Ezekiel sospirò guardando i suoi amici Geoff e Harold.
Quando lo avevano invitato a bere qualcosa al loro bar preferito aveva accettato, anche se sapeva come sarebbe andata a finire: si sarebbero messi a messaggiare per tutto il tempo con le loro nuove fidanzate, Bridgette e LeShawna, o comunque a parlare di loro.
Da quando si erano fidanzati non facevano altro!
- Guarda cosa mi ha scritto Bridgette! - disse Geoff ad Harold mostrandogli il telefono.
- MMT? - lesse l'amico, non capendo.
- Sta per Mi Manchi Tanto! - disse Geoff con occhi sognanti.
- Forte! Invece guarda cosa mi ha mandato LeShawna! - disse Harold mostrandogli anche lui il telefono.
C'era una foto della fontana del parco, il posto in cui i due si erano dichiarati, con sotto scritto Porto sempre con me la magia di quel momento!
- Che dolce! - esclamò Geoff.
Ezekiel non ne poteva più, così si alzò e disse: - Scusate, ma ora devo andare.
- Adesso? - chiese Harold.
- Ma se siamo qui solo da un quarto d'ora! - aggiunse Geoff.
- Sì, ma mi sono ricordato di avere un impegno domani, quindi devo andare a letto presto. Ciao!

Mentre tornava a casa, Ezekiel non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo al bar: gli faceva piacere vedere i suoi amici così felici, ma gli mancava quando erano solo loro tre, senza nessuna ragazza tra i piedi.
Poi era anche un po' invidioso della loro felicità: quando sarebbe arrivata la ragazza giusta per lui?
Stava per svoltare l'angolo, quando sentì due voci.
- Dammi la borsa!
- Oh Dio! Oh Dio! Oh Dio!
Si affacciò e vide un uomo minacciare una ragazza con un coltello.
- Ti ho detto di darmi la borsa!
- Non ci penso neanche! Lasciami in pace!
L'uomo fece per colpirla con il coltello, quando Ezekiel, sempre rimanendo nascosto, urlò: - Fermo! Polizia! Lasci subito stare quella ragazza!
L'uomo indietreggiò spaventato, lasciò cadere il coltello per terra e corse via.
Allora Ezekiel uscì fuori e chiese alla ragazza: - Stai bene?
- Sì. Grazie per avermi salvata!
- Figurati! È stato un vero piacere!
Ezekiel adesso poteva guardarla meglio: era molto carina, aveva la pelle rosea, lunghi e ondulati capelli castani e grandi occhi azzurri.
- Io mi chiamo Blythe. E tu?
- Io sono Ezekiel.
- Grazie ancora per quello che hai fatto. Ora vado a casa.
- Aspetta, ti accompagno! - si offrì Ezekiel. - Non vorrei che tu facessi altri brutti incontri!
- Oh, beh, grazie! - disse Blythe.
Camminarono ancora un po' e arrivarono davanti a un negozio di fiori.
- Questo negozio è mio - spiegò Blythe. - Casa mia è di sopra. Vieni, ti offro qualcosa.
Blythe aprì la porta accanto a quella di entrata del negozio, salirono le scale e entrarono nell'appartamento.
Ezekiel si sedette sul divano, Blythe andò in cucina e tornò poco dopo con due bicchieri di aranciata. Si sedette accanto a lui e gli diede uno dei due bicchieri.
- Grazie - disse Ezekiel sorseggiando un po' di aranciata.
- Non ringraziarmi! È il minimo dopo quello che hai fatto!
I due bevettero l'aranciata in completo silenzio, non sapendo cosa dire.
Quando Ezekiel ebbe finito la sua, si accorse di un piccolo diario con la copertina rosa pelosa sul tavolino.
- Quelli sono i miei appunti sui fiori - disse Blythe. - Se ti va puoi darci un occhiata.
Ezekiel prese il diario e cominciò a sfogiarlo: su ogni pagina c'erano dei disegni di fiori con sotto scritte delle parole. Ad esempio sotto la margherita c'era scritto "Pazienza", mentre invece sotto la calendula "Dolore e tristezza".
- Che cosa sono queste parole? - chiese Ezekiel.
- Sono i significati dei vari fiori - rispose Blythe. - È molto importante conoscerli per la proprietaria di un negozio di fiori.
- Ti piacciono proprio i fiori, eh?
- Sì, tantissimo! A te invece cosa piace?
- Mi piace andare sullo skateboard e passare il tempo con i miei migliori amici, Geoff e Harold. Ma da quando si sono fidanzati mi trascurano sempre!
- Oh, mi dispiace! Ma abbi pazienza. Questa è l'emozione dei primi tempi di una relazione, poi sono sicura che tornerà tutto come prima. E vedrai che un giorno troverai anche tu la ragazza giusta per te!
- Grazie! - disse Ezekiel.
I due si fissarono in silenzio per un po', poi arrossirono e distolsero lo sguardo.
- Beh, io ora devo andare! - disse Ezekiel alzandosi dal divano.
- Aspetta! - lo fermò Blythe. - Pensi che potremo rivederci uno di questi giorni?
- Ma certo! Dammi il tuo numero e quando sarò libero ti telefono.
I due ragazzi si scambiarono i numeri e poi Ezekiel andò via.

Tre mesi dopo...
- Ma quanto ci mette?! - sbottò Harold.
Ezekiel aveva chiesto a lui e a Geoff di venire al solito bar perché doveva dire loro una cosa importante e di portare anche Bridgette e LeShawna.
- Già! Se si tratta davvero di una cosa importante non dovrebbe metterci tanto ad arrivare! - disse Geoff.
- Ehi, ragazzi! - disse una voce alle loro spalle.
I quattro si voltarono e videro Ezekiel venire verso di loro in compagnia di una bella ragazza con i capelli castani e gli occhi azzurri.
- Ciao, scusate il ritardo! Voglio presentarvi Blythe, la mia ragazza!