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Autore: Arvistloe    10/12/2020    0 recensioni
Tre capitoli, tre storie, tre piccole favole dove tristezza, felicità, amore, comprensione, sogni, redenzione...formano tre piccoli momenti, dove si può anche sorridere.
Colonna sonora: listen to your heart (roxette)
Genere: Hurt/Comfort, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucifer si aspettava di tutto, anche se era Trixie. Il coltello che aveva in mano, Trixie gratto appena il petto del bambolotto. Con sua sorpresa Lucifer scoprì che era senza vestiti, coperto di stickers di squadre di calcio locali. Il re dell'inferno comprese perché sentiva sempre freddo alla schiena. Se avere potuto, avrebbe abbracciato Trixie per ringraziarla.

Il bambolotto Lucifer si ritrovò, sempre sulla scrivania nella camera di Trixie, in una bacinella piena di acqua calda e sapone. Ma non fu immerso totalmente in modo sbrigativo. Trixie lo appoggiò al bordo della bacinella, lasciandogli fuori solo la testa. Con delicatezza, Trixie gli disse mentre gli lavava i capelli multicolori
"Questo shampoo scioglie tutti i nodi. Guarda che capelli lunghi possiedi..." Mettendogli un solo bigodino
"...Non credere di essere il mio primo cliente…"

Trixie ridacchio
"...molte volte trovo un giocattolo malandato, così lo curo. Guarda..." Trixie indicò una zona della sua libreria, piena di bambole e bambolotti di ogni tipo
"...Mi piace dargli una seconda possibilità. Delle volte diventano regali, ma solo per chi conosco li tratterà bene. Una volta regalai una Barbie, cui avevo dovuto tagliate i capelli rovinati, a una mia compagna di classe che faceva la chemioterapia, quindi era calva. Una Barbie con una maglietta di mia opera, con la scritta: Con i capelli o senza sono sempre una guerriera. Era così contenta. La frase un'idea di Maze…"

Trixie divenne triste
"...Mi manca Maze. Ma anche lei deve starci lontana…"
Trixie accenno un sorriso
"...La mia compagna guarì. La mia Barbie resta la sua bambola preferita. Ma tu resterai con me sempre. Non lo so perché, ma mi ricordi lu...quello che non si deve nominare. Forse perché sembri fatto di una scorza dura. Invece sei stato così tanto maltrattato da anche persone che credevi amici. Gente cattiva che non capiva quanto sei simpatico, divertente, con la voglia di una famiglia, pronto a tutto per essere accettato…"

Trixie abbassò lo sguardo, capendo Lucifer che stava parlando di lui. Sfoggiando un piccolo sorriso, Trixie continuo nel pulire il viso del bambolotto, riprendendo nel parlare
"...se riuscirò a pulirti bene, forse ti regalerò a mio fratello. La mamma vuole comprargli una culla. Lo farà soffrire, perché come Charlie, in una culla le ali così tenere fanno male. L'ho visto proprio con Charlie. Un pomeriggio l'ho messo in una piscina di plastica rotonda, lui ha tirato fuori le ali, sembravano fatte di seta. L'ho detto a Linda, ma non mi credete. Io per il mio fratellino sono già pronta. Qualche giorno fa ho comprato una piscina richiudibile di plastica rotonda. La mamma dovrà capire che la culla non va bene. Ecco, ora il tuo viso può dirsi pulito. Aspetta qui, ti cerco un vestito"

Mentre Trixie cercava un vestito per il bambolotto, in una scatola nell'armadio, Lucifer era entusiasto di quella umana. Quella umana, aveva capito cose che neanche Amenadiel per suo figlio. Il re dell'inferno giurò che se fosse venuto fuori da quella maledizione, avrebbe passato più tempo con Trixie, sentendo un orgoglio quasi paterno. Anzi, sapere Trixie vicino al miracolo fatto con Chloe, rendeva Lucifer certo che era al sicuro.

