Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: SusyToma    06/12/2020    0 recensioni
1865. Inghilterra.
Richard White è un uomo introverso e di poche parole, ma c'è una cosa che ama più di se stesso ed è sua moglie Bridget.
Quando una sera tornando a casa si accorge che qualcosa non va, comincia a preoccuparsi soprattutto per l'intrusione delle sue pettegole cugine. Cosa gli nasconde sua moglie?
Una storia breve regency dove due coniugi innamorati sono alle prese con una notizia che cambierà per sempre le loro vite.
Genere: Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry | Contesto: Periodo regency/Inghilterra
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
68747470733a2f2f696d672e776174747061642e636f6d2f73746f72795f70617274732f3939313730393636382f696d6167
Nota dell'autrice.

Questa aggiunta alla storia che completa Una lieta notizia è dovuta alla voglia di scrivere un altro piccolo quadretto familiare ai coniugi White sfruttando questo periodo natalizio. Spero che la piccola parentesi vi sia piaciuta perchè io ho adorato scriverla.





Bridget White non era mai stata una donna che amava in maniera eccessiva le feste, ma quella di Natale rappresentava l'eccezione a cui non poteva rinunciare.
Reputava suo marito il migliore del mondo quando ogni anno acconsentiva ad aprire la casa al vicinato dal momento che conosceva la sua indole tranquilla e amante del silenzio.
I preparativi erano numerosi e Bridget adorava occuparsene in prima persona per poi gioire nel vedere l'espressione entusiasta di tutte le persone che aveva invitato. Di solito era il giorno della festa quello in cui era più felice, ma quest'anno non riusciva a esserlo del tutto e se ne rammaricava ogni secondo che passava.
«Mi dispiace molto Mrs White, le assicuro che ho guardato ovunque. Non c'è traccia dello scialle che cercava» si scusò per l'ennesima volta la cameriera a testa china. Bridget comprendeva benissimo che arrabbiarsi con la domestica non sarebbe servito a nulla, sapeva quanto in quella casa tutti fossero ligi al dovere tuttavia non riusciva a spiegarsi la sparizione di un oggetto a lei tanto prezioso.
«So che tutti sono occupati per stasera, ma lascia che venga qualcuno ad aiutarti forse stavolta sarai più fortunata» suggerì con una piccola speranza che non accennava a spegnersi. Come poteva essere andato perso un oeggetto di così scarso valore?
La cameriera annuì e con un piccolo inchino lasciò la stanza proprio mentre Richard entrava.
«Problemi?» chiede seguendo con lo sguardo la donna che usciva in tutta fretta. Non ricevendo subito risposta, raggiunse a grossi passi sua moglie guardandola con attenzione. «Bridget stai bene vero? Non ti sei affaticata troppo in questi giorni?»
«Sto benissimo» rispose lei con un piccolo sorriso. Da quando aveva scoperto di essere incinta, Richard non riusciva ad evitare di preoccuparsi. Il suo sguardo si posò sul ventre gonfio che nemmeno gli abiti larghi riuscivano a nascondere. Era al sesto mese e per quanto non stesse nella pelle di abbracciare il suo bambino, non riusciva a pensare di voler tenere entrambi i suoi beni più preziosi al sicuro da ogni rischio.
«Sto bene» ripeté Bridget carezzandogli una guancia. «Non sono stanca per i preparativi, ma arrabbiata perché non riesco a trovare il mio scialle preferito. Era il regalo di mia madre rammenti? È l'ultimo ricordo che conservo di lei e volevo metterlo stasera per la festa, non capisco come possa essere sparito nel nulla. So che è solo un oggetto, ma ci tenevo tanto».
«Il tuo scialle» ripeté Richard scuro in volto mentre la consapevolezza di aver arrecato danno alla sua adorata moglie lo faceva sentire un pessimo marito. Non sopportava vedere la sua Bridget così triste. Era sempre stata bella, ma da quando era incinta brillava di luce propria e sapere di essere lui l'artefice di quel cattivo umore, lo spinse a svelarle la verità. Si schiarì la gola pronto a rivelare ogni cosa, ma fu interrotto da un discreto bussare alla porta.
«Chiedo scusa signori» avvisò Alfred. «Sono appena arrivate le signorine Alder».
Mr White si astenne dal manifestare il malcontento che provava in quel momento. Era già preparato a dover sopportare rumori e confusione per tutta la serata in vista della festa, ma dover tollerare anche il chiacchiericcio infinito delle cugine era decisamente troppo.
«Grazie Alfred, puoi farle entrare» rispose Bridget girandosi verso di lui. «Puoi andare nel tuo studio a finire di lavorare, qui ci penso io».
