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Autore: Coso96    26/11/2020    1 recensioni
Molto tempo fa, gli universi erano invasi da ogni genere di creatura: succubi, grifoni e chi più ne ha più ne metta. Ma data l'incapacità di difendersi da esse, i mortali pregarono di essere salvati,così da poter vivere in pace.
Un essere senza nome li ascoltò, un essere che fu capace di creare un universo dove bandire tutti mostri. Noi lo chiamiamo "il primo Guardiano"
Si dice che abbia sacrificato la sua vita per sigillare il mostro più feroce , un mostro così feroce che avrebbe potuto disintegrare tutto e tutti con un solo gesto, ma questa è un'altra storia.
Ora, i Guardiani nascono e crescono in quell'universo, combattendo creature di ogni sorta e ignorando l'esistenza della maggior parte dei mondi.
Adesso, per colpa di un Guardiano un po' impulsivo, l'equilibrio è spezzato.
Spetterà a lui riportare l'ordine in uno strano mondo di animali parlanti.
Tra strambe conversazioni e personaggi eccentrici, il nostro eroe dovrà fare il suo dovere di guardiano: proteggere i più deboli dai mostri... E chissà, magari imparerà un paio di cose.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“E il buono disse al cattivo -Non esiste nefandezza, ma solo confusione.”
Una vecchia amica.



Francys dormiva profondamente sul letto di Judy, mentre quest'ultima faceva il turno di notte. Accanto a lui, Bridget e Daisy dormivano su Chantal, che, anche da addormentata, si ingozzava di cioccolata. L'unica che non dormiva era Coco, che sembrava avere uno strano mal di testa. 
Non faceva altro che fissare Francys, in particolare il suo corpo. 
“Cosa diavolo... mi succede?” Sussurrò mentre si toglieva i vestiti di dosso, rimanendo con le vergogne al vento.
“Ho... così caldo...” Ansimò lievemente.
La bandicoot andò a farsi un bagno nella speranza di liberarsi di quella sensazione, ma quando uscì con solo indosso un asciugamano non poté fare a meno di stendersi delicatamente su Francys e iniziare a leccargli  il collo, svegliandolo ovviamente.
“Biondina... cosa stai...?!?!”Cercò di dire il ragazzo poco prima di essere interrotto da un bacio della giovane, che lo lasciò un attimo basito.
“Eheh... quello era il mio primo bacio.” Sussurrò maliziosamente posizionando le sue intimità sulla faccia del guardiano.
“Lascia che ti dia un po' di succo di Coc(c)o.” Disse allargando le gambe con uno sguardo perverso, al che Francys rispose colpendola con un ceffone che le fece perdere i sensi e che svegliò le altre ragazze.
“Che succede?” Mugugnò Daisy strofinandosi gli occhi.
“Perché la biondina è svenuta?” Chiese Chantal sbadigliando.
Francys non diede peso alle 2 e iniziò a esaminare gli occhi della bionda, la pupilla in particolar modo, notando uno strano materiale violaceo al suo interno.
“Hm... è sotto l'influenza di qualcosa, ma non...”
All'improvviso, la ragazza si riprese e spinse il guardiano in avanti buttandolo per terra.
“Eheheh, non sapevo ti piacesse violento...” Disse con un sorrisetto lussurioso
“Sfoga i tuoi desideri carnali su di me e lascia che diventi la madre dei tuoi figli!” Esclamò mentre si teneva il seno in modo provocante.
“Eh si, non credo che succederà.”
La risposta del guardiano non piacque molto a Coco, che iniziò letteralmente a ridere in modo maniacale, per poi buttarsi su di lui con estrema violenza e iniziare a baciarlo.
“Ti farò fare qualsiasi cosa con me. Potrai mettermelo in qualsiasi buco tu voglia, persino in fondo alla gola e senza preoccuparti che io respiri! Potrai usarmi dalla mattina alla sera finché non mi rompo del tutto, ma ti prego... damme...”
Un tubo di ferro la colpì sulla tempia, mettendola nuovamente a nanna.
“Mi sa che abbiamo un problema.” Sussurrò Chantal leggermente imbarazzata con il tubo tra le mani. 
“Già, grazie per l'aiuto, le cose che ha detto mi hanno preso abbastanza alla sprovvista. Bridget, fai la brava e legala.”
La felina ubbidì.
“Dove sta Yuria?” Chiese Daisy guardandosi intorno.
Come se fosse stata appena chiamata, la diretta interessata spalancò la porta con un calcio e un succo di frutta fra le mani.
“Hm, la città è nel caos. Ho visto almeno 7 coppiette che consumavano in pubblico solo mentre andavo al bar qui sotto.”
La ragazzina notò sua sorella a terra.
“Eeeeeehhh... che è successo?” Chiese confusa.
“Niente di che, è solo sotto l'effetto di qualcosa.” Disse Francys pensieroso, ma allo stesso tempo felice che la ragazzina si fosse finalmente adattata all'ambiente dopo la perdita del fratello.
“Una succube!” Esclamò all'improvviso Chantal.
L'affermazione della non morta sorprese Francys, ma, dopo averci pensato un po', si trovò d'accordo con lei.
“Una cosa?” Chiese Yuria mentre cercava di mettere Coco in una posizione più comoda, dato che Bridget l'aveva legata in un modo.... abbastanza discutibile.
“Le succubi sono creature in grado emanare ferormoni che fanno impazzire il desiderio sessuale delle sue vittime. E sembra che l'intera città sia sotto l'effetto di questo ferormone da quello che hai detto.” Spiegò Francys mentre prendeva il telefono e digitava il numero di Judy.
“Ehi, coniglietta. Tutto be...!?!?”
“Grandissimo testa di minchia, cosa sta succedendo alla città? Hanno tentato di violentarmi in 9 qui alla stazione, compreso Nick!” Urlò Judy in preda allo stress dall'altro capo del telefono.
“Eh, sembra che abbiamo dei problemi, ma sto andando a risolvere. Tu indossa una maschera antigas, se non vuoi finire come i tuoi colleghi.”
“Aspetta, non dovremmo indossarla pure noi allora?” Chiese Yuria preoccupata.
“Non ti preoccupare, io ho sviluppato una resistenza ai suoi ferormoni come la maggior parte dei guardiani nel mio mondo, mentre voi non avete ancora avuto le prime mestruazioni, quindi dovreste essere al sicuro.” Spiegò infine attaccando il telefono.
“Le mestrua che?” Chiesero all'unisono le 3 ragazzine.
“Lo saprete quando sarete più grandi.”
“Io invece sono immune grazie alla mia natura non morta.” Aggiunse Chantal con un sorrisetto fiero, cambiando completamente argomento.
“Va bene. Yuria, Bridget, Daisy,  voi restate qui e tenete d'occhio la biondina, io e Chantal andremo a cercare la succube.”
Il sorrisetto fiero di Chantal sparì, sostituito da un espressione imbronciata.
“Andiamo, non fare quella faccia.”
“Posso rifiutarmi?” Chiese con uno sguardo che conosceva già la risposta.
“Nope.”
La non morta sbuffò scocciata e si diresse verso l'uscita.
“Purtroppo sono ancora ricercato, quindi, anche se la città è sotto l'effetto della succube, dovremo essere molto discreti. Ah, e Yuria, appena finirà questa storia inizierà il tuo addestramento.” Aggiunse Francys uscendo dall'appartamento insieme alla non morta.
“Qualche idea su dove possa essere?” Chiese Chantal, rassegnata all'idea di dover di nuovo rischiare la vita.
“Le succubi possono nascondere la loro presenza piuttosto facilmente, ma so che adorano i posti scuri e umidi, quindi ho qualche idea...”
“Spero solo non sia peggio delle caverne del Leshen.”


