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Autore: Verotod    02/12/2020    0 recensioni
“Ciao a tutti” disse come sempre Melissa entrando in palestra, i ragazzi dell’agonismo erano già lì e saltavano al trampolone con il loro allenatore Andrea a guardarli. Melissa li raggiunge per scambiare qualche parola in attesa dell’inizio dell’allenamento.
Ore e ore di allenamento, amicizie nate tra le mura della palestra, la passione per uno sport spettacolare come la ginnastica artistica, questo è lo sfondo della storia di cinque ragazzi o forse di due in particolare.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Ciao a tutti” disse come sempre Melissa entrando in palestra, i ragazzi dell’agonismo erano già lì e saltavano al trampolone con il loro allenatore Andrea a guardarli. Melissa li raggiunge per scambiare qualche parola in attesa dell’inizio dell’allenamento. La palestra si riempiva e iniziarono ad allenarsi: riga, saluto e riscaldamento tutti insieme.
Al termine ragazzi e ragazze si divisero sugli attrezzi, per il gruppo GAM erano giorni di allenamento intenso, tra poco sarebbero partiti per partecipare alla terza tappa del campionato di serie A2 e un’ottima prestazione avrebbe potuto farli sperare nella promozione al massimo campionato. La squadra era molto unita e i ragazzi seppur molto diversi tra loro avevano un forte legame anche fuori dalla palestra: Giacomo introverso con tutti, con i suoi compagni si trasformava, gran lavoratore cercava di nascondere la tensione dietro a qualche battuta e a un esercizio extra; Matteo molto autoironico quanto pretenzioso, Tommaso il comico del gruppo, aveva sempre una battuta pronta per provare ad alleggerire la tensione e Nicola precisino e autocritico, soffriva la tensione nei giorni prima della gara più di tutti (o per lo meno ero quello che lo dava più a vedere) chiudendosi a riccio durante gli allenamenti concentrato solo sugli esercizi ripetuti più e più volte. Neanche i compagni riuscivano davvero ad aiutarlo a stemperare la tensione con qualche battuta, l’unica persona che in quei giorni riusciva ancora ad avere una conversazione con Nicola era Melissa.

Melissa aveva 19 anni ed era responsabile del gruppo giovani dell’agonismo femminile, come i ragazzi passava tutti i pomeriggi in palestra ad allenare i suoi piccoli talenti bimbe dagli 8 ai 12 anni; era giovane per essere un allenatrice ed essendo coetanea dei ragazzi tra loro era nata una grande amicizia durante tutte le ore passate insieme in palestra, tutti i giorni durante gli allenamenti tra un salto e l’altro si scambiano battute.

I ragazzi iniziarono il giro di prova gara mentre Melissa seguiva le bambine a parallele; corpo libero, sbarra, volteggio e a seguire cavallo attrezzo ostico per molti soprattutto per Nicola; alza il braccio per iniziare l’esercizio di prova gara e dopo i primi movimenti cade, abbattuto risale e conclude l’esercizio. Al termine delle prove di tutti Andrea gli chiede di rifare l’esercizio e nuovamente non riesce a portare a termina la routine senza errori; i ragazzi passano all’altezzo successivo ma Nicola deve prima riuscire a completare un esercizio correttamente.
Andrea gli impone di fare una pausa, bere, respirare e tornare all’attrezzo più calmo, Nicola si siede in disparte in silenzio a guardare la palestra quando alle sue spalle una voce “la seconda salita l’hai buttata via eh, quel movimento lo sai fare senza problemi”, era Melissa l’unica che in questi momenti non solo poteva permettersi di parlare con Nicola ma anche di sbattergli in faccia la realtà senza metti termini come era tipico della ragazza. “Non avessi sbagliato quello, avrei sbagliato qualcos’altro, è l’esercizio che non gira” rispose Nicola; “settimana scorsa girava e anche quella prima, chissà perché smette di girare solo la settimana della gara” controbattè la ragazza che intanto si stava sedendo accanto a lui dopo aver mandando le bambine a riscaldarsi a trave. Melissa non voleva fare grandi discorsi, non era l’allenatrice di Nicola e lui doveva tornare ad allenarsi ma sperava che poche parole lo facesse reagire. “Lo sai fare l’esercizio e lo sai anche tu, non pensare a quello di gara pensa a fare quello di oggi come sei capace” Nicola si giró e  le sorrise “va bene, ma non assicuro niente”, si alzò e tornò al cavallo per ripetere l’esercizio mentre Melissa raggiungeva le bambine a trave. 

“Pronto nick?” chiese andrea, “pronto” rispose Nicola, alzò il braccio e salí sul cavallo completando l’esercizio con qualche imperfezione ma senza cadute; Melissa intanto lo teneva sotto controllo dalla trave e finito l’esercizio mentre cambiava attrezzo incrociarono gli sguardi. 

 

   
 
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