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Autore: Legar    13/12/2020    4 recensioni
Leo e Silvia e il loro primo Capodanno insieme come coppia.
Gli ultimi mesi erano stati solo per Silvia e i nuovi sarebbero appartenuti solo a Silvia. Nella sua lista di buoni propositi per l’anno venturo c’era impegnarsi a renderla più felice del precedente. Glielo disse.
[Seconda classificata al contest "Countdown" indetto da Soul_Shine sul forum di EFP.]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo, Silvia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arancione come il tramonto


 

 

Leo non sapeva spiegarsi perché Silvia avesse decorato casa sua in arancione, invece che nel classico rosso: tovaglia, bicchieri, piatti, era riuscita a scovare persino un portabottiglie per lo spumante di quel colore inusuale. Nessuno dei loro amici avrebbe ritrovato l’atmosfera celebrativa del 31 dicembre in un ambiente di impressioni d’autunno – foglie secche al suolo, una zucca intagliata – oppure d’estate – sole cocente, un aperitivo ghiacciato in riva al mare. Stavano insieme da poco, però la conosceva profondamente da molto di più: quella sera non poteva non chiedersi cosa gli sfuggisse dei suoi contorti ragionamenti.

Gli altri si erano semplicemente fatti una risata alla vista di quel tocco di originalità, per poi soprassedere, distratti da cibo e alcolici; lui no. Le aveva domandato alcune volte il motivo di tale stravaganza nelle ore successive, ma la sua ragazza aveva finto di non sentire, l’aveva preso bonariamente in giro per la sua insistenza, aveva inventato una ragione strampalata, senza mai rispondere sul serio.

Fino a quando lui l’aveva trascinata per mano in un angolo appartato e allora, lontani dal resto della compagnia, era stato difficile per lei non cedere, nonostante la sua ritrosia. Silvia gli aveva confidato di aver pensato che il rosso, per lui e quindi per lei, sarebbe sempre stato Beatrice: non voleva ricordarla e non voleva ricordargliela più del dovuto. E l’arancione ha del rosso, ma non proprio.

I lunghi capelli in cui amava immaginare di perdersi, il sangue malato che l’aveva sottratta al suo mondo: Leo l’aveva dipinta in tonalità scarlatte nel suo cuore, che non l’avrebbe mai dimenticata, tuttavia gli ultimi mesi erano stati solo per Silvia e i nuovi sarebbero appartenuti solo a Silvia. Nella sua lista di buoni propositi per l’anno venturo c’era impegnarsi a renderla più felice del precedente. Glielo disse.

Poi si diede dello sciocco, perché non gli era venuta in mente prima l’associazione appropriata. Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. L’arancione era il colore del tramonto che aveva illuminato il bacio scambiato sulla loro panchina, labbra che si erano sfiorate su una vicendevole confessione d’amore, su sorrisi familiari e nuovi. Le rivelò anche quella riflessione, parlò finché non fu interrotto dalla bocca di lei, che, premuta sulla sua, ne rendeva ancora più vivida la memoria.

Quando tornarono dagli altri, in tempo per il conto alla rovescia, non gli sembrò più così bizzarro vedere calici arancioni riempiti per il brindisi di rito. Li ponderò sotto una nuova luce – erano quei raggi del sole morente tangibili nella notte scura – e decise che sarebbero potuti diventare la loro tradizione delle feste, per il futuro che avrebbero condiviso.

L’azzurro è il colore complementare dell’arancione. Complementare significa completare, come si cercano per completarsi le due metà in cui Zeus aveva spezzato ogni essere umano. Leo lo ricordò guardando gli occhi azzurri di Silvia fissi nei suoi, nell’attimo prima che li chiudesse per un bacio di mezzanotte.

Tre. Due. Uno.

Sentimenti rossi, ma non proprio, e fuochi d’artificio in sottofondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:

La struttura del titolo richiama palesemente l’opera su cui si basa la fanfiction e l’arancione era il mio prompt nel contest per il quale la ff è stata scritta.

La storia è ambientata durante il primo veglione di Capodanno che Leo e Silvia trascorrono come una coppia, essendosi messi insieme dopo l’estate: anche l’ambientazione tra il 31 dicembre e il 1 gennaio era una richiesta del contest.

“Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore.” è una citazione del libro Bianca come il latte, rossa come il sangue, l’incipit nello specifico.

“L’arancione ha del rosso, ma non proprio” perché si trova tra il rosso e il giallo nello spettro della luce visibile.

L’azzurro è il colore complementare dell’arancione secondo la teoria dei colori e Silvia ha effettivamente gli occhi azzurri nel romanzo.

È Silvia nella sua lettera a Leo nella parte finale del libro di D’Avenia a fare riferimento per prima al mito greco in cui si narra che Zeus divise in due metà l’essere umano, originariamente sferico, e che queste da allora si cercano per completarsi.

Il sentimento rosso è l’amore, come Leo ribadisce più di una volta nel libro.

Grazie per la lettura. Buone feste!

Legar

   
 
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