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Autore: lmpaoli94    02/12/2020    1 recensioni
Liam Park, investigatore privato innamorata di una donna da quasi dieci anni.
Sally, giovane bellissima donna di quasi trent’anni con uno scopo vendicativo nella sua contorta mente.
Rose Whitaker, una misteriosa ragazza di appena diciotto anni che ha bisogno di un aiuto insperato per non andare incontro alla morte.
Un triangolo molto particolare dove i pregiudizi non saranno messi all’oscuro, mentre loro futuro sarà messo a dura prova da fatti collegati tra loro.
Ma chi tra i tre soffrirà di più? E soprattutto, ci scapperà il morto?
Situazioni compromettenti dove il giovane detective scoprirà una macabra verità.
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Giunto alla villa dei Whithaker, Liam riusciva a percepire un silenzio surreale che metteva i brividi.
Anche se l’edificio era posto in cima ad una collinetta dove si poteva godere di un panorama mozzafiato, non si poteva dire lo stesso del luogo.
A primo impatto sembrava abbandonato a sé stesso, mentre tutti gli alberi circostanti erano seccati che gli davano un aspetto da far venire la pelle d’oca.
< Questo luogo non saprei come definirlo in una sola parola > fece Liam appena si ritrovò all’interno < Insomma, queste sfaccettature horror e questi quadri antichi di morte e di sangue rendono il tutto… >
< Pauroso > rispose Rose finendo la frase.
< Non avrei voluto dirlo, però… >
< Non ti devi preoccupare, Liam. Io e il mio defunto marito avevamo dei gusti molto dark. >
< Lo vedo… puoi farmi da guida per arrivare in cucina. >
< Prego. Da questa questa parte. >
Ogni minuto che passava in quell’abitazione, Liam si sentiva molto a disagio e un poco impaurito.
< Eccoci qua. Questa è l’entrata della cucina > fece la giovane vedova senza aver e il coraggio di entrare.
< Non vuoi proprio… >
< Scusami, Liam. Non ce la faccio. È più forte di me. >
< Nessun problema. Dimmi piuttosto come si sono svolti i fatti. Tuo marito si è arrampicato sul tavolo di cucina e appeso il cappio al ventilatore sul soffitto? >
< Esatto. Si è tolto la vita in questo modo. >
Vedendo il disastro lasciato in cucina, Liam capì che era rimasto uguale a quel giorno fatidico.
< Dopo la morte di tuo marito non sei più entrata qua dentro? >
< No. sono tornata nel mio vecchio appartamento rinchiudendomi in me stessa. Solo oggi ho avuto il coraggio di parlare con te. >
< E dimmi Rose dov’è che abiti? >
< A Tracy Street, tra la nona e la quarantacinquesima strada. Un bel quartiere, anche se molto rumoroso. >
< Sì, l’ho presente… Ora che cosa puoi dirmi di tuo marito? >
< Che cosa vuoi sapere, Liam? >
< Qualsiasi cosa. Chi frequentava, le sue amicizie, il suo lavoro… Qualsiasi cosa che ti possa venire in mente. E gradirei vedere il suo corpo, se non ti dispiace. >
< Sapevo che prima o poi me l’avresti detto. >
< Posso rimanere da solo con lui se per te è troppo difficile. Dimmi solo dove si trova la chiesetta di famiglia. >
< Non ti preoccupare. Ce la faccio a guidarti. >
Ma fissandolo sguardo della giovane donna, Liam capì che non era a suo agio.
< Sei molto pallida, Rose. Secondo me hai bisogno di riposarti. >
< Sto bene. Liam. >
< No, tu non stai affatto bene. >
< Purtroppo nessuno mi può aiutare a parte te… Non ho dormito da giorni e gli incubi non fanno altro che annebbiare la mia mente. >
< Non puoi permetterti di rimanere sola. È troppo pericoloso. >
< Allora cosa pensi di fare? Ti ho già detto che nessuno deve sapere della sua morte fino a quando non avremmo scoperto il perché… >
< Non c’è qualcuno che possa starti accanto? >
< Ho perso i contatti con tutti i miei amici una volta che stavo con Tom. lui era estremamente geloso di me e non aveva nessuna intenzione di dividermi con nessuno. >
< Un fidanzato molto possessivo > rispose il detective con tono pensieroso < E tu non hai mai fatto niente per ribellarti al suo volere? >
< E rischiare che potesse diventare violento? Assolutamente no. >
Sentendo la risposta della donna, Liam capì qualcosa che lo sorprese molto.
< Mi vuoi forse dire che tuo marito Tom era violento anche prima del matrimonio? >
< Non ho detto questo… >
< Ma l’hai fatto intendere perfettamente. Perché dalle tue parole, mi hai fatto capire che avevi paura di lui anche nel periodo in cui eravate fidanzati. Non ho forse ragione? >
< Sciocchezze. Tom è stato molto buono con me. >
< Rose, la devi smettere di mentire a te stessa. Così non mi aiuti. >
< Non voglio parlare di argomenti brutti che riguardano il mio defunto marito… D’accordo che era una brutta persona, ma lui mi amava. Mi amava davvero. >
< Però tutto questo lo potrebbe aver portato al suicidio… Un gesto molto folle per farla finita. È inutile che tu mi rappresenti il rapporto con lui come intoccabile e idilliaco. Perché sono estremamente sicuro che non sia così. E se tu continuerai a non aiutarmi, i miei sospetti potrebbero cadere definitivamente su di te. >
< Pensavo di essere già sospettata > rispose Rose con tono pacato.