Tirato fuori dall'acqua calda nella bacinella, Trixie asciugo il bambolotto Lucifer, mettendogli un vestito da giardiniere, con addirittura un piccolo cappello di paglia, dicendogli tutta contenta
"Ora ti faccio vedere alla mamma"

Chloe era seduta nel divano, con indosso una camicia da notte celeste, mentre rideva per un film comico. Rise ancora di più vedendo il bambolotto, mentre Trixie si sedeva accanto a lei. Lucifer come avrebbe desiderato abbracciarla, baciarla, posare la mano sul ventre. Come se lo sapesse, Chloe appoggiò il bambolotto sul ventre gonfio, dicendogli con un ampio sorriso
"Benvenuto in famiglia"

Trixie appoggiò la mano destra accanto al bambolotto sul ventre di Chloe, dicendo rivolto al fratello lì dentro
"Fratellino, alla nascita lo troverai nella tua camera"
Chloe bacio il naso del bambolotto, facendo felice Lucifer ma con pensieri terribili su cosa fare alla strega che lo aveva reso in quello stato.

Giorni dopo.

Il bambolotto Lucifer aveva trovato posto su un mobile all'entrata, potendo da lì vedere quasi tutto l'appartamento. Delle volte Trixie tornando o andando a scuola, lo salutava. Altre volte Chloe rientrando gli dava una carezza sulla testa.

Un pomeriggio, il bambolotto Lucifer se fosse stato di presenza avrebbe terrorizzato un umano, quell'umano era Jed, l'ex di Chloe. Il dj si presentò un pomeriggio con un grande mazzo di rose per Chloe, non dimenticando Trixie con un cd autografato da una cantante adorata da lei. Ancora peggio per Lucifer, Jed era rimasto per il pranzo.

Da sopra il mobile, Lucifer gridava ogni maledizione a Jed, soprattutto quando lo vide stringere nelle sue mani quelle di Chloe, chiedendole con tono amichevole di fronte a Trixie
"Chloe, mi sbaglio o sei in congedo maternità finché il piccoletto non viene svezzato?..."
Chloe annuì di si è Jed le bacio la mano destra, facendo immaginare a Lucifer tutto il male che voleva fargli
"...quindi siamo tutte due a riposo. Io devo preparare le musiche per un nuovo spettacolo. Posso ogni tanto venire qui per passare un po' di tempo con voi due"
Indicò Trixie che sorrise, facendo spezzare il cuore di Lucifer, ancor più lo intristì il sì di Chloe, che gli propose il giorno dopo di accompagnarla per la prima ecografia.

Quella notte Lucifer voleva solo scomparire. Aveva visto uno sguardo fin troppo felice di Chloe per Jed. Dalla porta a vetro del patio poteva vedere la luna piena con qualche stella. Si concentrò, chiedendosi se quello era il suo inferno. Cominciò a credere che forse era morto durante la battaglia contro Michael in centrale. Stava fissando le stelle, quando vide Chloe entrare in cucina, ma tornò indietro. L'amata del re dell'inferno guardò le stelle, dicendo
"Tuo padre creò le stelle. In fondo era una brava persona. Spero tu sia bello com'era lui, quel maledetto demone rubacuori. Non gli auguro troppo male, tu sei qui anche grazie a lui. Però non posso non augurargli di non soffrire un po'. Credo si sia spaventato dopo il mancato matrimonio. Ma non ci pensiamo. Staremo benissimo senza il suo mondo tra inferno e paradiso. Non trovi Jed simpatico? Vedremo come andrà"
Una minuscola lacrima cade dall'occhio destro del bambolotto Lucifer.

La mattina dopo, qualche ora prima che Chloe andasse per l'ecografia.

Busso alla porta dell'appartamento un uomo alto, con in testa un cappello da baseball rosso da cui uscivano ai lati lunghi capelli neri, neri come la barba ben curata. Quello sconosciuto con indosso un paio di jeans scuri e una maglietta avana, muovendo nervosamente i piedi in scarpe da tennis molto vissute, disse a Chloe trovando la detective che era più alto di lei
"Mi scuso per il disturbo. Sono un collezionista di bambolotti riproducenti troll nordici. Da mie indagini in ambienti di collezionisti, sono venuto a sapere che lei possiede uno…"

Lucifer tremo nella sua immobilità
"...sono disposto anche nel darle cinquemila dollari"
Chloe sorrise nervosamente allo sconosciuto. Quella cifra gli sarebbe servita visto il nuovo figlio. Ma pensò che quel bambolotto un po' gli sarebbe mancato non vederlo. Decise di far decidere a Trixie che chiamò. Trixie scosse la testa decisa
"Mi dispiace signore. Il troll rimane qui con noi"
Lo sconosciuto le disse
"Ti rendi conto che non guadagni nulla?"

