Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: SkyDream    05/12/2020    2 recensioni
Calendario dell’Avvento 2020 by Fanwriter.it!
-
C'è aria di Natale nella gilda di Fairy Tail e quest'anno, in via del tutto eccezionale, l'albero sarà decorato con palline e festoni personalizzati.
C'è solo un problema: Natsu rischia di mandare - letteralmente - tutto in fiamme!
Cosa si inventerà Lucy per poter aiutare il suo amico (ma sarà davvero solo un amico?) e poter così salvare il suo Natale?
-
Dal testo:
«Lucy, stiamo parlando di Natsu, sono sicura che si metterà a far baldoria e nemmeno ci penserà più!».
La maga degli spiriti intrecciò le mani e rimase a fissare il pavimento. Non riusciva a pensare ad altro.
«No, Levy, voglio che Natsu si senta sempre parte di questa grande famiglia, anche nelle stupidaggini. E se questo significa rinunciare al mio manoscritto, sono pronta a farlo».
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
★ Calendario dell’Avvento 2020 by Fanwriter.it!
★ Data: 05-12-2020
★ Rating/Avvertimenti: Verde
★ Fandom: Fairy Tail
★ Hashtag: #CalendarioAvvento2020 #CalendarioFanwriterit #Fanwriterit #XMASwriter
Whats-App-Image-2020-12-04-at-20-21-39



∽ All I want for Christmas… for you! ∽
[NaLu]
 
 
Lucy adorava sentire le campane che suonavano nella settimana che annunciava il Natale. Avevano un suono diverso, più allegro, ed erano spesso accompagnate da fitte nevicate dove i fiocchi sembravano tingersi  tra le luminarie che avvolgevano la città di Magnolia.
I bimbi si riversavano in strada a creare enormi pupazzi di neve, il piccolo fiume che scorreva di fronte casa sua diventava una spessa coltre di ghiaccio e non poche volte vi trovava qualcuno a pattinare sopra.
I venditori di caramelle e biscotti caldi si moltiplicavano, così come le bancarelle colme di giocattoli e regali.
Lucy amava quel clima di festa che, da bambina, si godeva sempre tra le braccia di sua madre.
Da qualche anno, per fortuna, il Natale era tornato ad essere una festa felice per lei. Aveva degli amici con cui condividere la sua gioia e la voglia di festeggiare in allegria.
Proprio per questo si era impegnata tanto, con l’aiuto di Wendy, nel creare un albero di Natale speciale dove ognuno potesse appendere una propria decorazione.
Gajeel aveva appeso una pallina di ferro con dei pupazzi di neve in rilievo - davvero molto carini secondo il parere di tutti -.
Levy aveva creato delle scritte con la propria magia e le aveva appese accanto alla decorazioni in ferro.
Gray e Lluvia avevano anche loro creato delle palline, rispettivamente una di ghiaccio e una d’acqua.
Wendy aveva creato un piccolo vortice e lo aveva chiuso in un barattolino in vetro.
Perfino Lucy aveva contribuito appendendo delle chiavi a tema natalizio.
Tutti, nessuno escluso, avevano partecipato attivamente con delle idee davvero creative.
L’unico ad aver avuto seri problemi era stato Natsu.
Una pallina di fuoco rischiava di incendiare l’albero.
L’idea di chiudere il fuoco in un barattolo era stata scartata, poiché il vetro diventava incandescente.
Gray, pur di non sentire più le sue lamentele, aveva provato a creare una pallina di ghiaccio capace di racchiudere le sue fiamme, ma senza risultato.
Natsu, dopo mille prove, aveva quindi rinunciato rifugiando il suo dolore in un boccale di birra amorevolmente offerto da Mira.
Happy aveva creato un biscotto con le sue sembianze e si era offerto di farne uno anche per Natsu, ma il suo amico non aveva voluto sentire ragioni.
Era evidentemente ferito da quel problema, come se il suo potere non fosse compatibile con quello degli altri.
Tutta la gilda si era mobilitata in cerca di una soluzione, non di certo avrebbero lasciato il loro compagno da solo, ma solo Lucy aveva letteralmente rapito Levy per chiederle di darle una mano.
 
