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Autore: Hiroshi84    04/12/2020    3 recensioni
Chi non conosce i Biscotti della Fortuna, onnipresenti nei locali cinesi e giapponesi? Sono i dolcetti più famosi al mondo, aventi all'interno dei pezzettini di carta attraverso i quali sono trascritti motti e frasi profetiche.
Biscotto della Fortuna: cliente che va, bigliettino che trova.
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pino il falegname va in un ristorante giapponese, desideroso di mangiare nipponerie. Tutti i tavoli risultano occupati o prenotati, tranne un kotatsu, un tavolino in legno sopra il quale è posto un futon.
«Dice il faggio: persona “levigata”, persona rispettata. Benvenuto» lo saluta Ginkgo, il proprietario, accogliendolo gentilmente in tenuta medievale japanese che, trattandosi di un uomo basso per non dire bassissimo, agli occhi del cliente lo fa sembrare un bonsai più che un samurai.
Pino, da testone di legno che è, ignora la sapiente frase e ordina un vassoio di sushi. L'ordinazione non tarda a venire; tuttavia si dimostra contrariato.
«Per mille chiodini del cazzo! Ehi nanerottolo giallo, le bacchette non sono di legno ma di plastica!» impreca l'artigiano.
«Perdoni, portare quelle che volere lei» si scusa Ginkgo con un inchino, piegando il torso e la testa come gesto di rispetto verso il cliente legnoso, cioè lagnoso.
Il gestore del locale, risentito da tale scortesia e non potendo tradire la tipica e rinomata educazione giapponese a parole verbali, decide di rifarsi a parole scritte proprio al momento del dessert.
A fine pranzo, il bifolco chiede dell’anmitsu preparato con agar agar e fagioli azuki. Gli viene servito accompagnato da un Biscotto della Fortuna, nel quale è nascosta una Fortuna, ovvero un pezzetto di carta che, come vuole la tradizione del Sol Levante, riporta un motto oppure una frase profetica.
«‘Sto coso è duro come il mogano!» si lamenta stizzito il maleducato falegname nel mordere il Biscotto, tant'è vero che si scheggia un dente. In qualche modo, però, riesce a spezzare il dolcetto e a tirare fuori il bigliettino per leggere cosa c'è scritto.  
--- Un giorno qualcuno ti segherà le gambe. Paga il conto e... "circolare"! ---
   
 
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