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Autore: Farkas    20/12/2020    2 recensioni
Grande ballo scolastico alla Hollywood Arts, e come sappiamo ogni volta che c'è stato un evento del genere Robbie ha provato ad andarci con Cat, ma la rossa non ha mai accettato e adesso che vorrebbe farlo lui non ha la minima intenzione di invitarla. Perchè Robbie ha preso questa decisione? Cambierà idea?
Nel frattempo all'orizzonte si addensano nubi anche per Beck e Jade. Riusciranno a risolvere le cose anche stavolta o per loro due sarà la fine?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Cat Valentine, Jade West, Robbie Shapiro, Trina Vega
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BALLA CON ME FINO ALLA FINE DELL’AMORE

Saper perdonare

 
Robbie si sentiva più che mai in dovere di aiutare Beck, visto l’aiuto che lui gli aveva dato negli ultimi giorni. Peccato solo non sapesse cosa fare… ma magari gli sarebbe bastato sfogarsi. In fondo lui si era sentito meglio dopo aver parlato con il canadese e Andre.
-Ehi Beck!-fece l’occhialuto appena vide l’amico nel corridoio della scuola.- Possiamo parlare?-.
-Visto che io ti ho fatto parlare di Cat a suo tempo, credo di dovertelo-sospirò il giovane Oliver. -Cosa vuoi dirmi?-.
-Che sai anche tu che ignorare Jade[MR1] , non è la soluzione. Se la sua ultima scenata, ti ha fatto prendere una decisione, devi dirglielo. E se sei ancora indeciso, devi dirglielo. Non lasciarla nell’incertezza… so per esperienza quanto è brutto-.
-Hai ragione- ammise Beck. -Ma adesso non me la sento, di parlarle. Dici che è da vigliacchi, usare uno SMS? -.
-No-.
“Sono stufo delle tue scenate, e della tua gelosia. Davvero. Però possiamo ancora aggiustare le cose. M’importa di te. Tantissimo. Solo… dammi qualche giorno extra. E un po’ di fiducia” digitò Beck, inviando il messaggio immediatamente, in modo da non poter cambiare idea in seguito.
-E il primo passo è fatto- commentò Robbie.-Qual’è il secondo?-.
-Andare in classe. E apprezzo che tu voglia aiutarmi, ma la mia situazione è diversa. Per favore non intrometterti troppo-.
-Vorrei solo ricambiare il tuo aiuto-protestò il moro. -Che amico sarei altrimenti?-.
-Io ti ho solo fatto sfogare. E ti sono stato accanto-.
-E hai partecipato al complotto, per farmi parlare con Cat-.
-Vero. Ma la situazione era diversa. Io voglio parlare con Jade. Solo… non adesso-.
-Allora, perché non ci facciamo un giro io e te oggi pomeriggio? -.
-Ok-.
Jade sentì il cellulare vibrare e leggendo il messaggio fece il primo sorriso da giorni.
 
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Il buon umore della mora, sparì non appena uscita per pranzo, vide suo fratello e la sorella di Tori, imboccarsi a vicenda.
-Che fai non vieni a mangiare? - le domandò Tori vedendola allontanarsi.
-M’è passata la fame-.
-Esagerata! Ora si tengono solo per mano... ehm… e si sbaciucchiano fra un boccone e l’altro-.
Come a voler privare di ogni gioia Jade, Trina e Jason dovevano aver deciso che ogni momento che non passavano insieme era sprecato, e dato che avevano quasi diciassette anni di arretrato da recuperare, era praticamente impossibile vederli separati in quei giorni. Jason si era infilato nelle loro serata a casa di Tori, a cui partecipava immancabilmente abbracciato alla Vega maggiore, che perennemente sedeva sulle sue ginocchia.
E poi quel loro chiamarsi principe e principessa, dava la nausea alla dark … anche se era sempre meglio di biscottino e tesoruccio, che per fortuna usavano più raramente di fronte agli altri.
Pure Cat e Robbie continuavano col picci-picci anche se il loro disturbava assai meno la giovane West, anche perché poteva evitarlo più facilmente.
Il picco venne raggiunto, quando una sera rincasando trovò Trina sdraiata sul suo divano, mentre Jason era sdraiato su di lei, ed erano avvinghiati in bacio talmente profondo, che se non fosse stato per gli anelli indossati dalla mezza latina, Jade non avrebbe capito, quali mani erano di chi.
-Ma la volete piantare di succhiarvi la faccia in pubblico?!-.
-Qui non c’era nessuno, prima che tu venissi a rompere! - sbuffò Jason staccandosi controvoglia dalla fidanzata.
-Lascia perdere Amore- s’inserì la Vega maggiore alzandosi dal divano. - Jade ha rovinato la sua relazione, e ora vuole distruggere la nostra. Ma noi non glielo permetteremo. Ora andiamocene, abbiamo altro da fare -.
Jason annuì, ma pregò Trina di avviarsi senza di lui per poi prendere la parola, non appena la sua amata fu sparita.
-Senti Trina mi piace. Lo capisci sì o no? -.
-Sì, e mi fa rivoltare la stomaco! -.
-Peggio per te, perché prima o poi io e lei potremmo anche sposarci! - sbottò irato il fratello maggiore prima di andarsene sbattendo la porta. Ovviamente era stata una cosa detta sull’impulso del momento, ma quella frase avrebbe procurato i suoi danni.
La mora non ne potette più dallo schifo e dall’ira, e si lanciò come una furia dietro al fratello. Al diavolo Beck, al diavolo il fatto che quei due se la cavassero bene a fare botte, al diavolo le minacce di Jason… Jade aveva superato da un pezzo il limite di sopportazione.
-Venite qui voi due, che vi do il regalo di nozze! - ululò la ragazza uscendo di casa di corsa.
E a quel punto sarebbe di certo finita in rissa… se la maglietta di Jade non si fosse impigliata nella maniglia della porta, facendole fare un poco glorioso capitombolo. Cosa che permise ai due innamorati di salire in macchina e di andarsene.
Imprecando contro la sua malasorte Jade si rialzò. Ah, ma gliene avrebbe dette quattro a quei due!
 
