Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: 8iside8    11/12/2020    2 recensioni
La Fata Nera è stata sconfitta e Storybrooke credeva di essere salva. Dopo poche settimane di pace, Killian Jones scompare ed Emma non si da pace.
La svolta arriva quando una nuova pista si palesa grazie a Tremotino.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Emma era distrutta, voleva solo dormire. La notte era trascorsa lentamente, gli appostamenti non erano divertenti e una notte intera era stata troppo. Sperava che la sconfitta della Fata Nera le regalasse un po’ di quiete, ma non era stato così. Si trascinò fuori dalla macchina e in casa si versò un bicchiere di rum. Faceva roteare il liquido nel bicchiere e fissava il pavimento. Killian. Pensava sempre a lui. Ormai non sapeva più dove cercarlo. Suo marito. Il suo Vero Amore. Svanito davanti ai suoi occhi in una nube di sabbia. Nessun indizio. Non aveva niente da cui partire. Gli incantesimi di tracciamento non indicavano luoghi, cosa che non aveva senso, perché anche se fosse stato morto avrebbe dovuto rivelare dove fosse il corpo.
Per Emma era peggio che saperlo morto. Questo le faceva male, questa volta la speranza era anche la tortura. Mai aveva vissuto un così grande senso di incertezza. Per tutto il tempo dell'appostamento aveva controllato che il suo solo, vago, sospettato facesse qualcosa di insolito. Aveva ottenuto un frustrante niente. Terribile. Era così la sua vita, terribile in ogni senso del termine. Le cose terribili che le erano capitate le erano pesate, ma le aveva superate. Ora non sapeva come fare. Stava rendendo ogni momento votato solo alla spasmodica ricerca di Killian. Sua madre le dava sostegno e suo padre aveva interrogato ogni abitante di Storybrooke, senza ottenere altro che auguri per le ricerche del genero. Doveva farcela. Doveva trovarlo, loro si trovavano sempre.
Una lacrima scese lungo la sua guancia e buttò il rum giù, d'un solo fiato. Si stese sul divano e si coprì con un panno blu, il colore dell'oceano. Non poteva tornare a dormire in camera finché non fosse tornato Killian. Perché il capitano Killian Jones doveva essere vivo. Il sole stava facendo capolino da dietro la finestra, riflettendosi sul volto di Emma. Non aveva dormito molto, aveva preso sonno solo le prime ore del mattino. Si andò a versare del caffè e si fece una doccia. L'acqua calda neanche la sentiva. Non sentiva più niente. Lo aveva detto ad Archie, andandoci tutti i giorni. Sapeva che non avrebbe retto alla situazione senza aiuto e che Killian avrebbe voluto così. Si rivestì e scese, pronta per riprendere le ricerche. Bussavano alla porta. Emma andò ad aprire e si trovò davanti a Gold.
«Salve, signorina Swan.» la salutò con garbo.
 «Signor Gold, a cosa devo questa visita a domicilio?» chiese neutra lei.
«Forse ho una pista per trovare il pirata.» scandì lui, lentamente. Emma lo fece accomodare in salotto.
«Pare che il passato del capitano Jones sia tornato a tormentarlo.» spiegò lui «La sua fama ha radici molto profonde, ma su diverse cose avevo influito io. Ho cercato nelle strade che ho percorso e mi è tornata in mente una cosa: una giovane era in lacrime e, quando mi ha spiegato cosa le fosse accaduto, le diedi un carillon magico, dal potere di addormentare tutti coloro a cui lei pensava mentre lo teneva in mano. Voleva usarlo per avere un vantaggio sull'uomo che aveva ucciso suo fratello gettandolo in mare. Non mi disse il nome dell'uomo, e potrebbe non essere Capitan Uncino, ma forse dovremmo provare questa strada.» la fissava serio.
«Chi è la ragazza?» chiese Emma, che aveva bevuto con avidità tutte le sue parole.
«Si chiamava, nella Foresta Incantata, Elise. Non so quale sia la sua storia, ma ne vale la pena, secondo me.» rispose quieto Tremotino.
«Qual è stato il prezzo del carillon?» s'informò la Salvatrice.
«La sua voce. Aveva una voce bellissima, pari a quella di una sirena e per i miei traffici era un interessante cimelio.» spiegò lui, nella posa più rilassata che Emma gli avesse visto tenere «Signorina Swan, le ricordo che ero malvagio. Ora non faccio più queste cose, me lo sono imposto per migliorare, per mio figlio e per Belle, ma non posso rinnegare che all'epoca fu un vero affare.»
Emma prese le chiavi della macchina e corse al municipio.
Sua madre l'aspettava là, col Principe Azzurro, entrambi in ansia. Abbracciò prima Biancaneve, poi il padre. Spiegò tutto in fretta ed Henry li raggiunse dopo la scuola. Il libro delle favole, incrociato ai registri di Storybrooke avrebbero dato i loro frutti. Regina era alla cripta con Zelina, incantesimi e magie diverse valevano un tentativo. Biancaneve tolse i fogli dalle mani della figlia e la strinse a sé.
«Troveremo Uncino. Lo troveremo, perché questo fa la nostra famiglia.» le aveva sussurrato all'orecchio.
Emma aveva gli occhi lucidi.
«E se non fosse...» la frase era troppo crudele per pronunciarla.
«No!» disse Henry «No, Uncino è vivo. Ne sono sicuro. Se il nonno e la nonna sanno quando capita qualcosa all'altro, vale anche per te e Uncino. Il Vero Amore, non dimenticarlo, è un sentimento che va oltre la morte.» e abbracciò madre e nonna.
 