Trixie annuì di si, con sua madre dietro di lei che chiuse la porta. Sul mobile Lucifer fu felice della cosa. Fuori, lo sconosciuto si incamminò nel parcheggio, andando dietro dei cespugli dove c'era Azrael. L'angelo della morte gli disse tutta contenta
"Ora posso dire di avere tre fratelli preferiti. Primo Lucifer, poi tu e Amenadiel"
Quello di fronte a lei fu circondato da una luce divina, divenendo i vestiti una tunica bianca, aggiustandosi i capelli con la mano destra che aveva un buco in mezzo il palmo, come sull'altro palmo e ai piedi. L'essere di luce disse a Azrael sorridendo
"Addirittura prima di Amenadiel"
Raggiante, Azrael lo abbracciò, dicendogli
"Jesus grazie, spero che quel testone di Lucifer non rovini tutto. Comunque lo obbligherò di fare un lungo discorso con te" Un lampo dietro i cespugli, i due erano scomparsi.

Poco più tardi.

Jed arrivò in orario, andando via quasi subito quando Chloe dovette correre in bagno per rimettere, disgustato. Un po' sollevata, Trixie aiutò sua madre ad arrivare al divano dove si sedette. Nel frattempo il bambolotto Lucifer si mosse. Chloe era troppo stanca per accorgersene con Trixie accanto che le porgeva ogni tanto un bicchiere con dentro acqua e limone. Solo che le cose precipitarono. Lucifet sentì Trixie dire spaventatissima al telefono
"Papà la mamma sta molto male. Vieni subito"
Il bambolotto Lucifer si mosse così tanto da cadere dal mobile.

Dan trovò nel parcheggio Trixie che gli indicava di mettere l'auto dove era lei. Poco dopo Lucifer, con tra le braccia Chloe stile sposa, entrò sul sedile posteriore. Il re dell'inferno disse a Dan, mentre Trixie saliva sul sedile davanti del passeggero
"Le domande dopo. Andiamo subito in ospedale, non si sente bene"
Chloe cercò di dire qualcosa, ma era debole.

Pronto soccorso.

Amenadiel comparve nella sala d'attesa con accanto suo padre. Vide Lucifer, seduto che parlava con Dan, Trixie e Maze. Vedendoli, Lucifer gli andò incontro, dicendogli preoccupato
"Vi prego fatte venire Gabriel il guaritore. I dottori umani non capiscono perché Chloe sia così debole. Per loro non preoccupatevi. Già spiegato tutto"
Dio annuì di sì.

Nella camera d'ospedale.

Chloe era confusa oltre che molto debole. Le sembrava che Lucifer l'avesse portata in braccio fin dentro il pronto soccorso. Preoccupata si chiese dov'era Trixie. Con fatica, sentendosi come ubriaca, trovò il telecomando, con il tasto per far venire una infermiera. Stava per schiacciare il tasto, quando una mano gli tolse il telecomando. Lo stesso le allargò con due dita l'occhio destro, per poi tastare il ventre gonfio.

Chloe non si accorse che Amenadiel aveva fermato il tempo, entrando nella camera con Lucifer, Dio il loro padre. Ma anche un altro angelo bruno, il guaritore Gabriel. Questo, dopo aver visitato Chloe, disse agli altri tre eterni
"Vi rendete conto che a differenza del figlio di Amenadiel, che fu generato con il padre umano, il padre del piccolo era nel pieno dei suoi poteri?…" Rivolto a Lucifer
"...Tu con lei avete rotto il sigillo di non procreazione degli angelici o demoniaci con un grande e infinito amore"
Chloe, proprio come una ubriaca, disse
"Questo mascalzone…"
Battendo la mano sul petto di Lucifer
"...cinque volte in neanche quarantotto ore"
Lucifer sorrise un po' orgoglioso che tutti sapessero quanto era proficuo nel sesso. Ma Gabriel tossi, dicendo a Chloe
"Ora ti dobbiamo portare in un altro posto. Sei così stanca perché stai per partorire…"

I tre eterni erano esterrefatti, mentre Gabriel toccò la fronte di Chloe, facendola addormentare, spiegando
"A differenza delle gravidanze umane, quella di un angelico dura solo sei mesi. Dove la portiamo?"
Lucifer ebbe una idea.

