Gli sarebbe bastato un passo.

Un passo soltanto.

Avrebbe risolto tutto.

-Ne sei sicuro?

Si` lo era.

-No, non e’ vero. Hai paura.

Forse si’, aveva paura, ma importava?

No, tutto si sarebbe sistemato.

Sentiva i rumori delle macchine,l’odore pungente dei gas di scarico, le urla di qualche mamma che richiamava i figli a letto.

Mamma.

Che paura buffa.

-Solo perché  non la conosci.

Puo` darsi che tu abbia ragione,ma stanotte nulla ha più  importanza.

-Stai per morire. Sarebbe felice?

E` morto, non gli interessa`.

-E a loro? A loro ci  hai pensato?

Non avranno più` problemi.

-Sei debole, Matt. Non hai scampo.

-Stick aveva ragione.

Chiude gli occhi, non vuole sentire nulla, non vuole vedere nulla.

-Non vedi qualcosa da quasi 20 anni.

Le spalle curve,piegate in avanti, sulla strada.Nessuno guarda mai il tetto di quel palazzo grigio. Lui lo ha sempre guardato, ha sempre cercato di essere forte.

-Matt, colpisci più`forte!

-Vattene via Murdock!

-Cieco di merda!

-Sei debole Murdock.

-Sei troppo emotivo, Matt.

-Daredevil non serve!

-E` un’ assassino!

Odiava questi momenti in cui tutte le voci sentite si sovrapponevano,gli facevano perdere l’equilibrio.

Più avanti.

-Sarebbe deluso.

Più avanti.

-Avrebbe sprecato tutto.

Più avanti.

-Sarebbe morto invano.

Più avanti.

-Fermati,puoi.

Più avanti.

-Matt,ascoltami. Sono qui,dietro di te. Voltati.

Si voltò lentamente.Non c’era nessuno, nessuno era dietro di lui.

Prese un salto,chiuse tutti i pensieri nella testa, senza via d’uscita.

-Matt! Voltati 

Essere fregato di nuovo? Non trovando nessuno? Non questa volta.

-Voltati, cazzo!

Solo ora, che rifletteva, le due voci erano diverse.Anzi, le tre.

-Siamo qui!

-Sono qui per te.

Daredevil raccolse tutto il suo coraggio, girandosi. Qualcuno c’era.

Jessica, Luke e Danny. Erano tutti li`, li` dietro.

Era rimasto senza parole, li guardava, o almeno credeva di guardarli. Era bloccato, immobile,impaurito .

Se fosse stato solo, a quest’ora sarebbe morto. Se fosse stato solo, sarebbe rimasto in quel limbo di tempo per l'eternità.

Ma poi, senza darne conto a nessuno, Danny si avvicinò.

Lo abbracciò, stringendolo forte.

-Sono Danny.

Matt annui`,teso come una corda di violino.

-Sei un vero deficiente.Non ci pensare, neanche a farlo.

-Che sentimentale, l’ Iron Fist!

Anche gli altri due si aggiunsero all’ abbraccio.