«Un libro sulle Lacrime rare?» Levy si mostrò alquanto sorpresa davanti quella richiesta così singolare.
«Sì, una volta ho sentito un signore che ne parlava. A quanto pare ci sono delle Lacrime capaci di contenere quantità immense di magia, altre così potenti da riuscire perfino a teletrasportare qualcuno!» Lucy si era seduta sul tavolo della biblioteca della gilda e guardava con ammirazione la sua amica mentre si arrampicava sugli scaffali.
«Hai ragione, l’ho spulciato tantissimi anni fa e non ne avevo più memoria! Ecco, deve essere questo se non sbaglio, non vorrei che le informazioni non siano aggiornate però».
Levy scese un tomo bello pesante e dalla copertina così polverosa da far starnutire entrambe. La maga degli spiriti lo prese tra le mani e lo fissò.
Era la sua unica possibilità.
 
Così Lucy si era ritrovata a cercare una Lacrima capace di contenere le fiamme di Natsu e poter essere utilizzata come decorazione natalizia.
Certo, non sarebbe stato facile ma, pur di vedere il ragazzo sorridere davanti quell’albero, avrebbe fatto qualunque cosa.
Quella sera stessa aveva portato il tomo di nascosto fino a casa dove, poco dopo, Happy e Natsu l’avevano raggiunta senza neanche bussare alla porta.
Si erano stiracchiati entrambi e il mago si era infilato sotto le coperte richiamando la sua attenzione. Lucy aveva sospirato e gli aveva promesso che sarebbe arrivata di lì a poco.
Ma così non fu.
Passò tutta la notte a sfogliare il libro alla ricerca di un oggetto che facesse al caso suo, ma non potè fare a meno di concedersi un paio di pause per ammirare il volto sereno del suo amico.
Dopo la scoperta del segreto di E.N.D il loro legame si era rafforzato molto di più, andando ben oltre il comune affetto che li poteva legare.
Avevano qualcosa dentro che li faceva combaciare perfettamente e se n’erano resi conto entrambi, finendo per cercare sempre più contatto.
Così Lucy aveva cominciato ad apprezzare il suo profumo sotto le coperte, poi i suoi abbracci, finchè Natsu non aveva scoperto quando fosse comodo l’incavo del suo collo.
Lì Lucy non ci aveva visto più e, una volta soltanto, ebbra di tutto quel calore, si era lasciata sfuggire un bacio.
E Natsu l’aveva sorpresa. Oh, se l’aveva sorpresa.
Aveva ricambiato con lenti scatti del mento fino a morderle il labbro inferiore. Istintivamente aveva avvicinato di più i loro corpi alla ricerca di un contatto fisico.
Eppure, per chissà quale ragione, da allora non vi erano più stati altri baci.
Entrambi avevano quasi sospettato che si fosse trattato solo di un sogno, finendo col reprimere la voglia di unirsi ancora.
«Se continuerò a pensare a quella volta, non riuscirò di certo a concludere nulla!» Si disse tornando in sé e riprendendo a sfogliare il libro. La notte proseguì lenta.
❄❄❄
 
«Buongiorno Lucy, non pensavo di trovarti qui di prima mattina!» Levy sbadigliò abbondantemente mentre infilava un maglione sopra il pigiama e raggiungeva la cucina di Fairy Hills. Lucy aveva la copia delle chiavi, non era infatti raro che le raggiungesse per la colazione o per consigliare alle sue amiche qualche nuovo vestito per degli appuntamenti.
Soprattutto Levy aveva avuto parecchi appuntamenti.
«Hai trovato una Lacrima che fa al caso tuo?» Levy versò del latte caldo in due tazze e lo mescolò con due abbondanti cucchiai di cioccolata in polvere.
«Sì, il libro dice che il proprietario è un certo Barone Mustang. Lo conosci?» Lucy accettò di buon grado la sua tazza affondando le mani infreddolite lungo i bordi fumanti.
«Barone Mustang, eh? Non mi è nuovo in effetti, se non ricordo male feci la sua conoscenza durante il periodo di collaborazione con il Concilio. E’ un tipetto alla mano, non avrai problemi a contrattare con lui, anche se credo che ti farà spendere un bel po’ di denaro. E’ pur sempre una Lacrima di estremo valore!».
Lucy sospirò sulla tazza di latte ormai bevuta per metà, dei lunghi baffi di cioccolata le penzolavano accanto alle labbra conferendole un’aria a dir poco esilarante.
Levy allungò un braccio per pulirla con un fazzoletto.
«Su su, non fare quella faccia! Hai tutta la giornata per convincerlo, e poi oggi è la Vigilia! Che fine ha fatto la magia del Natale che tanto adori?».
❄❄❄
 
