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Autore: Arvistloe    14/12/2020    1 recensioni
Per colpa di Eva, Lucifer era ammanettato con le braccia dietro la schiena e cieco, in più con indosso solo dei boxer neri. Nessun gioco erotico per un re dell'inferno profondamente triste.
Colonna sonora: bed of roses (Bon Jovi)
Genere: Comico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quarto giorno: Mercoledì

Attico.

Azrael non riusciva proprio a bloccare le lacrime, mentre guardava suo fratello chiuso in una bolla dorata a mezz'aria, con Chloe disperata. Era stanca di vedere suo fratello sempre infelice, ma soprattutto come in quel momento sofferente. Quasi non si accorse della figura alta e pallida che entrò dal balcone. Lo sconosciuto disse a Chloe
"Umana, ora farò scendere la bolla. Ma non cercare di distruggerla, non lo potresti mai fare" Chloe annuì di si. Lo sconosciuto alzò le braccia verso la bolla che scese piano piano, dicendo a Chloe
"Piacere di conoscerti, io sono Sandman. Sono qui per aiutare me stesso, ma soprattutto lui, il tuo amato"

Azrael si avvicinò a Sandman sconcertata, chiedendogli

"Ma come? Perché?"
Sandman alzò gli occhi al cielo, dicendole con tono garbato all'angelo della morte
"Mia cara, tuo fratello Lucifer può dirsi molto bravo nel proteggere una abitazione, come questa villa, dagli esseri divini che usano la magia oscura. Unica pecca per tuo fratello Lucifer sono gli incubi. Colui o colei che ha fatto questo…"

Indicò la sfera accanto a lui, dove in ginocchio Chloe guarda preoccupata dentro
"... Dev'essere suo consanguineo usando proprio la forza del sangue per entrare nei suoi incubi, rendendolo prigioniero in questo sonno indotto. Una magia nera che mi indispettisce non poco, perché intacca il mio regno, fatto dei sogni di tutti"

Nuovo schizzo di sangue sulla parete della sfera e Chloe urlò. Sandman aiutò Chloe ad alzarsi, dicendole
"Purtroppo, il tuo amato si ritiene degno di questi incubi indotti da qualcuno. L'autore di questi incubi propone in un certo senso, lui accetta. Ora dimmi Chloe…"
Chloe guardò gli occhi di Sandman, con le pupille nere come la notte
"...tu lo ami?"
Chloe annuì di sì, scossa da un singhiozzi di pianto
"...solo tu puoi tirarlo fuori da questo incubo indotto. Per solo venti secondi io posso far sparire questa sfera. Tu lo bacerai. Se lo ami veramente tantissimo, troverà la forza per uscire. Purtroppo tornerà ammanettato e cieco, ma fuori dai terribili incubi. Vuoi provare? Devi capire che non si trova molto bene, tu lo vedrai com'è conciato nell'incubo, quasi uno scheletro sanguinolento"
Chloe si asciugò delle lacrime, dicendo sicura
"Io lo amo. Avrà il mio bacio in qualunque modo si trovi"

Sandman annuì di si, posando le mani sulla sfera che svani. L'aspetto di Lucifer lasciò Chloe senza parole, mentre Azrael corse in bagno per rimettere. Chi stava torturando Lucifer nei suoi incubi lo aveva scarnificato in certi punti arrivando alle ossa, in altre c'erano bruciature scure. Non c'erano labbra nel viso di Lucifer, come palpebre, mostrando due pupille così umane. Sandman, sempre con le mani poste a qualche centimetro da Lucifer le disse
"Deciditi, non posso tenerlo fuori per sempre"
Decisa, Chloe s'inginocchio sul pavimento, baciando in pratica i denti di Lucifer, non avendo labbra.

