo passo. La vista si annebbia, ciò che sembrava reale non lo è più, i lineamenti di chi ami diventano confusi, tutto viene offuscato dall’ombra dell’incertezza e del dubbio. Alla fine ti perdi nel buio e non sai nemmeno perché.

Non si torna più indietro. La verità è che certi dolori ti cambiano, magari irrimediabilmente. Il sospetto si insinua nelle ossa e ti rende incapace di fidarti del prossimo, si impara a pensare che la fregatura sia sempre dietro l’angolo o che nessuno terrà a te abbastanza da decidere di restare e tenerti per mano.
Non riesci più a provare nulla. La vita sembra essersi fermata in un momento preciso, come un orologio che smette di funzionare e segna per sempre la stessa ora. L’ora della fine. Provare ciò diventa un paradosso: com’è possibile che non ci sia più spazio per nulla se si è così vuoti?


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**SPAZIO AUTRICE**

Ho scritto questa piccola flash-fic in un momento di debolezza, per così dire. In questo piccolo scritto c'è tutta me stessa e ciò che ho provato nell'ultimo periodo. Spero possa raggiungervi e, magari, farvi sentire un po' meno soli.

   
 
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