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Autore: Sian    23/11/2020    3 recensioni
Fanfiction partecipante al "Contest di Scrittura Creativa Autunno 2020" del forum Detective Conan Family Subs.
Tratto dal testo:
«Sei sola, Angel?»
Quella persona era lei allora! Quella che si era travestita come la signorina Azusa il giorno prima, quella che le aveva detto di non impicciarsi nei suoi affari e di stare lontano. Quella che aveva ordinato di spostarsi da "Sherry" quando stava proteggendo Ai Haibara.

Ran incontra Vermouth al café Poirot, scoprirà qualcosa su quella donna misteriosa?
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Tooru Amuro, Vermouth | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Fanfiction partecipante al "Contest di Scrittura Creativa Autunno 2020"
del forum Detective Conan Family Subs
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Angel al Café Poirot
(842 parole)



Stava aspettando che le venisse servito il solito tè al gelsomino che prendeva sempre al Café Poirot di ritorno da scuola dopo aver salutato Sonoko.
Questa volta però il tè non fu mai servito a Ran.
Entrò una donna. Ella ordinò un alcolico, Ran non aveva sentito correttamente l'ordinazione, ma le parve di aver udito la richiesta di un bicchiere di Manhattan. Non era ferrata in alcolici, ma doveva trattarsi di un cocktail con del Vermouth e del Bourbon.
Il cameriere Amuro Tooru andò verso il bancone per preparare la richiesta della donna, considerando quell'ordinazione più importante del tè al gelsomino. Nonostante avesse bisogno del suo tè, poteva solamente concordare con lui, in quanto quella donna sembrava avere un grande potere e che lui fosse obbligato a risponderle.
La liceale in attesa del suo tè si ritrovò ad osservare quella donna. Capelli lunghi e biondi, occhiali da sole, molto agghindata. Si stupì alla vista della collana che indossava. Era particolare e le donava molto intonandosi perfettamente all'avorio del suo abito. Erano perle vere, grandi, adornava in modo impeccabile il girocollo della donna. I fili di perle erano uniti in centro da un gioiello d'argento a forma di ali d'angelo. Da quel gioiello penzolava un ciondolo di vera madreperla, incastonato in una cornicetta d'argento. Non seppe cosa ci fosse scritto o inciso.
Ella sembrò accorgersi della liceale e le sorrise.
Un sorriso ambiguo, enigmatico, un sorriso al tempo stesso dolce ma spietato. «Sei sola, Angel?»

Quella persona era lei allora! Quella che si era travestita come la signorina Azusa il giorno prima, quella che le aveva detto di non impicciarsi nei suoi affari e di stare lontano. Quella che aveva ordinato di spostarsi da "Sherry" quando stava proteggendo Ai Haibara.
«Sì...» Non poteva fidarsi di quella donna, l'aveva sempre lasciata perplessa e vi era sempre un pericolo imminente alla sua vista. Perché travestirsi da Azusa? Era senza dubbio una donna spietata, però...
Sapeva che quella donna ci teneva a lei. Ran era il suo angelo, Ran l'aveva salvata. Ma Ran non aveva realizzato chi era realmente quella donna. Non poteva saperlo, non poteva sapere la verità.

«È una fortuna incontrarci qui.» La donna voleva farle capire che non le avrebbe fatto nulla di male. «Ho sempre desiderato parlarti, sin da quella volta a New York.»

Ran cercò di collegare se l'aveva già vista a New York, ma non le era chiaro quando. «Mi perdoni, ma io non mi ricordo di lei.»

«Almeno non ti ho rovinato la vita. Ma come potrei farlo visto che tu mi hai salvata?»

Ran la guardò, ancora più confusa.

«Tu e Conan siete i miei tesori più grandi.» Fece una pausa sorridendo a Ran genuinamente. «Quella volta a New York, mi avete reso cosciente dei miei errori. Mi avete salvato la vita.»

Le venne in mente a cosa si riferiva quella donna. Le vennero in mente le parole di Shinichi, quelle parole che aveva ancora ben impresso nella mente. «C'è bisogno di una ragione? Non so cosa spinga una persona a ucciderne un'altra, però non credo che quando una persona ne aiuta un'altra sia mossa dalla razionalità, no?»

«Mi disse proprio così. E da quel giorno giurai di proteggervi. Ma non ne sono stata in grado.»

«Scusi?»

«Lui, che è così buono, sta subendo un dolore che nessuno dovrebbe mai patire. Sta subendo un esperimento grottesco. Ma anche se ora è piccino, se la cava benissimo.»