“2 ore dopo, fogne di downtown.”

“Questo è il peggio...” Ringhiò Chantal mentre rimuoveva delle feci dalle scarpe.
“Oh, andiamo, non è poi così male.”
“Forse per la plebaglia come te, ma io sono la figlia di un duca degli inferi e mi rifiuto di essere trattata in questo modo!” Si lamentò battendo il piede in modo infantile. Effettivamente, non aveva tutti i torti: le tubature di quelle fogne erano arrugginite e con un gran numero di perdite, il pavimento era viscido e al centro del tunnel c'era un fiume di liquami dall'odore nauseabondo.
“E poi come vorresti trovare questa succube se non riesci a sentire la sua presenza? E a che ti servo io? Un caos come te non dovrebbe avere problemi ad eliminare una succube!” Continuò a lamentarsi Chantal.
“In realtà vorrei che la eliminassi tu...”
La non morta sbiancò e si girò di colpo. “Oh, ma guarda, sono in ritardo per la gara di abbuffata di cioccolata del mercoledì, meglio che vada, prima che inizino senza di me, ehehehe.”
Francys la afferrò per la caviglia prima che potesse fuggire e iniziò a trascinarla come un sacco dell'immondizia.
“Purtroppo non posso permettertelo. Se vuoi essere il mio animaletto, devi dimostrarti almeno capace di combattere, e poi inventati delle bugie più credibili almeno.”
“Per prima cosa, io non ho mai voluto essere il tuo animaletto!”
“Vero.”
“Secondo: non ho detto nessuna bugia, ho davvero una gara di abbuffata oggi!” Pianse mentre continuava ad essere trascinata contro la sua volontà.
“E contro chi vorresti gareggiare se la città è sotto l'effetto della succube?!?!” La sgridò il guardiano.
“Questo è il punto: più cioccolata per me!!” Protestò lei con le lacrime agli occhi aggrappandosi disperatamente ad un tubo per fermare il guardiano.
“Verresti violentata a vista...” Sibilò lui.
“Un sacrificio minore per quel dolce nettare...”
Lo sbuffo infastidito del ragazzo echeggiò tra le fognature.
“Lasciamo perdere, andiamo avanti.”
“Non mi hai ancora detto come hai intenzione di trovarla.” Si lagnò ancora.
“Beh, se ci avviciniamo abbastanza, dovrei essere in grado di percepirla.”
“O forse potrei portarvici io...”
Alle spalle dei 2 comparve una bellissima donna dai capelli scarlatti e le orecchie a punta con indosso un vestito da maid che indicava il muro.
“KYAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!” Urlò Chantal scattando in piedi, per poi buttarsi dietro al guardiano in cerca di protezione.
“Stai tranquilla, non è la succube.” Disse lui schioccando le dita davanti alla donna scarlatta, non ricevendo reazioni stranamente. 
“Eh?”
“Non sento alcuna energia vitale... hmmmm, che strano.”
La donna prese dalla tasca una polvere viola e la soffiò sul muro che stava indicando, rivelando una porta in legno intagliato estremamente lussuosa.
“Ah, odio questi trucchetti.” Sospirò il guardiano.
“Prego, entrate, la padrona vi sta aspettando.” Disse la cameriera aprendo la porta ai 2.
Il guardiano prese in spalla la non morta, che aveva di nuovo tentato di svignarsela, ed entrò con calma, non curante della cameriera che gli sbatté la porta alle spalle.
“Hm, sfiziosa.” Sussurrò Francys osservando la stanza: un'incredibile salone decorato con diverse sedie e poltrone in pelle, ai muri c'erano appesi diversi quadri di uomini e donne che si lasciavano andare ai piaceri carnali, fatti così bene che sembravano vivi, mentre al centro una donna dalla bellezza indescrivibile, seduta su un trono pieno di gemme preziose, versava del thè in tre tazze di porcellana. Aveva dei lunghi capelli violacei che le coprivano i capezzoli scoperti e un paio di corna del medesimo colore, indossava dell'intimo attillato per risaltare le sue forme perfette e gli occhi erano di un colore giallastro.
“Prego, sedetevi.” Disse la donna dai capelli violacei ai suoi ospiti.
“Cambio di programma, verdina. La affronterò io.” Sussurrò il guardiano mollando la presa sulla non morta.
“Oh, grazie al cie... ehi, come cazzo mi hai chiama...?!?!”
Lo sguardo serio del guardiano la zittì.
“Su, su, non fare quella faccia. Voglio solo parlare.” Disse la donna facendo levitare le 2 tazze nelle mani dei suoi ospiti.
“Ehi, non penso sia una buona idea bere...” Cercò di dire la non morta
“Hm, ha un sapore strano...” La interruppe Francys prendendo un paio di sorsi.
“Ma sei scemo?!” Lo sgridò Chantal.
“Ehehe, beh, è normale che abbia un sapore strano, dopotutto è un mio liquido corporeo. Una versione concentrata dei miei ferormoni per l'esattezza.”
“Capisco...” Disse il ragazzo prendendo un ultimo sorso, mentre Chantal rimise la tazza sul tavolino abbastanza inquietata.
“Dovevo aspettarmelo che non avrebbe funzionato... La tua resistenza è sorprendente.”
“Tu non sei una normale succube...” Disse all'improvviso Francys.
“Sei un tipo piuttosto intelligente, quindi perché non passiamo subito al punto?.”
Il ragazzo sorrise.
“Oh beh, hai la mia curiosità. Parla.”
“Il mio nome è Sharlyn.”
Il viso di Chantal perse colore, ma nessuno lo notò.
“Diciamo che puoi considerarmi una succube particolare, infatti quella cameriera di prima l'ho costruita con i resti di succubi minori. Un bel lavoro, non trovi?”
“Nel bestiario  non ho mai letto di queste cose.”
“Beh, il problema di un bestiario è che un guardiano deve sopravvivere per poterlo aggiornare, non ho ragione? Stai tranquillo, sono tutti morti di piacere.” Disse la succube leccandosi le labbra.
“Tornando a perché sono qui... voglio te.”
“Tranquilla, sicuramente farò quello che mi dice un mostro che dovrei eliminare” Rispose sarcasticamente Francys
L'espressione della succube non si scompose e continuò a parlare.
“Mostro, eh? Che nome poco elegante per una come me. Comunque, forse tu non capisci in che posizioni ti trovi.... mezzosangue.”
Il guardiano strinse i pugni.
“La tua natura è unica, non esistono né sono esistiti altri casi come te. Ed è per questo... che voglio il tuo seme.”
La non morta arrossì vistosamente, ma il guardiano rimase impassibile.
“Immagina l'essere che potrebbe formarsi. Potremmo usarlo a nostro piacimento, potremmo sottomettere qualsiasi creatura al nostro volere.” La donna batté la mano sul tavolo per l'eccitazione
“Nemmeno i demoni degli inferi potrebbero fermarci!”
Il guardiano iniziò a ridere. Una risata falsa: piena di rabbia e disgusto.
“Se non mostro... come definiresti una creatura disposta ad usare la propria prole in questo modo? Addio.”
“Cosa?!?!”
In un istante, il guardiano scattò in avanti e trapassò da parte a parte il ventre della succube, che cadde sul pavimento inerme.
“Andiamo via, Chantal. Andiamo a vedere come sta la biondina.”
“7...” Sussurrò Chantal con le gambe tremanti
“Hm?”
“Esistono 7 creature dalla potenza tale da riuscire a fronteggiare persino un caos come te.”
“E questo che c'entra con me?”
“E tu ne hai appena inimicata una...”.
“Sembra che la non morta mi conosca....” Sussurrò la succube massaggiandosi il buco che aveva nello stomaco. “Non è stato molto carino rovinare un corpo così bello, lascia che ricambi il favore...” 
Senza alcuna apparente ragione, gli arti superiori di Francys esplosero di colpo, sporcando di sangue la non morta.
“Hm, questo non l'ho visto arrivare, lo ammetto.” Disse il guardiano facendo ricrescere le braccia in un istante.
“Sembra che non sarà facile come pensavo.”  
La donna, ormai in piedi, fece un movimento delicato col braccio, distruggendo completamente tutte le ossa e gli organi interni del guardiano, il quale sputò una valanga di sangue per terra.
“Oh, così mi sporcherai il tappeto...” Lo prese in giro la succube mentre si rigenerava.
Il guardiano sorrise.
“Eh?”
Dalla pozza di sangue che aveva vomitato uscì un palmo che, purtroppo, venne evitato dalla donna con estrema eleganza.
“Non ti permetterò di rovinare il mio faccino...” Sussurrò sparendo in una nube viola.
“Ok, Chantal, sembra che tu sappia qualcosa che io non so. Cosa sono queste 7 creature?! E come cazzo mi ha smembrato questa qui?!” Domandò dopo aver finito di riformarsi
“Mia madre me ne ha parlato. Mi disse che se loro 7 avessero unito le forze, persino la regina degli inferi avrebbe avuto dei problemi. Nonostante non abbiano origini demoniache, negli inferi sono conosciuti come i 7 peccati e...”
“Si, si, ho capito, sono forti e pericolosi, qualche altra informazione che non so?” La interruppe Francys.
“Beh, se non posso avere il tuo seme con le buone...” 
La stanza iniziò a distorcersi, un enorme vortice viola si aprì al centro di essa, per poi iniziare a risucchiare qualsiasi oggetto al suo interno. Francys riuscì a tenersi in modo stabile, ma purtroppo si dimenticò di Chantal e quando la vide volare dentro il buco... fu solo istinto.
Riuscì ad afferrarla in tempo e a lanciarla fuori, ma,in compenso, il vortice risucchiò lui, per poi chiudersi istantaneamente.
“Lo avrò con le cattive...” Disse la succube ricomparendo dalla nube viola.
“Beh, è stato più facile di quanto pensassi, ora dovrò solo aspettare che ceda al piacere e poi... sarà tutto mio!”Disse facendo comparire la porta per uscire accanto a Chantal.
“Sparisci! Non voglio che il tuo aspetto terrorizzato rovini il mio momento.”
Chantal si pulì il moccio dal naso, le lacrime piene di gratitudine per essere riuscita sopravvivere di nuovo e se la diede a gambe.
“Spero di rivederla.” Salutò la cameriera all'uscita con un sorriso.
Dopo circa 200 metri di corsa, Chantal stava riprendendo fiato, il volto stranamente in pace con se stessa.
“Sono... libera!” Esclamò con gioia all'improvviso, per poi iniziare a cantare “stronger” a pieni polmoni: oltre ad essere sopravvissuta per l'ennesima volta, era pure riuscita a liberarsi di quello stupido guardiano.
“Bene, è ora di tornare a casa dai miei, lì escogiterò un piano per conquistare questo mondo con tranquillità, magari appena la lussuria se ne andrà. Meno male che non sono caduta in quel...” Il ricordo di Francys che la salvava le fece fare un sospiro. “Davvero, che idiota. Salvare una a cui non frega niente di lui, robe da guardiano. Se non ricordo male quello che mi ha detto mia madre, è impossibile uscire dalla dimensione della lussuria senza un aiuto esterno, e dato che le sue amiche sono impossibilitate a causa della succube... Credo che questo sia un addio, caro Francys, a mai più rivederci! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH.” Quando iniziò a disegnare le rune infernali con lo stesso cristallo che usava per le chiamate, l'esitazione attanagliò la sua mente: era viva grazie a lui.