Non aveva nessuna carta da leggere, né del lavoro arretrato che aveva portato a casa, ma sua moglie lo conosceva meglio di chiunque altro e sapeva bene l'avversione che aveva verso quelle donne troppo prolisse per cui accettò senza indugio quella proposta vantaggiosa. Baciò la consorte sulla guancia mentre con gli occhi la ringraziava mille volte e promise a se stesso di farla sempre sorridere.La festa fu un vero successo, Bridget ricevette numerosi complimenti dagli ospiti che riempirono la sala. Natale sarebbe stato tra un paio di settimane, eppure quella sera si respirò la stessa identica magia.
Era la sua seconda festa ufficiale da quando era diventata Mrs White ed era felice di aver inaugurato una nuova tradizione natalizia che tanto le ricordava quella che organizzava sua madre quando era ancora in vita. Desiderava che diventasse un'occasione annuale speciale per chiunque, anche quando il nascituro avrebbe visto la luce. Non le importava quale fosse il sesso del suo bambino ed era sollevata che nemmeno suo marito avesse espresso preferenze in merito, era certa che avrebbe in ogni modo allietato le loro vite.
«Stanca?» domandò premuroso Richard quando la raggiunse in camera da letto. La cameriera aveva appena finito di aiutarla a spogliarsi e sistemare i capelli e uscì silenziosamente mentre suo marito si avvicinava. «Vuoi che ti faccia portare qualcosa per conciliare il sonno?»
«No, sto benissimo» gli sorrise Bridget. I piedi le dolevano, non vedeva l'ora di mettersi a letto ma era davvero felice e tutto il resto passava in secondo piano. «Domani mi concederò una lunga giornata di riposo, ma oggi è stato fantastico».
«Lo penso anch'io» ammise Richard aiutandola a sedersi sul letto. «Di solito le feste non sono così belle e gioiose, ho sposato la donna più in gamba del mondo se adesso apprezzo questo genere di cose e non sono l'unico a pensarlo sai?
Sono un uomo davvero fortunato e ne sono consapevole da quando ti ho sposata. Lo diventerò ancora di più quando stringeremo la nostra creatura in braccio, io la amo già e volevo dimostrartelo in qualche modo».
Bridget stava per replicare che non aveva bisogno di alcuna dimostrazione, sapeva quanto suo marito fosse poco incline a parlare di sentimenti come tutti gli uomini, ma restò senza parole quando Richard tirò fuori dall'armadio un pacchetto legato da un delizioso nastro rosso.
«Devo confessarti di averti rubato qualcosa qualche giorno fa, ma l'ho fatto solo per uno scopo nobile che spero ti piaccia».
Sua moglie sciolse il nastro aprendo il pacco e Richard si sedette al suo fianco per riuscire a godere della sorpresa dei suoi occhi mentre toglieva dallo scatolo la sua sorpresa.
«Ho rubato il tuo scialle per portarlo alla sarta dando precise istruzioni affinché ne creasse uno identico per il nostro bambino» spiegò emozionato. «Ho richiesto che fosse usato un colore neutro cosicché possa essere usato sia se è un maschio, sia se è una femmina. Ho pensato che il nostro piccolo o la nostra piccola avrebbe avuto bisogno di un ricordo di sua nonna, la persona a cui sarò sempre grato perché ha donato la vita alla donna più straordinaria che conosca e che sarà una madre fantastica».
Richard aveva agito d'impulso, cosa che non faceva quasi mai essendo un uomo riservato e molto riflessivo quando si trattava di prendere decisioni. L'altra sua azione avventata era stata chiedere la mano di Bridget dopo pochi giorni di conoscenza e ringraziava sempre il cielo per aver avuto risposta positiva così immediata. Adesso però cominciò a dubitare di tanta impudenza, sua moglie non parlava ma piangeva e lui non riusciva a sopportare la vista delle lacrime sul viso della donna che amava.
«Briget...» mormorò incerto. «Mi dispiace se ti ho fatto preoccupare per lo scialle, come vedi non è rovinato. Io volevo solo...»
«Richard» lo interruppe lei posando lo scatolo sul letto e gettandosi tra le sue braccia. «Questo è il regalo più meraviglioso che potessi farmi, grazie amore mio. Grazie!»
Sollevato lui l'abbracciò facendo attenzione a non stringere troppo ora che la pancia toccava la sua come a ricordargli che erano in tre adesso.
«Ma stai ancora piangendo» osservò confuso. «Sicura di star bene tesoro mio?»
«Sono lacrime di gioia sciocchino, e sì sto benissimo. Magnificamente direi perché ho il marito migliore del mondo, posso avere un bacio dal futuro papà adesso?»
Richard White era una persona mite, leale, non amava rispondere a provocazioni preferendo usare la logica o l'intelletto per avere la meglio. Stavolta però si sentì in grado di rispondere alla sfida lanciata da sua moglie, d'altronde era pur sempre un uomo innamorato ed era certo al mondo non esistesse nessuno capace di resistere a un richiamo del genere.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: SusyToma