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Autore: alexptt    22/11/2020    0 recensioni
Quattro potenti maghi, fra loro sconosciuti, si uniscono per il fine comune di proteggere il futuro della loro stirpe dai babbani, durante il periodo della caccia alle streghe. Nasce cosí la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, un luogo di rifugio e di apprendimento per giovani maghi e streghe. Le storie dei giovani fondatori si intrecciano a quelle dei primissimi studenti della scuola. Amori, intrighi e discordie porteranno ad una frattura, che cambierà inevitabilmente il destino di tutto il mondo magico.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Godric Grifondoro, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Edimburgo, Anno 989

 

 

“Vi prego, vi scongiuro, lasciatemi andare! Sal, Sal ti supplico vieni a salvarmi, portami via di qui. Non ho fatto niente di male, lo giuro, non potete farmi questo!”

L’intera piazza risuonava delle grida disperate di una ragazzina, di età probabilmente compresa fra i dodici e i sedici anni, in preda al panico per la sorte ignobile che di lì a poco le sarebbe capitata. La folla era agitata da un’ eccitazione febbrile, raccolta sotto all’ altissima pila di legna e pagliericcio, in cima alla quale svettava l’esile figura femminile legata stretta ad un palo. In molti si scagliavano contro di lei, ingiuriandola nei modi peggiori :“ Al rogo,Strega!” , “prostituta” , “emissario del diavolo!” ,  “meriti di morire!” ,  “tornatene all’inferno, devi bruciare ora come per l’eternità!”.

 

Da una viuzza laterale che si affacciava sulla piazza un uomo e una donna incappucciati osservavano la scena raccapricciante che si parava davanti ai loro occhi. 

“ Oh Godrick, l’ennesima strega arsa viva. Dobbiamo fermare questa barbarie. Come possiamo stare fermi a guardare mentre decimano la nostra stirpe?”

“Non essere sciocca, Lydia, se ti mostrerai dalla parte della strega farai la sua stessa fine”

“Ma io SONO una strega e sono dalla sua parte. Che fine ha fatto il mago coraggioso che ho sposato? Siamo infinitamente superiori a loro, con un solo incantesimo potremmo salvare la ragazza! Ti prego.” 

Godrick fissò i suoi occhi in quelli supplicanti e preoccupati della moglie. Sapeva che aveva ragione, ma temeva per la sua vita.

“Come sappiamo che è una vera strega e non un’impostora?”

“In nessun caso meriterebbe questa fine. Ad ogni modo so chi è... si chiama Eva Slytherin”

“La sorella di quel Salazar Slytherin... quello che dicono possa leggere nella mente delle persone?“

“Esatto. Salazar è un legilimens, credo sia l’unico in tutta l’isola. È giovane ma è molto dotato. La sorella invece dicono sia una pozionista esperta nel....” stava per terminare la frase, quando venne interrotta dalle urla della ragazza che, mente discutevano, era stata ormai quasi raggiunta dalle fiamme. Il bagliore del fuoco si rifletteva nelle sue pupille, un fumo nero e denso  la avvolgeva completamente.

Con un impeto di coraggio e avventatezza Lidya si precipitó in mezzo alla piazza “Ignis evanescat!” gridó, puntando la bacchetta contro le fiamme che ardevano incessantemente intorno alla esile figura di Eva, nutrendosi di lei. Come erano divampate così si dissolsero. Scese il silenzio.

Dalla folla si levó poi un mormorio di stupore e tutti contemporaneamente si girarono verso quella donna, che aveva magicamente dissolto il rogo ed era rimasta immobile, con il braccio che reggeva la bacchetta ancora levato a mezz’aria. Comunque era arrivata troppo tardi, perchè la ragazza era già stata gravemente ustionata ed era morta asfissiata dal fumo. 

Godrick ci mise un attimo a capire che cosa sarebbe successo a sua moglie se non fosse intervenuto. Avrebbero giustiziato due streghe quel giorno.

“Pietrificus Totalus” esclamó ,prima che qualcuno potesse alzare le mani su di lei. Solo due figure non erano state colpite dall’incantesimo di immobilizzazione. Una era Lydia, che per lo sforzo appena compiuto si lasció cadere esausta sulle ginocchia, l’altra invece si avvicinó alla coppia con passo felpato “Godrick...Gryffindor?” chiese una voce sottile e serpentesca da sotto un cappuccio nero. 

“Con chi ho il piacere di parlare? Dal momento che ti sei reso immune al mio incantesimo presumo che tu sia un mago”

“Il più forte, se vogliamo essere onesti. Salazar Slytherin” rispose tirando indietro il cappuccio. Lydia sussultó : “O mio dio... mi dispiace tanto per... era tua sorella vero?” chiese, la voce rotta dal pianto, alzando lo sguardo sul ragazzo dagli occhi grigi e dai capelli biondissimi che si era appena presentato sotto il nome di Salazar Slytherin

“Si, Eva era l’ultima parente che mi fosse rimasta. Era più di una sorella” il suo volto si incupì, poi riprese “adesso, se volete scusarmi, vado a recuperare quel che resta di mia sorella per darle una degna sepoltura”. 

“C’è nient’altro che possiamo fare per te?”

“E cosa avreste già fatto per me, a parte arrivare decisamente troppo tardi, quando Eva era ormai spacciata? “ chiese acido. Poi un ghigno sadico gli inclinó gli angoli della bocca . “Volete farmi un favore? Potreste sbarazzarvi di tutti questi rozzi babbani, per esempio”. Con una smorfia disgustata seguita da un cenno del capo indicó la massa di uomini e donne ancora immobilizzati intorno a loro. 

Lidya e Godrick si scambiarono uno sguardo preoccupato. Ipotizzare un omicidio di massa andava contro tutte le regole etiche del mondo magico.

“Questo va contro i nostri principi, Salazar” asserì calma Lydia, trattenendo suo marito dalla scenata che stava per fare, indignato da una simile richiesta. Poi proseguì “Ma potremmo creare un luogo sicuro per giovani maghi e streghe come tua sorella, che devono imparare a difendersi e ad affinare la loro abilità magica. Una scuola per esempio. Non è una grandissima idea?” propose la donna sperando di risollevare l’umore ed infondere speranza. Salazar aveva intanto slegato la sorella e teneva il suo corpo esangue fra le braccia.  Posó su Lidya uno sguardo inizialmente, che poi parve illuminarsi . “Non è una pessima idea. Se davvero porterete avanti un simile progetto puó darsi che avrete mie notizie, prima o poi. A presto, dunque” e con un fruscio del mantello si smaterializzó. Così fecero Godrick e Lydia Gryffindor, non prima di aver pronunciato “finite incantatem” e “oblivion”. 

La folla tornó a muoversi, confusa, senza ricordare perchè si fossero riuniti tutti in quella piazza.

   
 
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