Poco dopo, attico di Lucifer.

Chloe si svegliò un po' stordita. Si guardò intorno scoprendo che era nel letto di Lucifer. Vide attaccata al suo braccio destro una flebo, con un liquido verde che scendeva. Stava per alzarsi, ma Trixie e Dan entrarono nella camera fermandola. Dan le disse mentre Trixie saliva sul letto
"Devo dirti molte cose. Tieni presente che non ti mentirei mai"

Lucifer era nel soggiorno che camminava avanti e indietro, preoccupato che Chloe ugualmente non lo volesse vedere. Con lui c'erano Dio, Maze, Amenadiel, Azrael, Linda e Gabriel seduto al bancone del bar sminuzzava delle erbe in un mortaio. Dan uscì dalla camera con un mezzo sorriso, dicendo a Lucifer
"Lucifer, lei comprende ogni cosa, anche il fatto che fra poco vedrà suo figlio. Vuole parlare con te"

Un urlo di Chloe fece alzare Gabriel, dicendo a Lucifer "Preparati stai per diventate padre"

Nella camera, Chloe cercò di respirare come aveva letto in un libro, non avendo fatto ancora il corso per parto, di solito negli ultimi mesi di gravidanza. Trixie le disse
"Mamma posso far venire qui papà Lucifer?"
Per Chloe era strano che lo chiamasse così. Tra forti contrazioni annuì di si.

Un re dell'inferno titubante entrò con Gabriel che le disse
"Mia cara io sono quello che farà nascere tuo figlio. Ora togliamo la flebo di mandragola…"
Togliendo l'ago dal braccio di Chloe, continuando
"...Ora metterò delle erbe sul tuo ventre. Ma avendo qui il padre…"
Fece segno a Lucifer di avvicinarsi
"...se gli permetti di mettere la mano sul ventre, tenendo una tua mano, farà diminuite le contrazioni"
Chloe annuì si.

Pochi momenti dopo.

Un pianto di neonato fece tirare a tutti un sospiro di sollievo. Trixie era commossa, dicendo ancora incredula
"Sono una sorella maggiore...sono una sorella maggiore"
Nella camera, aiutato da Maze e Linda, Gabriel controllo il neonato. Tutte tre seguiti con apprensione da Lucifer. Chloe, semi seduta nel letto, era stremata ma felice. Fu ancora più felice vedendo Lucifer che cullava il loro figlio tra le braccia portandoglielo. Decisero di chiamare la nuova vita Luc.

La mattina dopo.

Chloe si svegliò nel letto sorridendo. Stava guardando una scena che la commosse quasi alle lacrime. Poco più in là, suo figlio era appoggiato su un tavolo, fatto portare apposta da Lucifer, lo stesso Lucifer stava cambiando il pannolino del figlio. Accanto Trixie che gli faceva da assistente. Con cautela, Chloe scattò una foto con il cellulare, soprattutto per immortalare il re dell'inferno in maniche di camicia.

Chiuso il vestitino del figlio, Lucifer notò con piacere la manina del piccolo che teneva saldamente due dita della sorella. Un gesto che faceva contento il re dell'inferno, facendolo solo a lui, Trixie o Chloe. Con delicatezza, Lucifer portò il figlio tra le braccia, avvolto in una candida coperta di lana.

Un paio di ore dopo.

Chloe era raggiante, allattando suo figlio seduta nel divano. Era avvolta in un mare di coperte e cuscini. Un'idea di Lucifer. Arrossi un po', ripensando che mentre Lucifer le metteva intorno coperte e cuscini, le aveva posato leggeri baci su labbra e guance. In fondo le faceva piacere tutte quelle coccole da parte di Lucifer.

