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Autore: Ridley Jones Stark    24/12/2020    3 recensioni
“Astoria fece correre il suo sguardo per qualche attimo sul volto del ragazzo davanti a lei: i suoi lineamenti, la sua espressione indecifrabile, i suoi capelli tenuti leggermente lunghi e pettinati all’indietro, tutto in lui sembrava rasentare la perfezione, eppure la ragazza colse qualcosa nello sguardo di Draco: un velo di malinconia che lo faceva apparire molto più grande e gli conferiva un’aura vissuta, Astoria non riusciva ad immaginare cosa avesse passato il ragazzo davanti a lei in quell’ultimo anno, ma non doveva essere stato piacevole”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Per Draco il Natale non era mai stato motivo di grande festeggiamento: quando era un bambino a Villa Malfoy non c’erano ne addobbi ne regali, la sera della Vigilia non c’erano banchetti, ne grandi feste con molti invitati e Draco di solito concludeva a serata da solo ad osservare la neve dalla grande finestra della sua stanza domandandosi se anche gli altri bambini purosangue passassero le loro vacanze così.
Poi era andato ad Hogwarts, dove dal primo giorno di Dicembre la Sala Grande veniva riempita con addobbi, candele e alberi decorati e ad ogni pasto venivano servite pietanze a tema natalizio, come pudding di fichi e tacchino; a Draco era bastata una sola occhiata per capire che si stava perdendo qualcosa e questo lo aveva fatto davvero arrabbiare, perché la sua famiglia non seguiva quelle tradizioni? Quando era tornato a casa per le vacanze aveva provato a chiedere spiegazioni a suo padre, nella speranza di convincerlo ad adottare alcune di quelle tradizioni, ma quando aveva provato ad affrontare l’argomento con suo padre, Lucius si era limitato a lanciargli uno sguardo di disapprovazione e a rispondergli che il Natale e tutte le sue tradizioni erano solo patetiche usanze per babbani e mezzosangue. Draco non aveva mai più tirato fuori l’argomento in presenza dei suoi genitori. 
Gli anni erano passati e Draco non aveva più pensato al Natale e le sue tradizioni, non ne aveva avuto il tempo: erano successe troppe cose orrende perché lui potesse perdere tempo a pensare a certe idiozie.
Così, quasi un anno dopo la sconfitta del Signore Oscuro di era ritrovato a passare le vacanze invernali da solo: i suoi genitori erano ad Azkaban, i suoi compagni di Casata lo avevano allontanato e non gli sembrava il caso di andare ad importunare i Tonks con la sua presenza; quindi pur di non restare da solo a Villa Malfoy -che in quel periodo sembrava più grande e più vuota del solito- aveva deciso di fare un giro per Diagon Alley.
La via era allegramente illuminata dalle lucine colorate che si riflettevano sulla neve creando un allegro caleidoscopio, le vetrine dei negozi emanavano una calda luce dorata e l’aria era satura del profumo di dolci e cioccolata; molti giovani avevano deciso di andare a fare una passeggiata nella sotto per Diagon Alley, infatti la via era gremita di persone, per lo più ragazzi e studenti di Hogwarts che erano tornati a casa per le vacanze e purtroppo questo non migliorava il pessimo umore di Draco, che già dopo dieci minuti sentiva l’impulso di tornare a Villa Malfoy e guardare la neve dalla grande finestra della sua stanza. Il ragazzo era così assorto nei suoi pensieri che quasi non si accorse della ragazza a cui stava per andare addosso,
 
-Ehy, fa più attenzione Grinch- esclamò la giovane stizzita, lanciandogli un’occhiataccia,
 
Draco spostò lo sguardo annoiato su di lei: si trattava di una giovane di circa diciassette anni, con lunghi boccoli biondi, limpidi occhi azzurri e il volto pallido leggermente arrossato per il freddo,
 
-Cosa sarebbe un “grinch”- chiese osservandola infastidito, non era decisamente dell’umore per discutere con una ragazzina,
 
-Un Grinch è una persona che non si scusa quando va addosso agli altri- rispose la giovane incrociando le braccia al petto,
 
-Sicura di non essertelo appena inventato?- le domandò Draco accennando un sorriso ironico, mentre la ragazza continuava a guardarlo seccata,
 
-Ne sono sicura- rispose guardandolo dal basso verso l’alto,
 
-Oh allora vi prego di perdonarmi signorina- affermò Draco schernendola, mentre le labbra della ragazza si incurvavano in un sorriso divertito,
 
-Oggi mi sento magnanima quindi ti perdonerò- rispose mantenendo lo stesso tono ironico, -sono Astoria Greengrass- aggiunse porgendogli la mano,
 