“10 anni prima, nella foresta dei suicidi degli inferi.”

3 piccoli demoni cornuti, dalla pelle rossa e con le ali stavano trasportando una ragazzina dal busto umano e dal corpo di serpente.
“Lasciatemi, non è divertente!” Pianse la bimba legata.
“Ehi, impicchiamola, vediamo se sopravvive pure a quello.”
“Bella idea, vado a pren...” Un sasso nell'occhio interruppe il demonietto.
“Ma che?”
Una pioggia di sassi iniziò a colpire i  3 demoni, i quali mollarono la presa sulla ragazzina serpente e scapparono piangendo.
“Chi c'è?” Chiese la bimba nel tentativo di slegarsi.
Da dietro un albero, nascosta dall'oscurità, comparve una ragazzina dalla pelle verde e col canino scheggiato.
“Mi chiamo Chantal, e tu?” Chiese dopo averla slegata.
“Io mi chiamo Annabelle...” Sussurrò la ragazza poco prima di colpirla con una violenta codata sul ventre, facendola cadere sulle ginocchia.
“Se non sbaglio tu sei quell'abietto nato dall'unione del nostro amato duca e quella sporca non morta.” 
Chantal si tenne lo stomaco dolorante e... sorrise.
“Ingratitudine, niente di nuovo negli inferi, giusto?” Un'altra codata la buttò in una pozza di fango.
“La mia non è ingratitudine, è semplice natura. Dove si è mai visto un demone che mostra gratitudine? Oppure uno in grado di provare empatia? Non che uno scherzo della natura come te sia in grado di capirlo. Se fossi in te, userei una delle numerose corde di questa foresta e mi impiccherei. Addio.” Sibilò sparendo tra gli alberi.
Chantal si pulì la fanghiglia dal viso, per poi iniziare a digrignare i denti.
“Bene, allora mi comporterò come vogliono loro e...” Un piccolo ghigno di autocompiacimento decorò il volto della non morta. “E tra 10 anni conquisterò un mondo, per poi essere talmente potente da diventare la nuova regina degli inferi ed eliminare con le mie mani tutti quelli che m
mi hanno mancato di rispetto! Tutti tremeranno al mio cospetto!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!”
Uno dei numerosi cadaveri impiccati cadde sulla testa della non morta, interrompendo la sua prima risata malefica.
“Ahio...” Si lamentò la ragazzina.

