Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: DvaKyan    29/11/2020    1 recensioni
Storia breve, capitoli brevi.
Racconta di S., narrato in prima persona, che si reca spesso a un negozio di bricolage per i suoi materiali da pittura e disegno, per via del suo percorso. Ma è tra questi reparti che conosce un uomo, L., dallo sguardo serio, affascinante, quasi misterioso, di cui pian piano inizia a innamorarsi.
Non ci sono grossi dettagli, giusto alcuni. Sarà il lettore a immaginarsi quei grossi dettagli, come l'effettiva descrizione dei personaggi, dei luoghi e altro. Non sappiamo nemmeno in che città è ambientata.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi reco sul luogo dell’appuntamento.
Ma si può chiamare appuntamento? Si può considerare tale?
Arrivo e lui è già lì che mi aspetta. Stavolta non lo vedo con i vestiti da lavoro.
È vestito elegante. Mi aspetta mentre fuma una sigaretta.
Per fortuna non odio il fumo.
 
Mi avvicino – Ehi, eccomi –
Spegne la sigaretta – Eccoti –
– Scusa, forse sono in ritardo –
– Per nulla, sono io che sono in anticipo. Abito qua vicino –
– Oh, capito –
Si vede che ci sentiamo entrambi in imbarazzo.
Sembriamo due adolescenti.
Invece io ho 25 anni. E lui? Non me l’ha detto. Ma si vede che è giovane.
– Andiamo? Ho in mente un bel posticino dove portarti –
– Detto così è ambiguo –
Ride. Ha fatto una piccola risata. Mi sciolgo.
 
Iniziamo a camminare. Il luogo dove mi ha portato è una bellissima sala da tè. Non ci sono mai venuta qua.
Come ho fatto a non notare mai questo posticino incantevole?
– Spero ti piaccia. Ha aperto da circa un mesetto –
Svelato il mistero.
 
Ci sediamo e ordiniamo qualcosa. Cappuccino e due dolcetti.
Non stiamo ancora affrontando la questione bacio improvviso. Stiamo piuttosto parlando del più e del meno.
Almeno adesso so che è davvero giovane come pensavo.
Circa dopo un’oretta, paghiamo e usciamo.
– Ti va una passeggiata per il centro? –
Accetto e ci avviamo.
Camminiamo in silenzio, ma non è più un silenzio imbarazzante. È piacevole.
Ma eccola. Una goccia.
Poi due.
Poi scoppia a piovere. Riusciamo a ripararci sotto un porticato.
 
– Hai sempre un bel rapporto con l’acqua, vero? – disse, scherzando
– Visto? Forse porto un po’ sfiga anche agli altri adesso –
– Ma no –
– Ma stavolta non sono sprovveduta. Ho un piccolo ombrello –
– Io invece l’ho lasciato in salotto. Stavolta hai vinto tu –
– A proposito, ecco le tue cose. Lavate e asciugate ieri sera. Ti ringrazio ancora –
Restiamo in silenzio sotto il porticato. Non sappiamo cosa dire adesso.
– Forse sono sfacciato a chiederlo, ma se ti va possiamo andare a casa mia. Almeno siamo all’asciutto e al caldo –
– Forse sono sfacciata anche io, ma accetto volentieri –
 
Ci dirigiamo verso casa sua.
È un appartamento al terzo piano.
– Scusa, è molto piccolo. Non è accogliente come la sala da tè –
Ed era davvero piccolo.
Entrando, c’è un corridoio.
– La prima porta a destra è il ripostiglio. Poi le due porte adiacenti sono la piccola cucina e il bagno. Mentre in fondo al corridoio c’è la mia stanza –
– È molto carino invece. Lo trovo più accogliente della sala da tè –
– Ah sì? E casa tua, invece? –
– Io convivo con due mie amiche. Siamo colleghe di corso. Praticamente di mio c’è solo la stanza. Bagno e cucina sono condivisi invece –
– Beh, non male. Almeno non sei sola… Comunque, ti preparo un caffè, ti va? – annuisco – Purtroppo, possiamo prenderlo nella mia stanza, è l’unica dove ho un tavolo che uso come scrivania –
– E dove pranzi di solito? –
– In camera mia. Aspetto di fare un po’ più di soldi, prima di investirli in un appartamento più grande –
– Capisco –
 
Mi dirigo in camera sua. Riesce ad essere elegante anche nell’arredamento.
– Dove posso appoggiare la giacca? –
L esce dalla cucina – Oh, vieni. Te la poso all’ingresso –
Gli passo la giacca. Ci sfioriamo per un attimo.
Ci guardiamo imbambolati.
Imbambolata gli chiedo se non deve tornare a guardare il caffè, ma mi risponde che ancora non l’ha messo al fuoco.
Non resistendo più, mi prende per baciarmi.
Ci baciamo più intensamente. Mi tocca il viso, mi tocca l’intero corpo.
Con le mani passa sotto la maglietta, accarezzandomi il seno. Passa poi a toccarmi nelle parti intime. Io faccio lo stesso.
Poco dopo, nessuno dei due ha più i vestiti addosso.
Mi bacia ovunque.
Ci buttiamo sul letto. Quello che sta succedendo è così intenso, passionale. Così bello, così emozionante.
 
Finito, ci sdraiamo guardando il soffitto.
– Ti vuoi fermare qua? –
– Voglio fermarmi qua stasera, domani e tutti i giorni a venire –
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: DvaKyan