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Autore: Roxanne Potter    14/12/2020    0 recensioni
[Finale alternativo di The Cursed Child]
Qual è il vero motivo per cui Albus Potter e Scorpius Malfoy hanno cercato disperatamente di salvare la vita di Cedric Diggory? A quale tragico destino è andato incontro il ragazzo nel momento in cui si è risvegliato nell'altrove e gli è stata offerta la possibilità di tornare indietro?
-Vedi, una parte di me si sente ancora terribilmente in colpa per aver fallito nel salvare Cedric. So che era inevitabile, ormai abbiamo capito fin troppo bene che pasticciare con il tempo significa causare delle conseguenze catastrofiche ma... non riuscirò a trovare pace finché non avrò davanti agli occhi il risultato del nostro fallimento.
-Non ti è bastato vedere la tomba di Cedric insieme a tuo padre?
-No. Ci sono cose più terribili di una tomba, Scorpius. Più terribili della morte. Devo vederle con i miei occhi per l'ultima volta prima di... di poterlo accettare pienamente. Solo così potrò superare il trauma, capisci?
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Cedric Diggory, Scorpius Malfoy
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Chi sei? Che cosa vuoi? Rispondi!
Cedric levò la bacchetta contro la figura scura e incappucciata che si muoveva tra le lapidi del cimitero. A rispondergli fu una voce, fredda e sibilante, che gli fece correre un brivido gelido lungo la schiena.
-Uccidi l'altro.
Prima che avesse il tempo di pensare e reagire, Cedric udì un'altra voce, più stridula, gridare; -Avada Kedavra!
Un lampo di luce verde saettò nell'aria, investendolo in pieno petto. Interi frammenti di vita gli scorsero davanti agli occhi – il viso dolce di Cho, gli sfavillanti alberi di Natale nella Sala Grande, i pomeriggi passati ad allenarsi nel campo di Quidditch, le urla festose e gli abbracci con cui i suoi compagni lo avevano accolto in sala comune dopo che il suo nome era stato estratto dal Calice di Fuoco – e in un istante di terribile, dolorosa consapevolezza, Cedric seppe di essere morto.
Poi ci fu il buio.

Quando riaprì gli occhi, Cedric si trovò davanti la volta di un cielo azzurro e sgombro di nuvole.
Si rese conto di essere disteso a terra, di schiena. I raggi del sole gli carezzavano la pelle del viso e un profumo delicato di fiori aleggiava nell'aria, risvegliando i suoi sensi assopiti e ancorandolo sempre di più alla realtà.
Sbatté le palpebre e si mise lentamente a sedere, guardandosi intorno; si trovava in una radura dall'erba finamente tagliata, delimitata da un cerchio di alberi dalle fronde rigogliose.
Quello era davvero l'aldilà? Il paradiso? O solo un frutto della sua immaginazione? Forse ciò che era accaduto in quel cimitero era solo un incubo dal quale si sarebbe presto risvegliato...
-Benvenuto, Cedric.
Si voltò di scatto al suono di quella voce. Davanti a lui era appena comparsa una donna vestita con un lungo abito viola scuro, il viso delicato circondato da una lunga chioma di capelli color mogano. La sua figura emanava un'energia positiva e rassicurante, quasi materna, che avvolse Cedric e lo pervase di una profonda calma.
Il ragazzo si alzò in piedi, tossì per schiarirsi la gola e disse; -Tu... cosa... cos'è questo posto? Dove sono?
-Ovunque tu voglia essere, caro.- rispose lei dolcemente. -Dopotutto questa è la tua festa. Secondo te dove siamo?
-Beh, somiglia un po' al parco di Hogwarts. Anche se non si vedono né il castello né il campo di Quidditch.
-Il parco di Hogwarts. Molto bene.
Dopo qualche istante di silenzio, Cedric mormorò; -Io... sono morto, vero?
-Sì. Sei morto.- La voce di lei suonò bassa, venata di tristezza. -Ci sono state persone che hanno addirittura sfidato le leggi del tempo e dello spazio per provare a salvarti... ma il destino è qualcosa da cui non possiamo sfuggire.
Cedric guardò la donna con aria sbigottita. Qualcuno aveva sfidato le leggi del tempo e dello spazio per salvarlo? Che cosa significava?
-Mio caro ragazzo, devi sapere che non tutto è perduto.- aggiunse lei. -Io sono qui per offrirti una possibilità.
-Una possibilità?- mormorò Cedric, sentendo un lampo di speranza accendersi nel suo cuore.
La donna annuì.
-Vedi, Cedric, la tua strada fino a questo punto era già stata tracciata. Tu eri destinato a morire, arrivare fin qui e ritrovarti davanti a un bivio. Puoi compiere una scelta fondamentale che avrà delle ripercussioni sul mondo lì fuori. Puoi scegliere se lasciarti per sempre alle spalle l'esistenza terrena oppure... tornare indietro. Io sono qui per mostrarti cosa accadrà se deciderai di tornare.
Cedric annuì e sorrise, le mani che gli tremavano per l'emozione. Voleva, anzi, doveva tornare. Non poteva lasciarsi morire così, a diciassette anni, con l'intera vita davanti e un bagaglio di sogni ancora da realizzare.
-Allora, cosa accadrà quando tornerò indietro?
La donna ricambiò il sorriso.
-Lascia che ti spieghi.

