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Autore: ester1    12/12/2020    0 recensioni
Una piccola cosa ispirata da alcune canzoni presenti nei due nuovi album di Taylor Swift, folklore ed evermore. Spero vi piaccia :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ottobre, 15 1947
Amatissima,
Sono tornata al parco, anche oggi. E anche oggi, tu non c’eri, Dorothea. Mi chiedo come tu stia. Ricordi quando passavamo tutte le nostre giornate proprio qui, sedute all’ombra di quella quercia all’angolo, o a dondolare sulle altalene? Eravamo giovani, piene di sogni… Sogni da realizzare insieme.
Ma tu sei andata via, Dorothea. Non ti è mai piaciuto questo posto, ora lo so. Lo capisco. Credevo, stupidamente, che il mio esserti vicina, sempre, bastasse a tenerti accanto a me. Eppure, se me lo avessi chiesto, io sarei venuta con te, ti avrei accompagnata ovunque, sarei rimasta. Come quella volta, quando non volevi andare al ballo di fine anno: tua madre si sarebbe arrabbiata così tanto! Ed era proprio per questo che volevi farlo, mi dicesti. Ti accontentai, perché non potevo fare altro.
Ricordo ancora la notte di quel ballo, passata a casa mia, sotto le coperte. Tu eri così vicina a me, e io mi sentivo così debole e vulnerabile. Avevi lo sguardo fisso sul libro che stavamo leggendo, ma io no, io non potevo staccare gli occhi dal tuo viso. Non so ancora cosa mi sia preso quella notte, perché abbia avuto tutto quel coraggio all’improvviso.
Ma tu mi hai guardato così male, Dorothea. Mi ero avvicinata, e ti stavo per carezzare la guancia, ma tu… tu hai spezzato tutto il mio coraggio. Sei scappata.
E il giorno dopo sei partita. Non ti rivedo da allora, Dorothea. Questo posto non è cambiato di una virgola, e neanche io, ti sto ancora aspettando.
Ho saputo che sei finita a lavorare in un negozio di articoli da donna, o cose del genere. Non so se ti si addica davvero, ma credo che riusciresti a far comprare un rossetto perfino a me! Comprerei tutto quel negozio per te, Dorothea, per riaverti vicina.
Credo di essere la sola a non essere cambiata, tra noi due, sai? Insomma, tu vivi in una grande città ormai, non hai più niente a che fare con me… Io sono una ragazzetta di campagna, che presto sarà costretta a sposare James Clark. Già, proprio lui. Ma se tu mi dicessi qualcosa, Dorothea, una sola parola, io sarei tua. Beh, già lo sono, ma…
Spero tu sia felice, mia Dorothea. E spero che qualche volta tu ripensi a me, a quando tutto era più tranquillo e tu eri la ragazza più invidiata di tutta la scuola. Io ero l’unica che non ti invidiava: e come potevo, quando avrei dovuto invidiare me stessa per essere sempre al tuo fianco? Guardavo con sufficienza le ragazze che volevano essere te, e compativo i ragazzi che volevano essere con te. Lo sapevano anche loro, che eri mia, che sei mia, anche se tu non vuoi.
Non so dove inviare questa lettera, così la terrò insieme alle altre che ti ho scritto. Credo che questa sarà l’ultima, mia Dorothea. Presto sarò una donna sposata, e avrò un mucchio di cose a cui pensare. Ma non è mai troppo tardi, se vuoi. Io sono qui, ad aspettare che torni al mio fianco.
La tua Betty
   
 
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