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Autore: Piccolawiky    14/12/2020    0 recensioni
Anche le storie perfette nascondono dei  segreti... Chloe e Marco stanno per sposarsi, sono molto innamorati e per Marco non esiste  altra donna da voler al suo fianco per tutta la  vita. A soli due mesi dal matrimonio, un  terribile segreto verrà rivelato e sconvolgerà la  felicità della coppia. Nulla sarà più come  prima. Marco dovrà fare i conti con i suoi  sbagli, mentre Chloe si ritroverà a rimettere  insieme i cocci della propria vita, cercando di  andare avanti. Il destino però la sorprenderà  ancora: qualcuno tornerà nel suo presente e  le farà mettere in discussione ogni cosa, portandola a porsi una domanda  importante: e se quello che aveva vissuto non fosse abbastanza?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1 "Piccola a che ora stacchi stasera?" Lesse il messaggio sorridendo, nascondendosi dietro la scrivania, per non essere vista dal caporedattore. Si guardò furtiva intorno,e digitò velocemente la risposta. "Oggi riunione in redazione, usciremo alle 20" Lo rilesse e lo inviò, poi si sedette sulla sedia a ruote in plastica nera, alla sua scrivania bianca, a fianco alla finestra che dava sulla maestosa mole. Posò il cellulare sul suo tavolo di lavoro, pieno di fogli e giornali sparsi, da dove spuntava in fondo in un angolo una cornice di vetro con la foto di lui. Si rimise al pc per concludere il suo articolo sorridendo, sotto lo sguardo incuriosito di Rossella , la sua collega. «Stavi impazzendo per quell'intervista, come mai ora ti è spuntato il sorriso?» le chiese avvicinandosi alla scrivania. Il cellulare vibrò, e Rossella si lanciò per prenderlo ma Chloe fu più veloce «Dai dimmi chi è, lo sai che sono curiosa» «Nessuno, solo pubblicità» rispose stringendolo al petto «Certo e io sono invisibile, dai fammi vedere» le disse avventandosi su di lei. Chloe cercò di tenerlo stretto mentre la sua collega tirava, finché Rossella non la colpì nel suo punto debole il solletico. «Perfetto! Hai vinto una serata speciale con il tuo uomo» lesse cinguettando «Quanto sei fortunata, ti prego fammelo clonare, mi basta solo un capello!» chiese Rossella facendo il labbruccio, spalancando i suoi occhi azzurri. «Ross, smettila dai! Non è tutto oro ciò che luccica! È un gran rompi palle quando ci si mette!» rispose Chloe, con lo sguardo sul pc. «Sono disposta a un po' di fastidio se poi mi becco un manzo del genere! Come fai a continuare a lavorare, dopo un messaggio del genere?» «Mi dimentico sempre di quanto tu abbia bisogno di un uomo!». Si portò una mano sulla fronte scuotendo la testa. Allungò il braccio, strappò il telefono dalle mani della collega e digitò velocemente la risposta: "Controllerò la mia agenda e ti farò sapere". Rossella sospirò un'ultima volta intrecciando tra le dita una ciocca dei suoi capelli lisci mori, e si allontanò dall'ufficio sui suoi tacchi alti. La risposta di Marco fu immediata e le fece brillare gli occhi, amava quando era così deciso. "Verrò a prenderti alle 20 e non accetto un no! Sii puntuale!" Con aria sognante si avvicinò alla finestra, ad osservare le nuvole che stavano avvolgendo la mole, mentre il cielo si stava rattristando, in attesa della pioggia. «Chloe il capo ci sta aspettando» Le gridò Rossella appoggiata allo stipite della porta battendo le mani per velocizzarla. La ragazza spense il computer, raccolse i suoi giornali e uscì dal suo ufficio. ***** Controllò un'ultima volta che tutto fosse perfetto, nulla poteva andare storto, voleva regalarle una serata da sogno. Accese le ultime candele rosse, posizionate nel candelabro d'argento al centro del tavolo sopra la tovaglia bianca ricamata di seta. Piegò i