Anime & Manga > Demon Slayer/Kimetsu no Yaiba
Ricorda la storia  |      
Autore: Rota    27/12/2020    0 recensioni
-Professor Rengoku…
-Ah, Kamado-kun! Dovevi dirmi una cosa, giusto?
Un poco d’incertezza negli occhi e nella piega del sorriso – sembrava ancora più giovane della propria età, in imbarazzo per qualcosa di ancora sconosciuto.
-Mi dispiace trattenerla oltre l’orario delle lezioni.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoujurou Rengoku, Tanjirou Kamado
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Fandom: Kimetsu no Yaiba
*Prompt: 13. Proporsi
*Personaggi/Ship: Tanjiro Kamado, Kyojurou Rengoku
 
 




 
Sentì a malapena la voce di quella studentessa che riecheggiava tra le pareti del corridoio, allegra e vivace; nel prendere anche l’ultimo dei fogli sopra la scrivania, Kyojurou alzò lo sguardò e lo trovò immobile accanto al banco quadrato, che lo fissava con il suo solito sorriso gentile.
Il giovane gli si avvicinò di qualche passo, reggendosi alla propria cartella.
-Professor Rengoku…
-Ah, Kamado-kun! Dovevi dirmi una cosa, giusto?
Un poco d’incertezza negli occhi e nella piega del sorriso – sembrava ancora più giovane della propria età, in imbarazzo per qualcosa di ancora sconosciuto.
-Mi dispiace trattenerla oltre l’orario delle lezioni.
Kyojurou appoggiò i fogli alla cattedra, per avere le mani libere. Dopo qualche secondo di silenzio, che il ragazzo passò a torturarsi le labbra, il giovanissimo professore svoltò l’angolo della scrivania e lo raggiunse, mettendogli una mano sulla spalla.
Leggera, eppure salda e calda: intima.
Questo lo costrinse a guardarlo in viso, mentre gli parlava.
-Sai che ci sono sempre per te, qualsiasi sia il tuo problema.
-Sì, lo so. Proprio per questo, io-
Temporeggiò ancora, ed era così insolito. Kyojurou conosceva un ragazzo sincero e diretto, forse non troppo ligio ai suoi doveri scolastici, ma ligio invece a quelli umani. Era uno dei suoi studenti preferiti, e certo il suo rapporto umano con lui era forse più profondo di quanto dovesse permettersi.
Per questi motivi, osò dire qualcosa di più, e la sua presa sulla spalla di lui si fece un poco più sicura.
-Kamado-kun, non devi temere nulla. I puri di cuore trovano sempre la strada per il successo.
Tanjiro guardò lui e poi la sua mano: quel suo inspiegabile coraggio era sempre stato fonte d’ispirazione, una sorta di guida immobile, intangibile. Cara, e odiosa allo stesso tempo.
Sospirò. Nel rialzare gli occhi al professore, qualcosa brillò in lui: una luce riflessa, forse.
-Sa? Certe volte dice delle cose assurde, sembra quasi un eroe che ha combattuto contro mostri e terribili bestie in un tempo lontano. Ma è anche capace di creare un’atmosfera unica in classe e a far sentire a proprio agio le persone, essere sempre pronto ad aiutarle...
Pausa, perché Kyojurou aveva smesso di respirare senza accorgersene.
Tanjiro volle ignorare quel suono che proveniva dal corridoio, qualcuno che stava velocemente salendo le scale appena fuori dall’aula di storia. Non c’era altro che Rengoku per lui, quei fulgidi capelli di fiamma.
Si leccò le labbra.
-Questo è ciò che la rende speciale.
-Kamado-
Fu abbastanza rapido da zittire la sua frase con un bacio e allontanarsi in tempo, prima che lo potesse fermare. Ridacchiò quando li raggiunse il suono del club di musica, ma smise di tormentare la punta delle proprie dita, solo per sorridergli.
-Lei mi piace molto, professore. Spero solo che la mia sfacciataggine non le crei problemi.
Distolse lo sguardo, perché incapace di aspettare oltre una reazione di lui.
-Era tutto quello che avevo da dirle.
Ma appena accennò un passo verso l’uscita, con il cuore un poco più leggero e l’insoddisfazione a mordicchiargli la coscienza, Kyojurou lo trattenne per la spalla e lo fermò accanto a sé, urlando il suo nome.
-Kamado-kun!
Era così rosso in viso – appena Tanjiro lo vide, arrossì anche lui di riflesso.
Non aveva mai visto i suoi occhi così grandi, o così vicini.
-Sono onorato di essere l’oggetto di tali sentimenti.
E a quella frase non ne seguì nessun’altra che sfumasse l’intensità di quei sentimenti. Tanjiro boccheggiò, cercò persino di sviare ancora una volta lo sguardo, ma Kyojurou glielo impedì e si avvicinò a lui, a distanza di un soffio – la sua sola presenza era motivo di grande turbamento e felicità assieme.
Il sorriso del giovane professore, poi, fu ciò che sgretolò ogni tentativo di resistenza. Così come la presa sulla spalla si trasformò in una strana carezza, piacevole.
-Vorrei parlarne con calma solo io e te, magari davanti a un caffè. O una cioccolata calda, come preferisci. Magari un giorno di questo weekend.
Il ragazzo riuscì a malapena a muovere la testa, in una risposta di assenso e a sentire le sue parole.
-A domani, allora.
Camminò lento verso la porta, oltrepassando i banchi dei propri compagni. Vide con la coda dell’occhio la sorella e i migliori amici aspettarlo più in là – che avessero sentito tutto era palese, pure dai loro maldestri tentativi di fare facce disinteressate e guardare in altre direzioni, spiattellati contro il muro.
Tanjiro si voltò ancora verso il professore, per controllare che fosse tutto reale. Lo trovò sorridente, splendido come sempre.
Corse via ridendo, trascinando con sé anche gli altri ragazzi. Attendere qualche giorno sarebbe stato davvero difficile, a quel punto, e si domandò come ci si dovesse comportare a un primo appuntamento.
Ma avrebbe avuto tempo per prepararsi a dovere.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Demon Slayer/Kimetsu no Yaiba / Vai alla pagina dell'autore: Rota