“Presente, sempre nelle fogne di Downtown.”

“Va bene, Chantal, devi solo scrivere questa runa, ce la puoi far... Oh, al diavolo!” Imprecò rimettendosi il cristallo nel vestito e dirigendosi verso la locazione della cameriera.
“Odio questo mondo!”

“5 minuti dopo.”

“Buonasera, signorina, cosa la porta di nuovo qui?”
“Devo vedere Sharlyn.”
“Purtroppo in questo momento la mia signora è impegnata, però posso farla entrare se ha dimenticato un oggetto di sua proprietà.”
“Ah... Certo che ho dimenticato qualcosa.” Fece con un sorriso poco convincente. “Ho scordato... ehm... i miei assorbenti dentro!” La non morta arrossì di colpo: anche se era una bugia, era stato piuttosto imbarazzante.
“Molto bene, cerchi di non disturbare la mia signora.” Disse la cameriera soffiando nuovamente la polvere viola sul muro e aprendo la porta alla non morta.
“Oh... è stato facile.”
Non appena entrò nella stanza, tornata miracolosamente al suo stato originario, vide la succube sulla sua poltrona mentre osservava con fare infastidito una sfera di cristallo.
“Dannazione!” Esclamò all'improvviso, facendo sobbalzare Chantal.
“Hm? Ancora tu? Ti ho risparmiato e torni nelle fauci del leone?”
“In realtà... ehm...” Chantal si rese conto di essere entrata senza un piano preciso.
“Allora?”
“Ehm... voglio che mi mandi dove hai mandato Francys!”
“E perché dovrei ascoltare...” La succube si interruppe: le venne un'idea.
“Va bene...”
“Eh?” Fece Chantal incredula.
“Non fare quella faccia sorpresa, osserva.”
Sharlyn mostrò la sfera di cristallo, dove al suo interno si trovava Francys, bloccato in una sorta di stanza per l'isolamento dei prigionieri. Sembrava piuttosto annoiato.
“La dimensione in cui si trova il tuo amico dovrebbe riuscire a far impazzire di piacere persino lui, ma stranamente... tutto quello che gli ho buttato, tra illusioni e non, nulla ha funzionato.”
La non morta, avendo un brutto presentimento, iniziò ad indietreggiare lentamente.
“La lussuria può essere facilmente soppressa se il bersaglio odia tutti i soggetti che mostri o se è in grado di riconoscere le illusioni, ma se gli mostrassi una donna per cui prova almeno un minimo di affetto... come quella che ho davanti, neanche lui riuscirà a resistere all'influenza della mia dimensione”
La succube schioccò le dita e un piccolo vortice violaceo risucchiò Chantal.
“Sono quasi invidiosa.”


“10 minuti dopo.”

La non morta spalancò gli occhi non appena sentì una mano toccare i suoi posti proibiti e si ritrovò la faccia di Francys a 5 centimetri dal muso, al quale reagì strisciando ad una velocità sorprendente verso il muro, terrorizzata.
“Che cazzo fai?!?” Urlò imbarazzata mentre si proteggeva le parti intime con le mani.
“Beh...” Fece il guardiano leccandosi le labbra. “Ho assunto ferormoni concentrati e ora sono sotto l'effetto di una strana dimensione dall'aspetto di una cella di isolamento che mi dice di affogare nel piacere con te. E stranamente...” La non morta notò un rigonfiamento tra i pantaloni del guardiano e arrossì.
“Ma... avevi detto di essere immune!”
“Ho detto resistenza, non immunità.”
Detto ciò, il guardiano poggiò le labbra su quelle di Chantal e le loro lingue si attorcigliarono come dei serpenti in fase di accoppiamento.
“N-no...” Mugugnò la non morta dopo quel bacio così intenso.
“Ti consiglio di fartelo piacere, tanto comunque sei troppo debole per resistermi.”
Gli occhi di Chantal iniziarono ad inumidirsi.
“E io che mi sono pure presa la briga di venirti a salvare... per favore, sii delicato.”
Il gonfiore nei pantaloni di Francys si fece ancora più visibile.
“Vorrei tanto farlo anche con quella succube in questo momento, vi farei urlare entrambe di piacere...”
La cella di isolamento si dissolse attorno ai 2 e Francys venne investito da una Sharlyn estremamente eccitata e desiderosa di essere inseminata.
“Sapevo che la mia idea avrebbe funzionato! E ho sentito tutto!” Esclamò con la bava alla bocca poco prima di baciarlo.
Il ragazzo rispose al bacio con altrettanta passione, per poi chiederle di girarsi.
“Oh, la mia posizione preferita.”
Francya afferrò il girovita della donna e iniziò a leccarle il collo, ma poi le sussurrò una frase all'orecchio.
“Suplex city,bitch!”
Detto questo, il guardiano eseguì un perfetto german suplex alla sua avversaria, che praticamente seppellì interamente la metà superiore del suo corpo nel terreno.
“Ragazzina, dobbiamo correre. Ora!” Gridò poco prima di prendere la non morta in spalla, sfondare  uno dei muri con un calcio data l'assenza della porta magica e salutare il costrutto cameriera.

“Nel frattempo, nella tana del pannolino.”

Coco era in piena crisi da frustrazione sessuale,l'aspetto emaciato come se non avesse mangiato da giorni nonostante fossero passate solo poche ore.
“LIBERATEMI PICCOLE PESTI, VOGLIO SOLO FRANCYS!”
Le tre ragazzine si guardarono preoccupate.
“Pensate che dovremmo fare qualcosa?”Chiese Yuria
“Beh, non ha un bell'aspetto.” Disse Daisy
“Abbiamo provato a darle da mangiare, ma non ha funzionato niente.”
Gli occhi di Daisy si illuminarono e corse a prendere la zuppa di pesce che Francys aveva cucinato il giorno prima.
“Mantieni.” Disse a Yuria dirigendosi verso il bagno.
“Ci abbiamo già provato a dargliela, cosa vuoi...” Yuria impallidì non appena vide Daisy uscire con le mutande di Francys, probabilmente prese dai panni sporchi.
“Che cosa...?!?”
Daisy buttò le mutande dentro la zuppa e iniziò a mescolare con fervore, il tutto sotto lo sguardo disgustato di Yuria. Coco, invece, osservava il tutto con un certo desiderio; infatti, quando la leporide si avvicinò con la ciotola, bevve il tutto in un singolo sorso, comprese le mutande.
“ANCORA!!! NE VOGLIO ANCORA!!!!” Urlò lei in procinto di avere un orgasmo
Le tre ragazzine indietreggiarono spaventate e andarono a preparare altra zuppa di mutande.

