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Autore: Dryas    23/08/2009    7 recensioni
Rischiare la vita è quasi normale per Roy Mustang, fa parte del suo lavoro. Di ritorno dal Terzo Laboratorio a bordo di un’ambulanza si ritrova accanto il fedele tenente Riza Hawkaye: entrambi erano appena sfuggiti da morte certa. Ma se si può accettare di mettere in pericolo la propria vita, è possibile lasciare che anche le persone a noi vicine lo facciano? Domanda a doppio taglio.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ante Scriptum:
Fanfiction ispirata principalmente all’episodio 19 dell’anime, “la morte dell’immortale”, e alla citazione di Roy Mustang rivolto a Riza Hawkeye “non devi rassegnarti mai alla morte”.






- Cicatrici -







-Tenente Hawkeye- Roy pronunciò il nome del suo sottoposto con la solita fermezza -ti sei resa conto di che razza di errore hai commesso?-
-quale dei tanti, signore?- chiese la donna, ma alla sua domanda seguì il silenzio.
Riza guardò Mustang sdraiato sul letto dell’ambulanza. I medici erano venuti a recuperarli al Terzo Laboratorio ed entrambi sapevano che davanti a loro un’altra ambulanza trasportava Jean Havoc, sospeso tra la vita e la morte.
Roy aveva accettato malvolentieri di essere portato all’ospedale, ma il pessimo stato fisico in cui si trovava gli impedì di opporsi con tutta l’energia che solitamente mostrava. Riza, fedele come sempre, aveva acconsentito ad accompagnarlo e ora, seduta alla sua destra, se lo trovava di fronte con una ferita al fianco sinistro che si era cicatrizzato da solo.
-ti sei rassegnata- le disse spostando lo sguardo su di lei -ti sei rassegnata alla morte-
Gli occhi magnetici di Roy, così come la sua voce, esprimevano severità e durezza. Il rimprovero fu accolto dalla donna con magistrale sangue freddo e autocontrollo, ma le iridi color miele non riuscirono a resistere allo sguardo del suo superiore.
-non c’era più nulla da fare- rispose in sua difesa -Lust era una nemica che andava oltre le mie capacità. Sarei stata sconfitta comunque-
-saresti morta in maniera diversa- ribatté severo l’uomo -non piangendo come una comune donna debole e indifesa, ma come un soldato che combatte fino all’ultimo. Mi hai deluso, tenente Hawkeye, mi hai deluso profondamente: se devi farti uccidere, combatti fin quando è il tuo corpo a dire basta, non tu-
-mi dispiace, colonnello- disse Riza con tono di amarezza nella voce -ma deve considerare che corpo e mente sono difficili da separare. In quel momento non sarei riuscita a muovermi di un passo e, sinceramente, non mi importava della maniera in cui stavo per morire-
-dove è finito il tuo orgoglio, tenente Hawkeye?- domandò sprezzante l’altro -preferisci morire come tante altre donne comuni?-
-io sono una donna, colonnello Mustang- ribatté a tono Riza -e non me ne faccio niente dell’orgoglio, una volta morta-
-non doveva entrare nell’esercito allora!- le disse Roy infuriandosi -è il motivo per cui si muore che conta, dannazione! E tu stavi morendo per niente, Riza!-
Sentendosi chiamare per nome, la donna spalancò gli occhi, colpita da quel raro gesto. Sfruttando la lunga frangia, abbassò lo sguardo e lo nascose, velando il suo turbamento. Nel frattempo strinse in pugni, mentre cercava le parole giuste con cui replicare .
-avevo appena capito che eravate morto, signore- spiegò con voce controllata -e non sapevo del destino di Jean Havoc. Mi sono fatta prendere dal panico, e dalla paura. Mi dispiace, colonnello Mustang-
La voce si indebolì fino a diventare un sussurro, ma non perse mai la sua fermezza. Riza, come sempre, espresse la sua opinione senza che il coraggio le venisse a mancare, ma non poteva nascondere il dolore che provava.
Tuttavia l’uomo non replicò e il silenzio che si era creato le fece più paura di qualsiasi altra parola che avrebbe potuto dire. Sentendo di non essere riuscita a convincerlo, rinunciò definitivamente ad aprire bocca.
-insomma, mi hai sottovalutato- esclamò, invece, Roy -un errore ancora più grave. Sai che io sono imbattibile-
A quell’affermazione Riza alzò istintivamente lo sguardo per esprimere tutta la sua perplessità e diffidenza. Con grande sorpresa trovò ad accoglierla il viso beffardo di Mustang e un sorriso appena accennato che rendeva i suoi occhi tenebrosi meno duri.
Incerta, tornò a distogliere i suoi e così fece anche l‘altro. La donna lo vide sfiorare delicatamente la pelle ustionata al suo fianco sinistro e sentì il suo sospiro.
-per chi crede che mi sia fatto questo?- le domandò senza togliere la mano -anche io, tenente, avevo appena capito che stavate per morire quando ho deciso di curarmi la ferita da solo. Ed è stata una pessima idea, devo ammetterlo, ma ne è valsa la pena-
Riza non trovò le parole per rispondere, l’emozione le impediva di formulare una qualsiasi frase di senso compiuto. Per rimediare, allora, allungò la mano e afferrò quella del colonnello, ancora appoggiata sulla ferita.
-le prometto che da ora in poi combatterò fino alla fine, signore- gli disse.
-non le piacciono gli uomini con le cicatrici, tenente Hawkeye?- ribatté l’altro provocandola e facendola arrossire -io le trovo molto virili, danno quell’aria di uomo duro e coraggioso. Le donne, invece, devono avere una pelle liscia e morbida, come quella della sua mano. Tenente Riza Hawkeye- continuò assumendo un tono più grave -non sono così idiota da non essermi reso conto che lei è una donna, ma non è certamente una donna comune e debole. Quindi veda di non farsi più confondere dalla notizia della mia morte, grazie-
-questo non glie lo prometto, colonnello Roy Mustang- ribatté Riza, sottraendo la sua mano dalla presa dell‘uomo -piuttosto, faccia in modo lei che alle mie orecchie non arrivi la notizia della sua morte. In cambio le concedo di aggiungere un’altra cicatrice alla sua collezione-
Roy tornò a sorridere e anche la donna sedutagli accanto fece lo stesso. Riprese la sua esile mano e la baciò, promettendole che avrebbe fatto il possibile per aggiungere più cicatrici possibili al suo corpo, dato che le amava tanto.











Note Autrice
Prima FF in assoluto che pubblico su Fullmetal Alchemist, anche se lo seguo e lo adoro da secoli. Roy e Riza sono una coppia splendida e se già avevo qualche mezza idea di scrivere qualcosa, il capitolo del manga (e l‘episodio dell‘anime) sono stati la giusta ispirazione.
Quando l’ho scritta non avevo ancora letto il seguito, ma siccome io me l’ero immaginata così la scena, ho voluto postarla lo stesso.
Spero vi sia piaciuta e mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate, su tutto, qualsiasi cosa insomma ^^.  
Bye!

Dryas



   
 
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