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Autore: Wolfgirl93    23/11/2020    1 recensioni
Non era dovere di un angelo salvare gli altri? Non era forse un insegnamento di Dio quello di amare il prossimo? Allora perchè Izuku era adesso di fronte ad un'assemblea che deciderà la sua sorte solo perchè ha salvato un demone?
Angel/Demon AU
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Kirishima Eijirou
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Sai non esiste un angelo senza oscurità, proprio come non esiste un demone senza luce...” Era quelle le parole che Toshinori gli aveva rivolto pochi giorni prima di morire, Izuku era stato educato con l’idea che solo gli angeli fossero puri e pieni di luce mentre i demoni, la loro controparte, erano pieni di oscurità e peccato; ogni sua idea si sgretolò al suolo con quelle parole e anche se il suo insegnante non c’era più lui avrebbe portato avanti la sua idea.

 

Fu proprio per colpa di quell’idea che Izuku fu portato di fronte all’assemblea celeste.

“Izuku Midoriya, sai perché sei qui, vero?” Chiese il nuovo capo celeste dall’alto del suo trono dorato.

“Sì, ho salvato un demone invece di avvertire le guardie.” Spiegò il ragazzo senza paura, quel bambino aveva gli occhi puri quasi quanto quelli che adesso erano intenti ad accusarlo e la sola idea di avvertire le guardie per poi farlo uccidere gli dilaniava l’animo.

Il capo celeste sorrise beffardo. “Un angelo come te che aiuta un demone, devo presumere che Toshinori abbia influenzato anche te con le sue fandonie.” Disse divertito l’uomo facendo ridere l’intera assemblea.

“Toshinori era nel giusto! Basarci solo sul fatto che gli angeli sono buoni e i demoni cattivi non ci aiuterà a migliorare! Non è stato proprio il nostro creatore a dirci di amare il prossimo come noi stessi? E invece noi cosa facciamo? Uccidiamo chi è diverso da noi e guardiamo con terrore e rabbia chi la pensa diversamente?! Se questo è essere un angelo allora preferisco essere un demone!” Quelle parole erano uscite senza freno e quando quell’ultima frase fu pronunciata l'intera assemblea sussultò spostando velocemente lo sguardo da Izuku fino al capo celeste.

L’uomo strinse i pugni, le sue ali con piume dorate si mossero con uno scatto al sentire quelle parole, sapeva fin dall’inizio che quel ragazzino gli avrebbe dato delle grane ma non pensava che avrebbe seguito Toshinori nel suo ideale suicida.

“Silenzio! Izuku Midoriya, non mi lasci altra scelta, se pensi che noi angeli siamo paragonabili ai demoni allora ti accontento! Ti esilio negli inferi e lascerò che sia il tuo destino a decidere quale sarà la tua fine!” La voce del capo celeste sembrava piena di cordoglio ma Izuku poteva leggere oltre quella maschera e poteva vedere chiaramente il sorriso trionfante nell’essersi liberato finalmente di lui.

 

Cinque giorni dopo il processo Izuku fu gettato nella voragine infinita, un tunnel oscuro che collegava – a senso unico – il paradiso e gli inferi, era la stessa strada che compì anche il primo angelo caduto quando decise che il paradiso era troppo corrotto per lui.

Le ali dell’angelo si bruciarono a contatto con le pareti del tunnel e quando atterrò in un luogo oscuro sentì il dolore delle piume bruciate e degli arti stanchi per la caduta.

Non sembrava esserci nessuno in quel luogo, dopo essersi ripreso si incamminò alla cieca, si ritrovò in una città uguale a quella celeste, ma ogni cosa sembrava essere più oscura, persino l’aria sembrava irrespirabile mano a mano che si avvicinava alla città.

“Se andrai di lì verrai preso e venduto al primo offerente.” Una voce fece voltare Izuku che si ritrovò a osservare un demone poco più grande di lui con grandi ali nere a forma di pipistrello e metà corpo coperta di peli e zoccoli.
Izuku osservò quel demone incuriosito, era sicuro di averlo già visto ma non riusciva a capire dove, furono i capelli rossi che gli fecero ricordare di quel bambino di quasi dieci giorni prima. “Sei il fratello del piccolo demone che è salito fino al paradiso?” Chiese osservando la creatura che ridacchiò.
“Negli inferi il tempo scorre diversamente che sul vostro candido mondo, sono io il bambino che hai salvato, ora vieni con me.” Il demone gli afferrò malamente la mano e lo tirò con sé verso una serie di cunicoli nascosti. “Sono Eijiro… Grazie per non avermi consegnato, ma immagino che il tu gesto abbia fatto infuriare i capi pennuti del vostro mondo.” Izuku scoppiò a ridere per quella descrizione e scosse piano il capo.

“Izuku… E diciamo di sì anche se stavano solo cercando una scusa per sbattermi qui, non possono uccidere i loro simili quindi l’unico modo per liberarsi di me era questo.” Spiegò l’angelo stando vicino al demone, era strano ma non si sentiva in pericolo, d’un tratto le parole di Toshinori gli tornarono alla mente e capì che lui era stato l’unico ad avare ragione.

 

Eijiro lo condusse infine in una casa, non era bella come quella che Izuku aveva in paradiso ma sembrava accogliente.
“Non è il massimo ma è casa e qui sarai al sicuro.” Spiegò il demone sorridendogli, fu la prima volta dal suo processo che Izuku vide un sorriso sincero e sentì il cuore stringersi a quella sensazione.

“Ti ringrazio, spero che non passerai dei guai salvando un angelo...”

Eijiro scosse il capo e ridacchiò “Quando ero piccolo mi hanno raccontato che mio padre ha salvato un angelo che ha fatto la tua stessa fine, non chiedermi come ma più tempo passò qui e più le sue ali persero le piume, ad oggi le sue ali solo delle semplici ramificazioni scure ma qui è visto come l’unico che ci aiuterà a vendicarci sul paradiso.”

L'angelo ascoltò quelle parole con gli occhi sbarrati, c'era un altro angelo lì sotto? E non solo era sopravvissuto ma ora stava guidando una rivolta verso il mondo celeste? “Potresti portarmi da lui?” Chiese Izuku con la voce tremante?

Il demone annuì, gli disse che non sarebbero dovuti andare lontani visto che l’angelo viveva poco lontano da lì. Ci vollero solo cinque minuti ma per l’angelo sembrarono ore, quando entrò nella casa sentì una voce profonda che parlava di piani e di oscurità, il cuore di Izuku gli balzò nel petto e senza spettare Eijiro corse verso la fonte di quella voce.

Quando arrivò si ritrovò a osservare Toshinori con le ali ormai spoglie mentre spiegava ad un gruppo di demoni, dall’aspetto sembrarono gli anziani, il suo piano di vendetta.

“Toshinori...”

Gli occhi azzurri dell’ex angelo si voltarono verso il suo discepolo, l’uomo allungò una mano verso Izuku e gli sorrise. “Ti stavo aspettando.”

 

   
 
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