“Fogne di Downtown, in una stanza per gli addetti alla manutenzione.”

Chantal era ancora silenziosa, seduta con la fronte poggiata sulle ginocchia in uno degli angoli della stanza.
“Ok, sembra che la mia finta sia andata a buon fine, cerchiamo di capi...” Il guardiano notò che la  non morta lo guardava con le guance gonfie e le lacrime agli occhi in segno di disappunto.
Francys pensò di aver esagerato col bacio, ma...
“Scemo.... scemo, scemo,scemo,scemo,scemo!” Si lamentò iniziando a piangere e rotolando per terra come una bambina alla quale avevano rubato lo zucchero filato “Non solo rubi il mio primo bacio, ma mi hai pure tolto la possibilità di raccontare ai miei genitori una storia incredibile in cui salvo il 4 caos! Scemo!”
Il guardiano sorrise, un sorriso decisamente troppo affettuoso per i suoi standard, quindi sollevò da terra la non morta piagnucolona e la... abbracciò, lasciando la suddetta estremamente basita.
“Lo dirò qui e ora, non so quale fosse il tuo piano per salvarmi, ma anche se non sei riuscita ad eseguirlo, senza di te sarei ancora bloccato lì. Grazie per avermi salvato.” Sussurrò il ragazzo con la voce piena di gratitudine poco prima di separarsi dall'abbraccio. 
“P-prego...” Rispose lei non sapendo come reagire.
“Ora che siamo meno a rischio di morte, raccontami se c'è un modo per sconfiggere Sharlyn.”
“Beh, trae potere dalla lussuria, per questo usa il ferormone, quindi potremo... mettere  KO i pazzoidi arrapati e poi attaccare?” Propose con un sorriso convinto.
“Una buona idea, ma sicuramente più della metà del pianeta sarà sotto il suo effetto, ci metteremmo troppo.”
“Usando i tuoi poteri, dicevo.”
“Troppo rischioso, potrei uccidere qualcuno per errore.”
“Purtroppo non mi viene in mente altro...”
“Non è un problema, ora dimmi come ha fatto a mutilarmi così facilmente poco fa.”
“Sembra che quella roba violacea sia una manifestazione fisica della lussuria, ma non so altro.”
“Quindi è finita...” Sospirò il guardiano.
La ragazza piegò la testa, confusa.
“Non posso sconfiggerla... non qui.”
Un punto interrogativo nero e lampeggiante comparve sulla testa della non morta, che ancora non capiva.
“Questo mondo è troppo fragile, quindi cercherò di ritardare il suo decadimento al massimo delle mie capacità. Tu... torna a casa, negli inferi. Dove vuoi”
La non morta si sturò le orecchie, incredula.
“Scusa, come?” Il sigillo a forma di teschio sul suo ventre scomparve.
“Un padrone morto non ti servirà a niente.”
“Aspetta, aspetta, sai di non aver speranza e vuoi comunque tornare lì?!?!”
“Beh... è il mio lavoro, anche se non ci sono possibilità, proverò a salvare questo mondo convincendola a fermare il ferormone prima che i corpi delle persone infettate muoiano a causa del loro stesso desiderio.”
“E come vorresti convincerla, donando il tuo corpo?” Chiese sarcasticamente lei.
Il guardiano annuì e se ne andò con un sorriso.
La ragazza sbuffò: se era suo desiderio morire, non era un suo problema. L'aveva già salvato e sinceramente non avrebbe potuto fare molto nello scontro. 
“Che idiota...” Sussurrò nuovamente osservando il cristallo con cui chiamava i suoi e rimembrando le parole del guardiano... “Non qui, giusto? E sia.”


“Nel frattempo, nella stanza della succube, 10 minuti dopo.”