---
 
Il vento gli scompigliava i capelli e la vita era libertà allo stato puro. Gli occhi, blu come il mare che si stendeva davanti a lui, fissavano l'orizzonte su cui il sole si stava posando come una vermiglia bolla di sapone.
 «Capitano! Comandi!» un marinaio si era palesato dietro di lui. Il capitano Jones non si voltò neanche.
«Reginald, vai a preparare la nave per la battaglia.» aveva la voce piatta, quasi annoiata.
«Quale battaglia, capitano?» chiese Reginald sbalordito.
«Non lo so spiegare... È una sensazione, come se il mare volesse dirmi di stare attento... Come se fosse una trappola.» non riusciva a staccare gli occhi dall'orizzonte, quasi si aspettasse che il sole sarebbe esploso a contatto col mare. L'inquietudine lo permeava con invadenza.
 «Killian!»
Uncino si voltò di scatto. Una voce di donna lo aveva chiamato? Ma di donne non ce n'erano a bordo! L'ultima donna a salire sulla Jolly Roger era stata Milah, ma lei non c'era più e quella non era la sua voce. Prese la fiaschetta e bevve un buon sorso di rum. L'unico amore che poteva avere un pirata, anzi il secondo, il suo primo amore era la Jolly Roger.
«E tu cos'hai usato?»
«La Jolly Roger, naturalmente.»
Di chi diavolo erano quelle voci che sentiva? Ancora la medesima donna, poi era la sua stessa voce che aveva appena udito? Ma cosa diavolo gli succedeva? Scambiare la Jolly Roger per cosa? No, qualcosa non andava, ma non poteva dirlo all'equipaggio, non sarebbe stato saggio.
 
---
 
«Emma!» la chiamò Regina entrando dalla porta con Zelina alle calcagna.
«Dimmi Regina!» gli occhi grandi guardavano la signora sindaco con tanta speranza.
«Forse possiamo localizzare Uncino, non è un mezzo sicuro, ma si può tentare.» iniziò Regina porgendole una mela «Una variante dell'incantesimo del sonno. In questa versione dormirai e viaggerai nei sogni. Per svegliarti non avrai bisogno del bacio del Vero Amore, ma solo di dire una parola d'ordine che attiverà la chiusura dell'incantesimo.»
«Qual è il prezzo?» chiese Biancaneve «La magia ha sempre un prezzo.»
«L'incantesimo vuole un versamento di tre gocce del sangue della Salvatrice. Funziona solo per te, infatti. Le verserai sulla mela e la mangerai. Dopo noi veglieremo su di te, mentre cerchi tuo marito.» spiegò Regina, sollevando la mela rossa fra loro.
«Killian, ti troverò.» sussurrò Emma fissando il pomo scarlatto.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: 8iside8