*

-Albus, questa è l'idea peggiore che tu abbia mai avuto in tutta la tua vita. È la cazzata del secolo, anzi, del millennio.
Albus era seduto su un divanetto nella sala comune di Serpeverde e si rigirava tra le mani la Giratempo che era riuscito a trafugare dall'ufficio della McGranitt. Sospirò stancamente e lanciò un'occhiata a Scorpius, che gli stava davanti con le braccia incrociate sul petto e le sopracciglia bionde inarcate in un'espressione contrariata, molto simile al cipiglio severo di Ginny e della vecchia Molly.
-Non puoi capire, Scorpius. Io... io devo farlo.- Gli occhi del ragazzo si addolcirono davanti all'aria affranta e alla voce intrisa di amarezza dell'amico. -Ti prometto che questa sarà l'ultima volta. Non farò nulla. Non agirò per cambiare il corso della storia. Mi limiterò a essere un semplice spettatore e una volta tornato qui porterò direttamente la Giratempo nell'ufficio della McGranitt.
Scorpius lo guardò in silenzio per qualche istante, poi scosse la testa con aria scettica.
-Ancora non capisco perché ci tieni tanto.
Albus si lasciò sfuggire un altro sospiro triste.
-Vedi, una parte di me si sente ancora terribilmente in colpa per aver fallito nel salvare Cedric. So che era inevitabile, ormai abbiamo capito fin troppo bene che pasticciare con il tempo significa causare delle conseguenze catastrofiche ma... non riuscirò a trovare pace finché non avrò davanti agli occhi il risultato del nostro fallimento.
-Non ti è bastato vedere la tomba di Cedric insieme a tuo padre?
-No. Ci sono cose più terribili di una tomba, Scorpius. Più terribili della morte. Devo vederle con i miei occhi per l'ultima volta prima di... di poterlo accettare pienamente. Solo così potrò superare il trauma, capisci?
Scorpius si sedette accanto a lui e gli poggiò una mano sulla spalla.
-Allora verrò con te. Farò qualsiasi cosa per aiutarti se dovessi cacciarti nei guai.- disse in tono risoluto, e Albus si sentì scaldare il cuore di un affetto profondo verso il suo migliore amico. -Abbiamo mezz'ora, giusto?
-Sì. Mezz'ora. Poi la Giratempo ci riporterà qui. Sei pronto?
-Prontissimo.
Scorpius afferrò la catenella della Giratempo e Albus iniziò a ruotarla, concentrandosi intensamente sul luogo e sul tempo che voleva raggiungere...