“Quindi vuoi che rinunci a tutta questa energia vitale solo per avere il tuo seme senza difficoltà?” Chiese con un sorrisetto Sharlyn.
“E un erede, esattamente quello che desideravi.”
“Voi guardiani mettete sempre il benessere degli altri prima del vostro, non ho motivo per non approfittarne. Lascia che ti dica che il tuo corpo lo terrò come trofeo dopo averlo prosciugato.”
“Non mi interessa.” Disse Francys stringendo la mano della succube.
“MIA SIGNORA!” Urlò all'improvviso la cameriera spalancando la porta.
“Cosa ti turba, mio fedele pupazzetto?”
“C'è un tornado... e... una torre.”
Francys e Sharlyn corsero fuori, scoprendo con sorpresa di non essere più nelle fogne,ma su una sorta di ponte biancastro, la cui fine portava verso una torre nera decorata con 2 enormi serpenti di pietra all'entrata e protetta da un tornado di corpi sofferenti, destinati a rimanere bloccati lì dentro per l'eternità senza poter sfogare il loro desiderio. Il cielo era grigiastro, ma non sembrava naturale, era come se... soffrisse.
“Che posto...” Francys corse verso il centro del ponte dopo aver individuato Chantal seduta in un pentagramma fatto di rune demoniache. 
“Sembra che la presenza di quella succube ci abbia trasportato nel girone della lussuria. Mi dispiace.” Sussurrò con il fiato corto mentre guardava con tristezza i frammenti del cristallo che le avevano dato i suoi genitori.
“Cosa diavolo ti ha detto la testa?!?!” La sgridò il guardiano.
“Gli inferi sono più resistenti di qualsiasi mondo. Qui puoi dare il massimo senza preoccuparti di distruggere il pianeta.” Disse lei alzando il pollice con un sorriso. 
Il ragazzo sobbalzò e sorrise.
“Sei... piena di sorprese.” 
“Ricorda: io sono Chantal, figlia di un duca degli inferi, divoratrice di mondi e ti ho salvato la vita 2 volte. Sei in debito.”
“Sai come tornare indietro almeno?” Chiese il guardiano con gli occhi puntati sulla succube, ancora spaesata dal luogo in cui si trovava.
“Dovrebbero esserci altri cristalli nella torre. Devo solo trovare un modo per superare il tornado.”
Il guardiano rivestì il braccio di sangue e tagliò l'aria, e con essa anche il tornado, in 2 con un veloce movimento verticale, liberando tutte le anime dannate bloccate al suo interno, le quali caddero tutte al di sotto del ponte.
“Perfetto, vado dentro prima che si riformi. Un'ultima cosa....” Disse la non morta girandosi verso Francys. “La regina avrà già saputo che ho portato 2 creature senza sangue demoniaco con me, quindi uccidi Sharlyn prima che arrivi, altrimenti... non so cosa ci farà.”
Il ragazzo annuì.
“Sembra che tutto questo sia colpa della tua amica.” Sibilò la succube con una lieve smorfia sul volto.
“Ma forse dovrei ringraziarti...” La smorfia diventò un ghigno. “La lussuria che si trova qui...”
Diverse palle di energia violacea iniziarono a girare attorno alla donna, come gli elettroni di un atomo. “Non mi sono mai sentita così bene!!”
Il sangue bollente del guardiano cominciò a schizzare fuori dalle sue vene, iniziando a costruire una sorta di armatura pesante attorno al suo corpo. L'elmo, simile ad una entità draconica, nascondeva gli occhi  scarlatti, mentre un'alabarda sanguinolenta si manifestava fra le sue mani.
“Devo dedurre che il patto sia saltato...Come mai le sembianze draconiche?”
Il guardiano toccò il ponte di pietra con la punta della sua arma e lo trasformò in sangue solidificato.
“Una dedica ad una persona molto vicina a me.”
“Oh... interessante.”
Le sfere di energia viola si stopparono di colpo e, in un lampo violaceo che accecò per un attimo tutti i presenti, circondarono il guardiano, bloccandolo in una sorta di cerchio.
“Quindi prima hai usato questo attacco per mutilarmi? Non mi sorprende non essere riuscito a reagire... prima.”
“Il mio obbiettivo non cambia: anche se la lussuria di questo posto è incredibilmente appetitosa, l'unico modo che ho per creare l'essere definitivo è avere il tuo seme.”
Il guardiano rispose con una poderosa spazzata della sua alabarda, distruggendo tutte le sfere e lacerando il ventre della donna. Senza neanche darle il tempo di riprendersi, un potente calcio le allargò la ferita fino a tagliarla metà. 
Il guardiano osservò attentamente il corpo della succube mentre si riformava, per poi affacciarsi ad una delle estremità del ponte e notare milioni, anzi, miliardi di anime dannate intente a lasciarsi andare ai piaceri carnali, neanche si vedeva il terreno, c'era solo un ammasso di corpi e gemiti di piacere.
“Tsk... sembra che ti abbia dato un vantaggio senza volerlo.” Sussurrò il ragazzo rimembrando la fine che aveva fatto il tornado che li imprigionava.
Gli occhi e i capelli della succube iniziarono ad emanare un bagliore violaceo, 2 possenti ali del medesimo colore comparirono all'altezza dell'osso sacro.
“Non fallirò di nuovo!!” Urlò sparando un raggio di energia ad alta velocità che perforò il petto del giovane guardiano.
“Non ti permetterò di mettere i bastoni fra le ruote nella realizzazione del mio sogno!” 
Un'altra decina di sfere di diressero verso Francys, ma lui le deviò tutte con l'alabarda, per poi impiantare violentemente un piede nel terreno.
“CREPA!!!!!” 
Un colossale piede fatto di sangue schiacciò la succube, che, appena cercò di liberarsi dal peso, fu decapitata da un colpo di alabarda del guardiano... o almeno così sembrava.
Due raggi violacei perforarono gli occhi del ragazzo e la succube, approfittando del momento, creò una nodachi con la sua energia e gli tagliò la mano che teneva l'alabarda.
“Ti sei fatto fregare da un trucco così...”
Sharlyn si fermò non appena vide il ragazzo in armatura uscire dal ponte corrotto dal suo sangue, mentre il fantoccio al quale aveva tagliato la mano si dissolse.
“Oh, mi ricordo che quella stronza della polvere usò una tecnica simile...”
Anche se nascosta dall'elmo, l'espressione sorpresa del guardiano era tangibile.
“Tu... la conosci?” Chiese lui.
La donna annuì.
“I miei fratelli pensavano che fossi pazza, che il mio piano per creare l'essere perfetto fosse stupido.” Una smorfia di rabbia comparve sul suo viso. “Loro erano più fissati sul risvegliare nostra madre, ma io... io guardo il futuro.” Sussurrò indicando Francys.
“Per questo, dopo che ci sconfisse per proteggere te, mi separai da loro. E ora... avrò la mia ricompensa.”
Il guardiano indietreggiò leggermene: erano già passati diversi minuti e la succube non sembrava molto morente.
“Ormai dovresti aver capito che non posso morire finché i corpi qui sotto produrranno lussuria, ma... potresti sempre eliminarli se vuoi.” Lo provocò Sharlyn, sapendo perfettamente che un guardiano non avrebbe mai eliminato un mortale.
“So benissimo cosa succede alle anime quando vengono eliminate. Nessuno si merita quel destino, neanche quelle degli inferi.”
“Come sospettavo... Allora, come hai intenzione di eliminarmi, ragazzino?!”
Il guardiano poggiò il manico della sua arma sul ponte e questo iniziò a sgretolarsi sotto i piedi della succube.
“Ho le ali, idiota!”
Il corpo della donna si irrigidì di colpo e cadde in mezzo ai corpi, i quali iniziarono ad ammassarsi su di lei con le facce consumate dal desiderio, mentre il guardiano teneva gli occhi, che ora emanavano un lieve bagliore rossastro, sulla succube.
“VERDINA!!!!” Urlò di colpo senza distogliere lo sguardo dalla sua avversaria.
“Le rune sono pronte, torna qui e andiamo via!” Rispose Chantal ignorando il nominativo.
Il guardiano distolse lo sguardo e scattò verso l'entrata della torre nerastra, ma la succube, ormai libera dagli occhi che la immobilizzavano, si sbarazzò delle anime che le impedivano di uscire facendole letteralmente a brandelli con le sue ali, per poi saltare in aria e... venire bloccata nuovamente da delle spesse catene biancastre.
“Nessuno scappa dall'eterno tormento!!” Fece una voce astiosa poco prima di far sparire la succube in un bozzolo di catene.
“Eh?”
Una donna dagli occhi bianchi, i capelli del medesimo colore e la pelle grigiastra atterrò tra Chantal e Francys.
Indossava 2 guanti metallici artigliati e una giacca in pelle nera; i pantaloni, anche essi in pelle, erano sorretti da una cintura con il simbolo del pentagono demoniaco.
“G-giudicatrice... eheheh.”  Rise nervosamente la non morta.
“Chantal, figlia di uno dei duca, hai portato 2 esseri viventi negli inferi.” La giudicatrice sorrise mostrando i denti aguzzi. “ La punizione sarà decisa dalla regina, per ora mi sbarazzerò di questi peccatori.” Concluse schioccando le dita e facendo sparire il bozzolo della succube.
“Che cosa le hai fatto?”Chiese il guardiano.
“Le mie catene trasportano i peccatori nei luoghi dove sono destinati, ma certe creature devono essere tormentate dalla mia persona per ricevere il castigo adatto. E ora!!!”
Le catene biancastre bloccarono Francys, ma, non appena toccarono il suo corpo, si sgretolarono come legna al fuoco.
“Tsk...” La giudicatrice si avvicinò stizzita al guardiano ed iniziò ad annusarlo, ma si allontanò subito, disgustata, come se avesse sentito l'odore di escrementi misti ad aglio.
“Troppe virtù...”
“Ehi, sorella, hai finito con quei 2 intrusi?” Echeggiò una voce femminile:non si vedeva da dove provenisse, ma era come se l'inferno stesso stesse parlando.
“Mia regina!?” Sussultò la giudicatrice inchinandosi all'istante. "Mi sono occupata di uno dei 2, ma l'altro mi sta dando problemi.”
“Per questo ti ho detto di far andare me. Comunque, fai in fretta, ho preparato la cena. E smettila con questa storia della regina, siamo sorelle!” Si lamentò la voce.
“Si, mia re... voglio dire, Hella”
“Brava sorellina, ti aspetto al nono girone.”
La giudicatrice si alzò di colpo e si girò verso Chantal, ma insieme a lei vide pure il guardiano, in piedi in mezzo alle rune lampeggianti.
“Mi ha fatto piacere conoscerti! E grazie per esserti sbarazzata di quella lì al posto mio, sarebbe stato un problema. Byeeeee!” Salutò lui sparendo in un lampo rossastro.
La giudicatrice osservò il ponte distrutto, il tornado inattivo e i miliardi di dannati che consumavano sotto alla torre.
“Dannati bastardi! Almeno avrebbero potuto pulire prima di andarsene!!” Si lamentò mettendosi le mani fra i capelli.