Nell'incubo, Lucifer, incatenato al muro, attendeva con rassegnazione che Michael a pochi passi continuasse la tortura. Improvvisamente una luce irruppe nella cella. Chloe fluttuava nell'aria come un angelo. Lucifer la guardò estasiato, mentre Michael provava dolore agli occhi per quell' essere fatto d'amore. Lucifer la vide avvicinarsi, ma Michael nel laboratorio di magia nera, allungò una mano verso un tavolo di legno, pieno di boccettina, facendo volare una nella mano, svuotando il contenuto per terra di fronte a lui. Era sabbia nera. La sabbia diventò come liquida nelle sue mani.

Nell'attico, Sandman gridò con gli occhi che diventarono rosso fuoco
"Sei bravo, ma io sono il re dei sogni e degli incubi"

Nell'incubo, Michael soffio contro Chloe che si dissolse come fumo, dicendo a Lucifer, mentre gli rompeva con dei pugni le costole
"Ora basta scherzare. Morirai"
Intorno a loro, tutto divenne sabbia. Lucifer libero dalle catene, vide un essere fatto di quella sabbia, riconoscendo Sandman, chiudere nelle sue enormi mani Michael, dicendo a Lucifer
"Esci dai tuoi incubi. Lei ti attende"
Indicando con la testa una apertura dove vedeva Chloe in ginocchio accanto al suo corpo scarnificato. Solo che Lucifer aveva timore del suo aspetto. Sandman che stava lottando con Michael che voleva uscire dalle sue mani, gli disse
"Se credi nel suo amore, torni da lei com'eri. Ammanettato, cieco ma com'eri. Tua la scelta se preferisci gli incubi o lei"

Nel laboratorio di magia nera, Michael guardò con orrore la sua mano destra diventare sabbia. Ma l'angelo non voleva arrendersi. Chiuso nelle mani fatte di sabbia di Sandman, sfondo con un pugno una. Voleva portare con lui Lucifer. Riuscì solo ad afferrare la mano destra di Lucifer. Il re dell'inferno urlò, cercando di divincolarsi. Sandman gridò a Lucifer
"Solo privandoti della mano destra, ti potrò liberare"
Lucifer guardò gli occhi pieni di odio del fratello, ormai solo sabbia. Non voleva divenire sabbia come lui, urlando al re dei sogni
"Va bene, si!"

Un filo di sabbia si allungò da Sandman, toccando la mano di Lucifer che si disolse in sabbia. Libero dalla stretta di Michael, Lucifer volò verso l'apertura. Nella realtà Chloe e Azrael videro la mano scomparire e Lucifer tremare. La detective non voleva perderlo. Lo bacio con ancora più enfasi. Nell'incubo, Sandman diventò sabbia lucente, avvolgendo il corpo di Michael.

Sandman comparve nel laboratorio di magia oscura di Michael, nella prigione del paradiso.

Il Signore dei sogni era fatto di sabbia brillante, assorbendo la sabbia nera che usava Michael, toccando la testa dell'angelo con tutte due le mani, dicendo
"Michael, tu sei fatto oramai di malvagità. Ti serve qualche millennio, qualche eone per comprendere. Michael la sabbia a una particolarità…"

Sandman di allontanò da Michael, fatto di sabbia. Una finestra sbarrata si aprì. Il sole divenne incandescente su Michael, dicendo Sandman
"...La sabbia può diventare vetro…"
Diventando Michael una statua di vetro, di un uomo dai capelli lunghi seduto per terra con le gambe incrociate. Statua di vetro che Sandman portò nel centro di un giardino del paradiso, dicendogli
"...Michael, pensa, comprendi. Non tornerai normale finché questo tuo cuore nero…"
Gli toccò il petto, comparendo una macchia nera
"...finché la macchia nera, quel che resta del tuo cuore, non diventerà limpido. Goditi la tua vacanza"

Il Signore dei sogni tornò nel laboratorio di Michael, facendo diventare tutto sabbia, lasciando una stanza vuota.

Nell'attico, Lucifer si svegliò come prima, cieco, ma senza la mano destra, quasi compiaciuto che era liberò dalle manette, attaccate solo al polso destro. Ma la cosa migliore per Lucifer fu continuare quel bacio con Chloe, sicuro ormai che era amore, vero amore.