Lucy si ritrovò a deglutire un paio di volte prima di bussare all’uscio imponente del Barone Mustang.
Il portone era incastonato in un arco in pietra facente parte di un edificio enorme, attorniato da due torri a loro volta circondate da una piccola muraglia.
Con quale coraggio poteva presentarsi da una persona così ricca e chiedergli di darle, ad una cifra modica, la sua tanto amata Lacrima?
Vendere i mobili del suo appartamento e passare la vita come serva del Barone sarebbe stato abbastanza?
«Chi osa disturbare alla mia dimora?!» Un signore di mezza età dai capelli bianchi come la neve si affacciò da una delle due torri. Non sembrava troppo alto, tant’è che Lucy sospettò -a ragione- che fosse letteralmente in piedi sulla schiena di qualche povera guardia.
«S-salve! Mi chiamo Lucy Heartphilia e sono una maga di Fairy Tail!» La ragazza tentò di sfoderare il sorriso più luminoso e invitante che avesse mai fatto. Decisamente la conoscenza non partiva nel migliore dei modi.
«Fairy Tail? Non vogliamo maghi da strapazzo qui! Ne ho abbastanza di voi, non fate che arrecare danni!» Urlò quello cominciando ad agitare un pugno.
Lucy ringraziò il Cielo per non essersi portata Natsu dietro.
Conoscendolo, avrebbe finito per dare fuoco all’intera fortezza.
«La prego, mi permetta di parlare solo un momento! Le prometto che non farò alcuna magia!» Gli occhi grandi della maga si tinsero di qualche - falsissima - lacrima, cercando di puntellare l’animo sensibile del nobile.
Il Barone tuttavia non sembrava per nulla convinto, anzi, aveva già dato ordine alla guardia di mandarla via.
Qualcosa però, in ultimo, lo fermò. Salì nuovamente sulla schiena della guardia e si affacciò rivolgendo lo sguardo alla ragazza.
«Ehi, come hai detto che ti chiami?».
«Lucy Heartphilia, signore!».
«Non sarai mica l’autrice di quel romanzo per ragazzini che sta spopolando al momento?!».
Lucy arrossì notevolmente - sia per l’insinuazione che il romanzo fosse “per ragazzini”, sia perché era sempre un piacere essere riconosciuta per quel suo lato.
«Assolutamente sì, signore, sono proprio io!».
Il Barone scese nuovamente dalla schiena della guardia e, personalmente, andò ad accogliere la maga.
 