“Fogne di Downtown, pochi istanti dopo.”

“Beh, è andata bene, non trovi?” Chiese Francys ad una Chantal traumatizzata.
“Credo di essermela fatta sotto...” Sussurrò imbarazzata.
“Oh andiamo, è andata bene.” La zittì il guardiano rimuovendo l'armatura pesante trasformandola in sangue liquido.
“Certo, tutto bene! In fondo, abbiamo solo incontrato la seconda creatura più potente degli inferi.” Sbottò sarcasticamente la non morta.
“E siamo vivi.” Rispose ottimisticamente Francys.
“Mia signora, la prego di permettermi di cambiarle le mutandine.” Disse la cameriera comparendo alle spalle della non morta.
“KYAAAAAAAAAAAAAAA!!!” Urlò Chantal saltando tra le braccia del guardiano.
“E TU CHE CI FAI QUI?!?!”
“Non è normale per una cameriera seguire la propria padrona?” Chiese la donna scarlatta con uno sguardo confuso.
“Credo che intenda come hai fatto a seguirci.” Aggiunse Francys.
“Mi sono semplicemente infilata fra le rune.” Rispose secca la donna.
“Sono qui solo per seguire la tradizione della magia dei costrutti: quando un padrone viene sconfitto, ci spetta seguire la persona che esce trionfante.”
“Ma in questo caso, non dovresti seguire la giudicatrice?” Chiese il ragazzo.
“Se non fosse stato per il suo piano, Sharlyn non sarebbe mai stata sconfitta, quindi sarà mio dovere servire la signorina Chantal fino alla fine dei miei giorni... o dei suoi.”
“Sembra che tu ti sia trovata una serva.” Aggiunse Francys piuttosto sorpreso.
“Eeheh... NA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHA!!!” Rise all'improvviso la non morta balzando dalle braccia del guardiano.
“Hai capito, idiota!? Dato che praticamente l'ho sconfitta io, questo vuol dire che sono un demone potente quanto un caos, giusto?” Sibilò lei con fare provocatorio nei confronti di Francys, venendo zittita 2 secondi dopo dalle sue mani che gli tiravano le guance. “Nuuuuuuuuuuuu, mi fai male!!”
Mentre verdina si accarezzava le guance arrossate, il guardiano le accarezzò il ventre e fece ricomparire il sigillo a forma di teschio.
“Avrei dovuto lasciarti morire...” Sbuffò lei.
“Si si, come vuoi, cosa vuoi fare con lei?” Chiese il guardiano indicando la cameriera.
“La mia prima serva ovviamente mi seguirà.”Disse lei sorridendo orgogliosamente.
“Hm, e credi che la coniglietta te lo permetterà?
Un brivido inquieto attraversò la colonna vertebrale di Chantal.
“Ripensandoci...” Disse girandosi verso la cameriera. “Mia fedele serva, voglio che tu vegli su di me, ma io non dovrò mai accorgermi della tua presenza. E un giorno, quando il tempo giungerà, sarai la mia spalla destra...”
“Si dice braccio” La corresse il guardiano.
“Non mi interrompere!” Urlò infastidita. “ Dicevo... sarai il mio braccio destro non appena conquisterò questo mondo.”
“Si, mia signora!” Esclamò con vigore, per poi salutare con un inchino e dirigersi verso l'uscita delle fogne.
Il telefono squillò, facendo sobbalzare i 2.
“Ehi, Judy. Tutto bene?” 
“Beh, sembra che l'intera città stia dormendo, mi devo preoccupare?” Chiese la leporide.
Il guardiano sorrise. “ Non ti preoccupare, sono solo stanchi, tra qualche ora dovrebbe tornare tutto come prima.”
“A casa raccontami tutto, ci vediamo lì.” Disse chiudendo la chiamata.
“Ah... sto morendo di fame, aprire portali è più faticoso di quanto ricordassi.” Si lamentò la non morta perdendo bava dalla bocca.
“Beh, se non sbaglio dovremmo essere nei pressi di quel negozio.”
Chantal non ebbe il tempo di elaborare la frase, perchè Francys fece letteralmente un buco nel soffitto con un violento cazzottone. Il guardiano attraversò il buco con un salto e si limitò a tendere la mano alla sua aiutante.
“Potevi essere più delica... wow.”
Chantal si trovò di fronte  uno spettacolo stupendo: una fontana di cioccolata abbelliva l'esterno del negozio per permettere gli assaggi gratuiti, un enorme cartello pubblicitario a forma di barretta di cioccolata bianca su cui stava scritto “Chocolate World” e infine... il proprietario del negozio che dormiva profondamente.
“Beh, dato che hai praticamente salvato il mondo, credo che ti meriti una ricompen...”
Chantal si buttò sulla fontana, grande più o meno quanto lei,  e la divorò in pochi morsi.
“DELIZIOSO!! Quando... crunch...conquisterò questo  mondo... slurp... lascerò che gli artigiani del cioccolato vivano sereni!!”  Bofonchiò leccandosi il muso sporco e avviandosi verso l'interno del negozio, seguita dal guardiano sorridente.
“Dici sempre che conquisterai questo mondo, ma sinceramente non ti ho mai visto fare del male a qualcuno adesso che ci penso, ho solo sentito parole. Quindi, come avresti fatto se non mi avessi incontrato?”
La non morta, dopo aver ingoiato la decima barretta di cioccolato, prese una lattina di alluminio e si diresse verso dei bidoni dell'immondizia, senza nascondere il ghigno malefico sul suo volto.
“I mortali sono creature molto malleabili, basta un po' di paura e si paralizzano, diventando così facili prede per le mie fauci. E quale gesto può portare un mortale a paralizzarsi dalla paura davanti a me, ti chiederai.”
Chantal procedette col buttare la lattina nel bidone della plastica e a guardare il guardiano con uno sguardo che diceva -Ho vinto-
“NA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!! Che ne pensi?! Solo un demone potrebbe non rispettare le regole della raccolta differenziata, davvero un gesto demoniaco, non trovi?MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!” Rise nel suo autocompiacimento, con annessi fulmini in sottofondo.
Fu in quel momento che Francys affrontò la battaglia più ardua della sua vita: cercare di non ridere di lei, dopotutto... non sarebbe stato carino far piangere la sua salvatrice.
“Capisco, ma ti consiglio di continuare ad ingozzarti e riempirti le tasche, tra qualche ora si sveglierà.” Fece Francys indicando il proprietario, una rara specie di elefante nano.

