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Autore: piccola_Calliope    21/11/2020    2 recensioni
Il titolo è tratto dall'omonima canzone di Tommaso Paradiso.
Non avere paura. Si questa storia parla della paura che si può avere di fronte all'amore...
La paura che ha Valentina, quella di non essere mai abbastanza...
La paura che ha Filiberto, quella di non voler più nulla di simile all'amore, paura di soffrire ancora...
Le supereranno queste paure?
Posso assicurarvi che non mancheranno, risate, pianti, rabbia, ma anche gioia, felicità e amore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Nelle puntate precedenti: Valentina viene friendzonata da Alessandro, lui è interessato a lei, macomprende in realtà che la ragazza nella loro frequentazione è sempre stata molto passiva. Sconsolata la ragazza si reca alla pasticceria del fratello Luca, qui trova un suo dipendete Filiberto, fratellastro della sua migliore amica.
Valentina sente la famosa scintilla con Filiberto già qualche anno prima quando la sua migliore amica li ha presentati. Ad oggi entrambi sono molto incuriositi l'uno dall'altra, si avvicinano e si allontano varie voltre, tramite parecchi battibecchi. Filiberto ha paura di soffrire e la allontana sempre, ma è gelosissimo di Lorenzo e Alessandro, ragazzi che girano intorno a Valentina, un giorno però commette un grave errore ricade tra le braccia dell'ex, dopo ciò capisce di volere Valentina, ma lei lo allontana. Alla fine entrambi cedono e finiscono finalmente insieme.

Il mio momento perfetto
POV. VALENTINA

Entro in macchina con Anna e proprio no, non smetto di sorridere.
Sono estremamente felice, non è vero che l’amore fa male…Non è vero che tutti sono uguali, che tutti gli uomini sono fatti apposta per ferirti, c’è chi con estrema dolcezza pian piano può ricucire tutte le tue ferite, chi ti fa sentire importante e non sbagliata, ma perfetta per lui. Fili mi fa davvero bene al cuore.
Si è vero io e Filiberto abbiamo avuto vari problemi, abbiamo avuto una partenza decisamente turbolenta…Ma…Ora siamo qui, pronti ad impegnarci l’uno con l’altra, pronta a starci accanto e ad affrontare ogni difficoltà insieme. Siamo una coppia e siamo felici, si lo siamo adesso e ci meritiamo d’esserlo più avanti e sempre di più.
-Sei così bella mentre sorridi così tanto-Anna mi carezza la guancia.
-Merito di tuo fratello-continuo a sorridere.
-Sono sicura che entrambi vi farete tanto bene, vi meritate tutta questa felicità-mi bacia la guancia e poi mette in moto.
-Siamo cognate-urlo contenta.
-E diventerai zia-mi sorride dolcemente.
Io continuo a sorridere dolcemente, io avevo scelto Filiberto già al primo sguardo tanti anni fa in quel bar…Lui era il mio momento perfetto.
Desidero diventare la sua famiglia.
-Dove vuoi che ti porti dolcezza?-mi domanda Anna.
-A casa, cosi mi faccio una doccia e poi vado in università-rispondo.
-Una doccia? Hei hei avete fatto cosacce?-chiede ridendo.
-No scema-arrossisco.-Tuo fratello mi rispetta molto e vuole che sia qualcosa di unico la nostra prima volta-le dico.
-Che romanticone il mio Fili-Anna sorride.
-Adesso anche il mio Fili-affermo con gli occhi a cuoricino.
Sono pronta ad uscire di casa quando mi arriva una telefonata di Alessandro, e un po' che non ci sentiamo.
-Hei Ale-rispondo allegra.
-Possiamo vederci? E’ importante devo parlarti-è serissimo.
-Avevo lezione, ma mi sembri molto preoccupato, quindi ok vediamoci, al bar vicino all’università tra dieci minuti? -domando.
-Perfetto-lui riattacca senza nemmeno salutarmi.