Sandman comparve nell'attico, annuendo soddisfatto, vedendo Lucifer e Chloe, intenti in appassionati baci, seduti per terra. Azrael gli disse muovendo la mano destra
"Ma la mano destra? A lui non sembra importare"
Sandman le fece segno di fare silenzio, andando con l'angelo della morte nel balcone dell'attico.

Lucifer e Chloe staccarono le labbra solo per respirare, ma Lucifer la teneva stretta a sé, dicendole con la voce rotta
"Perdona tutti i miei dubbi. Ora sono certo che mi ami"
Chloe lo abbraccio, appoggiando il viso tra il collo e la spalla del suo amato re dell'inferno, dicendo mentre nel cuore sentiva una gioia infinita
"Lucifer credevo di averti perso. Non lo avrei sopportato, sarei morta dal dolore"
I due cuori, i due esseri finalmente avevano trovato l'anima gemella.

Poco dopo.

Aiutato da Chloe, Lucifer strinse la mano a Sandman con la mano sinistra. Soprattutto lo ringraziò per avere fermato il suo gemello pazzo. Compiaciuto, il Signore dei sogni disse ai due innamorati
" Se posso, vorrei dirvi che siete anime gemelle. Nulla poteva salvare Lucifer dai suoi incubi se non la sua amata..."
Lucifer cinse con il braccio senza mano Chloe, felice di questo
"...mi dispiace per la tua mano Lucifer"
Lucifer scosse la testa
"Non mi importa un bel niente. Finalmente non sarò più preda dei miei incubi. Ma soprattutto le mie stupide insicurezze se Chloe mi amava sono svanite. Sandman la perdita della mano la trovo nulla. Il piano posso suonarlo con una mano sola. Guidare anche"

Rimasti soli, Chloe disse a Lucifer, tutte due in piedi vicino al divano
"Aspetta un attimo qui. Torno subito"
Lucifer sentì che frugava nell'armadio, tornando poco dopo, dicendogli
"Ora che puoi, devi mettere qualcosa su questo bel corpo"
Dandole ragione, Lucifer fu piacevolmente sorpreso di apprezzare una calda maglia di pigiama. Risero quando i rumori dei loro stomaci rivelarono che avevano fame.

Quinto giorno: giovedì

Lucifer aveva legato il resto delle manette al polso sinistro con un po' di spago. Così da poter toccare, accarezzare Chloe senza problemi.

Passarono la notte nel letto, quando seduti, quando distesi, tra baci e carezze, parlando di tutto, chiarendo molte cose taciute, molte cose nascoste per timidezza. Scoprirono anche che le lacrime di Lucifer non erano più rosso sangue, ma normali.

Fu una richiesta di Chloe che stupì Lucifer
"Lucifer, mostrami l'altro te stesso"
Lucifer scosse la testa
"Chloe non devi"
Chloe gli posò piccoli baci sul viso, dicendole quasi in un sussurro
"Lo pretendo Lucifer. Nessuno dei due deve avere qualche paura di mostrare all'altro tutto. Io lo voglio"

Lucifer avrebbe chiuso gli occhi se avesse potuto, per non vedere una qualunque reazione di repulsione di Chloe. Invece Chloe, al cambiamento di Lucifer, continuò con altri baci, con la stessa passione di prima. Il re dell'inferno era quasi incredulo che la sua amata Chloe lo amasse accettandolo per quello che era.

Giunse l'alba finendo per addormentarsi abbracciati.

Pomeriggio.

Lucifer si svegliò preoccupato non trovando Chloe. Improvvisamente pensò fosse stato tutto un sogno. Controllo la mano destra che non c'era. Respiro profondamente, felice per l'odore del caffè che percepiva. A tentoni scese dal letto, arrivando all'entrata della camera, sorridendo, sentendo Chloe canticchiare. Ritornò nel letto, provando un calore piacevole in mezzo al petto, per la prima volta in eoni le farfalle nello stomaco. Chloe tornò poco dopo, svegliandolo con piccoli baci sul viso, dicendogli
"Visto che lo chef dormiva, ti accontenti di pizza quattro stagioni, che era nel congelatore? Con caffè o roba gassata"
Lucifer la bacio con passione, dicendogli
"Per me va bene tutto. Basta che tu sia come antipasto e dolce"
Chloe ridacchio ai baci di Lucifer nel collo.