*

Albus e Scorpius camminavano lungo la strada di una città Babbana. Era tardo pomeriggio e le luci dei lampioni iniziavano ad accendersi nella penombra. Il silenzio che aleggiava tra loro era pieno di tensione e aspettativa; Albus continuava a guardarsi intorno con aria frenetica, ben consapevole che presto si sarebbe trovato davanti una visione che gli avrebbe pugnalato il cuore.
Ma doveva farlo. Doveva raccogliere tutto il suo coraggio – nelle sue vene scorreva pur sempre del sangue Grifondoro – e affrontare faccia a faccia quell'incubo.
-Al... fermati. È qui.
Scorpius gli tirò una manica della camicia. Albus si bloccò in mezzo al marciapiede e si voltò lentamente, trovandosi a fronteggiare il muro di un palazzo.
Il cuore gli saltò in gola.
Sapeva che era stato necessario sacrificare Cedric in nome di un bene superiore. Ma ora che aveva davanti i frutti del suo fallimento, della scelta così sofferta di lasciare che un ragazzo innocente andasse incontro a un destino tanto spaventoso, non poteva fare a meno di sentire una voragine di disperazione aprirsi dentro di sé.
Il viso di Cedric Diggory, più adulto e maturo rispetto all'ultima volta che lo aveva visto, era lì, stampato su quello stupido poster incollato al muro. La pelle ricoperta di cerone e i segni rossi intorno agli occhi gli davano l'aria di un tossicodipendente in crisi di astinenza.
La ragazza che lo abbracciava aveva le labbra piegate all'ingiù e gli occhi da pesce lesso; se qualcuno le avesse infilato un paio d'occhiali sul naso e uno scialle ricamato intorno al collo, avrebbe potuto sembrare la figlia della professoressa Cooman.
-Al... fatti forza. Sai che non potevamo impedirlo.
Scorpius gli poggiò il mento sulla spalla e gli strinse un braccio intorno alla vita. Albus annuì e guardò sconsolato la scritta in cima al poster; Twilight – La più bella storia d'amore mai scritta, presto al cinema. 28 Novembre 2008.
-Lo so.- disse con un sospiro. -Ma fa male vedere cosa è diventato. Perché ha accettato di tornare... così? In questa forma?
-È il destino che ha scelto per se stesso. Non potremo mai conoscere le sue motivazioni ma se adesso lui è felice così non ci resta che accettarlo.
Albus annuì. Stava per tirare fuori la Giratempo e controllare quanti minuti fossero rimasti allo scadere del loro viaggio, quando un urlo acuto alle sue spalle lo fece sobbalzare.
-Ragazze, guardate come sono carini quei due!
Si voltarono di scatto e sgranarono gli occhi. Davanti a loro c'era un gruppetto che contava almeno una decina di ragazze; tutte quante indossavano delle magliette nere, con su stampata le facce di Cedric e Bella Pesce Lesso Swan, e avevano gli occhi contornati da quintali di trucco scuro.
Una ragazza bionda, che non dimostrava più di quindici o sedici anni, guardò Albus e Scorpius con un'espressione civettuola e disse in tono sognante; -Voi due state insieme, vero?
-No, ecco, noi...- balbettò Albus, sentendosi arrossire furiosamente, mentre Scorpius scostava in tutta fretta il braccio dalla sua vita.
Molte ragazze ridacchiarono, compresa la bionda, che occhieggiò il poster alle spalle di Albus e Scorpius e sospirò.
-Andrete anche voi a vedere il film stasera?- disse, sempre nello stesso tono svagato. -Se volete potete unirvi a noi...
-No, grazie.- ribatté Scorpius.
-Il primo spettacolo inizia tra mezz'ora.- continuò lei, senza dar segno di averlo ascoltato. -E noi non stiamo più nella pelle! Abbiamo aspettato un sacco per l'uscita di questo film. Vero, Kate?
La bionda si rivolse alla ragazza alle sue spalle, che annuì freneticamente.
-Sì, Anne. Finalmente vedremo il nostro dio greco sul grande schermo!
-Dio greco?- mormorò Albus.
-Sto parlando di Edward Cullen, naturalmente!- esclamò Kate. -Il nostro magnifico, etereo, stupendo Edward Cullen. Peccato che voi non siate belli come lui.
Scorpius sgranò gli occhi e mosse un passo in avanti, pronto a ribattere a quell'offesa, ma Albus fu più veloce di lui e lasciò esplodere tutta la sua indignazione.
-Quello non è Edward Cullen, è Cedric Diggory!- sbottò, fissando la ragazza con aria di sfida; lei si limitò a restituirgli uno sguardo vacuo che fece assomigliare il suo viso a quello di Bella Pesce Lesso Swan.
-Cedric chi?
-Credo che tu ti stia sbagliando.
A parlare era stata una ragazza che squadrava Albus e Scorpius con aria curiosa. Di tutto il gruppo, era l'unica il cui sguardo trasudasse almeno un briciolo di intelligenza.
