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Autore: PensieriLeggeri    18/11/2020    2 recensioni
Isabella si era fatta una promessa molti anni prima. Qualche volta era difficile mantenerla, lei lo sapeva, ma ci provava con tutta se stessa. Si era ripromessa di essere sempre presente, di percorrere le orme di sua madre e mai quelle di suo padre, troppo impegnato per godersi gli attimi più belli della vita della figlia.
["Questa storia partecipa al contest "Tra il Dove e il Quando" indetto da Earth sul forum di efp."]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TUTTE LE VOLTE CHE NON C’È TEMPO
 
 


Isabella aveva pochi anni e il suo papà era il principe che ogni bambina sognava: alto, biondo e con gli occhi azzurri. Passavano ore a scherzare, ridere e giocare assieme. Ogni giorno si rincorrevano in giro per la casa e la sera si addormentavano abbracciati. Isabella era spensierata come ogni bimba, era felice.

 
“Papà, mi aiuti a fare i compiti?”
“Certo Isabella, le altre faccende possono aspettare.”

 
Era alle elementari, si credeva già grande e aspettava tutti i giorni che suo padre passasse a salutarla. Erano ormai mesi che i suoi genitori si erano separati ed erano altrettanti mesi che Luca, suo padre, si era allontanato silenziosamente dalla famiglia. Ma Isabella aveva dieci anni, era testarda e ogni giorno sperava di rivederlo.

 
“Papà, oggi passi a trovarmi?”
“Non ho tempo Isabella, ci vedremo un altro giorno.”

 
Gli anni passavano e Isabella entrava nell’adolescenza; è risaputo che per gli adolescenti il mondo è tutto bianco oppure tutto nero. E per lei il padre era solo una macchia scura che rovinava il quadro colorato della vita. Luca continuava a non avere tempo da dedicare alla figlia: qualche sporadico messaggio e il dovere di un genitore secondo lui era compiuto. Isabella stava male ma nessuno lo sapeva. Come può una figlia non sentirsi morire, consapevole che al padre non interessa nulla di lei?

 
“Papà, oggi mi passi a prendere?”
“Non ho tempo Isabella, ho altre cose da fare.”

 
Isabella ormai era una donna. E più la guardavi, più ritrovavi in lei i segni dell’educazione e dell’affetto della madre. Aveva deciso di abbassare le armi e non dichiarare più guerra al padre. “Dopotutto non ha senso stare male per uno come lui” continuava a ripetersi. Aveva imparato a godersi quelle poche ore mensili che passavano in compagnia; non che Luca avesse molto tempo da dedicarle, ma Isabella se lo faceva bastare.

 
“Papà, oggi andiamo a cena fuori?”
“Non ho tempo Isabella, sono con gli amici.”

 
Ai prìncipi ormai non credeva più, ma Isabella era diventata una moglie, una mamma e una donna in carriera. Dalla sua routine quotidiana avanzava poco tempo e lei aveva deciso di dedicarlo alla madre, ormai anziana. Infondo la madre aveva sempre ricavato del tempo per la figlia e, quando non ne aveva, lo aveva creato.

 
“Figlia mia, oggi passi a trovarmi?”
“Non ho tempo Luca, sono di fretta.”
 

Isabella si era fatta una promessa molti anni prima. Qualche volta era difficile mantenerla, lei lo sapeva, ma ci provava con tutta se stessa. Si era ripromessa di essere sempre presente, di percorrere le orme di sua madre e mai quelle di suo padre, troppo impegnato per godersi gli attimi più belli della vita della figlia. Ci stava riuscendo? Isabella non sapeva dirlo con certezza, ma perlomeno ci stava provando.

 
“Nonna, oggi vieni a vedere la mia recita di scuola?”
“Certo amore mio, dammi solo il tempo di disdire gli altri impegni.”
 
 
 
 

 
Note dell’autrice
Come scritto nell’introduzione, questa storia partecipa al contest
"Tra il Dove e il Quando" indetto da Earth sul forum di efp.

Ho scelto il Quando? tutte le volte che non c’è tempo, che è anche il titolo della flashfic. Pensavo ci stesse bene, tutto qui.
Mi farebbe piacere – come sempre – avere un vostro parere sia positivo che, eventualmente, negativo.
Un bacio, a presto
 
Carlotta
   
 
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