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Autore: Policasta0015    04/12/2020    1 recensioni
Di come Shota Aizawa si sia trovato coinvolto nella più prevedibile delle imprevedibili storie d'amore.
"Shota Aizawa apprezzava poche cose.
Di sicuro i gatti e dormire erano tra queste.Ma soprattutto amava la prevedibilità.Era un giovane uomo molto abitudinario.Si alzava sempre dallo stesso lato del letto, usava lo stesso bagnoschiuma da quando era andato a vivere da solo, lo stesso che comprava sua madre quando ancora viveva con i suoi.Ogni mattina usciva di casa trafelato, con lo stesso brick di succo alla pesca del discount, con tre minuti di ritardo, imprecando mentalmente contro la sua pigrizia, ma senza mai fare nulla per anticiparsi.Fu per questo che , una mattina di metà novembre, rimase molto sorpreso nel vedere il 925 partirgli davanti agli occhi senza ritegno.
Per qualche istante Shota si sentì fortemente tradito dall’autista."
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shōta Aizawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Shota Aizawa apprezzava poche cose.

Di sicuro i gatti e dormire erano tra queste.Ma soprattutto amava la prevedibilità.Era un giovane uomo molto abitudinario.Si alzava sempre dallo stesso lato del letto, usava lo stesso bagnoschiuma da quando era andato a vivere da solo, lo stesso che comprava sua madre quando ancora viveva con i suoi.Ogni mattina usciva di casa trafelato, con lo stesso brick di succo alla pesca del discount, con tre minuti di ritardo, imprecando mentalmente contro la sua pigrizia, ma senza mai fare nulla per anticiparsi.

Ogni mattina Shota Aizawa dimenticava di dare da mangiare ai suoi due gatti e doveva rientrare, questa volta imprecando ad alta voce , con i minuti di ritardo che si accumulavano.

Eppure tutte le mattine riusciva a prendere l’autobus che lo avrebbe portato alla U.A. , seppur al volo.

Fu per questo che , una mattina di metà novembre, rimase molto sorpreso nel vedere il 925 partirgli davanti agli occhi senza ritegno.

Per qualche istante Shota si sentì fortemente tradito dall’autista.

Poco male, non avrebbe comunque avuto lezione per altre due ore, anche se lo annoiava dover aspettare mezz’ora per il prossimo autobus.

Rassegnato, si sedette sulla panchina della fermata e si mise a scorrere la home del suo Instagram. Lo trovava un ottimo modo per perdere tempo, pur giudicando male quelli che postavano foto della loro quotidiana banalità.

Non era riuscito in alcun modo ad impedire ai suoi alunni di seguirlo e Present Mic aveva ben pensato di fargli uno scherzo e di seguirli tutti di rimando.Ora Shota non solo passava più tempo con i ragazzi della IA che con se stesso, ma poteva esattamente sapere cosa stavano facendo in qualsiasi momento.

Tra tutti i ragazzi, Mina Ashido era quella con il profilo più attivo, ma anche di buon gusto.

Assorto in questi pensieri, non si era neanche accorto che all’altra estremità della panchina si fosse seduta una ragazza.

-Mi scusi, sa per caso quando passerà di nuovo il 925?-

Una voce dolce e calda lo riscosse .Nella sua testa maledisse il social per averlo fatto distrarre così tanto da non accorgersi dell’arrivo di una persona.Comportamento imperdonabile per un hero.

Quando si voltò a guardarla , rimase incantato per un attimo.Pur essendo l’antitesi del donnaiolo, Shota non era insensibile alla bellezza femminile , inoltre la ragazza era decisamente il suo tipo.

Chiusa in un cappotto nero se ne stava una giovanissima donna di non più di 25 anni, con la pelle candida e grandi occhi verde acqua tra le folte ciglia, scure come i capelli che le ricadevano quasi fino alla vita in larghi ricci color cioccolato.

-Tra non meno di una ventina di minuti.E’ appena passato.-rispose senza toglierle gli occhi di dosso.

La ragazza ringraziò e sbuffò appena, poi si accese una sigaretta e si mise anche lei a guardare il cellulare.

L’hero si costrinse a distogliere lo sguardo e riprese a guardare il telefono, senza riuscire a togliersi gli occhi della ragazza dalla mente.

Passarono alcuni minuti senza che nessuno dei due dicesse nulla, quando Shota vide la ragazza scattare in piedi e fiondarsi nel combini che avevano di fronte.

Dopo un primo istante di sorpresa , sforzando e maledicendo la sua pessima vista, notò cosa stava succedendo.

Nel negozio un villain delle dimensioni di un orso stava puntando la pistola al povero anziano cassiere.

-Aspetta!- le urlò immediatamente , entrando in quel momento avrebbe rischiato di spaventare i ladri e prendersi una pallottola in fronte.

Anche Ereaser scattò in avanti, incurante delle macchine che quasi rischiarono di colpirlo.Quasi l’aveva raggiunta, quando la ragazza spalancò la porta del negozio e vi si fiondò dentro.

