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Autore: nemesis_tm    15/05/2005    2 recensioni
Con questa mia seconda ff su EFP, e prima di HP, ho voluto fare deformare la storia in maniera particolare...ma non ve ne accorgerete all'inizio, nei primi capitoli....ma verso la fine...intando se volete farmi sapere se vi è piaciuta mi farebbe piacere qualche recensione....!! ;P
Genere: Comico, Drammatico, Mistero, Romantico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il settimo e ultimo anno di scuola per i nostri tre eroi, ad Hogwarts. Era una delle ultime giornate di sole, e molti ragazzi sedevano sui prati e sulle collinette all'interno dei confini del parco, osservando le pigre evoluzioni della piovra gigante, e ridendo per qualcosa, giocando a carte, o sfidandosi a duelli magici. Il cielo era di un blu scuro, quasi irreale, di quelli che si vedono solo nelle cartoline babbane, e qualche nuvola vi si muoveva lentamente. Una leggera brezza di vento estiva scompigliava i capelli dei giovani, offrendo un riparo più che sufficiente al calore.

Harry, Ron e Hermione, ovviamente, erano seduti all'ombra del solito olmo (ormai il loro posto fisso a ricreazione) e pigramente discutevano di qualche argomento privo di grande interesse o passione, ridacchiando per qualche espressione della faccia di Ron, o qualche battuta. Era il posto ideale. L'olmo, era posto su una specie di piccola collinetta, che sovrastava il prato nella parte ovest del parco, e mostrava la torre di Grifondoro, e sotto di essa, le serre. Poi si passava a una distesa verde, fino a raggiungere con lo sguardo il grande lago, dove qualche bagliore solare, lo faceva risplendere come se fosse d'oro.

- Accio ragno -.

- Nooo! Maledetto! Che ti venga l'assuefazzione al cervello! Via! -.

Harry rise, e tenne ben saldo il ragno nella sua mano destra, avvicinandosi sempre più all'amico.

- Andiamo! - disse - Sei un membro dell'Ordine della Fenice, e hai paura di questo...?! -.

Hermione si guardò intorno velocemente prima di dire scandalizzata. - Harry sst! -.

- Oh si scusa...tanto qui siamo solo noi! -.

Ron sorrise, sempre tenendosi alla larga da harry. - Certo, chissà perchè vero? -.

Infatti l'olmo era vicino alla foresta proibita, e questo lo rendeva un posto poco idoneo a una ricreazione tra studenti giovani....

- Ah bhè...affari tuoi se da adulto ti cagherai ancora addosso per questi ragni maledetti!.....evanesco....-

il ragno scomparve.

Hermione controllò l'ora nel suo orologio. - Siamo in ritardo! - esclamò - Io ho aritmazia e voi Divinazione! Dai muovetevi!! -.

Harry si sdraiò per terra, poggiando la schiena sul tronco duro dell'olmo, e incrociando le braccia dietro la testa. - Io oggi brucio....sto male. Credo di aver mangiato proprio pesante sapete??....-.

Ron scoppiò a ridere, ma Hermione assunse un'aria contrariata. - Ma non puoi fare sempre così!! E' gia la terza volta, e siam all'inizio dell'anno! Non ti sei mai comportato così...così....-.

-....bene?...- suggerì Ron.

-....no.....così in modo sconsiderato! Quest'anno hai i mago! Diventerai un auror!-.

-...andiamo Hermy! Lascialo stare!Gli passerà....credo che comunque ancheio oggi brucio....Harry stava troppo male per lasciarlo da solo....- sorrise.

Hermione si gonfiò come Molly Weasley.

- Ah e così anche tu stai diventando un testa di cazzo eh??!! BENE! BENE! Quest'anno gli appunti di Storia della Magia me li ficco sul per il culo piuttosto che prestarveli a voi, CHIARO?? -.

- Culo che per altro si mantiene molto bene....- aggiunse Ron in una mezza voce ben udibile.

Hermione schioccò la lingua. - Bene. Io non mi muovo finchè non vi deciderete a andare a scuola! -.

Harry e Ron si guardarono, e fecero qualche spalluccia. - Ok Hermy, allora bruci anche tu no??!...-.

I suoi occhi mandarono scintille. - Ma come osi??! IO non perderei mai una lezione che potrebbe servirmi ai MAGO.....IO!!! -.

- Ma quanto sensuale è quando si arrabbia la nostra Hermione... - disse Ron con un mezzo sorriso. Harry si alzò in piedi.

- Gia, un bocciuolo di rose - disse Harry con lo stesso sorrisetto da schiaffi.

Hermione li guardò quasi con disgusto. - Ci vorrebbe una punizione per voi...una bella punizione! -.

- MMmmmmm... - fece finta di eccitarsi Ron.

- Com'è gnocca...- gli fece eco Harry palpandosi il pacco.

Hermione li osservò orripilata, e fece un urletto stridulo quando, senza preavviso, Ron gli saltò addosso buttandola per terra,e standogli di sopra a gambe divaricate.

Poi arrivò Harry e presero a farle il solletico. Hermione lo sentiva il pacco duro di Ron sulla pancia. Lo sapeva che lei era motivo di piacere per Ron...e Ron lo era per lei...ma non così! Era una cosa orribile, sentire che il proprio migliore amico lo aveva duro ogn volta che gli rivolgeva la parola, o una carezza...

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Due ore dopo, Harry e Ron erano sulla torre del Grifondoro, e stava osservando il paesaggio. Ridevano ancora per la reazione di Hermione al loro scherzo, ma anche erano preoccupati per la sua minaccia, cioè che non gli avrebbe più dato gli appunti di Storia dell'arte.