Draco lanciò uno sguardo prima al volto della ragazza, poi alla sua mano e poi nuovamente al suo volto, era la prima volta che qualcuno si rivolgeva in quel modo a lui da quasi un anno e per un attimo il pensiero che rivelandole il suo nome la ragazza potesse allontanarlo o giudicarlo lo paralizzò, tuttavia si riprese quasi subito, raddrizzò le spalle e strinse la mano della giovane,
 
-Draco Malfoy- affermò con fierezza,
 
Astoria gli rivolse un dolce sorriso,
 
-È un piacere conoscerti Draco Malfoy- rispose stringendogli la mano,
 
-Il piacere è mio Astoria Greengrass- mormorò il giovane sorpreso di non avere provare ironia mentre pronunciava quelle parole.
 
I due rimasero per qualche minuto fermi in mezzo alla strada mentre si stringevano la mano, quello era il primo contatto amichevole che Draco provava da quasi un anno e doveva ammettere che lo trovava quasi piacevole,
 
-Ehy… ehm… credo che ora potremmo lasciarci, ci stiamo solo tenendo la mano- mormorò Astoria portandosi una ciocca di capelli ribelle dietro l’orecchio
 
Draco si schiarì la voce leggermente imbarazzato,
 
-Si, credo che tu abbia ragione- affermò distogliendo lo sguardo e infilando entrambi le mani in tasca,
 
Astoria fece correre il suo sguardo per qualche attimo sul volto del ragazzo davanti a lei: i suoi lineamenti, la sua espressione indecifrabile, i suoi capelli tenuti leggermente lunghi e pettinati all’indietro, tutto in lui sembrava rasentare la perfezione, eppure la ragazza colse qualcosa nello sguardo di Draco: un velo di malinconia che lo faceva apparire molto più grande e gli conferiva un’aura vissuta, Astoria non riusciva ad immaginare cosa avesse passato il ragazzo davanti a lei in quell’ultimo anno, ma non doveva essere stato piacevole,
 
-Be’ visto che mi hai quasi buttata nella neve credo che tu ora mi debba una bevanda calda- affermò con un sorriso spezzando il silenzio imbarazzato che si era creato,
 
Draco la guardò stupito, lo stava invitando a bere qualcosa? O forse voleva che fosse lui a proporle di andare da qualche parte? Improvvisamente si rese conto di non essere mai veramente uscito con una ragazza della sua età per fare qualcosa di normale, certo aveva avuto delle cotte, ma non sapeva come comportarsi durante una vera uscita, rimase qualche secondo con la bocca semi aperta cercando di trovare qualcosa da dire; per sua fortuna Astoria togliendolo da quel momento di imbarazzo,
 
-Conosco un posto qui vicino, non sarà il pub migliore della zona, ma c’è un caminetto e il loro tea alla menta non è male- aggiunse iniziando a incamminarsi lungo la via,
 
Draco esitò ancora qualche secondo, non era sicuro di voler entrare in un pub, soprattutto perché sapeva quante occhiatacce avrebbe ricevuto, tuttavia una piccola parte di lui desiderava scoprire come si sarebbe conclusa la serata con Astoria e per la prima volta nella sua vita il giovane Malfoy decise di seguire quella timida voce che lo spingeva a fare qualcosa di diverso da quello che avrebbe dovuto fare.
I due ragazzi camminarono lungo la strada innevata chiacchierando di tutto ciò che veniva loro in mente e più passava il tempo più Draco si sorprendeva di quante cose si fosse perso in tutti quegli anni passati a disprezzare e schernire i suoi compagni di dormitorio quando raccontavano delle loro uscite o lo invitavano a passare una tranquilla giornata ad Hogsmade, lui era Draco Malfoy, ed era troppo sofisticato per perdere tempo in certe stupidaggini, o almeno era quello che aveva sempre pensato, dalla sconfitta del Signore Oscuro la sua percezione di se stesso e del mondo che lo circondava era drasticamente cambiata e per la prima volta Draco ne era contento.
Astoria lo guidò fino al locale con passo svelto e sicuro mentre un fastidioso vento gelido le sferzava il volto, non le era mai piaciuto troppo il freddo probabilmente perché ogni volta che si abbassava la temperatura il suo fisico cedeva ad una malattia ed era costretta a passare diverse settimane in convalescenza con la sola compagnia dei suoi libri e del suo elfo domestico; nonostante ciò quel pomeriggio aveva deciso di uscire comunque per godersi un po’ dell’aria natalizia che c’era a Diagon Alley in quel periodo,
 
Ne vale la pena, anche se dovessi ammalarmi
 
aveva pensato mentre varcava la soglia dell’abitazione dei suoi genitori e fino a quel momento non si era pentita della sua decisione, anzi quella passeggiata improvvisata aveva avuto dei risvolti particolarmente positivi, come l’incontro con il ragazzo per cui aveva avuto una cotta fin dal suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria.
 
