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Autore: lmpaoli94    22/11/2020    0 recensioni
Jim Gordon e sua moglie Leslie Tompkins convolano a nozze nella cattedrale di Gotham prima di partire per il loro viaggio di nozze in Italia.
I novelli sposi, innamorati del bel paese europeo e dei misteri che la penisola secerneva, si imbattono in un castello singolare unico nel suo genere: Il Castello di Montebello in Emilia Romagna.
Riuscendo ad avere la possibilità di soggiornarvi grazie ad un misterioso custode molto influente nella zona emiliana, i due amanti dovranno scontrarsi con una realtà che va ben oltre la leggenda.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Gordon, Leslie Thompkins, Nuovo personaggio
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Castello di Montebello, Emilia – Romagna
 

Mentre il sole accompagnava quelle bellissime giornate dei due novelli innamorati, Lee non poteva credere cdi aver trovato la sua anima gemella in Jim.
Dopo che i due erano fuggiti da Gotham per prendersi un lungo periodo di riposo, Jim cambiò notevolmente in meglio, dimenticando in quei giorni tutti i problemi che lo accomunavano alla città americana.
Passata la prima notte di nozze in un albergo lussuoso della Francia meridionale, i due amanti si spostarono in auto verso la regione italiana dell’Emilia – Romagna dopo che una coppia incontrata proprio nel loro stesso albergo gli avevano consigliato di visitare un castello misterioso quanto bellissimo.
Il nome di tale edificio era il Castello di Montebello nella provincia di Rimini.
La giovane coppia, affascinata da luoghi medievali e molto lontano da una realtà che credevano di non scoprire mai, presto si pentiranno di una scelta fatta a tale indirizzo.
Lee, senza pensare al suo futuro, si limitò a sentire la brezza sul viso mentre Jim sfrecciava per le strade italiane completamente disabitate.
Era un bellissimo pomeriggio di fine primavera e molta gente si era spostata all’indirizzo del mare per i primi bagni.
Il momento tanto privato quanto solitario, sorprese non poco i due novelli sposi che non avevano mai visto un luogo così vuoto prima d’ora, essendo troppo abituati alla realtà caotica di Gotham.
Giunto nel bellissimo paese riminense guardando una vecchia cartina, ai due giovani non restava altro che raggiungere il castello.
< Basterà seguire quella via > fece Jim < Lasceremo la macchina in questo parcheggio. Potremmo proseguir a piedi, Lee. >
< Per me va più che bene > rispose entusiasta la donna < Ne avevo abbastanza di rimanere seduta con il vento in faccia. >
< Eppure credevo che tu stessi bene. >
< Infatti è così. Ma non vedevo l’ora di arrivare. >
Mentre la coppia passeggiava per il paese mano nella mano, erano riusciti grazie alla coppia conosciuta in Francia ad avere il privilegio di poter soggiornare nel bellissimo castello di Montebello per assaporare un mondo medievale molto inusuale.
< Ci pensi, Jim? Io non ho mai dormito in un castello > fece la donna entusiasta.
< Se è per questo nemmeno io. Sono troppo abituato agli appartamenti ammuffiti della città di Gotham. >
< Ti prego di non parlarmi di quella città. Ci siamo ripromessi di pensare alla nostra vacanza. >
< Ho solo fatto una constatazione. Però sarebbe anche carino avvertire i nostri amici del nostro arrivo. >
< E come faremo? Non ci siamo nemmeno portati i cellulari appresso. E poi credo che qui non vadano neppure. >
< Cosa? ci siamo dimenticati i cellulari a Gotham? >
< Certo. Tanto a cosa mai ci potrebbero servire? >
< Ma Lee… >
< Non ti lamentare, Jim. Staremo bene senza la tecnologia. >
Camminando per quasi un’ora, alla fine i due amanti riuscirono a giungere alle porte del castello dove le mura sovrastavano quel luogo incantevole che sembrava disabitato da anni.
< Adesso dovremmo trovare il custode del castello. E magari farci fare anche un giro. >
Controllando nei dintorni delle mura, Lee riuscì ad intravedere un uomo sospetto mentre stava svuotando la spazzatura.
< Ehi, mi scusi? >
Sentendo la voce della ragazza, il suo sguardo sciupato e molto serio fece rabbrividire la giovane Lee.
< Salve. Potrebbe dirci dove possiamo trovare il custode del castello? >
< Lee, l’hai trovato? > domandò invece Jim.
< Non ancora. Stavo chiedendo a questo signore se aveva visto il custode. >
Squadrandoli malamente come se fossero due invasori, un ghigno malefico giunse sulle sue labbra mentre Jim non lo perdeva d’occhio per un secondo.
< Quindi sareste voi la coppietta che ha deciso di dormire in questo castello? >
< Sì. Rimarremo qui una settimana. Sono così entusiasta… >
< Già… Un vero sogno d’amore il vostro… Peccato che non conosciate la leggenda, altrimenti ci pensereste due volte di fermarvi all’interno di quel castello. >
< Leggenda? Di cos asta parlando? >
< Non sono io che dovrò spiegarvi cosa dice la gente del luogo, ma il vostro custode. Sono certo che sarà molto lieto nel raccontarvela. >
Mentre un velo di serietà e di dubbio s’impadronì della giovane coppia, il netturbino non faceva altro che ridere di sé stesso e di quella coppia che presto, secondo lui, avrebbe conosciuto il mistero più temuto del posto.
< Un individuo molto strano quello lì > fece Jim appena lo vide allontanarsi. >
< Sì. Però non ci ha detto dove possiamo trovare il custode. >
< Signori Gordon! >
Mentre un uomo di mezza età visibilmente in sovrappeso si avvicinò di gran corsa verso i due sposi, si scusò per il ritardo a causa dei numerosi impegni.
< Molto stranieri come voi sono giunti qui proprio oggi. Ho fatto il prima possibile. Spero che non abbiate atteso molto. >
< Oh, niente affatto. Signor… >
< Gregoretti. Ma potete chiamarmi Paolo. >
< Bene, Paolo. Grazie per aver accettato di farci ospitare all’interno del castello. Sarà la prima volta che potremmo godere di tale beneficio > fece Jim sorridente.
< Infatti non è da tutti, Signor Gordon. Vi consegno le chiavi di tutto il castello. Mi raccomando di non perderle. Rifare le copie sarebbe un grande problema… Mi piacerebbe farvi da guida per il castello, ma devo scappare in fretta e furia. Mi aspetta una famiglia giù in paese. Spero che vi troviate bene nel castello. Se avrò un po’ di tempo giungerò domani pomeriggio, a meno che non siate a spasso per il paese. >
< No, Paolo. Almeno non domani > fece Lee < Dobbiamo conoscere questo castello. È un vero peccato che non lo possa fare lei. forse dovevamo richiedere una guida. >
< Sì, magari sarebbe stato meglio… Ora però devo andare. Ci vediamo domani, allora. >
Ma prima che il custode potesse darsela a gambe, Jim lo fermò domandandogli della leggenda che serpeggiava all’interno del castello.
Sentendo quelle parole, Paolo divenne scuro in volto perdendo la sua affabilità e il suo sorriso.
< Non so chi vi ha parlato di questo, ma non c’è nessuna leggenda nei nostri territori. >
< Sul serio? Perché il netturbino… >
< Scempiaggini senza fondamento > tagliò corto Paolo < Ogni castello ha la sua storia, ma non per questo devono serpeggiarsi strane leggende. Pensate come se fosse un agriturismo. Soltanto ricoperto interamente in pietra. >
< Sicuramente sarà così. Grazie ancora per le chiavi. >
< Oh, non ringraziate me. Magari se un giorno incontrereste i miei amici di Rimini che vi hanno consigliato questo posto, potreste ringraziare loro. >
< Credo che sarà impossibile > rispose Jim< Quando li abbiamo incontrati ci hanno detto che sarebbero partiti per la Norvegia. >