Lucy non ricordava affatto di essere mai entrata in una stanza tanto ornata e colma d’oro e preziosi. I muri brillavano con una tale intensità da ferire perfino gli occhi.
Si accomodò su una lussuosa poltrona in velluto e delle eleganti signore ben vestite le versarono del tè aromatizzato.
«Perdonami se non ti avevo immediatamente riconosciuto, Lucy Heartphilia. Dimmi pure ciò che desideri!».
Lucy arrossì nuovamente, mandò giù un lungo sorso e prese un bel respiro prima di cominciare a parlare.
Quando concluse la sua storia, seppur omettendo qualche particolare, il tè era ormai tiepido.
Il Barone la squadrò dalla testa ai piedi come se stesse scegliendo quale arto chiedere in cambio del suo prezioso oggetto.
«Non ho mai utilizzato quella Lacrima, non essendo io un mago l’ho sempre trattata come un pezzo di valore ma senza reale utilità. Ma converrai con me che non posso affatto regalartela né donartela ad una cifra che tu possa permetterti».
Il Barone si riferiva senz’altro al vestiario tutt’altro che nobile della ragazza, inoltre nulla in lei lasciava sospettare un ricchezza ben celata.
Lucy si morse la lingua per non rispondere a tono, non era giusto mettere in mezzo suo padre e sua madre e la loro bellissima villa lontano da Magnolia. Quanto le mancavano quell’agio e quei bei vestiti ricamati e pomposi!
Mandò giù l’ultimo sorso e decise di non rivelare la sua identità.
«Ha ragione, Signor Mustang, ma devo avvisarla: non sono una che si arrende facilmente e Natale è domani. Rimarrò qui finchè non si deciderà a scegliere qualcosa che io possa fare per lei!».
Il Barone scoppiò in una fragorosa risata, irritando vistosamente la ragazza, poi si accomodò meglio nella sua poltrona.
«Vedi, Heartphilia, qualcosa che potresti darmi in cambio ci sarebbe. Non è un caso se il tuo nome non mi è parso nuovo!».
“Non dovrebbe esserle nuovo nemmeno il nome di Fairy Tail visto che abbiamo salvato l’intera città!” Pensò lei mordendosi il labbro inferiore e sperando che i suoi pensieri non trapelassero.
Non in modo palese, almeno.
«Mia figlia Riza è una grande appassionata di libri, nonché una sua grandissima ammiratrice!».
Quelle parole fecero dimenticare a Lucy ogni più piccolo sentimento di ostilità. Gli occhi le si illuminarono ancora, sperò perfino di incontrare la figlia e poterle autografare il libro.
«Ne sono molto contenta!» Ammise con un sorriso che lasciava trapelare il suo entusiasmo.
«Bene, perché sarebbe davvero un’ottima cosa se tu riuscissi a farmi avere un libro nuovo da regalare alla mia bambina!».
Il Barone poggiò la sua tazzina sul tavolo dirimpetto e attese la risposta dell’altra, troppo intenta a ritrovare il respiro per poter parlare.
«Mi sta chiedendo di portarle un libro entro stasera?!».
«Per la precisione! Vuoi dell’altro tè?».
❄❄❄
 
«Che cosa?! E’ forse matto?!» Levy per poco non capitombolò giù dalla scala che l’aveva portata fino al quinto ripiano della libreria. La grande biblioteca di Fairy Tail era stata ufficialmente adibita da loro due a “sala dei segreti”.
«L’ho pensato anche io, ma se è quello che vuole in cambio della Lacrima, ci riuscirò ad ogni costo!» Lucy strinse i pugni e sentì il cuore battere velocemente.
Era ancora mattina, il suo nuovo libro era ormai a buon punto e forse affrettando un po’ il finale …
«Lucy, ma hai impiegato interi mesi a scrivere questa nuova storia, me ne parli sempre così tanto e sei entusiasta! Dare il manoscritto al Barone Mustang significherebbe -».
«Perdere tutto, lo so. Ma Natsu ha sempre fatto molto per me e so che ci tiene tantissimo a poter partecipare insieme a noi nel creare un albero di Natale personalizzato. Non voglio che si senta escluso!».
«Lucy, stiamo parlando di Natsu, sono sicura che si metterà a far baldoria e nemmeno ci penserà più!».
La maga degli spiriti intrecciò le mani e rimase a fissare il pavimento. Non riusciva a pensare ad altro.
«No, Levy, voglio che Natsu si senta sempre parte di questa grande famiglia, anche nelle stupidaggini. E se questo significa rinunciare al mio manoscritto, sono pronta a farlo».
Si asciugò l’unica lacrima comparsa sulla guancia e sorrise in direzione della sua amica.
«E poi, ehi!, partiamo così spesso che non sarà difficile trovare qualcosa di nuovo da raccontare!».
❄❄❄
 