Qualche ora dopo.

Seduti nel divano, Chloe desidero fare un discorso molto chiaro con Lucifer
"Io comprendo che tu sei abituato a una vita sessuale molto varia. Io, purtroppo o per fortuna sono un po' tradizionalista sul sesso, anche un po' gelosa...anzi no sono tanto gelosa di te. Ma certo non voglio essere quella che ti toglie i divertimenti. Solo ti chiedo di dirmelo, così eviterò di venire al Lux mentre ti appaghi. In seguito, quando mi sentirò meno in imbarazzo, potremo pensare a far entrare un secondo partner, non donne ti avverto, non lo sopporterei. Ma dovrai avere pazienza"

Lucifer annuì di sì, prendendo la mano sinistra di Chloe nella sua
"Chloe confermi sempre più di essere la salvezza dalla mia solitudine. Ascolta…"
bacio il dorso della mano sinistra
"...io apprezzo molto che tu mi conceda eventualmente di continuate nella mia varia vita sessuale, ma non posso più farlo, perché non sono più solo. Ti spiego…"
Nuovo bacio sul dorso della mano sinistra
"...quando riuscì nel venire fuori dall'inferno, con dispiacere notai che le persone normali, per bene, appena scoprivano il mio lato da re dell'inferno mi cacciavano, fuggendo via da me terrorizzati. Così, arrivai alla rassegnazione che solo persone perverse, sull'argomento sessuale ma anche sentimentale poco stabili, potessero accettarmi. Loro cercavano un luogo dove sfogare le loro passioni, facendomi sentire meno solo, ma era sempre una tragica illusione. Credi sul serio che io ami così tanto il dolore fisico? Sia così felice di condividere i miei partner anche solo sessuali? Ma essere invulnerabile mi aveva fatto dimenticare cosa volesse dire le parole rispetto per se stesso, tenere così tanto a una persona da essere geloso. Oggi riguardando indietro, rivedo tutta la mia solitudine celata dietro la maschera di festaiolo, promiscuo sessualmente…"

Chloe lo bacio sulle labbra, facendogli appoggiare il moncherino della mano destra sulla guancia sinistra che Chloe bacio
"...Ti giuro Chloe, da quando sei entrata nella mia vita, da quando sono consapevole che amo le coccole, i baci, le carezze, non sono più così vario sessualmente. Non immagini quante volte avrei voluto gridare a Eva che volevo fare sesso solo con lei. Sognavo di svegliarmi abbracciato a lei, solo con lei. Volevo smetterla con quella gente con cui mi sentivo sempre solo. Ero loro amico, importante solo per il tempo di usarmi, approfittare della mia ricchezza, delle mie amicizie. Gente che poi si vergognava di conoscermi, se l'incontravo in altri luoghi. Ma Chloe, non dissi mai nulla a Eva. Perché per quanto Eva mi fosse simpatica, non l'amavo. Invece io amo te. Io come dettoti sono geloso di te. Mai accetterò di vederti con altre persone fare sesso. Non riuscirei mai nel pensare anche minimamente di usare un qualunque attrezzo degno più di una camera di tortura su di te. Con te sogno solo di fare l'amore con un mare di baci, carezze, coccole. Provare anche varie posizioni, magari qualche sveltina in luoghi appartati ma senza la paura di essere scoperti, solo un po' insolito. Ecco tutto Chloe. Ma se tu volessi provare qualcosa di perverso, io posso trovare gente di cui mi fido, ma io non potrei mai assistere, perché…"
Chloe gli bloccò altre parole, baciandolo con passione, dicendogli tra piccoli baci
"Non immagini quanto sono felice. Sono anch'io gelosa marcia di te. Odiavo Eva o altri quando li vedevo farti fare cose che non ti piacevano. Tu, mio diavolaccio, sei uno specchio su cosa ti fa piacere o meno, ma solo chi ti ama sul serio lo comprende..."
Lucifer la strinse a sé, percependo una erezione molto vigorosa che non aveva mai provato prima
"...io sono ugualmente gelosa di te. Ti voglio solo per me, in un letto facendo le maratone…"

