"Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire
con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto." (Fabrizio De André)
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Poesia partecipante alla sfida "Prompts, our Wires", indetta da Soul Dolmayan su Efp.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Mi affaccio ogni mattina alla vita,
la porta del passato socchiusa,
e conto gli errori fatti sulle dita,
non mi nascondo, non cerco una scusa.
Quante parole incriminate
ho detto sottovoce per troppo tempo,
un giorno decisi di liberarle,
mi accorsi che non ha senso tenersi tutto dentro.
Perché arriva quel momento
- o forse non arriva mai -
in cui decidi di rischiare,
consapevole che a volte te ne pentirai.
Però il tempo non sa aspettare
e le occasioni fuggono.
Perché indugiare, farle sedimentare
se con il tempo ti distruggono?
E sarà solo una brutta caduta,
ma l'importante è sapersi rialzare
per una vita senza rimpianti, compiuta,
solo se si ha coraggio di osare.
TANA DI BIGIN
Ci tengo a ringraziare Soul Dolmayan per avermi coinvolta in questa sfida a cui ho partecipato con piacere e _EverAfter_ per aver proposto la citazione di Fabrizio De André: Ho sempre impostato la mia vita in modo da morire con trecentomila rimorsi e nemmeno un rimpianto.
De André è un cantautore che ammiro molto; mi sento onorata ad aver composto dei versi traendo ispirazione dalle sue parole.
Grazie, infine, a tutti voi che avete dedicato del tempo alle mie parole.