Tra le mura allegre della gilda cominciò a spandersi un delizioso profumo di arrosti e di soffritti. Ampie brocche di vino furono adagiate sulla tovaglia dove come centrotavola spiccavano meravigliose decorazioni di ghiaccio.
Gli Exceed, con l’aiuto di Wendy e di Asuka terminarono di appendere le ultime decorazioni, assicurandosi che si vedessero anche oltre le finestre.
Gajeel aveva uscito la sua amata chitarra e aveva intonato qualche melodia - solo vagamente natalizia - su richiesta di Levy che, come ringraziamento, aveva sostituito il suo cappello bianco da concerti con un buffo cappuccio da Babbo Natale.
L’aria di festa era palpabile, qualcuno ne stava approfittando per sbirciare i regali, qualcun altro aveva provato ad assalire le tartine preparate con cura da Mira.
Solo una persona, provando a non dare nell’occhio, era fuggita da quell’atmosfera allegra.
Natsu era salito al secondo piano, dove vi erano alcuni dormitori, e se ne stava affacciato alla finestra con la sua amata sciarpa attorno al collo.
“E’ ormai notte, si può sapere dove si è cacciata Lucy?” Pensava tra se e se rimanendo con la testa sotto quelle nuvole cariche di neve.
Il vento freddo continuava a spettinargli il ciuffo che, malamente, gli finiva sugli occhi infastidendolo.
Si portò una mano sul cuore e strinse la stoffa sotto di sé.
Che Lucy si fosse sentita male? Che avesse deciso di passare il Natale lontano da loro?
Perché avrebbe dovuto fare una cosa simile?
D’altronde, però, quella stessa mattina era uscita di casa molto prima che lui si svegliasse e, a giudicare dalle lenzuola immacolate, sembrava non avesse proprio dormito.
Che stesse nascondendo qualcosa?
«Basta, la vado a prendere fino a casa se necessario!» Decise portando le mani sui fianchi. Si ancorò al tubo di scolo dell’acqua e si accertò che nessuno lo stesse guardando, scivolò - congelandosi un po’ le mani - fino a toccare l’asfalto con i piedi.
Più che l’asfalto, aveva affondato gli stivali in interi centimetri di neve.
 
Magnolia, a quell’ora, era ormai deserta, seppur provenissero dalle case luci e canti di festa.
Era un’atmosfera surreale che, in altri frangenti, lo avrebbe reso allegro come un bambino.
Natsu arrivò davanti casa di Lucy e notò quella piccola lucina che teneva sempre accesa alla scrivania quando leggeva.
Si arrampicò, con qualche difficoltà, fino al balcone dove capitombolò dando una bella capocciata al muro di fronte.
Si massaggiò il bernoccolo.
Oltre la finestra - che aprì senza alcun impiccio - aveva notato come Lucy si fosse addormentata con la testa poggiata sulla scrivania.
Sotto la guancia, ancora aperto, vi era il suo manoscritto su cui spiccava in corsivo la parola “Fine”.
Lucy aveva gli occhi chiusi e il viso rilassato su cui risaltavano le piccole labbra rosate da cui provenivano lenti e profondi respiri. Un ciuffo di capelli biondi le sfiorava la guancia ricadendo fin sul maglione blu che le copriva le braccia.
Natsu rimase incantato qualche secondo ad ammirarla, era sempre così impegnato a farle dei dispetti da non aver mai realmente goduto di quella bellezza.
Le notti passate a scoprirsi lentamente, le stesse in cui lui - una volta - l’aveva baciata, continuavano a provocargli una strana sensazione allo stomaco.
Sentiva il bisogno di toccarle la guancia, sfiorarle il collo che trovava sempre colmo del suo profumo di cui amava bearsi la sera prima di dormire. Così come aveva scoperto di amare il suo seno caldo su cui, a volte, finiva per assopirsi mentre lei giocava con le ciocche dei suoi capelli rosati.
E, se c’era l’ennesima cosa che amava, era stendersi con lei avvolgendo entrambi nella sciarpa bianca di Igneel.
Era qualcosa di così intimo e personale che, condividerla, era per lui un gesto raro.
Non se n’era mai separato, né avrebbe mai voluto farlo ma avere qualcuno da scaldare con quella stoffa di drago lo rendeva felice.
Soprattutto perché - se n’era reso conto veramente da poco - era prezioso avere qualcuno che capisse la reale importanza che aveva per lui.
Sopraffatto da quei pensieri, Natsu non si rese conto di aver avvicinato il suo viso a quello della ragazza che, come colpita da un fulmine, si svegliò trovando quegli occhi nocciola di fronte a sé.
Lucy sobbalzò senza capire come, involontariamente, avesse finito con il tirare un calcio in viso al suo amico.
«Ti ho fatto male?» Chiese appena notò il ragazzo steso sul pavimento.
Natsu, per tutta risposta, sollevò un pollice per poi mostrare la guancia lievemente arrossata.
«Piuttosto, si può sapere che ci fai qui?» Chiese lui sedendosi sul pavimento e riservandole un’occhiataccia.
Lucy parve solo in quel momento accorgersi del cielo ormai nero, guardò l’orologio accorgendosi di come mancasse veramente poco alla mezzanotte.
«Ma è tardissimo!» Asserì sollevandosi in piedi e cercando gli stivali da indossare.
«E’ quello che penso anche io, per questo sono venuto a cercarti!» Sottolineò l’altro incrociando le braccia risentito.
«Devo assolutamente andare! Quanto cavolo ho dormito?».
«Andare? Non vieni alla gilda a festeggiare?».
Lucy arrossì in modo evidente, il volto di Natsu era colmo di dispiacere. Lo aveva visto così veramente poche volte.
«Ti prometto che sarò lì prima di mezzanotte!».
«Aspetta, Lucy!».
Ma Natsu non riuscì a raggiungere il suo polso per afferrarlo.
La maga si precipitò giù dalle scale.
❄❄❄
 