Io mi fermo un attimo a pensare a cosa possa essere successo, alla fine il nostro rapporto era diventato davvero bello, da amici riuscivamo ad andare più che d’accordo.
Sono seduta al tavolo del bar parecchio agitata.
Lui arriva ed è nero in volto, si accomoda davanti a me e mi fissa arrabbiatissimo.
-Ale-cerco di carezzargli la mano, ma lui si scosta.
Lui osserva qualche passante, fa un sospiro e poi inizia a parlare…
-Non voglio vederti o sentirti mai più, sei cattiva, hai giocato con me, mi hai usato e io sono stato sciocco, preso da te, ho fatto ciò che volevi, forse mi aspettavo un ringraziamento, forse mi ero illuso che un giorno non sarei più stato semplicemente l’amichetto che usi per far ingelosire il tipo che ti piace, si ok, io ho detto si, si ok ho assecondato ogni cosa, ma perché…-si interrompe un attimo e sospira, io cerco di comprendere tutto questo vortice di parole.-Valentina tu mi hai fatto soffrire e nessuna ragazza mi hai mai fatto sentire come hai fatto tu, il nostro rapporto per me è stato un agonia, è stata una lentissima tortura ed oggi io voglio che questa tortura smetta-conclude.
Io resto imbambolata, lo fisso senza comprendere cosa realmente lui abbia detto, ha usato delle parole davvero pesanti, cattiva, agonia, tortura…
-Ma tu…-io non so davvero cosa dire.
-Non mi è mai passata Valentina e tu mi hai usato-continua.-Come sei potuta essere cosi cieca? Abbandonavo ogni ragazza ogni qual volta tu avevi bisogno di me, io ti volevo con me, speravo che presto ti rendessi conto che Filiberto è un idiota-sospira.
-Credi davvero che io sia cattiva?-domando con le lacrime agli occhi.
-Come definiresti qualcuno che gioca con i sentimenti altrui?-domanda serissimo.
-Io non volevo farti soffrire, io davvero credevo che tu fossi mio amico, credevo volessi aiutarmi, non volevo usarti e non mi sarei mai e dico mai sognata di definire il nostro rapporto un’agonia…Io ti volevo bene-rispondo alle mille parole che mi hanno investito.
Lui si solleva e mi guarda disgustato.
-Addio e auguri per la tua relazione con quell’idiota-detto ciò si allontana.
Io rimango in silenzio seduta al tavolino di quel bar.
Cattiva, agonia, tortura…Sento le lacrime rigarmi il viso, non volevo farlo soffrire, non volevo assolutamente che lui stesse male a causa mia, non volevo essere per lui un’agonia, ma solo una buona amica…Quelle parole mi hanno terribilmente ferito.
Il mio telefono prende a squillare, è Filiberto, non mi va di rispondere.
POV. FILIBERTO
-Mi prometti che per nessuna ragione al mondo farai soffrire mia sorella?-mi domanda Luca, appena entrati in pasticceria.
Io sorrido, proprio non riesco a smettere…Sono stato alla ricerca di questo felicità da sempre, e l’ho avuto sotto gli occhi per cosi tanto tempo, che stupido, ho rischiato davvero di perdere l’unica ragazza che mi ha fatto battere il cuore all’impazzata, l’unica che mi fa sentire totalmente completo.
-Tua sorella è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita-affermo felicissimo.
-Hai gli occhi schifosamente a cuoricino-Luca se la ride.
-E’ il tuo turno di trovarti una ragazza-do una pacca sulla spalla a Luca.
-Non cominciamo con queste cose sdolcinate per me, io non sono fatto per queste cose-Luca fa finta di trattenere il vomito.
-Mettiamoci a lavoro-sorrido e inizio a dedicarmi al pan di spagna per una torta di compleanno.
Per tutta la mattinata non faccio altro che pensare a Valentina e sorrido, sorrido sempre, sorrido come mai nella mia vita e mi sento carico come una bomba, si la felicità fa questo, ti dà tantissima energia.
