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Autore: Crateide    18/12/2020    0 recensioni
| Storia partecipante alla Maritombola 11 indetta da Lande di Fandom |
Harry aggrottò la fronte, per poi sbiancare appena notò il sorrisetto compiaciuto sulle labbra del compagno.
«Cosa hai scritto, Draco?» chiese.
«Solo che, se fosse arrivato in tempo, avrebbe assistito a un duello molto interessante fra me e te», rispose l’altro, allargando ancor di più il proprio sorriso.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Event: Maritombola 11.

Sito: Lande di Fandom.

Prompt: 78 - La situazione tra X e Y è particolarmente complicata. È ancora più complicato spiegare tutto a Z.

Note: primissima Drarry della mia vita che sforno, siate tanto clementi. Nella speranza che possa strapparvi un sorriso, vi auguro una buona lettura!

 

 

 

 

 

«Non lo so, Draco. La situazione è particolarmente complicata», disse Harry, con la schiena contro la parete e la mano che sfiorava quella di Draco. In quell’angolo sperduto di Diagon Alley nessuno li avrebbe visti.

«I miei genitori non la prenderanno bene.»

Harry sorrise.

«Nemmeno io l’ho presa bene», disse.

Draco si unì alla sua risata bassa, indirizzandogli uno sguardo divertito.

«Sei forse pentito? Perché non lo sembravi affatto dopo la prima volta che siamo stati insieme», chiese.

Suo malgrado, Harry arrossì e nascose l’imbarazzo dietro a un colpetto di tosse.

«Il fatto», riprese dopo un po’, «è che non so come la prenderà Ron. Voglio dire, stavo con sua sorella...»

«Paura, Potter?» lo canzonò Draco.

Harry sollevò un sopracciglio.

«Ti piacerebbe», rispose.

«Bene, allora. Perché Weasley sta per arrivare.»

«Cosa?»

Draco sollevò gli occhi al cielo.

«So che sarà difficile, imbarazzante e che probabilmente volerà qualche Maledizione Senza Perdono, ma prima affronti il problema, meglio sarà per tutti», disse.

Harry sentì le orecchie fischiare. Non era pronto per parlare con Ron, per dirgli che aveva lasciato sua sorella perché aveva capito di amare un uomo, di amare Draco. Era certo che il suo migliore amico non l’avrebbe presa bene, che avrebbe di certo dato di matto.

Draco sospirò all’improvviso, lasciandogli la mano e richiamandolo dai propri pensieri.

«Il mio passato non si cancella, vero?» disse con amarezza, «ciò che ha fatto la mia famiglia, ciò che ero diventato io ed ero pronto a fare...»

Harry lo prese per le spalle, costringendolo a guardarlo.

«Non ricominciare, sai cosa ne penso», lo interruppe, «eri un ragazzino immischiato in un qualcosa di molto più grande di te. Tuo padre ti ha deluso e tu hai visto crollare ogni tua certezza. Volevano che diventassi come loro, ma non è accaduto. Per fortuna, non è accaduto.»

«Harry...»

«Quella volta, quando i Ghermidori mi hanno portato a casa tua... mi avevi riconosciuto, vero? Eppure non hai detto nulla. A me è bastato per capire che tu non eri affatto un Mangiamorte, un assassino senza scrupoli.»

Draco distolse lo sguardo. Lo faceva sempre quando si sentiva in imbarazzo.

«Forse sono io quello che non riesce a perdonarsi», sussurrò.

Harry gli sollevò il braccio sinistro, scostò la manica e gli baciò il punto in cui prima troneggiava il Marchio Nero.

Draco gli sfiorò una guancia con la mano libera, lo afferrò per la nuca e premette le labbra contro le sue. Harry chiuse gli occhi e ogni preoccupazione scivolò via, cancellati da baci sempre più avidi.

«Non. Ci. Credo. Ditemi che è uno scherzo, uno scherzo di pessimo gusto!»

Al suono di quella voce, Harry si staccò immediatamente e si volse. Ron li stava osservando con un’espressione fra l’inorridito e lo sconcertato, a occhi strabuzzati.

«Ron...»

«Tu!» esplose l’altro, puntando l’indice contro Draco, «era questo che intendevi con la lettera che mi hai inviato?»

Harry aggrottò la fronte, per poi sbiancare appena notò il sorrisetto compiaciuto sulle labbra del compagno.

«Cosa hai scritto, Draco?» chiese.

«Solo che, se fosse arrivato in tempo, avrebbe assistito a un duello molto interessante fra me e te», rispose l’altro, allargando ancor di più il proprio sorriso.

«Draco, accidenti!» Harry imprecò sotto voce, per poi tornare a rivolgersi al migliore amico, «Ron, mantieni la calma, volevo solo darti delle spiegazioni.»

«Spiegazioni? Oh, me le hai date eccome, delle spiegazioni! Ciò che ho visto poco fa è stato molto eloquente!» urlò Ron.

«Sarebbe meglio parlarne da un’altra parte, che ne dite?» suggerì Harry, ma non riuscì a finire la frase, che per poco uno Schiantesimo non lo colpì.

Draco e Ron iniziarono a duellare, il primo divertito, il secondo indignato.

«Bah, fate come accidenti vi pare!» urlò Harry e incrociò le braccia sul petto, sperando che, una volta sfogati, i due fossero disposti a parlare, anziché lanciarsi addosso ogni maleficio possibile e inimmaginabile.

 

 

 

 

   
 
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