Natsu non ne poteva più di rimanere seduto a farsi torturare da Asuka che continuava a decorare sia lui che Happy con strani festoni luccicanti.
Aveva anche legato delle palline di natale alle loro orecchie e aveva tentato di truccarli con della salsa al pomodoro.
Natsu, seduto tra i cuscini della “zona concerto” che Levy aveva sistemato per permettere a tutti di godersi lo spettacolo del suo ragazzo, diede una triste occhiata all’albero di Natale.
Le decorazioni dei suoi amici brillavano sotto le lucine sui rami creando splendidi giochi di luci ed ombre.
Com’era bella la sfera di ghiaccio di Grey che ne prendeva ogni colore, quella di Lluvia sembrava perfino cambiar forma e plasmarsi sotto gli spostamenti d’aria.
Affondò ancora di più tra la sciarpa e i cuscini lasciandosi sopraffare dai pensieri.
“Non ho potuto appendere la mia pallina di fuoco e non potrò nemmeno festeggiare con Lucy che se n’è andata chissà dove. E perché nessuno la cerca qui? Che nessuno si sia accorto della sua assenza?”.
Levy era quasi tentata di avvicinarsi e vuotare il sacco, non riusciva proprio a vedere il suo amico combinato in quel modo. Era visibilmente triste e, essendo la vigilia, le  faceva doppiamente male.
Chissà quanto ci avrebbe messo Lucy? Era il caso di uscire a cercarla?
Non ebbe il tempo di finire il pensiero che la porta della gilda venne spalancata producendo un rumore assordante.
«Ditemi che sono ancora in tempo!» Lucy entrò di corsa, totalmente ricoperta dalla neve e con il viso visibilmente arrossato per il freddo, stringendo al petto un curioso fagotto.
«Sei arrivata finalmente! Si può sapere dov’eri finita?» Natsu la raggiunse a grandi falcate e, appena le fu davanti, portò le mani sui suoi capelli sciogliendo la neve che li ricopriva.
«Guarda cosa ti ho preso!» Lucy sorrise ignorando totalmente il volto preoccupato dei suoi amici che le stavano già portando delle coperte e qualcosa di caldo.
Le sue labbra stavano raggiungendo un cianotico preoccupante. Ma lei, semplicemente, era scaldata dal desiderio di rendere felice il suo amico.
Scoprì il fagotto tra le braccia e ne uscì una splendida Lacrima luccicante, subito la portò davanti il viso di Natsu e lo invitò a soffiarci dentro delle fiamme.
L’altro non se lo fece ripetere due volte e vide presto la Lacrima riempirsi di splendido fuoco scarlatto.
«Ma è meraviglioso!» Annunciò afferrandola tra le mani e notando come non si fosse per nulla arroventata. Era composta da un isolante magico capace di racchiudere le fiamme senza diventare incandescente.
Natsu la strinse al petto prima di urlare a Gajeel di aiutarlo ad appenderla in qualche modo. Il dragon slayer creò un piccolo gancio di ferro e allungò un braccio per posizionare la nuova decorazione tra quelle già appese.
Fu questione di pochi attimi, giusto il tempo di far incrociare gli occhi di Natsu con quelli di Lucy, che l’orologio scoccò la mezzanotte.
«E’ Natale!» Annunciò Asuka fiondandosi tra le braccia di sua madre che la riempì di baci. L’intera gilda cominciò a scambiarsi gli auguri e a stringersi in teneri abbracci, qualcuno aveva cominciato a brindare, qualcun altro si era tuffato sulle tartine gelosamente custodite da Mira.
Lucy e Natsu si avvicinarono fino ad avvolgersi a vicenda in un intimo abbraccio. La ragazza poteva sentire il cuore dell’altro battere forte contro il proprio petto.
Lo sentì sorridere.
«Sono così felice! Grazie, grazie, grazie!» Le disse stringendola fino a farle mancare il fiato.
«Ero sicura che avresti apprezzato!» Lucy rise e poggiò la sua guancia ancora fredda contro quella dell’altro che, senza pensarci due volte, portò le mani sul suo viso prima di far collimare le loro labbra.
Lucy arrossì tremendamente cercando di distaccarsi, ma la gioia di Natsu trapelava anche dalla decisione con cui le aveva dato il bacio.
«Che cosa stai facendo qui davanti a tutti!» Sussurrò poi portando le dita davanti gli occhi come per nascondersi. L’intera gilda era rimasta immobile e in silenzio.
Natsu portò la testa di lato con aria interrogativa.
L’aveva baciata, cosa c’era di strano?
«Sono nostri amici, non credo che si sconvolgeranno. Anche loro hanno dato dei baci!» Puntualizzò incrociando le braccia con aria risentita.
La gilda annuì, come se tutti sapessero già della loro storia e aspettassero solo che fosse ufficializzata.
La maga sospirò pesantemente, d’altronde a Fairy Tail era decisamente difficile nascondere qualcosa.
La musica ricominciò a spandersi per l’aria  e i bicchieri furono nuovamente colmi di vino, la tavola imbandita presto svuotata e le luci cominciarono a riflettersi anche sulla Lacrima con il fuoco scoppiettante.
❄❄❄