-Faccia da ebete ti do cinque minuti per chiamare mia sorella-mi dice Luca in mezzo alla mattinata.
-Corro-afferro il telefono e vado nel cortiletto.
Necessito di sentire la sua vocetta e qualche sua fastidiosa battutina.
Chiamo, ma non risponde, attendo qualche secondo e riprovo, nulla.
-Chiamata brevissima-afferma Luca nel vedermi rientrare.
-Non ha risposto-dico.
-Ah si certo è a lezione, quella è secchiona-sbuffa Luca.
-Si certo, starà seguendo-in realtà non so perché, ma non mi sento assolutamente sereno.
Verso l’ora di pranzo controllo di nuovo il telefono e non trovo suoi messaggini…Riprovo a chiamarla, adesso ha addirittura il telefono staccato. Non so perché, ma mi innervosisco, non era cosi che immaginavo il nostro primo giorno da coppia.
Fumo una sigaretta e non faccio altro che sbuffare.
-Problemi?-mi chiede Luca, vedendomi probabilmente nervoso.
-Tua sorella ha spento il telefono-affermo e serro la mascella, si sono davvero nervoso, non capisco questo comportamento, e ho paura che abbia avuto qualche ripensamento.- Magari ci ha ripensato-sbuffo acidissimo.
Luca è visibilmente in difficoltà, so che vorrebbe darmi ragione, ma stiamo parlando di sua sorella.
-Che giornata di merda, ci siamo messi insieme e già abbiamo dei problemi-spengo la sigaretta e me ne ritorno a lavorare, almeno provo a non pensare.
Torno a casa decisamente furioso, mi libero dei vestiti e mi infilo sotto la doccia, ho provata a richiamarla dieci minuti fa e ancora spento, preso dai nervi do un pugno contro le piastrelle.
-Porco mondo-esclamo.
Improvvisamente sento suonare il mio telefono, indosso l’accappatoio e corro a vedere se è lei…E’ Giacomo.
-Hei tesoro, Luca mi ha detto che hai una fidanzata ed io non lo vengo a sapere da te-sbuffa fintamente offeso.
-Fidanzata che è una giornata che non mi caga-stringo i pugni, Valentina mi sta facendo davvero infuriare.
-In che senso?-domanda Giacomo.
-Ci siamo salutati tutti carini, è una giornata che la chiamo e non ho sue notizie-affermo.
-Avete concluso da quel punto di vista?-chiede Giacomo.
-Perché? Che importanza ha?-domando nervoso.
-Magari l’hai delusa-Giacomo se la ride.
-Giacomo-esclamo esasperato.
-Si lo so, scusa, volevo sdrammatizzare-afferma il mio migliore amico.
-Secondo me ci ha ripensato e non ha il coraggio di dirmelo, io ero al settimo cielo e lei mi distruggerà di nuovo, facevo bene a non far avvicinare nessuno-affermo amareggiato e quasi pentito di aver permesso a lei di farmi stare male.
-Magari ha avuto una giornata no, problemi con l’università, dai Fili-Giacomo cerca di rassicurarmi.
-Stiamo insieme, se ha qualcosa che non va devo condividerlo con me, ieri sera ci siamo imposti di dover parlare e lei mi ha rimesso un muro davanti-sono davvero deluso da questo suo comportamento.
Sento suonare il campanello.
-Ci sentiamo più tardi-riattacco senza permettere a Giacomo di parlare, so che è lei, me lo sento.
Apro la porta e me la ritrovo davanti, ha gli occhi rossi, deve aver pianto.
-Che problema c’è?-domando.
POV. VALENTINA
Quello che mi aveva detto Alessandro mi aveva terribilmente ferito, mi ha definita cattiva, una persona viscida che gioca con i sentimenti altrui…Io l’ho fatto soffrire, si forse sono stata cieca, forse me ne sono approfittata un po', ma davvero non volevo fargli del male. Io non volevo essere cattiva con lui.
