Scavo, scavo e non riesco a fermarmi
ma ancora non trovo ciò che cerco
frammenti di ricordi sepolti
chissà dove.
Scavo, scavo, dovrei accontentarmi
ma ancora non posso, forse l'ho perso
eppure tutti lì li avevo raccolti
ma chissà dove.
Scavo, scavo e finalmente li vedo
e l'odore di umido e di ferro
mi ricorda dove li avevo nascosti,
mentre continuo a scavarmi il costato
sperando di poterli riafferrare
ma non me li lascia, e soffoco.
Per vendetta ne strozzerò il battito,
questo muscolo crudele e ingrato.
E scavo, scavo finché non resterà nudo
questo cuore ansioso, che vorrei aperto
e tutto l'amore e il dolore e il nulla, esposti
insieme ai ricordi di questo fragile vigliacco
che erano affondati lì, in mezzo alle costole.
Ecco dove.