Lucy, quella sera, lontano da altri occhi, spacchettò il suo regalo.
Natsu era partito in missione con Happy qualche settimana prima e non aveva voluto sentire ragioni quando Lucy si era opposta. In quell’occasione, senza farle scoprire nulla, aveva guadagnato un libro dalla meravigliosa costina rilegata in pelle.
Sulla copertina risplendevano delle pietre preziose ed erano ancorate con dei sottilissimi fili d’oro.
«E’ stupendo!» Riuscì solo a dire mentre ne sfogliava le pagine sottili. Pagine totalmente bianche che aspettavano solo di essere scritte.
«Puoi scrivere delle mie inestimabili gesta!» Annunciò tutto fiero il mago incrociando le gambe sulla coperta. La ragazza gli rifilò un’occhiataccia senza però smettere di sorridere.
Era veramente felice, soprattutto perché il suo libro - concluso in fretta e furia - non era stato dato via invano a giudicare dall’entusiasmo del suo mago.
 
«Neh, Lucy!».
«Dimmi, Natsu».
«Quando, tra qualche settimana, smonteremo l’albero, posso metterla qui la mia Lacrima?».
«Qui sul letto?».
«No, sopra la scrivania dove ti metti sempre la sera. Così avrai sempre il mio fuoco… a farti… luce».
Lucy si rigirò sotto le lenzuola e scoprì che Natsu, in qualche modo, era riuscito ad addormentarsi. Sorrideva, come se l’idea di mettere quella strana pallina nella stanza lo emozionasse.
La ragazza gli scompigliò i capelli e si strinse un po’ di più a lui e a quella morbida sciarpa che non abbandonava mai.
«Certo che puoi, questa ormai è anche casa tua!».
Chiuse gli occhi a quel pensiero e, dopo avergli sfiorato le labbra, cadde anche lei tra le braccia di Morfeo.


 
Angolo autrice: Bentornati tra le mie storie su questi amorevoli piccioncini!
Scherzi a parte, spero di non essere sforata nell'OOC e di aver mantenuto credibili tutti i personaggi.
Ne approfitto per ringraziare il gruppo di Fanwriter.it che, anche stavolta, mi ha spronata tantissimo e mi ha fatto divertire.

A presto, e buon clima natalizio <3

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: SkyDream