tovaglioli bianchi, sistemandoli alla destra dei piatti neri quadrati, poggiò su di questi le posate d'argento e infine adagiò davanti alle stoviglie, i bicchieri di cristallo con i calici da vino. Si diresse in cucina avvicinandosi ai fornelli per controllare il primo, alzò il coperchio di acciaio e il profumo lo avvolse, lo assaggiò con un cucchiaino stupendosi di quanto era stato bravo. Nel posare l'utensile guardò l'orologio da polso e sobbalzò: erano già le 18:30, doveva sbrigarsi. Avvolto da quella pioggia improvvisa, accompagnata da un venticello fresco, era arrivato a prenderla fuori dal lavoro. La vide uscire avvolta nel suo cappotto rosso, con le sue sensuali gambe scoperte sotto quella seducente gonna a campana, protetta dal suo ombrello lilla; si avvicinò e si perse su quelle calde labbra tanto attese. Poi la prese per mano e salirono insieme sul taxi che li stava aspettando. Pochi minuti dopo si ritrovarono davanti alla loro casa, e Chloe ne fu stupita «Perché siamo qui? Non dovevamo...» Marco la prese in braccio, senza risponderle e la portò di sopra. Appena la porta si spalancò, gli occhi smeraldi di Chloe si illuminarono accompagnati da un gridolino di stupore. La luce era soffusa, il pavimento cosparso di petali tracciava il percorso verso la tavola apparecchiata, circondata da tantissime candele rosse. Il profumo rilasciato nella stanza era inebriante, entrava nelle ossa, rendendo magico quel quadretto perfetto. «E' tutto perfetto! Non so cosa dire» disse portandosi le mani sulla bocca saltellando «Non dire nulla, e accomodati» rispose Marco spostandole indietro la sedia di pelle bianca. Chloe notò sul suo piatto un bigliettino rosso scritto a mano, con una calligrafia che avrebbe riconosciuto tra mille. "Tutto questo è per te piccola mia, sei l'amore della mia vita". Sorrise imbarazzata e corse ad abbracciarlo, ringraziandolo di tutto; lui le prese il viso tra le mani e la baciò assaporando il suo profumo. Quel profumo, dolce e sensuale, che unito alla sua pelle la rendeva così accattivante e irresistibile. Sì stacco dalle sue labbra e la osservo, gli mancava il fiato per quanto era bella, con la luce delle candele che risaltava i suoi lineamenti. Aveva degli occhi così profondi da vederci il mondo intero, quegli occhi parlavano senza che lei proferisse parola, quegli occhi gli facevano dimenticare tutto il resto, gli stessi occhi che lo avevano fatto innamorare. La prese per mano facendola accomodare, per servirle la cena; aveva cucinato tutto lui, si era persino preso la giornata libera perché voleva stupirla. Amava vedere quell'aria da bambina di fronte alle sue sorprese. «Risotto ai petali di rosa» le disse poggiandole il piatto davanti. Chloe guardò il piatto, erano stati aggiunti dei petali di rosa veri, lo assaggiò «E' buonissimo e delicato» «Proprio come te» le rispose lui Lei si sentiva davvero fortunata a stare al suo fianco, ad averlo nella sua vita. Si soffermò ad osservarlo ed era bellissimo nel suo vestito elegante, mentre le riempiva il bicchiere con del vino bianco. «Grazie davvero, è tutto perfetto! Non mi hai nemmeno avvelenata!» rise sorseggiando il suo vino. Marco scosse la testa e sorrise: «Mi sono impegnato tranquilla, stavolta non ho sbagliato!» Chloe continuò il suo risotto coccolata dall'idea che stava per sposare l'uomo della sua vita. Due mesi e sarebbe stata sua moglie. Dopo 4 anni di fidanzamento, il suo sogno stava per realizzarsi. Era tutto pronto, niente lasciato al caso: i vestiti, il ristorante, la location, il viaggio di nozze... Avevano scelto la Polinesia. Sorrise quando quel ricordo le attraversò la mente, riportandola proprio a quel giorno.
   
 
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