Dannazione!

Shota, immediatamente dietro di lei, si preparò a combattere.

Con sua somma sorpresa ,la ragazza non solo riuscì a schivare il proiettile che , come lui aveva previsto, il villain aveva sparato colto di sorpresa ,ma aveva ingaggiato una lotta , decisamente impari, con il criminale.

Proprio in quell’istante Shota sentì un forte colpo alla schiena.Un complice con le mani dannatamente pesanti lo aveva colpito alle spalle.

Ripresosi un attimo, valutò la situazione.

Non sembravano esserci altri complici e il criminale che lo aveva colpito alle spalle non era armato, se non con le sue grosse e pesanti mani di marmo.

-Chi cazzo siete voi due!-

Shota non gli diede il tempo di finire la frase e si lanciò sul villain.Nonostante non fosse armato era veloce e in grado di indurire e ingrandire le estremità degli arti.Il pro hero si beccò un dolorosissimo calcio nella tibia che  lo ridusse in ginocchio.

Si preparò all’impatto con la mano fortificata di quel bastardo, che però non arrivò mai.

-Alza entrambe le mani o sparo.-

Di nuovo la voce della ragazza, ma stavolta era dura e gelida , mentre puntava la pistola sottratta al complice.

Il villain però non si decideva, così la ragazza sparò.

Shota vide il proiettilee colpire di striscioo l’orecchio del ladro e conficcarsi nel muro alle sue spalle, bucando una bottiglia di latte.

La ragazza ricaricò l’arma.-Non ho intenzione di ripetermi.Le mani.Ora.-

Il criminale si inginocchiò, sussurrando un “ lurida puttana” a cui Shota rispose immediatamente con un calcio sul petto buttandolo a terra.

Si voltò finalmente a guardarla.Un leggero rossore si stava scurendo sotto lo zigomo e aveva un graffio sanguinante sulla guancia.

-Stai bene?- le chiese ,mentre con le sue bende immobilizzava i due criminali.

-Tutto bene, bella arma, come funziona?-

Shota guardò prima la ragazza e poi la sua fedelissima arma.-Non ne sono sicuro.-

Lei rise.Qualcosa nel cuore assonnato di Shota si smosse prepotentemente.

 

Dopo poco erano arrivate due volanti della polizia.

La ragazza, che aveva scoperto chiamarsi Ariadna, aveva spiegato rapidamente l’accaduto e poi aveva lasciato che portassero via i criminali.

Prima di andarsene aveva offerto al povero vecchietto del combini una banconota .

-Per il latte, mi scusi- disse sorridendo tranquilla.

Dopo averla vista combattere , Shota era decisamente affascinato.

-Oh ,guarda, abbiamo perso un altro autobus.-Il pro hero vide chiaramente il nervosismo farsi strada sul volto della ragazza mentre un’altro 925 li lasciava indietro.

Poi realizzò che sarebbe arrivato tardi a scuola.Imprecò mentalmente.

-Non ci siamo ancora presentati.Io sono Ariadna Kami.- disse allungandogli la mano.

-Shota Aizawa.Piacere.-lei ridacchiò.

Shota la guardò perplesso.Ariadna con tutta calma si era accesa una sigaretta e poi ,fissando i suoi occhi chiari in quelli scurissimi dell’uomo, sorrise.

-So benissimo chi sei.Sarai pure un hero underground, ma insegnando alla U.A. hai una certa visibilità.-

Lui invece di lei non aveva mai sentito nulla.

-Hai bisogno di un passaggio?-

Così Shota Aizawa si era ritrovato nella macchina, dannatamente costosa, di una bellissima sconosciuta dalle misteriose abilità di combattimento.

-Come mai aspettavi il bus se hai …questa ?- erano fermi al semaforo da qualche secondo, ormai non mancava più di qualche minuti per raggiungere la U.A.

Kami si scostò una ciocca di capelli dal viso.-Trovare parcheggio in centro è un delirio.Hai preso un paio di brutte botte prima, fatti controllare.-

-A proposito, non avrei mai detto fossi un pro hero.-Shota si rese conto di quanto fosse stupido ciò che aveva detto mentre lo pronunciava.

Lei però rise, senza sembrare offesa.-Lo so, non ho esattamente il phisique du role , ma sono una specie di pro hero.Giuro che  la tenuta da hero fa tutto un altro effetto - gli fece l’occhiolino.

-Bene, eccoci alla U.A. . E’ stato un piacere Ereaser Head.-

Shota scese dalla macchina ringraziando per il passaggio.

-Ah, se non ti dispiace , salutami Ectoplasm. Sono secoli che non vedo Er Professor.-

Shota annuì ,salutandola con la mano.

Mentre guardava la macchina ripartire, si accorse che mancava ancora un pò alla sua lezione in IA, ed era decisamente curioso di scoprire come si conoscessero Ariadna ed Ectoplasm.