< Forse sì… Ma non voglio arrivare a veloci conclusioni… Vuoi dirmi dove si trova tuo marito? >
< Vieni con me. >
Attraversando il giardino sotto quel cielo grigio e plumbeo, Liam pensò che la chiesetta di famiglia era incredibilmente più spaventosa che la villa in generale.
La costruzione richiamava a qualcosa di davvero singolare, come la forma di un teschio.
< C’è qualche problema, Liam? >
< No… va tutto bene. >
Una volta all’interno, Liam sentì brividi di freddo attraversare il suo corpo mentre davanti a lui c’era il corpo senza vita di Tom Whithaker.
Vedendo il suo corpo in uno stato di decomposizione, l’aria del luogo era al limite del respirabile.
Analizzando velocemente il corpo, Liam riuscì asolo a vedere il livido intorno al collo del cappio che gli aveva tolto il respiro, mentre la sua carnagione pallida era a dir poco macabra.
< Usciamo di qui. Subito > fece il giovane detective con un fazzoletto che gli ricopriva il naso.
Una volta richiusa la chiesetta di famiglia, Rose gli domandò se aveva trovato qualcosa di interessante.
< A parte la puzza, niente che mi possa far riflettere. >
< Adesso come possiamo sapere il motivo per cui si è suicidato? Non ha lasciato nessun messaggio o una lettera. >
< Sarà lei che dovrà aiutarmi in questo caso. >
< Che cosa potrei fare? >
< Mi faccia conoscere tutte le persone collegate a suo marito. Per esempio tutti coloro che hanno lavorato con lui. >
< Mi dispiace Liam, ma negli affari di lavoro del mio defunto marito, non avevo il permesso di sapere con chi lavorava e come lavorava. >
< Perché? Forse nascondeva qualche affare illecito? >
< Non entro nella sua azienda da molti anni. L’ultima volta che è successo ho visto che quegli uomini sfruttavano i loro operai. è stato davvero troppo orribile per me: orai massacranti e senza avere una pausa per bere o mangiare. >
< Perché non hai denunciato tutto questo alla polizia? >
< Come può la polizia corrotta di questa città aiutare a risolvere un caso che metterebbe in cattiva luce l’azienda di mio marito e della sua famiglia? Nessuno poteva aiutarmi in quel frangente. Ed io ero destinata a fare la mogliettina di casa… Magari mio marito mi ha tradito con chissà quante donne. >
< Magari alla fine sei riuscita a vendicarti facendomi credere che tuo marito si sia suicidato. >
< Che cosa vuoi insinuare, Liam? > domandò la donna visibilmente seria.
< Non lo so. Sto solo facendo delle supposizioni > rispose vagamente l’uomo < E se non hai niente da nascondere… >
< Lui mi ha picchiato! Come potevo difendermi da lui? Io ero molto debole ai suoi occhi. Non sapevo badare a me stessa! >
< Un ottimo modo per vendicarti, non credi? >
< Non sono un assassina, Liam. Non potrei mai arrivare ad uccidere mio marito. >
< Questo lascialo decidere a me. >
Tornando verso la sua auto, Liam non vedeva l’ora di lasciare quel posto macabro.
< Adesso dove te ne vai? >
< Per oggi abbiamo finito. Devo fare alcune ricerche su di te e sull’azienda di tuo marito. Chissà se riuscirò a trovare qualcosa di interessante… Intanto ti consiglio di rimanere lontana dai guai. So che la solitudine possa essere una cattiva bestia, ma ti consiglierei di tornare nel tuo appartamento. Da sola. >
< Perché? Devo continuare a vivere in un certo modo, no? non posso continuare a deprimermi. >
< Hai forse qualche idea la riguardo? >
< Magari stasera andrò ad ubriacarmi. Alla faccia di mio marito e di quello che sono veramente. >
< Libera di fare quello che vuoi… Stasera vedi di non disturbarmi, visto che ho una cena molto importante con la mia fidanzata. >
< Ed io che pensavo che saresti rimasto qui con me… >
< Avrei voluto farlo… Ma sarebbe meglio mantenere le distanze tra cliente e detective. Per il nostro bene. >
< Devo dire che sei molto bravo a cambiare le carte in tavola quando vuoi, detective Liam > rispose Rose alquanto indispettita.
< Non prenderla male. Lo faccio per il tuo bene… Ci sentiremo molto presto, ok? Come ti ho detto prima, vedi di stare lontano dai guai. >
< Non posso promettertelo. >
< Allora vedi di non finire come tuo marito. >
< Non mi spingerò tanto oltre. Stai tranquillo. >
< Lo spero tanto > disse infine il giovane detective non riuscendo a staccare gli occhi da quell’anima dannata che aveva appena conosciuto.
“Rose Whithaker… So che sei stata tu ad uccidere tuo marito. Ma chi ti ha spinta fino a commettere un simile atto brutale? Tenerti d’occhio sarà la priorità per me e il tuo continuo negare di aiutarmi, fa’ di te una persona molto introversa… Vedremo come andrà a finire.”
   
 
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