“Poche ore dopo, tana del pannolino.”

Coco stava col mento poggiato sulla tavola del salotto con l'espressione di un cucciolo che stava per essere soppresso.
“Ho rovinato tutto: il mio primo bacio, le possibilità di conquistarlo, tutto!!” Si avvilì lei.
“Su, su, lo zio sapeva che eri sotto l'effetto di una creatura malvagia, non hai perso le tue chance.” La consolò Daisy dandole delle pacchette sulla spalla.
“E PER GIUNTA MI SONO PURE DIVORATA 15 PAIA DELLE SUE MUTANDE!!” Esclamò all'improvviso poco prima di dare una capocciata sul tavolo per la vergogna.
“Hm... speriamo che papà torni presto, non mi piace vederla così giù.” Aggiunse Bridget preoccupata.
“SIAMO TORNATI!!” Esclamò Francys sfondando la porta con un calcio e lanciando una Chantal ubriaca e un sacco di dolci da 300kg sul tavolo.
“Sfvoglio valtra sciuoccolata...” Bofonchiò la non morta poco prima di andare KO.
“Ehm... che le è successo?” Chiese Yuria punzecchiandole la guancia.
“Si è ingozzata di cioccolata al liquore. Poi, sono io che dovrei chiederlo. Cosa ha la biondina?”
Rispose indicando la bandicoot, ora ancora più affranta di prima a causa della presenza del guardiano.
“Beh, è depressa perché il suo primo bacio è stato un disastro totale e perché non può...hmìhphphp”
La mano di Coco tappò la bocca di Daisy in pochi istanti.
“Anche tu con quella storia del primo bacio...” Sospirò lui. “Beh... se ti può far sentire meglio...” Aggiunse mentre un rossore impercettibile si mostrò sulle sue guance. “Wow, è imbarazzante dirlo ad alta voce ora che ci penso, ma era anche il mio primo bacio.”
Yuria, Bridget e Daisy non credettero ai loro occhi, ma le loro palpebre spalancate e mandibole abbassate non erano lì per caso: quell'idiota era appena arrossito davanti a loro, anche se poco!
“Beh, non credo che una cosa simile po... HYAAAAAA, I MIEI OCCHI!!” Urlò Yuria dopo essersi girata verso la sorella, ora avvolta da una sorta di luce divina con un sorriso inebetito sul volto.
“Beh, alla fine è solo un bacio, solo una persona immatura darebbe importanza a tali cose.” Aggiunse la bionda mentre il sorriso si allargava, neanche provava a nasconderlo.
“Fai schifo a nascondere le tue emozioni, sorella.”
Lo squillo del telefono interruppe il divertente scambio di battute del gruppo.
“Weila, Judy, stai tornando?”
“Cambio di programma, preparatevi.”
“Ehm, successo qualcosa?” Chiese il guardiano sospettoso.
“Si, mia madre mi ha chiamato e ha detto che dobbiamo andare a casa sua per cena e perché si vuole scusare per avermi lasciato Daisy più del necessario.”
“E perchè dovrei seguirti, scusa?”
L'aura minacciosa della leporide si fece così intensa da poter essere percepita pure attraverso il cellulare.
“Credi davvero che lascerò te e la tua combriccola da soli a girare per la città? Verrete con me, non voglio preoccupazioni, punto.” Ordinò irritata.
“D'accordo, vado a cambiarmi.” Sospirò il ragazzo dirigendosi verso il bagno. “DOVE SONO LE MIE MUTANDE!!!”
Il ricordo della cosa vergognosa che aveva fatto tornò nella mente di Coco, ma adesso c'era anche la gioia di aver preso il primo bacio di Francys, quindi fece solo una cosa: tenne il sorriso inebetito, ma 2 cascate di lacrime le coprivano le guance.
“Sono così trisfelice!” 
“Non inventare parole perché non sai cosa provare!!” La sgridò Bridget.

“Luogo: sconosciuto. Ora: sconosciuta.”

La testa si Leazar era tra le mani del taurino, insieme al campione che aveva consegnato.
“Mi spiace, Leazar, non posso rischiare che esterni scoprano il nostro piano.” Sussurrò buttando la testa nell'immondizia, per poi spostare un libro dalla libreria del suo ufficio e aprire un passaggio che portava in una specie di santuario, dove sei figure, 3 femmine e 3 maschi,  stavano sedute  sopra delle sedie di pietra, in attesa di notizie.
“Amici miei, ho buone...”
“Metti da parte i convenevoli, Salxus. Hai ciò che volevamo?”
“Sento nervosismo nella vostra voce, Pula. Successo qualcosa?”
“Mia sorella è solo nervosa a causa della morte di Sharlyn, ti prego di perdonarla.” Intervenne la voce profonda di una delle figure, un uomo.
“Purtroppo lei non condivideva il nostro desiderio di risvegliare nostra madre e questo l'ha portata alla sua disfatta.” Aggiunse una seconda voce femminile, stavolta più infantile.
Il taurino lanciò la provetta di sangue ad una delle figure, che iniziò subito a trangugiarla. Il corpo iniziò ad emanare un potere incredibile, le altre 5 figure sembravano sentire il sapore della sua energia che cresceva per quanto era intensa.
“Purtroppo quel poco di sangue che avevo non mi permetteva di risvegliare vostra madre, ma sinceramente... sono felice che i miei sottoposti abbiano fallito per una volta.”
“Cosa vuoi dire. Salxus?” 
“Voglio dire che se lo avessimo ucciso e preso il sangue, vostra madre sarebbe stata bloccata per sempre. Ho avuto modo di studiare gli effetti del suo sangue sul sigillo, ma quando ho versato una goccia mi sono solo spuntate altre scritte incomprensibili...Fortunatamente sono riuscito a tradurle.”
“E quindi?” Chiese la figura più possente delle sei.
“-Solo il mio sangue versato dopo una battaglia potrà liberarmi-.”
“Quindi non serve solo il sangue come pensavamo... interessante. Ci sarà un cambio di piani allora, spero che tu abbia qualche altro “figlio” più utile.”
Il taurino sorrise.
“Non direi figli questa volta, ma più... soci.”



“Nota del tizio che ha scritto.”
Non è passato un anno, yuhuuuuu! E ora spero di riuscire a scrivere uno speciale di natale o iniziare una nuova storia prima della fine dell'anno. Comunque, sembra che gli alleati del nostro gruppo stiano aumentando, ma pure i nemici, e ho pure citato un videogioco sui demoni abbastanza recente. AHAHAHAHA! Sarà davvero divertente scrivere i prossimi, e finalmente ho rivelato il nome del taurino, ci sono solo voluti 12 capitoli AH! Sotto troverete altri disegni che rappresentano Coco sotto l'effetto della succube , Chantal che ride maniacalmente con un chibi Francys durante la gag comica nel negozio e un'immagine che ho preso da internet che rappresenta perfettamente la trasformazione di Francys e la sua armatura.































   
 
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