< Paolo, credevo che lei sarebbe dovuto andare di fretta e furia. >
< Oh! La famiglia irlandese! Scusate ancora e ci vediamo domani. >
Fuggendo al trotto come se qualcuno gli stesse correndo dietro, Jim non poté notare come aveva cambiato espressione nel menzionare la presunta leggenda del luogo.
< Non credo che a quell’uomo piacciano tali storie. Forse non crederà alle fantasie passate. >
< Eppure ho visto del disagio e della preoccupazione in lui > mormorò l’uomo sospettoso < Ho paura che ci stia nascondendo qualcosa. >
< Forse potremmo trovare qualcosa all’interno del castello… Magari un fantasma. >
< Lee, non sei divertente. Non so tu, ma io ne ho avuto abbastanza di strani mostri. >
< I fantasmi non sono mostri, ma entità paranormali bloccate in questo mondo. >
< Sarà, ma non ho nessuna intenzione di incontrarne uno. >
< Quindi mi stai dicendo che ci credi? >
< Quello che credo non ha importanza in questo momento. Meglio entrare all’interno del castello. >
< Non avrei mai creduto che tu potessi avere timore > lo canzono Lee prendendolo in giro.
< Io non ho paura. Voglio solo una vacanza normale. Senza pensare al passato. >
< E la avremo, tesoro mio… Scusami se rido di te, ma non mi aspettavo che l’intrepido Jim Gordon potesse aver paura dei fantasmi. >
< Vorrei vedere la tua faccia quando t’imbatteresti in uno di loro, Signora Gordon. >
< Sono sicura che ci saresti tu a proteggermi > rispose la donna baciandolo a sua volta < E poi adoro quando mi chiami Signora Gordon. Mi fa venire la pelle d’oca. Ancora non riesco a crederci che abbiamo trovato la nostra felicità. >
< E il nostro matrimonio è appena all’inizio > disse infine Jim senza sapere a cosa andavano realmente incontro entrando nel castello.
   
 
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