Riuscì a beccare il collega nella sala professori insieme agli altri.Prima di riuscire a parlare con Ectoplasm dovette spiegare l’accaduto agli altri colleghi e rispondere alle domande di tutti, tenne però per sé la parte che coinvolgeva Ariadna e nominò un generico pro hero.Alla fine riuscì a liberarsi promettendo ad un preoccupato All Might che sarebbe andato a farsi visitare da Recovery Girl e rinunciando alla sua lezione.Non gli piaceva saltare i suoi doveri, ma si sentiva decisamente indolenzito e la gamba gli lanciava fitte lancinanti quando ci poggiava il peso.

Rimasto solo dopo che Mic si era offerto di sostituirlo per permettergli di riposarsi, si avvicinò al silenzioso collega che stava correggendo i compiti di matematica dei suoi studenti.

-Sai Shota, credo che Kaminari sia discalculico.Ci sono davvero troppi errori nelle sue verifiche, mi sento male a dargli sempre voti così bassi, sembra impegnarsi.Dobbiamo mandarlo da uno specialista.-

-Vedrò di organizzargli un incontro il prima possibile.Ascolta Ectoplasm, tu conosci una certa Ariadna Kami?-

Ectoplasm alzò la testa di scatto.-Dark Phoenix! Si ho avuto questo onore.Ragazza brillante.Tu piuttosto come la conosci.Se c’è qualcuno che è davvero fuori da ogni radar è lei.-

Shota si massaggiò la fronte.-Era lei il pro hero che mi ha aiutato stamattina.In realtà credo mi abbia salvato la vita.-

Ectoplasm si alzò dalla sua scrivania.-Ariadna non è un pro hero.Non ufficialmente almeno.Non so se hai mai sentito parlare di Prometeus…-

Shota rimase sbalordito.-Non era dove lavoravi tu prima dell’incidente?-

Il collega annuì.-Si,io e lei eravamo colleghi.In realtà ho continuato a lavorarci per un bel pò dopo l’incidente, ma nelle retrovie.Ero il suo analista nelle missioni.Lei era, o meglio, è, un portento.E’ dannatamente in gamba , una macchina da guerra perfettamente addestrata.-

Ereaser si riempì una tazza di caffè, sperando che riuscisse a tenerlo sveglio ancora un pò.

-L’ho notato, era una furia, e non credo abbia nemmeno usato il suo quirk.Mi sono sentito come una matricola del primo anno davanti ad un professionista.-Ectoplasm rise di gusto.

-Oh Ereaser, non fartene un cruccio, Ariadna è stata cresciuta per essere così.Il suo addestramento non ha avuto nulla di normale.Comunque , per quanto sia piacevole chiacchierare con te, ti vedo un pò intontito, credo sia meglio tu vada da Recovery Girl.Ora.-

 

Recovery Girl lo aveva rimesso in sesto molto in fretta, raccomandandogli di stare a riposo per il resto della giornata.

Shota decise dunque di tornarsene a casa e mettersi a dormire .Tornato in sala professori per recuperare la giacca , rimase decisamente sorpreso nel trovare un post-it a forma di polpo viola sul monitor del suo computer.

“ Mi sei sembrato parecchio preso, magari dovresti ringraziarla di persona per averti salvato.Apprezza molto l’alcol.Giocatela bene.Ectoplasm.”

Sotto il messaggio , un numero di telefono.Aizawa sentì il viso avvampargli per la vergogna.Sperava nessuno avesse visto nulla.

Prese uno dei suoi post-it e scrisse un semplice “Grazie” e lo lasciò sulla scrivania del collega senza firmarsi.

Tornato a casa passò tutto il tempo a sonnecchiare con i suoi gatti sul divano, riguardando di tanto in tanto il bigliettino di Ectoplasm.

Nel tardo pomeriggio, sentendo una fastidiosa ansia stringergli il petto, decise di comporre il numero.

Il telefono squillò solo poche volte , che però a Shota sembrarono secoli, prima che la stessa voce calda e dolce di quella mattina gli rispondesse.

-Pronto?-

 

 

Angolo autrice:
Salve a tutti.Rieccomi di nuovo qui con una storia a sfondo romantico sul mio amatissimo Shota Aizawa.E’ più forte di me, non posso smettere di scrivere di lui.Quello che avete letto è solo un inizio.Di fatto credo che la storia si svolgerà in vari momenti della storia originale.Ovviamente Ariadna è un personaggio completamente inventato, come anche il passato di Ectoplasm.Bene, per il momento è tutto.Spero tanto che questo assaggio sia stato di vostro gradimento.Se così fosse , ma anche se non lo fosse, vi invito a lasciare una recensione.Mi rendono immensamente felice e mi diverto un sacco a chiacchierare con voi.Critiche, suggerimenti, semplici scleri sono molto molto graditi.

In attesa e nella speranza di leggere i vostri pareri, vi saluto.

Al prossimo capitolo.

   
 
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