- Se non ce li da quest'anno che c'abbiamo i mago siamo nella merda....-.

- Oh si....una merda grande come il testone vuoto di Goyle..-.

Aspettavano un gufo dai due Fratelli Weasley, Fred e George, che per i loro prodotti del negozio degli scherzi, facevano a Harry e Ron, un grandissimo sconto. Così, quando non c'avevano voglia di passare un ora sotto i sotterranei a sentire lo Zio Pitty spiegare come fare le pozioni più inutili, gli bastava ingoiare un dolce, et.....voila! Un'ora da poter passare in armonia con il proprio ego in simbiosi perfetta con il proprio spirito....!!!!! (;P)

Era un bel periodo per il mitico trio. Ora erano finalmente maggiorenni, e come tali, avevano deciso di entrare a far parte dell'Ordine della Fenice, ovviamente contro il volere di Molly Weasley, e ora conoscevano tutti i piani dell'oscuro signore, le sue tattiche, e conoscevano ogni singola pedina che componeva il suo esercito. Prima di tutto, c'erano stati degli attentati. Gruppi numerosi di Mangiamorte che avevano teso nei posti più inaspettati degli attacchi ai singoli componenti dell'ordine, oppure a dei luoghi in cui i maghi amavano andare, senza un obbiettivo preciso, come per non fare capire la propria tattica. Zonko era completamente distrutto. La Gringot aveva perso la parte ovest delle camere contenenti i tesori dei maghi, e a Diagon Alley, la solita aria di pace e quiete, era stata bruscamente interrotta. Ora poca gente, furtiva e schiva, si avvicinava al Paiolo Magico che rischiava di chiudere i battenti. In compenso, per fortuna dei Weasley, a Hsmeade, la situazione era invariata, fuori che appunto per Zonko....(-un concorrente in meno! - si era lasciato fuggire Fred, prima di prendersi uno schiaffo dalla madre).

Il ministero della Magia, aveva ucciso i mangiamorte che si erano infiltrati all'intero dello stesso, e aveva cominciato una elaborata caccia all'uomo per trovare i più ricercati mangiamorte, con spionaggi e appostamenti nei posti dove sapevano i servi dell'oscuro signore erano soliti incontrarsi.

Notturn Alley era diventata un potente quartier generale dei Mangiamorte, e forse anche per questo Diagon Alley non era più molto frequentata...

Di Voldemort non s'era più vista traccia. Harry e Ron e Hermy, avevano dovuto scontrarsi contro un folto gruppo di mangiamorte, e se l'erano scampata per poco, dopo ore di combattimento, aiutandosi a vicenda, urlando, mordendo, uccidendo....impestava ancora la loro mente di sogni....e incubi....

Dopo circa una mezzoretta passata a parlare nella torre del Grifondoro, decisero che era anche ora di presentarsi in infermeria. Così, blandamente, si avviarono sbadigliando verso le scale della torre e scesero, e una volta giunti davanti la porta dell'infermeria, estrassero furtivamente dalle tasche, senza farsi vedere, le Merendine Marinare, e spalancarono la porta dell'infermeria.

- Oddio! - urlò Madama chips.

Harry e Ron vomitavano uno in un cestino, e l'altro un po' sul pavimento, un po' sul cestino, sotto gli sguardi famelici di Chips...

- MI AVETE ROTTO I COGLIONI VOI DUE!!! OGNI TRE GIORNI, MI VENITE QUI E VOMITATE COME DUE DEFICIENTI!!....finitem incantatem.....-.

I due smisero subito di vomitare, e guardarono la Chips supplichevolmente, in modo da non essere punito di più di quello che avrebbe loro predestinato la McGrannith.

Lei tirò su il naso rabbiosamente, e si sistemò le maniche. - Non vi preoccupate, screanzati! Nessuno lo saprà....vi ho sempre parato il culo....adesso state qui fino alla fine delle ore scolastiche, così i professori crederanno veramente che state male...ma non succeda mai più!!!!! ALTRIMENTI GLIELO DICO VERAMENTE AI PROFESSORI CAPITO, COGLIONI??! -.

E sbruffando uscì dall'infermeria.

Harry e Ron si guardarono negli occhi, e scoppiarono a ridere in maniera stupida e assurda, con qualche rigolo di vomito che ancora gli scivolava dalla bocca.

- Evanesco - disse una voce femminile familiare da un lettino...

- CHO!!! auauau....ciao bella!! -.

Harry, pulito interamente dall'incantesimo guardò alla sua destra. Cho stava seduta su un lettino con un'aria davvero malsana e pallida, ma gli sorrise con calore e affetto. Harry spiccò una corsa per la stanza, e facendosi alla bocca un incantesimo per l'alito, la prese con le mani dietro la schiena, e la baciò con gusto. Quando si scostò da lei, la guardò con sguardo interrogativo. - Che ci fai qua? Stai male?? -.

Lei fece spallucce. - Non è niente. Mi ha morso un Crex a erbologia, e penso che salterò qualche lezione di grazia, così.....-.

Harry sorrise soddisfatto. - Un po' alla volta stai imparando la nobile arte del bruciare.... -.

Cho lo guardò in tralice, e scoppiò a ridere. - No! Sto male veramente! Non sono mica come te, nullafacente dormiglione! -.

Lui la baciò ancora sulle labbra,e si sdraiò con lei nel lettino, cincendole un braccio intorno alle spalle, e poggiando la testa sulle sue spalle. - Notte tesoro!!! - disse poi.

Ron, in disparte, si profumò anche lui l'alito, e scosse il capo, sornione. Poi si sdraiò su un lettino li vicino e disse. - Tornados froci - facendo ridere i due morosi alla sua sinistra.

  
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