Realizzò che la donna si era riferita a quella volta a New York interpellando "Conan", quando ancora all'epoca non lo conosceva. Quando quella volta a salvare quel criminale furono stati lei e Shinichi.
Ne aveva avuto più volte il dubbio, e più volte questo dubbio era stato sciolto.
In realtà non voleva sapere la verità. Lo faceva per sé stessa. Non voleva soffrire. Ma in realtà l'aveva già capito. Faceva solamente finta di stare al gioco. E questa chiacchierata era stata la conferma di ogni suo dubbio, di ogni sua deduzione.
Conan era Shinichi, nel corpo di quando era bambino. Nel corpo di quando si innamorò di lui. Sin da quel momento non si erano mai separati.

***

Aprì gli occhi: erano già stanchi, come se quella conversazione li avesse già prosciugati, non aveva più lacrime da versare.
Ma realizzò che era stato solamente un sogno. No?

Si alzò dal letto per guardare la foto sua e di Shinichi che teneva sulla scrivania. Ci teneva a guardarla come prima cosa al mattino. Sperava che le cose tornassero normali il più presto possibile.

Abbassò gli occhi notando una collana che non aveva mai avuto. Una collana di perle grandi, unito tramite un gioiello a forma di ali d'angelo da cui penzolava un medaglione in madreperla incorniciato d'argento. Inciso vi era la parola "Angel". Era una collana importante, era sicura di averla vista addosso a quella donna nel sogno.
Era stato solo un sogno. No?

Prese il suo cellulare e digitò un numero, sperando che le rispondesse.
«Ciao Shinichi. È successa una cosa strana e devo parlarti. Non mentirmi, conosco la verità su Conan.»





Note Autrice:

Volevo spendere due parole in più su questo contest. Dovevamo scrivere una fanfiction usando tre elementi: Vermouth, Cafè Poirot, Collana. Nell'indecisione se partecipare o meno, e per il poco tempo che ho avuto in quel periodo, mi sono ritrovata ad iniziarla e finirla il giorno stesso della scadenza, ovvio no?
Siete curiosi di sapere la mia posizione in classifica? ... *rullo di tamburi*... xD Ultima AHAH Onestamente, c'erano davvero tanti partecipanti (12!), e tante fan fiction stupende u.u Inoltre in realtà io ho partecipato solamente perché mi ispiravano i tre elementi e per scribacchiare qualcosa.
Probabilmente dovrò rivedere un po' se ci sono errori o se qualcosa non fila, ma mi piaceva pubblicarla come l'ho consegnata. Dunque se notate errori scritti oppure inesattezze sul manga, mi farebbe molto piacere saperlo. Per il poco tempo avuto, sono comunque riuscita ad approfondire i temi che mi servivano, ovvero tutto il rapporto di Ran con Vermouth.


Per il finale di questa fanfiction, sicuramente vi sembrerà un po' bruttino, ma non potevo dilungarmi oltre e in realtà volevo proprio lasciare la sensazione di "...era un sogno..? o no?". Non sapremo mai la verità, al contrario di Ran che ne è venuta a conoscenza, tramite un sogno rivelatorio, dovuto al troppo rimuginarci nel caso in cui Vermouth si era travestita da Azusa.
Ran si è sempre fatta tante domande ma poi... Viene sempre sviata da qualcuno oppure finisce con il dimenticarsi. Volevo dare a Ran un'opportunità per riscattare tutto ciò che non ha fatto in tutta la serie, volevo darle importanza nella storia di DC. Anche perché sinceramente durante la battaglia con Vermouth, dove lei protegge Ai, non credo possibile che se ne sia dimenticata e che abbia accettato il fatto che qualcuno volesse uccidere Ai.


Un'ultima precisazione: questa impostazione l'ho tenuta uguale alla mia precedente fanfiction "
Enigma al Café Poirot", dove mi è venuto in mente di poter iniziare una serie dove tutte le ff hanno in comune il luogo del Café Poirot, e ovviamente il tema di ognuna sarà "il sogno".

Scusatemi per queste note così lunghe, ma avevo tantissime cose da dire! Spero di non avervi annoiato eheh
Ringrazio ancora gli organizzatori del contest! Mi è piaciuto tantissimo :3

E ringrazio le poche (due) persone che hanno votato la mia ff xD Ma sono convinta che la mia fosse la quarta preferenza per tutti gli altri che non mi hanno votato. Ok no, non è vero ahahah

A presto con altre fanfiction <3
Sian

   
 
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