Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: evil 65    25/11/2020    3 recensioni
Eren è fuoco e fiamme, rabbia e vendetta, coraggio e determinazione. Annie è come il ghiaccio, freddo e inavvicinabile...
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Leonhardt, Eren Jaeger
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un altro capitolo, ambientato in una time-line diversa rispetto ai primi due.
Vi auguro una buona lettura!

 


Incertezze

Eren trovò Annie esattamente dove si era aspettato di scovarla: nel capannone del campo in cui i cadetti riponevano la attrezzature di volo dopo ogni lunga giornata di allenamento.
Quasi nessuno vi si recava mai dopo il tramonto, e questo lo rendeva il luogo perfetto per nascondersi se qualcuno voleva passare del tempo da solo.
La ragazza se ne stava semplicemente lì dentro, seduta a terra e con il volto coperto dalle braccia, nascosta nell’oscurità.
<< Hei >> le sussurrò col tono più tranquillo che riuscì a trovare. Dopotutto, l’ultima cosa che voleva era che si spaventasse e lo attaccasse per puro istinto.
Per fortuna, Annie non sussultò nemmeno e si limitò ad alzare la testa.
Un paio di occhi freddi come il ghiaccio incontrarono quelli del ragazzo, suscitandogli un brivido lungo la spina dorsale. Certe volte poteva essere davvero spaventosa.
<< Ti ha mandato Reiner? >> chiese impassibile, non lasciando trasparire il minimo segno di rabbia o irritazione. La cosa non lo sorprese più di tanto. In fondo, Annie era sempre stata brava a mascherare le proprie emozioni.
Inconsciamente, Eren si passò una mano fra i capelli. << Non proprio, no. >>
<< Oh…quindi non sei a conoscenza della nostra piccola discussione… >>
<< In realtà, mi ha parlato della vostra “piccola discussione” >> la interruppe << Ma non mi ha detto dove trovarti. >>
A quelle parole, lo sguardo sul volto di Anni si fece molto più affilato. << Bene >>
<< Tuttavia, penso che abbia ragione >> aggiunse rapidamente Eren.
La ragazza di fronte a lui gemette sonoramente, come se avesse appena sentito qualcosa di particolarmente fastidioso.
Suo malgrado, Eren si ritrovò incapace di trattenere un sorriso di fronte a quella bizzarra manifestazione di umanità. Non era niente di troppo esplicito, ma era bello vederla mostrare qualche emozione, ogni tanto. Sembrava quasi una ragazza normale.
<< Puoi grugnire quanto vuoi, ma non cambierà nulla >> commentò il cadetto con una scrollata di spalle, ricevendo un’occhiataccia ad opera della bionda.
<< Non mi importa cosa pensano gli altri >> sibilò lei << Mettetevelo bene in testa: NON ho una cotta per Berthold. >>
Eren si limitò ad inarcare un sopracciglio. << Eppure, ogni volta che io e Berthold andiamo ad allenarci con le attrezzature, tu cerchi sempre di venire con noi. >>
<< E solo per questo pensi che mi piaccia? >> ribattè l’altra, con una marcata nota di sarcasmo.
L’adolescente sbuffò sprezzante.
<< Beh, tu mi odi >> disse con tono di fatto.
Con sua sorpresa, tuttavia, gli occhi di Annie vennero attraversati da un lampo conflittuale…come se la sua dichiarazione l’avesse in qualche modo offesa.
<< Non ho mai detto di odiarti >> borbottò a bassa voce.
Eren la fissò incredulo.
<< Sì, lo hai fatto! >> esclamò, con tono molto più rabbioso << Ormai ho perso il conto di quante volte tu me l’abbia detto! Inoltre, ho ancora i lividi che mi hai causato l’ultima volta che ci siamo allenati nel corpo a corpo. >>
La bionda gemette una seconda volta.
<< Vattene >> ringhiò attraverso i denti, mentre affondava nuovamente la testa tra le braccia.
Eren rilasciò un sospiro scontento.  << Va bene, me ne andrò >>
<< Bene… >>
<< Ma prima di andarmene… >>
<< Ok, ora mi hai veramente stufato! >> sibilò l’altra, per poi alzarsi in piedi con un balzo << Esci di qui, prima che decida di pulire il pavimento con la tua faccia! >>
Eren si bloccò di colpo e rimase in silenzio, incapace di proferire parola.
Gli sguardi di Annie potevano essere spaventosi, certo, ma mai avrebbero potuto reggere il confronto con la visione che aveva appena preso posto di fronte a lui. La ragazza sembrava assolutamente terrificante: i suoi occhi parevano braci ardenti sul punto di riversare la propria furia su chiunque sarebbe stato così sciocco da sfidare la sua volontà.