Spengo il telefono e me ne vado in spiaggia, ho bisogno di pensare, di stare sola, cosa ho fatto pur di avere Filiberto con me? Ho fatto male ad un’altra persona…
-Io non sono fatta cosi-affermo in lacrime guardando il mare.
Dopo una giornata passata da sola a riflettere, decido di andare da Filiberto.
Lui mi apre la porta, è arrabbiato lo so…
-Che problema c’è?-chiede senza nemmeno guardami negli occhi.
Io cerco di avvicinarmi, voglio abbracciarlo, ma lui mi allontana…
-Fili-sussurro.
Lo vedo stringere i pugni e sospirare.
-Mi spieghi cosa è successo?-domanda nervoso.
-Ho bisogno di un tuo abbraccio-quasi lo supplico.
-Sono stato una giornata incazzato e preoccupato, perché la mia ragazza è sparita, ieri ha dormito qui, siamo stati bene eravamo felici e poi lei è scomparsa, poi ricompare improvvisamente, è triste, ha gli occhi rossi perché ha pianto, chiede un mio abbraccio, ma io non so cosa l’ ha resa triste-urla esasperato.- Dove cazzo andiamo se non parliamo?-domanda con gli occhi lucidi.-Tu sai quanta fatica ho fatto ad aprirmi, a fidarmi di te, e tu come mi ripaghi? Mettendomi davanti l’ennesimo cazzo di muro-sospira.
-Alessandro pensa che io sia una persona cattiva-dico.
Lui mi fissa allibito e prende a camminare nervosamente fino al salotto.
-Fammi capire tu sei sparita perché quel testa di cazzo ti ha detto questo?-chiede.
-Io l’ho fatto soffrire, e l’ho fatto soffrire per stare con te, Filiberto io non sono una persona cattiva, ma lui…-scoppio a piangere.
Filiberto si siede sul divano e tace.
-Valentina io non ho capito-afferma scioccato.
Mi accomodo accanto a lui.
-Io per stare con te, sono cambiata, ho fatto soffrire ingiustamente una persona, io non sono un verme viscido che usa gli altri per raggiungere i propri scopi…Tu mi hai spinto…-mi blocco.
-Ti ho spinto ad essere cattiva? Vuoi dire questo?-domanda…E’ deluso.
-Fili-cerco di carezzargli la guancia…
-Non mi toccare-scosta malamente le mie mani.
Io non riesco a smettere di piangere, non so cosa sta succedendo, da quella discussione con Alessandro ho perso il controllo di ogni cosa.
Lui si alza e si allontana da me.
-Forse è meglio se vai a casa-mi dice.
-Io…-non riesco a dire nulla a causa delle lacrime.
-La tua ingenuità dovrebbe intenerirmi, ma invece mi fa imbestialire…Mi stai accusando di averti reso cattiva, quando Alessandro l’ ha fatto apposta, sa che sei buona e voleva ferirti, solo perché lui ha perso…Ma la colpa è di nuovo mia, smetti di parlarmi perché un coglione spara un giudizio a caso su di te, ti chiudi perché in fondo pensi che sia io la causa…Sai cosa vedo io adesso? Che tu sei proprio una ragazzina-mi dice quasi schifato dalle sue stesse parole.
-Non mi stai capendo-affermo e lo penso davvero, lui non è comprensivo, non si mette nei miei panni..
-Hai ragione sono cattivo-dice.-Vattene Valentina-afferma duro.
-Che significa scusa?-chiedo con voce tremolante, non mi starà mica lasciando..?
-Che ho preso un abbaglio su di te, vattene a casa-afferma.
-Mi stai lasciando?-domando.
-Puoi uscire da casa mia in questo preciso momento?-sbuffa.-Magari se richiami Alessandro, viene a consolarti-ride.
-E’ vero noi non andremo da nessuna parte-affermo tra i singhiozzi.-Non ci capiremo mai, non saremo mai sulla stessa strada, è meglio finirla, giusto-queste parole mi straziano il cuore, io volevo solo scomparire in un suo abbraccio.
