Kai Kuran sogghigna sadicamente, accanto a lui un bimbo dalla lunga chioma corvina osserva il soldato di fronte a loro: è stato evidentemente torturato, i segni sul suo corpo ne sono una prova tangibile. " Maestà! Per favore, non... ". Non fa in tempo a finire: con un solo gesto della mano del suo sovrano il Generale Astaroth usa il pugnale dalla punta ardente, ferendo ulteriormente il malcapitato soldato che, in preda all'atroce dolore, grida contorcendosi e quasi pregando che venga posta fine alla sua vita, terminando così quel supplizzio.

" Allora Haron, hai visto? Così ci si comporta con i traditori ". Dice freddo il sovrano delle Tenebre, Haron annuisce mentre l'altro riprende a supplicare.

" Vi prego! Rinuncerò al mio lato umano, ma non mi uccidete! Vi supplico! ". Haron guarda suo padre, non sapendo bene cosa provare: paura? Ammirazione? Nella sua mente e nella sua anima i sentimenti continuano a confondersi come mai prima d'ora. Kai sogghigna sadicamente per poi posare una mano sul capo del figlio maggiore.

" Uhm.. ". Mormora, come se stesse riflettendo su qualcosa di imprecisato. " Ho un'idea ". Sussurra poi, portandosi dietro al figlio e chinandosi, per poi portargli le mani sulle spalle. Scosta lentamente i capelli del ragazzino su un lato del collo, per poi avvicinare i lviso al suo orecchio. " Sarai tu a decidere, Haron ". Sussurra semplicemente. Il figlio sgrana gli occhi sconcertato da tale ed improvvisa decisione.

" Padre, ma io...? ". Trema lievemente il giovane erede delle Tenebre. Kai prende tra le proprie le mani del figlio, proseguendo la frase con un sadismo innato e quasi inumano.

" Fai un gesto: solo un gesto con il pollice, come ti ho insegnato. Ricordi? ". Haron continua a tremare: come può lui decidere per la vita di qualcun altro?

" Padre, non posso... ". Mormora solamente. Kai lo sente tremare e, con la mano libera, gli acacrezza la lunga chioma.

" Tu puoi: sei il loro signore, Haron. Hai il diritto di decidere se un traditore può vivere o morire ". Sussurra, continuando ad accarezzare il figlio mentre, di riflesso, le loro tenebre sembrano entrare in sintonia. " Avanti, decidi ma tieni bene a mente una cosa... ". Il suo sguardo si posa nuovamente sul soldato, che impaurito inizia a tremare.

" Vi prego signore, vi prego... ". Sussurra, mentre Kai prosegue la frase.

" ... quell'uomo ci ha traditi, Haron: non ha permesso alle Tenebre di coprire la sua luce, conservando il suo lato umano. Ci ha messi tutti in pericolo, quindi... ". Haron osserva il poveretto di fronte a lui: riflette. Ha sofferto le pene più indicibili sotto le torture di suo padre e di Astaroth, è stremato e chiede perdono, giurando e spergiurando che cambierà. Il Principe delle Tenebre smette improvvisamente di tremare, quasi come gli fosse stato ordinato.

" Hai detto che cambierai, vero? Che lascerai che le Tenebre pervadano il tuo cuore, è così? ". Chiede freddo il ragazzino. L'altro annuisce semplicemente mentre Haron, finalmente, alza la mano. " Padre, ho deciso ". Fa ad un certo punto e risoluto il moro. In seguito il suo pollice si muove, segnando così la definitiva sorte del sottoposto.

" Maestà...! ". Sussurra solamente l'altro, stupefatto dall'esito della sentenza di Haron. Stessa sentenza che da prima sorprende suo padre, che in seguito tuttavia ghigna sadicamente.

Se Dark Beauty, o meglio Kai Kuran, fosse sopravvissuto al crollo del suo palazzo che padre sarebbe stato per Haron e Celia? Questa storia potrebbe essere illuminante.