Eren sapeva bene quanto la bionda potesse picchiare forte. Per quanto fosse migliorato nel combattimento corpo a corpo, era fermamente convinto che le sarebbero bastate solo un paio di mosse per spedirlo nell’infermeria del campo. Ecco perché dovette fare appello a tutta la forza di volontà che aveva in corpo per sostenere lo sguardo della ragazza e riprendere a parlare.
<< Puoi minacciarmi quanto vuoi, ma Reiner avrà ancora ragione >> dichiarò impassibile, cercando di non lasciar trasparire la paura che provava in quel momento.
La ragazza fece un passo in avanti e lo afferrò per il colletto.
Stava per picchiarlo, ormai ne era completamente sicuro. Ma nonostante questa consapevolezza, decise di non demordere. Era Eren Jaeger, per l’amor del cielo! Colui che un giorno avrebbe sradicato tutti i titani! Non si sarebbe lasciato intimidire da una ragazzina poco più grande di lui.
<< Annie…non puoi imbottigliare i tuoi sentimenti in questo modo >> sussurrò molto più dolcemente << So che ad una persona come te può sembrare spaventoso…aprirsi con gli altri, intendo. Hai paura che la persona che ti piace non restituirà i tuoi affetti… Ma tutti gli esseri umani si sentono così, prima o poi! >>
La bionda rimase in silenzio, e per qualche ragione Eren trovò il tutto ancora più spaventoso. Non fece alcun tentativo di colpirlo, ma neanche di lasciarlo andare. Si limitò a fissarlo con i suoi occhi del colore del cielo, impassibile, quasi come se stesse cercando di leggere direttamente la sua anima.
Il ragazzo deglutì a fatica e ostentò un timido sorriso. << Quello che voglio dire è…perché non provare? Alla peggio di rifiuterà. Certo, sarà un momentaccio, ma sono sicuro che una persona forte come te riuscirà a superarlo. Oppure potrebbe andare in tutt’altro mo…Uh! >>
Annie si porse in avanti e posò le proprie labbra sulle sue.
La mente di Eren sembrò bloccarsi, e il tempo attorno a lui parve rallentare.
“Annie mi sta…baciando?” fu l’unica cosa a cui riuscì a pensare, mentre la ragazza si sporgeva in avanti e approfondiva il contatto.
Le sue labbra sapevano di bacche e vennero accompagnata dall’aroma di pini e foglie autunnali.
Quando i due ragazzi si separarono, Eren non potè fare altro che fissare la bionda e sbattere lentamente le palpebre.
Non poteva credere a quello che era appena successo. Annie Leonheart, la ragazza dal cuore di ghiaccio e la persona più inavvicinabile del campo…lo aveva appena baciato.
Per un attimo, fu quasi tentato di darsi un pizzicotto per confermare o meno se stesse sognando. Tuttavia, l’impronta umida delle sue labbra sulle proprie non lasciava alcun dubbio sul fatto che fosse realmente successo.
Annie arrossì appena e distolse lo sguardo.
<< Mi dispiace >> sussurrò con un tono di voce talmente basso che perfino il ragazzo ebbe difficoltà a sentirla, nonostante fosse a meno di un passo da lei.
Deglutì una seconda volta e cercò di ignorare l’intensa sensazione di calore che cominciò a farsi strada nel suo petto.
<< No, no, è stato…>>
Si fermò, non del tutto sicuro di come terminare la frase.
<< … Piacevole >> borbottò dopo qualche secondo, pensando che fosse la parola più giusta per indicare ciò che aveva appena sperimentato.
Entrambi gli adolescenti arrossirono intensamente, gli sguardi fissi in direzione del terreno. Nessuno dei due sembrava essere ben sicuro di come procedere.
Rimasero in quella posizione per quasi un minuto buono, dondolandosi a disagio sulla punta dei talloni.
Quando quel lasso di tempo giunse al termine, fu Annie la prima a rompere il silenzio.
<< Posso baciarti ancora? >>
<< Ti prego, fallo. >>
E non furono più visti dagli altri cadetti per il resto della serata.
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Ebbene sì. In questa ipotetica time line, volevo che fosse Annie a fare la prima mossa.
E a differenza di Eren, Annie è quel tipo di persona che preferisce esprimere i suoi sentimenti con le azioni, piuttosto che usare le parole.


 
  
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