-Il nome dell'attore non è Cedric Diggory.- continuò lei. -Ma Robert Pattinson.
Robert Pattinson, certo, pensò Albus con amarezza. Il nome che Cedric era stato costretto ad affibbiarsi una volta tornato nel mondo dei mortali per girare quella... quella roba che la gente si ostinava a chiamare saga cinematografica.
-Sì, mi sono sbagliato, scusate.- borbottò Albus, infilando le mani nella tasca dei jeans e iniziando a giocherellare con la catenella della Giratempo. Presto lui e Scorpius avrebbero dovuto allontanarsi da lì; il tempo a loro disposizione sta per scadere e non potevano rischiare di sparire nel nulla davanti agli occhi delle ragazzine Babbane.
-Non pensate che Edward sia meraviglioso?
La ragazza bionda, Anne, aveva ripreso a parlare. Si era portata una mano sul cuore e guardava il poster con aria adorante.
-Io vorrei così tanto un ragazzo come lui.- sospirò Kate. -Anzi, un vampiro. Un vero vampiro che mi guardi la notte mentre dormo e che mi morda per farmi sua...
Albus e Scorpius si scambiarono un'occhiata sconvolta.
Non solo stavano ricordando ciò che avevano studiato per gli esami di Difesa Contro le Arti Oscure, ovvero che i vampiri avevano l'abitudine di decapitare le loro vittime, farle a pezzi e mangiarne le interiora. Scorpius sembrava star riflettendo su cosa gli sarebbe successo se mai avesse avuto la malaugurata idea di infiltrarsi di notte nella torre di Grifondoro per guardare Rose Weasley mentre dormiva; probabilmente ne avrebbe rimediato un calcio nelle palle da Rose, un processo al Wizengamot capeggiato da un'inferocita Hermione Granger e un tentativo di omicidio da parte di Ron Weasley.
-Non starete esagerando un po', ragazze?- disse Scorpius, con un sorrisetto nervoso. -Voglio dire, i vampiri non sono esattamente delle creaturine rose e fiori come le descrive la Meyer...
Ci fu un improvviso cambio di atmosfera. Le ragazze trattennero il fiato, scambiandosi delle occhiate allarmate. Anne e Kate avanzarono verso Albus e Scorpius, gli sguardi improvvisamente gelidi.
-Sbaglio o avete appena criticato Stephanie Meyer?- sibilò Anne.
Albus si sentì attraversare da un fremito di paura ma ricambiò lo sguardo e replicò, con più coraggio di quanto se ne sentisse in corpo; -E anche se fosse? Vorrei farvi notare che i veri vampiri non sbrilluccicano al sole come fatine.
Seppe di aver detto la cosa sbagliata nel momento in cui una luce assassina lampeggiò negli occhi di Anne e Kate. Scorpius, pallido come un cencio, afferrò il braccio di Albus e disse, falsando un tono allegro; -Ragazze, noi adesso dobbiamo proprio andare. È stato un piacere conoscervi, vi auguro di passare una bella serata al cinema e...
-Prendeteli!
L'ordine di Kate fu seguito da un ruggito di approvazione da parte delle altre ragazze.
Pochi secondi dopo, Albus e Scorpius si ritrovarono a correre fianco a fianco, il cuore a mille per l'adrenalina e il terrore; alle loro spalle, i passi in corsa e le urla inferocite delle Twilighters.
-IO TE LO AVEVO DETTO CHE ERA UNA PESSIMA IDEA VENIRE QUI!- urlò Scorpius, lanciando un'occhiata allucinata all'amico.
-COME FACEVO A SAPERE CHE SAREMMO STATI AGGREDITI DA UN GRUPPO DI ADOLESCENTI PAZZE?- urlò Albus di rimando.
Non osò voltarsi per controllare quanto scarto ci fosse tra loro e le adolescenti pazze; continuò a correre, ignorando le gambe doloranti e i polmoni che sembravano sul punto di scoppiare da un momento all'altro, guidando Scorpius lungo i vicoletti e le stradine della città.
Quando gli strepitii furiosi delle ragazze furono svaniti del tutto in lontananza, i due ragazzi si fermarono di colpo. Albus si passò una mano tra i capelli scompigliati e cercò di riprendere fiato.
-Scusa, Scorpius, non avevo previsto tutto questo.- mormorò, guardandosi intorno; erano finiti in un vicolo stretto e umido, pieno di scatoloni abbandonati al suono e bidoni della spazzatura dai quali si levavano odori nauseanti.
Sempre meglio che finire nelle mani delle Twilighters.
-Non... non fa niente.- mormorò Scorpius. -Quanto manca allo scadere del tempo?
Albus tirò fuori la Giratempo dalla tasca dei pantaloni e sospirò di sollievo.
-Due o tre minuti. Direi che siamo salv...
-Eccovi qui!
No. Non è possibile.
Albus e Scorpius si voltarono lentamente. Una ragazzina dai lunghi neri, che indossava una maglietta del film di Twilight, camminava verso di loro con un'espressione allucinata negli occhi.
-Finalmente ce l'ho fatta a trovarvi.- mormorò la ragazza, fermandosi a pochi passi da loro. -Io... voi...
