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Autore: lapacechenonho    18/12/2020    0 recensioni
Ma Albus non poteva immaginare che stava fissando la sua tenera sorellina con cui si battibeccava un minuto sì e quello successivo pure. Non poteva e non doveva sapere che Lily Luna Potter di notte affollava i suoi sogni facendolo svegliare di soprassalto mentre si rendeva conto che era tutto frutto della sua fantasia.
Fino a quel momento, Scorpius si era perso a fissare la sua treccia laterale, il suo profilo mentre si dirigeva al tavolo dei Grifondoro, il modo con cui interagiva con i suoi cugini, come rideva alle battute di Hugo o la sua faccia assonnata appena era entrata nella Sala Grande.
[Raccolta di missing moments della long "Come te".]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Come te'
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Capitolo 9.
Voglio farti sentire come vuoi sentirti tu
Che ti fidi del mondo
Come tu soltanto sai
E ogni giorno mi ricordi che
Mai dire mai
(Mai dire mai – Ligabue)

 
 
Scorpius camminava nervosamente per la sua stanza con fare agitato.
In cuor suo sapeva di poter stare tranquillo, che sarebbe andato tutto bene, ma il fatto di tenerci così tanto lo portava naturalmente a pensare che sarebbe andato tutto a rotoli rovinando la sua storia d’amore con Lily per sempre. Però se c’era una cosa tipicamente Grifondoro che Lily gli aveva insegnato in quegli anni, era di provarci sempre, secondo lei non aveva senso vivere con il rimorso di cosa avrebbe potuto essere. Ma Scorpius preferiva di gran lunga immaginare che vivere con quella sensazione di ansia costante.
La mano scivolò nella tasca dei pantaloni eleganti e toccò quella scatolina di velluto che teneva nel cassetto del comodino da ormai un mese.
Riempì i suoi polmoni con un grande respiro e poi abbassò la maniglia della porta per lasciare la camera. Andò a prendere Lily e la portò al ristorante che aveva prenotato per loro.
«È il locale del nostro primo appuntamento» osservò lei stupita, quasi sognante. Scorpius si asciugò una mano sul tessuto dei pantaloni deglutendo rumorosamente.
«Volevo farti una sorpresa» rispose lui vago aprendo la porta del locale per far entrare la ragazza.
Si accomodarono al tavolo e da lì Scorpius iniziò una serie di turbe mentali che gli impedirono addirittura di seguire i discorsi di Lily che probabilmente gli stava raccontando della sua giornata all’Accademia dei Guaritori. Parlava e parlava e lui riusciva a pensare solo a scenari tragici davanti ai suoi occhi: se ne sarebbe andata arrabbiata? Gli avrebbe tirato uno schiaffo dicendogli che non era quello che voleva? Gli avrebbe dato del sentimentale? Avrebbe fatto una scenata di rabbia o peggio: avrebbe fatto finta di essere felice solo per assecondarlo?
«Mi stai ascoltando?» sbuffò lei seccata. Il suo fidanzato sembrava altrove tranne che a quella cena.
«Sì, certo amore. Mi stavi raccontando del tuo collega…» ma ben presto Scorpius si rese conto che non aveva niente da inventare. Guardò la fidanzata che aveva gli occhi ridotti a due fessure in un modo molto simile a Ginny Weasley.
«Tu non mi stavi ascoltando» rispose lei dura. Scorpius si arrese e sospirò guardando altrove per qualche minuto.
Era sempre stato bravo a mentire, tranne con Lily che era l’unica capace di abbattere ogni muro o difesa che utilizzava con gli altri per difendersi dalle malelingue del dopoguerra. Appoggiò il tovagliolo accanto al piatto e tornò a guardare Lily in attesa di spiegazioni. «È vero, non ti stavo ascoltando» ammise. Gli occhi di Lily tornarono aperti e vide un guizzo di soddisfazione attraversare le iridi nocciola di cui si era tanto innamorato. Si alzò e mise una mano in tasca senza staccare gli occhi da lei che adesso era confusa, poi si inginocchiò, estrasse la scatolina color blu e la aprì. Lily aveva la bocca spalancata in una grande “O”.
Prese una grande boccata d’aria pronto a fare la fatidica domanda, quando: «Sì, certo che ti sposo!» esclamò lei.
Scorpius scoppiò a ridere, un po’ perché si era appena reso conto di essersi fatto tanti problemi per nulla, un po’ perché quella scena era divertente da vedere all’esterno. «Peccato, stavo per chiederti se volevi unirti alla squadra di Quidditch che abbiamo creato io ed Al» rispose lui prendendola in giro.
«Scemo» mormorò lei leggermente imbronciata.
Scorpius estrasse l’anello e prese la mano sinistra di Lily, iniziando ad infilarlo nell’anulare. «Sei sicura di volermi sposare, Lily Luna Potter?» si accertò.
Lei guardò l’anello e poi Scorpius, il sorriso più bello che lui avesse mai visto si aprì sul suo viso. «Ma certo che voglio sposarti, Scorpius Hyperion Malfoy» rispose baciandolo. 
   
 
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