“Due caratteri diversi” cantava Celentano,
“prendon fuoco facilmente”, per noi è pane quotidiano.

Che colpa ne ho io, se sono cresciuta a pane e storie d’amore?
Che colpa ne hai tu, se non hai mai voluto metterci tutto il cuore?

Che colpa ne ho io, se sogno qualcuno che mi stia sempre accanto?
Che colpa ne hai tu, se hai sempre preferito vivere nel rimpianto?

E’ una colpa desiderare, volere una persona che mi sappia amare?
Che cosa ci posso fare, se più che restare mi chiedi di andare?

Ho forse sbagliato a volerti vicino?
Hai forse sbagliato a chiamarlo destino?

Ci fa forse male questa passione,
se ogni argomento è discussione?

E’ colpa mia se vorrei restassi,
ma allo stesso tempo per amore cambiassi?

E’ colpa tua mettere un muro,
non mostrare ciò che provi e fare il duro?

Che colpa ne abbiamo se ci siamo innamorati,
anche se sembriamo così sbagliati?

Credi sia facile scegliere cosa fare:
se lottare per noi o rinunciare?

Se chiudi gli occhi ed è me che vedi,
perché non li apri e ti metti in piedi?

Perché non abbassi le tue difese?
O sono io che ho troppe pretese?

Forse ho letto un po’ troppi romanzi
E cerco un amore che mi metta d’innanzi

Ad ogni altra cosa, ad ogni problema
Come una principessa senza diadema.

E forse una risposta non l’avremo mai,
che colpa ne abbiamo se è sempre un via vai?

“Ma divisi siamo persi, ci sentiamo quasi niente”,
altro pensiero che rimane in mente.

Non so se avremo mai un lieto fine,
ma è un’altra notte senza dormire.

E più che mai adesso vorrei fossi qua,
Per darti uno schiaffo o un bacio, chissà.