Nel pub vi era ogni genere di mago e strega, ma per lo più erano studenti tornati a casa per le vacanze; Astoria varcò la soglia del locale per prima e tenne la porta aperta per Draco, il ragazzo lasciò vagare lo sguardo per la sala: l’atmosfera era piuttosto allegra, nell’aria risuonavano le note di una canzone festiva e il chiacchiericcio degli altri clienti e il profumo di dolci e tea aleggiava per la locanda. Per un attimo quando Draco varcò la soglia in molti si voltarono a guardarlo e dei brusii sommessi si sparsero per tutto l’ambiente, ma il ragazzo raddrizzò le spalle e avanzò nel locale assieme ad Astoria fino a raggiungere un tavolo isolata vicino al caminetto; i due ragazzi si accomodarono sul divanetto di velluto rosso e mentre si toglievano i cappotti Draco lanciò uno sguardo alla sua accompagnatrice, notando che il fisico della giovane era fin troppo esile e mingherlino per una ragazza della sua età, ma rimaneva comunque molto bello da guardare. 
 
-Cosa prendete?- la voce annoiata della cameriera riportò Draco alla realtà,
 
il ragazzo le rivolse un’occhiata distratta ignorando lo sguardo di disprezzo che gli stava rivolgendo, probabilmente lo aveva riconosciuto e lo stava giudicando silenziosamente, ma Draco lo ignorò e lanciò una rapida al menù,
 
-Un tea all’arancia per me- affermò con voce tranquilla, mentre la cameriera rivolgeva il suo sguardo verso Astoria,
 
-E per te cara?- chiese accendo un sorriso,
 
-Un tea alla menta- rispose gentilmente e ricambiando il sorriso,
 
-Torno subito con il vostro ordine- affermò la cameriera voltandosi e avviandosi verso uno degli altri tavoli.
 
Quando la donna si fu allontanata Draco si sentì libero di rivolgere tutta la sua attenzione su Astoria: guardandola meglio si era reso conto di averla già vista per i corridoi di Hogwarts quando era solo uno studente, aveva un anno meno di lui e sapeva per certo di aver seguito qualche corso con sua sorella maggiore, ma non aveva mai interagito veramente con nessuna delle due, probabilmente si era perso molto.
 
-Pensi che adesso mi spiegherai cosa vuol dire “grinch”?- chiese Draco con un sorriso divertito rivolto alla ragazza,
 
Astoria ridacchiò giocherellando con una ciocca di capelli ribelle
 
-Il Grinch è un personaggio di un film babbano, che gira sempre imbronciato e detesta il Natale… e quando mi sei venuto addosso avevi un’espressione che mi ha ricordato quel personaggio- rispose
 
Draco lanciò un’occhiata perplessa alla ragazza, non erano molte le streghe purosangue che conoscevano e apprezzavano film babbani, anzi per il ragazzo era una strana novità
 
-Spero almeno che sia bello- affermò,
 
Astoria ridacchiò di nuovo
 
-Si, non è male- mormorò divertita.
 
La serata fu piacevole e tranquilla per entrambi i ragazzi, per la prima volta da un anno Draco si sentiva leggero e allegro, in qualche modo Astoria con la sua simpatia e la sua risata contagiosa era riuscita ad allontanare tutte le preoccupazioni che aveva avuto fino a quella mattina anche se non era abituato a tutte quelle sensazioni positive la cosa gli piaceva davvero molto; inoltre più parlava con Astoria e più si sorprendeva di quanto le loro vite fossero diverse, nonostante fossero entrambi maghi purosangue provenienti da famiglie altolocate.
Quando uscirono dal locale delicati fiocchi di neve iniziarono a scendere lentamente dal cielo, creando un’atmosfera quasi surreale per la via di Diagon Alley, Astoria si guardò attorno mentre il sorriso sulle sue labbra si allargava le era sempre piaciuta la neve, soprattutto quella appena caduta, quando era ancora candida e soffice,
 
-Ti andrebbe di fare due passi sotto la neve?- chiese rivolgendo uno sguardo a Draco,
 
il ragazzo si girò a sua volta verso di lei, le sue labbra si distesero in un sorriso incerto,
 
-Mi farebbe piacere- rispose tranquillamente.
 
I due si incamminarono lungo la via innevata fianco a fianco continuando a ridere e chiacchierare di qualunque cosa venisse loro in mente; mentre camminavano un pensiero sfiorò la mente di Draco: improvvisamente le vacanze invernali non gli sembravano più un patetico spreco di tempo.
   
 
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