Lucifer sorrise contento di provare le sue stesse cose
"...amo anch'io le coccole, i baci, le carezze. Come ti amo…"
Chloe sgrano gli occhi, guardando in basso, vedendo un enorme rigonfiamento nei pantaloni di pigiama di Lucifer, dicendogli con un ampio sorriso
"...Lucifer, per la miseria sei così contento di avermi vicino?"
Lucifer le bacio il collo, mettendole la mano sinistra sotto la maglietta, facendola respirare affannosamente.

Il resto fu loro due che tornavano in camera da letto. Lucifer che nonostante l'essere cieco e con una mano in meno, sperimentò per la prima volta la vera passione, la dolcezza. Una dolcezza sconosciuta a Lucifer, la dolcezza nel fare l'amore con qualcuno che ti ama.

Qualche ora dopo.

Lucifer si stesse accanto a Chloe stremato ma felice, appagato in quel momento, ma mai sazio di Chloe. La sua amata, altrettanto sudata e affannosa come lui, con i capelli scompigliati, ancora immersa nei vari picchi del piacere, appoggiò la mano destra sul petto di Lucifer che le disse
"Chloe...Non credevo avessi questa resistenza...Chloe ben sette volte"
Chloe ridacchio, dicendo felice
"Due volte nella tua forma da diavolo, che devo dire anche piacevole, una nel bozzolo delle tue ali. Quanto ti amo"
Lucifer si distese sul fianco sinistro, portandola vicina, addormentandosi, beandosi della vicinanza l'uno dell'altro.

Sesto giorno: venerdì.

Mattina.

Chloe continuò nel dire a Lucifer
"Non sei obbligato a mostrarmi cosa ce in questa stanza" Lucifer scosse la testa
"No Chloe. Devi sapere cosa contiene questa stanza così importante per me. Non ti preoccupare, non si tratta di nulla di sessualmente estremo, solo sentimentalmente estremo. Per favore digita in maiuscolo sul tastierino alfanumerico: S5O2N8O0F5E7L@I#C9E31"
Chloe lesse tra numeri e simboli due parole: sono felice.

Chloe fu sorpresa di sentire la voce di Trixie dire, mentre la porta si apriva

"Lucifer! Pronto sono Trixie"

Subito dopo la sua voce dire

"Lucifer che piacere sentirti"

Restando senza parole, quando la luce si accese. Nella stanza c'era una riproduzione esatta della zona del suo appartamento con il divano. Vide sul divano dei plaid con cuscini, con un pacco di fazzoletti di carta vuoto. Sul tavolino un Monopoli che sembrava usato. Con una fitta al cuore, Chloe notò su una parete appese tutte le foto di Lucifer con lei e Trixie. Non mancava Ella, Maze, anche Dan, Amenadiel, Linda.

Lucifer entrò in quella stanza, sedendosi su uno sgabello vicino al muro, dicendo a Chloe
"Quando iniziai la mia relazione con Eva, lei mi pregò di togliere dell'attico tutto quello che ricordava la mia vita prima. Ma mi mancava quella vita. Così ecco creato questo mio piccolo angolo di paradiso. Le varie volte che mi sentivo solo, esplodere dalla voglia di stare con te, Trixie o gli altri, dicevo a tutti che andavo via per affari. Invece mi chiudevo qui dentro, cullandomi nei sogni…"
Cercò di frenare le lacrime, ma senza quasi accorgersene, disse a Chloe con voce rotta
"...mi sentivo così solo, immaginando qui dentro di non esserlo..."
Chloe corse da Lucifer abbracciandolo. Lucifer continuò con il viso appoggiato alla sua spalla destra, scosso da singhiozzi di pianto, con Chloe che aveva un mare di lacrime che le bagnavano le guance
"...in cuor mio ti avevo perdonato per quel maledetto prete. Ma il mio orgoglio, causa tante volte di mie sconfitte, mi faceva pensare che foste tutti più felici senza di me"
Chloe bacio i capelli di Lucifer, accarezzandogli la schiena, felice di sentire che non piangeva più, dicendogli
"Amore mio quanto male ci siamo fatti per le nostre insicurezze, timidezze ma soprattutto il maledetto orgoglio. Ora però siamo assieme, consapevoli del nostro amore. Non ti serve più un luogo simile. Non sei più solo, mai più"