-Senti, ci dispiace!- esclamò Scorpius, alzando in alto le braccia con aria colpevole. -Te lo giuro, non volevamo parlare male di Edward Cullen e di Stephanie Meyer, noi...
La ragazza scosse la testa e sorrise con aria maliziosa.
-Ma chi se ne frega di Edward Cullen! Io so chi siete voi! Siete Harry Potter e Draco Malfoy!
-No, guarda, in realtà noi saremmo i loro f... aspetta, cosa hai detto?
Albus iniziò a sudare freddo e si nascose la Giratempo in tasca, continuando a stringere la catenina nel pugno. Chi diavolo era quella squinternata e come faceva a conoscere i loro genitori?
-Harry e Draco! È incredibile! Il modo in cui vi siete abbracciati prima... state insieme, vero? Ho sempre saputo che la Drarry era reale!
Albus si ritrovò a boccheggiare, senza sapere come ribattere. La ragazza non solo li aveva scambiati per i loro genitori, era addirittura saltata alla delirante conclusione che Harry Potter e Draco Malfoy stessero insieme. E poi Drarry? Cosa voleva dire quella stramba parola?
La ragazza mosse qualche passo verso di loro, gli occhi sempre più sgranati e folli.
-Draco, se tu non fossi gay ci proverei con te! Sei sempre stato il mio Principe delle Serpi...
-Io sono cosa?- mormorò Scorpius. -Cosa diavolo è un principe delle serpi? Una specie di... di rettilofono?
-Ma no! Il Principe delle Serpi, il ragazzo più bello di tutta Hogwarts! Dimmi, Dracuccio, tuo padre come ha preso la notizia della tua relazione con Harry? Avete dovuto lottare per vivere il vostro amore, non è vero? Proprio come Romeo e Giulietta!
Albus aveva una sola certezza; la Giratempo doveva averli trasportati in un universo parallelo dove Draco Malfoy era stato il ragazzo più bello della scuola e aveva avuto una relazione con suo padre.
Si ritrovò a reprimere un conato di vomito. La testa iniziò a girargli e dovette aggrapparsi al braccio di Scorpius per non cadere. Tutto quello non poteva essere reale... era quasi peggio che vedere Cedric recitare in Twilight...
La catenella che ancora stringeva nella tasca iniziò a scaldarsi e tremolare. Mancavano pochi secondi al momento in cui la Giratempo li avrebbe riportati indietro, nella loro sala comune, e non potevano fare niente per impedire alla ragazza di vederli sparire nel nulla. A meno che...
-Cara, ho una notizia per te.- disse Albus, rivolgendole un sorriso accomodante. -Qui fuori dal vicolo c'è un'altra persona che potrebbe farti piacere incontrare...
-Davvero? Chi è?
-Il vecchio Lucius Malfoy. Sai, si è addolcito molto nel corso degli anni, ha finalmente accettato la nostra relazione... è qui per portarci le nostre fedi nuziali. Perché non vai a chiamarlo?
La ragazza lanciò uno strillo entusiasta, girò loro le spalle e si precipitò fuori dal vicolo. Albus tirò fuori la Giratempo, la ficcò in mano a Scorpius ed entrambi si aggrapparono alla catenina con la cieca disperazione di due naufraghi nel mezzo di una tempesta.
Albus sentì uno strappo all'altezza dell'ombelico e il mondo intorno a lui iniziò a vorticare, trasformandosi in una macchia confusa di colori e forme irregolari. Chiuse gli occhi, sentendosi invadere dalla nausea, e quando li riaprì si ritrovò nella sala comune di Serpeverde, vuota e silenziosa nella notte.
Tremando, i due ragazzi lasciarono andare la Giratempo, che cadde a terra e rotolò ai piedi di un tavolino. Si sedettero sul divano e rimasero lì senza parlare, lanciandosi di tanto in tanto delle occhiate sconvolte e riflettendo su quanto era loro accaduto.
Infine fu Scorpius a infrangere il silenzio.
-Sai, Albus.- disse, lasciandosi andare a un profondo sospiro e abbandonandosi ancora di più contro lo schienale del divano. -Avrei preferito mille volte rivivere il Voldemort's Day.



*



NdA

Questo delirio è una parodia senza pretese che ho scritto un po' di tempo fa e che è nata dalla domanda "E se Albus e Scorpius avessero cercato di salvare Cedric per impedire che lui tornasse in vita per recitare in Twilight?" (Mi è stato d'ispirazione un meme molto famoso a riguardo)
Credo che a questo punto sia ben chiara l'identità della donna incontrata da Cedric nel suo "altrove".
Ovviamente non ci sono intenti offensivi verso le fans di Twilight e le Drarry shipper (io stessa ho fatto parte di entrambe le categorie!) ma il concept di TCC mi ha dato l'ispirazione per fare ironia su queste tematiche. Spero abbiate apprezzato questa piccola follia :)
   
 
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