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Il giorno successivo dopo la fine delle lezioni, Jade stava andando alla sua auto, quando vide Jason e Trina camminare verso le loro. Jade stava decidendo se riprendere il “discorso” della sera precedente, quando udì una frase pronunciata dal fratello.
-Finalmente è arrivato il gran giorno. Grazie per avermi aiutato a organizzare l’evento-.
-Mi pare il minimo. È un giorno importante per noi… e sono certa che adorerai il mio vestito! -.
-Anch’io credo che ti piacerò in smoking… ma preferisci andare a prendere la torta, o occuparti dei fiori? -.
-Vada per i fiori. Ah, ho trovato i musicisti, ma tu hai procurato il fotografo? -.
-Altroché! Il mio amico Peter è un drago, con le foto! - la rassicurò l’altro prima di darle un bacio. I due salirono nelle rispettive auto, e partirono mentre Jade rimase dov’era, pietrificata da quanto aveva udito.
-Oddio… l’abito, la torta, i fiori, le foto, la musica… Jason e Trina vogliono davvero sposarsi! E lo vogliono fare oggi! - boccheggiò Jade. - Ma non lo permetterò! Non lascerò che quest’unione scellerata abbia luogo! -.
In quel preciso istante la ragazza vide Tori e Andre confabulare vicino all’auto dell’afroamericano: -Tori! Jason e Trina…-.
-Scusa non ho tempo- la stoppò l’altra salendo in auto. - Devo ancora decidere come vestirmi e che pezzi cantare… Trina ci tiene davvero, che oggi sia tutto perfetto-.
Un attimo dopo Andre sgommò via a tutta velocità.
Jade rimase di nuovo di sasso. Quindi Tori sapeva, e approvava quella follia? Ma oltre a ciò si sentì amareggiata. Jason non la voleva al suo matrimonio, e invece Trina aveva informato Tori.
Beck era ben deciso a tenersi alla larga da Jade ancora per un po’, ma l’espressione di quest’ultima era talmente stravolta, da farlo sentire in obbligo di chiederle: -Ehi, che succede? Perché quella faccia? - .
-Matrimonio?! Ma è assurdo! - fece esterrefatto il canadese dopo che la ragazza gli ebbe esposto ciò che aveva udito, e le conclusioni che aveva raggiunto.
-E sentiamo quale altro tipo di grande evento, richiedente torta, abiti, fiori e musica, potrebbe essere importante per quei due? -.
-Non lo so ma…-.
-… Ma io li fermerò! - tuonò Jade. - Devo scoprire dove si terrà la cerimonia! -.
Beck decise di seguire la ragazza. Beninteso non credeva che Jason e Trina volessero davvero sposarsi, ma comunque Jade era così sovraeccitata che c’era seriamente il pericolo che combinasse qualche assurdità.
-Tanto per sapere, mi spieghi dove hai intenzione di andare? -.
Jade si fermò. In effetti non aveva idea di dove Jason volesse compiere l’insano gesto.
Estrasse il telefono e controllò i profili social di Jason e Trina. Niente. Anche su quelli di Tori non trovò indizi.
A quel punto decise di provare con gli amici del fratello.
Centro! Quella cretina di Cindy aveva scritto che era invitata a una festa e che sarebbe stata molto importante per il suo amico Jason.
Ragazzi ci si divertirà a casa West fra poco. Il mio amico Jason ha organizzato una super-festa”.
-A casa mia! Cioè a casa di papà e Jason! - ringhiò Jade un attimo prima di partire a tutta velocità senza dare nessuna precedenza.
Neppure due minuti dopo vennero fermati da una volante della polizia: - Complimenti! - fece una dei due agenti, in tono sarcastico. - Solo un po’ più veloce e avresti cominciato a viaggiare nel tempo! -.
-Ah, ah, buona questa… ma che significa? - rise il collega.
-Flash. Il supereroe. È così veloce che quando corre, può anche viaggiare nel tempo. Non lo conosci? -.
-Dovresti dedicarti a letture più serie… e se proprio ti piacciono i supereroi prova Spider-Man! È eccezionale! -.
-E di Batman che mi dici? -.
-Fantastico, ma preferisco la Marvel alla DC-.
I due discussero di supereroi per un quarto d’ora buono prima di fare a Jade la contravvenzione.
Jade ripartì livida e nemmeno due minuti dopo dovette fermarsi a causa di un ingorgo.
-E ora che altro diavolo succede?!-.
-Ci sono dei tizi che cantano un’ode al polpettone in mezzo alla strada, direi- fece Beck sporgendosi dal finestrino.
-Ci vanno carne, poi uova e pan grattato-.
-Ti prego smettila, che sono affamato-.
-Tutti hanno i propri gusti è la verità ma chi assaggia il polpettone so che non si pentirà-.
-Ha un gusto sublime. Non c’è nessuna parte che si può buttare via, quel dolce polpettone è meglio che ci sia. Per questo amo il mio polpettone, che successone ha, è un’emozione. Quando lo mangi il mio polpettone, ti riscalda il cuore”.
Tutto sommato era una melodia orecchiabile, ma Jade friggeva talmente tanto dalla rabbia che Beck si disse che un polpettone lo si sarebbe potuto cuocere tranquillamente mettendoglielo in mano.
 