Chloe gli prese il viso tra le mani, baciandolo. Rimasero lì dentro abbracciati per qualche momento. Lucifer aveva paura che tutto quello che era successo fosse solo un bellissimo sogno. Cambiò idea quando Chloe gli disse
"Mi fai compagnia sotto la doccia? Domani torneranno Amenadiel e Maze. Avremo tante cose da fare. Prima di tutto faremo un giro tra parenti e amici"
Lucifer ancora seduto, con il capo posato sul petto di Chloe, teneramente abbracciati, gli domandò
"Perché vuoi andare a trovare amici e parenti?"
Chloe bacio la guancia di Lucifer, spiegandogli
"Voglio che tutti sappiano che stiamo insieme, che siamo fidanzati" Lucifer provò nuovamente quel caldo piacevole in mezzo al petto. Il re dell'inferno riuscì per la prima volta me la sua eternità a immaginare un futuro con Chloe.

Pomeriggio.

Nel bagno, gemiti di piacere, parole romantiche avevano come sottofondo lo scroscio lieve della doccia.

Mentre il giorno stava tramontando, balcone della villa.

Chloe e Lucifer erano distesi e abbracciati in un comodo divano. Una coperta li avvolgeva entrambi, celando tra baci e carezze tutte le loro paura. Paura che tornando alla loro solita vita, forse quel mondo fuori la villa li avrebbe divisi. Lucifer respiro profondamente l'odore di Chloe, per non dimenticarlo mai.

Il giorno del ritorno di Maze e Amenadiel: sabato.

Azrael aveva raccontato a Maze e Amenadiel cos'era successo durante la loro assenza. Trovarono i due ancora abbracciati nel letto decidendo di attendere il risveglio.

Poco più tardi.

Maze liberò subito Lucifer dalle manette. Ma Amenadiel dovette dire a Chloe
"Per funzionare, tu devi andare per ora. Sai, il fatto che sarebbe vulnerabile con te vicino. Ci vorranno almeno ventiquattro ore. Mi dispiace Chloe"
Chloe annuì di si, ma Lucifer la strinse a sé, dicendo
"Non va via. Lei resta"
Chloe gli passò due dita sulle labbra, dicendogli
"Non ti preoccupare, torno. Anzi, porto anche Trixie. Sarà felice di sapere che stiamo assieme"

Lucifer l'accompagnandola alla porta. Maze lo riportò sul divano, dove Amenadiel gli posò una benda imbevuta della pozione sugli occhi. Lucifer disse a Maze
"Vai con lei Maze. Mi sentirei più sicuro"
Maze sorrise, scuotendo la testa, dicendogli
"Stai tranquillo, ti ama"

Chloe scese dall'uber con un sorriso felice. Trixie era nell'appartamento con sua madre. Appena la vide, l'abbraccio felice, facendole mille domande su lei e Lucifer. Chloe gli sussurro che doveva aspettare, avrebbe risposto dopo che sua madre fosse andata via.

Nella villa al mare.

Lucifer, disteso sul divano, chiese ad Amenadiel che leggeva un libro seduto al bancone del bar
"Componi nel mio cellulare Il numero di Chloe? Voglio almeno sentirla"
Amenadiel, sorridendo eseguì. Rispose al telefono di Chloe non lei ma Trixie. La bambina era felice di sentirlo
"La mamma è andata giù per portare la spazzatura nei bidoni. Lucifer sono così contenta che ora state insieme"
Lucifer sorrise, dicendole
"Appena potrete, tua madre ti ha detto che verrai con lei qui alla villa?"