Canticchiando al figlio, sentì il suono dell'ascensore che si aprì. Uscì Lucifer dall'ascensore con due grossi pacchi di cartone di pannolini per neonati. Appoggiò le scatole sul pavimento, vicino al bancone del bar nell'attico. In quel momento, Chloe decise di parlate con lui. Le sembrava il momento migliore, perché Trixie era in balcone con Maze, la sua amica ritrovata. Con un mezzo sorriso, disse a Lucifer
"Luci, vorrei parlare con te"

Lucifer si sedette accanto a lei nel divano, togliendosi la giacca. Ma prima che potesse continuare, il re dell'inferno le disse tutto contento
"Prima vorrei dirti io una cosa. Mio padre a finalmente capito i suoi sbagli. Non devo più tornare all'inferno per gestirlo. Nessun demone può uscirne, neanche evocato come fece Eva. Sono in pratica libero con tutti i miei poteri. Ora dimmi cosa volevi"

Chloe accarezzo la testolina del figlio, cercando di non seguire il cuore ma il cervello
"Lucifer no...nostro figlio non dovrebbe avere troppi cambiamenti. Quindi stavo pensando che io e Trixie dovremmo tornate nell'appartamento"

Il sorriso sul viso di Lucifer si spense, chiedendogli
"Ma perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Ti chiedo scusa se sono mancato in qualcosa"
Chloe scosse la testa sorridendogli
"Sei perfetto. Ma guardiamo in faccia la realtà. Ora più che mai, essendo libero devi goderti la vita. Potrai venire a trovare quando vuoi nostro figlio"

Lucifer guardò suo figlio, dicendo a Chloe
"Chloe, comprendo che pensando fossi un codardo, ti sei abituata a una vita senza di me. Per questo ti ammiro. Tante altre donne in eoni, pensando di attendere miei figli, ma era improbabile, abortirono o uccisero i figli appena nati. Tu invece sei stata così protettiva con Luc…"
Si impose di non mostrare lacrime
"...come ben sai, io volevo tornare, prima ancora di sapere che eri incinta di nostro figlio. Io ci sono, possiamo essere felici assieme, formando quella famiglia un po' nostro sogno. Quindi per favore, togliti dal cuore, dal cervello ogni progetto che avevi fatto, pensando che io non ci sarei stato. Qui all'attico, non mancherà nulla a te o i nostri figli, perché come sai Trixie la considero come figlia mia. Qui Luc potrà aprire le ali quanto vuole. Anzi voglio farti partecipe di una bella notizia..."

La guardò, sorridendo con mille speranze nell'animo
"...Linda si trasferisce con Amenadiel nell'appartamento qui sotto. Il figlio, grazie ai consigli di Trixie a finalmente mostrato le ali. Persino Dan, si trasferisce nell'altro appartamento. Il tuo ex vuole vedere spesso l'angelo Charlotte. Quindi perché andare all'appartamento?..."

Guardò Chloe con gli occhi lucidi
"...all'ascensore ce un videocitofono, potendo salire solo chi conosce il codice alfanumerico. Poi ce Maze, qui nell'attico, nella camera accanto a quella di Trixie. Addirittura ho fatto insonorizzare il soffitto del Lux. Ma se vuoi altro devi solo dirlo. Chloe ti prego, possiamo essere felici. Diamoci una possibilità, la meritiamo"

Chloe fisso Lucifer con gli occhi sgranati. Per lei e i suoi figli aveva fatto impensabile. Voleva dirgli qualcosa ma si accorse che suo figlio aveva smesso di succhiare il seno. Con delicatezza, un po' commossa, Chloe gli passò il figlio, dicendogli con lacrime che gli bagnavano le guance
"Vuoi fargli fare tu il ruttino? Lucifer, dimentica le mie parole di prima. Si voglio darci una possibilità. Ti amo, ti amo tantissimo"
Lucifer la bacio, dicendogli con la fronte appoggiata alla sua, in mezzo il figlio
"Chloe io ti amo, ti amo. Comprendi quanto sua importante il nostro amore? Riesco persino a dirti queste tre parole che credevo mai di dirle. Ti amo, ti amo"
Portando il figlio sulla spalla, sotto lo sguardo adorante di Chloe.

Rientrando dal balcone, Trixie e Maze trovarono Lucifer e Chloe che coccolavano il figlio. In paradiso, Dio sorrise compiaciuto. Finalmente sentiva i cuori di Lucifer e Chloe battere insieme, segno che il sentimento dell'amore era tornato forte tra i due.

FINE delle storie e delle favole.
   
 
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