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-Riconosco quelle macchine… sono tutte di amici di famiglia! Ha invitato tutti tranne me- mugolò la dark, quando finalmente arrivarono.
Mentre si avvicinavano alla porta i due udirono alcune note musicali diffondersi nell’aria.
-Ma questa è… la marcia nunziale! - urlò Jade prima di fiondarsi a tutta velocità nel salone urlando: -Io mi oppongo a quest’unione! -.
-Ehm… quale unione? - fece perplessa Tori, seduta vicino a un pianoforte su cui Andre aveva cominciato a suonare qualche nota per distrarsi.
Trina stava controllando il tavolo del buffet, mentre Jason parlava al telefono.
-Ma… ma… allora voi due non vi state sposando? - fece la dark, rivolta al fratello e alla ragazza più grande.
-Certo che no! Siamo ancora al liceo! Come hai fatto a farti venire un’idea tanto assurda? - rispose allibita Trina. - Ma scusa, non ricordi che giorno è oggi? -.
-È … il compleanno di papà- fece la dark ricordandoselo in quel momento.
-E visto che la settimana scorsa è stato anche promosso al lavoro, ho deciso di regalargli una festa a sorpresa- chiarì Jason. - Sono due settimane che Trina e io organizziamo tutto! Così ne approfitterò anche per presentarla a papà… a proposito meglio che ci prepariamo tutti per la sorpresa - disse il ragazzo andando a spegnere le luci.
-Potevi almeno degnarti d’invitare anche me! - ringhiò la mora mentre tutti i presenti prendevano posizione.
-Ma l’ho fatto! Ti ho mandato una mail tre giorni fa! -.
Jade soffocò un’imprecazione. La mail! Non l’aveva controllata in quei giorni. Il nervosismo gliel’aveva fatto passare di mente.
Poco dopo arrivò il signore West e ci fu la riuscitissima sorpresa. I due alunni della Hollywood Arts suonarono e cantarono al meglio delle loro elevate capacità, il dolce era squisito. Jade non si era mai sentita più stupida in vita sua, e gli sguardi divertiti di tutti quelli che avevano assistito alla sua entrata in scena gettavano sale sulla ferita.
Beck cercando di distogliere l’attenzione da lei chiese a Trina come mai avesse lasciato a Tori e Andre, l’intrattenimento musicale.
-Oh, avrei cantato volentieri, ma Jason ha detto che era meglio che non cercassi di fare troppe cose in una volta sola. Non avrei potuto dare il meglio, e gli serviva davvero una mano per organizzare tutto-.
-Quindi non hai mai cantato per lui? - indagò Beck.
- Qualche volta, ma non arrivo neanche a metà di una canzone che lui comincia a baciarmi… dice che quando canto ho un’espressione così tesa e appassionata, che non riesce proprio a resistermi. Ahhh… è dura quando sei troppo carina…- sospirò Trina, mentre Jade si allontanava bofonchiando -Lecchino! -.
 