Al ritorno di Chloe, Trixie salutò Lucifer, passando il cellulare alla madre. Lucifer divenne un po' malinconico, dicendole
"Mi manchi già Chloe"
Chloe accarezzo con un dito il bordo del cellulare, dicendogli quasi sottovoce
"Non faccio altro che pensare a te. Come vanno le cose?"
Lucifer sbuffo
"Amenadiel mi ha messo una benda sugli occhi, imbevuta della pozione. Per ora sento solo un po' di bruciore"

Giorno dopo. Villa al mare. Mattina.

Maze rientrò, trovando Amenadiel intento nel guardare la tv, seduto nel divano. La demone gli domandò
"Sono andati avanti tutta la notte?"
Amenadiel fece con la mano il segno di ok, aggiungendo
"L'ho trovato addormentato nel letto, con in corso una videochiamata con Chloe addormentata a sua volta. Ma tu dove sei stata?"

Maze si sedette al bancone del bar, versandosi in un bicchiere dell'alcol da una delle bottiglie più antiche, spiegando ad Amenadiel
"Qualcuno doveva rimettere apposto l'attico. Non credo che rimarrà per sempre qui in questa villa"

Li scosse la voce di Lucifer che chiamo dalla camera
"Amenadiel vieni subito qui"

Trovarono Lucifer in piedi vicino al letto, con la benda nella mano sinistra. Soprattutto la zona degli occhi era normale, che li guardava raggiante
"Sono guarito! Vedo tutto…"
Aprì l'armadio
"...devo andare da Chloe. Devo vederla"
Maze fu reclutata da Lucifer per fargli da autista. Perché il re dell'inferno era emozionato, dovendo anche abituarsi alla guida con una mano sola.

Chloe era al mercato settimanale vicino il suo appartamento. Quel giorno Trixie era con suo padre al circo.
Tra i vari banchi, in uno c'erano delle bambole di pezza fatte a mano. Sorrise a un bambolotto riproducenti un diavolo. Gli accarezzo il viso rosso sorridendo. Girandosi si ritrovò nell'abbraccio di qualcuno che che disse
"Chloe tesoro mio, quanto tempo"
Era un uomo alto, biondo in un abbigliamento che ricordava più una vacanza alle Hawaii. Quello le disse, vedendola un po' confusa
"Erick, il tuo collega che lasciò l'accademia perché gay. Ora gestisco un negozio di tavole da surf alla spiaggia"
Chloe sorrise, abbracciando il biondo di fronte a lei.

A qualche banco più lontano, Lucifer si bloccò vedendo Chloe abbracciare un biondo tutto muscoli. Capendo la situazione Maze gli disse
"Se non vai da lei, ti picchio qui dove sei. Lucifer, lascia andare le insicurezze trattenendo solo la piacevole gelosia, da innamorato. Su vai da lei"
Lucifer la guardò sorpreso
"Da quando sei così pratica sui sentimenti?"
Maze alzò le spalle con un sorrisetto
"Non immagini quanto alcuni delinquenti di piccolo stampo, possono essere veri filosofi. Su vai"

Con il moncherino della mano destra mancante nella tasca dei pantaloni, Lucifer si avvicinò. Dietro la sua amata detective, quasi non trovava le parole, non ricordando quanto fosse bella. Fu il biondo che disse a Chloe
"Credo che quel Lucifer sia dietro di te"
Voltatasi, Chloe stava per commuoversi, vedendo il suo Lucifer lì a pochi passi. Senza dire altro un abbraccio li unì, baciandosi con tanta passione che intorno la gente li applaudi. I due innamorati sorrisero. Lucifer le disse
"Andiamo all'appartamento? Voglio, desidero, cominciare una vita con te e Trixie"
La felicità era così tanta per Chloe, che annuì di si, andando via mano nella mano, sotto lo sguardo compiaciuto di Maze.

FINE
   
 
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