Lui annuisce, vado via…
POV. FILIBERTO
Perché questa ragazza mi fa perdere la ragione? Perché adesso che ha chiuso la porta di casa mia sono scoppiato in lacrime? Da quando la conosco piango troppo…Lei mi fa impazzire…
Perché sto cosi male adesso che è andata via? Perché ho bisogno così tanto di lei nella mia vita? Perché mi fa arrabbiare che faccia in modo che stupidi come Alessandro si mettano fra noi?
Provo a mettermi a letto, ma sento ovunque il suo profumo…
Sulla sedia accanto al letto c’è la maglia che le ho prestato per dormire.
-Valentina quanto mi fai impazzire-sbuffo.
Io voglio davvero che finisca cosi?
Esco dal letto, mi metto una tuta, afferro il giubbotto di pelle e vado da lei…
Suono il campanello mi apre Luca.
-E’ un’ora che è chiusa in camera a piangere-mi dice.
-Tua sorella è la mia più grande gioia, ma allo stesso tempo il mio dolore più grande, ma non posso farci nulla, senza lei non vivo-ammetto.
Luca mi sorride.
-Falla smettere di piangere su-mi dà una pacca sulla spalla.
Senza nemmeno bussare apro la porta della sua camera e la trovo rannicchiata sul letto stretta ad un orsetto.
-Luca lasciami sola-borbotta tra le lacrime.
Io mi distendo sul letto accanto a lei, lei forse riconoscendo il mio profumo si volta stupita…
-Perché sei qui?-domanda.
-Bella domanda-rispondo io.
-Forse è meglio sei vai-mi dice.
-Non posso-rispondo.
-Cosa?-chiede ancora.
-Non posso andare via, mi è impossibile-le dico.
-Filiberto ti prego lasciami in pace-sbuffa.
-Mi cacci?-chiedo sorridendo.
-Mi hai cacciato tu prima-mi risponde.
-Sono una testa di cazzo, ma anche tu-sorrido dolcemente, Dio che voglia di baciarla.
-Sei bipolare?-mi interroga.
-Anche tu-rispondo.
-Voglio dormire-afferma.
-Ok dico a Luca di darmi qualcosa per dormire-dico io.
-Perché?-domanda sorpresa.
-Dormo con te-le sorrido.
-Io non voglio-risponde seccata.
-Io si, e sai perché?-domando.
-Non voglio saperlo, voglio che tu vada via-si sta innervosendo.
-Io ti amo-le dico.
Lei mi guarda interdetta.
-Si io ti amo stupida ragazzina, io ti amo e anche se mi fai infuriare io non posso fare a meno di te, mi manca il respiro quando non ci sei, io ti amo, dal primo sguardo…-sorrido.
-Ma…-è totalmente scioccata.
-Non significa che io ti abbia perdonato, non significa che io non sia arrabbiato con te, ma io ti amo Valentina-non smetto di sorridere, si mentre annusavo la mia maglia usata da lei, ho capito di amarla…Non credevo potesse succedere di nuovo,ma è cosi io sono follemente innamorato di questa fastidiosissima ragazzina.
-Tu mi ami-è incredula.
-Tantissimo-sorrido.
-Anch’io-mi bacia.
-Sto per vomitare-Luca ci interrompe.
Angolo autrice
Salveeee, dopo tantissimo tempo rieccomi qui...Ho avuto mille impicci, qualche delusione d'amore, ma sono qui ahahahah, nuovo capitolo dove i nostri due eroi sono sempre più folli e bipolari, ma alla fine si dichiarano, quindi tutto bene quel finisce bene.
Valentina in questo capitolo non si è comportata benissimo, ma giuro si farà perdonare, inoltre ci siamo tolti uno dei suoi pretendenti dai piedi...Alessandro, che non tornerà mai più.
Piaciuto questo capitolo?
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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