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-Davvero una festa riuscitissima- commentò Beck. – Non voglio sembrare cattivo, ma non avrei mai creduto che Trina potesse essere brava in qualcosa… eppure …-.
-Avanti ridi- sospirò Jade fissando il canadese.
-Te l’avevo detto che non potevano volersi sposare-.
-Sì be’… guarda come si mette in mostra- bofonchiò la dark indicando la co-organizzatrice in brodo di giuggiole per la buona impressione fatta al “suocero”, che durante il discorso aveva scherzosamente lodato l’ottimo gusto del figlio per le donne, e i dolci. Addirittura Trina aveva posato in una foto con la famiglia West. Anche Beck una volta invitato si era unito a loro, ma la dark non si era fatta illusioni. Era probabile che avesse voluto starle vicino per darle un po’ di conforto dopo la figuraccia.
-Una buffa coincidenza che ci sia il polpettone nel buffet. Comunque era ottimo e la canzone me ne aveva proprio fatto venire voglia, quindi una volta tanto posso essere grato alla tua paranoia-.
Jade gli lanciò un’occhiataccia, ma per una volta decise di non replicare.
 
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-Vorrei proprio sapere come ha fatto Jade a credere che tu volessi portarmi all’altare-bofonchiò Trina.
-Be’ l’altro giorno potrei aver buttato lì una frase del genere… ma a farsi film mentali Jade è una maestra. Parlando seriamente però di ogni ragazza che abbia mai frequentato, non mi sono mai sentito bene con nessuna come con te-.
Trina sorrise: -Vale anche per me-.
-Mia principessa, mi concede questo ballo? -.
-Naturalmente, mio principe-.
 
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-Già che ci siamo, che ne dici di fare quel discorso? - fece di colpo il canadese.
Jade annuì debolmente
-Io non ti chiedo di cambiare per me. Ma almeno vorrei un po’ di fiducia. E di rispetto anche. Come hai potuto pensare che dopo tutto questo tempo volessi tradirti? Il tuo comportamento mi ha ferito e offeso. Molto-.
-Lo so, lo so. È che… senti so di essere un disastro. Nessuno me lo dice in faccia, ma tutti si chiedono perché tu stia con me… me compresa. Ho sempre paura che un giorno tu ti stufi di me, e mi pianti in asso. Quando i miei hanno divorziato io sono rimasta con nostra madre, e Jason con nostro padre, e a nessuno dei due sembrava dispiacere. Ho sempre pensato che papà preferisse a me Jason, e Arthur il figlio che avuto con la sua seconda moglie. Credo sia per questo che sono così gelosa… e mi dispiace, perché tu tiri fuori il meglio da me-.
-Scuse accettate, ma non risolvono tutto magicamente- rispose il canadese. – Io ti posso capire, ma se vuoi che la nostra storia funzioni, devi impegnarti a darmi fiducia. Posso capire che sia difficile per te, ma io non posso continuare così-.
-Quindi… vuoi che le cose continuino? -.
-Sì, ma in modo diverso da prima. In modo migliore da prima-.
Un attimo dopo il canadese strinse a sé la dark e la baciò. Jade ricambiò il bacio abbracciando forte il canadese. A bacio finito i due si separarono sorridendo.
Nulla poteva guastare l’umore di Jade in quel momento. Nemmeno Trina e Jason che ballavano un lento, guardandosi negli occhi come se il resto del mondo non esistesse.
Beck seguì il suo sguardo e le tese una mano: - Che ne dici di imitarli? In fondo abbiamo un ballo da recuperare-.
Sorridendo la mora prese la mano del canadese.
Non era tutto risolto, no. Però ora volevano lavorarci insieme. E questo era già tanto.
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Ok, non ho scusanti. Vi ho lasciato in sospeso per più di un anno. Imperdonabile lo so, ma proprio non riuscivo a finire il capitolo. La parte finale e quella centrale non riuscivo proprio a scriverle.
Forse vi aspettavate un ruolo più centrale da parte dei Cabbie, ma alla fine mi sono detto che era meglio se Beck e Jade fossero riusciti a risolversi i loro problemi da soli per una buona volta. Qui almeno hanno deciso di mettersi seriamente d’impegno per far funzionare la loro relazione. E va bene così, in fondo sono solo due adolescenti. 
Ringrazio Nerowolf per aver recensito lo scorso capitolo e Oh_my_Darvill che di recente ha recensito i primi due capitoli della storia.
Grazie mille anche a tutti coloro che preferiscono/seguono/ricordano la storia, e anche a voi che la leggete e basta.
Ci vediamo al prossimo e ultimo capitolo.
 
  
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