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Autore: hikarigaoka    28/12/2020    1 recensioni
[Wakatoshi Ushijima x OC]
«Non credo di essere adatta per te, Wakatoshi»
[...]
Atsuko Sakai non aveva nulla da spartire con Wakatoshi Ushijima.
Era piccata, estremamente irrequieta e, con chi le andava a genio, terribilmente logorroica.
Non era particolarmente di bell'aspetto, di viso poteva anche definirsi "caruccia", ma non era certo graziosa e fatta di porcellana come le sue compagne.
Nonostante il suo distinguersi dalle coetanee, non sembrava attirare particolari attenzioni.
Era agli antipodi di Wakatoshi, silenzioso e sulle sue, che destava attenzione come se sulla sua testa vi fosse un cartello a neon con scritto "asso della Shiratorizawa e figone locale".
Chi avrebbe mai detto che di sarebbero ritrovati a chiedersi di restare?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shiratorizawa, Wakatoshi Ushijima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stand by Me | Wakatoshi Ushijima


Un mese.

Cominciamo dalle presentazioni.
Niente mezze misure, presentiamo Atsuko Sakai, che in questo momento sta correndo a perdifiato per i corridoi della Shiratorizawa.
Atsuko ha 18 anni, il suo cognome "Sakai", rimanda al sake e i suoi amici pensano sia molto azzeccato, del resto sembra sempre alticcia. 
E' minuta, ma in compenso corre come una lepre, i suoi capelli sono corti, disordinati e castani, come i suoi grandi occhi tondi sotto ai quali si poggia qualche lentiggine.
Si lamenta sempre di essere piatta come una tavola da surf e qualche studente nei corridoi si diverte anche a dirglielo in faccia, ma Atsuko ha imparato semplicemente a tirare fuori la lingua e invitarli a infilarsi la loro testa privilegiata in buco. Di scarico, mica di altro.
Nel complesso, pur non rispettando proprio i canoni della femminilità, si può considerare caruccia.
Dato che però, per certi ragazzi un "caruccia" non basta, ha deciso di puntare tutto sul carattere.
Con chi le va a genio, Atsuko probabilmente smetterebbe di parlare tra un centinaio di anni.
Ha sempre la battuta pronta, anche in situazioni scomode, giusto per "sdrammatizzare", e riuscirebbe ad avere una conversazione accesa anche con un palo della luce.
Fa parte del club di giornalismo della scuola, dove puó mettere in pratica le sue innate abilità nella scrittura...circa.
È in ritardo, come al solito.
Dopo una prova di velocitá veramente invidiabile, Atsuko varca la soglia dell'aula prescelta, sbattendo violentemente la porta.
La stanza piomba nel silenzio, e la ragazza si sente una serie di sguardi gelidi gravare su di lei.

"Sakai, sei in ritardo" sibila Hayato, il presidente del club di giornalismo, aggiustando dei fogli tra le mani.

"Ahah! È divertente come ogni volta me lo ricordiate, ragazzi! L'ho capito già dalla prima volta" sospira con una risatina Atsuko, chiudendosi la porta alle spalle.

Purtroppo per lei, nessuno ride.
Non è una novitá.
Schiarendosi nervosamente la gola, si mette a sedere al suo posto prima vuoto.

"Dicevamo" dice il capogruppo, sistemandosi "abbiamo bisogno di qualcosa di decente per l'articolo sportivo del mese"

Al club di giornalismo si occupavano per l'appunto del giornale della loro scuola.
A proposito, Atsuko frequenta la Shiratorizawa, il liceo piú prestigioso di Miyagi, e anche piú costoso a quanto pare.
Suo padre aveva fortemente insistito per farle frequentare la sua stessa scuola, e alla fine era stata costretta a cedere.
Sapeva che una scuola di ricconi non avrebbe fatto al caso suo, ma ormai era un po' tardi per tirarsi indietro.

"Che ne dite di un altro articolo su Tendō?" propone Ame, un ragazzo sempre annoiato del secondo anno.

"Assolutamente no" esclama allarmato Jyou, un ragazzo nevrotico del terzo anno "il Guess Monster è ingestibile! Quando ho fatto quell'articolo su di lui non ha smesso un secondo di blaterare, stavo per dirgli di farsi l'articolo da solo!"

Atsuko se la ride da sotto i baffi per come Jyou sembrava traumatizzato.
Lei non aveva avuto modo di scrivere molto.
Diciamo che il club non le lasciava tante libertá, se non un articolo sull'aumento dei prezzi dei panini al salame del bar, oppure su quanto fosse "alla moda" ormai tenere la giacca dell'uniforme aperta.
Tutto molto emozionante, insomma.

"Ok, niente articolo su Tendō nell'immediato futuro..." ricapitola il presidente del club "allora Ushijima?"

Improvvisamente, come se il ragazzo avesse appena pronunciato un incantesimo miracoloso, 4 ragazze si alzano dai morti e si rizzano sull'attenti.

"Okay..." prosegue lui, perplesso "Ushijima è sempre una scelta sicura, e ultimamente non abbiamo parlato di lui nelle pagine sportive, quindi penso possa andare.
Peró che cosa possiamo fare? Interviste non ne fa neanche a pagarlo i miliardi, e nell'ultimo mese non ci sono state partite importanti.
Tuttavia, questo mese ci sono gli allenamenti per le selezioni ai nazionali, si potrebbe parlare di quello"

Molti annuiscono, comprese le ragazze che prendono appunti, ricevendo un'alzata di sopracciglio da Atsuko che non capiva cosa ci fosse da scrivere.

"Io propongo" afferma Hoshie, una graziosa ragazza che sembrava finita lì per sbaglio "di fare qualcosa di diverso. Che dite di, «un mese con l'aquila della Shiratorizawa»? Qualcuna, ehm volevo dire, qualcuno di noi potrebbe trascorrere un mese con Ushijima e parlare di lui piú che come asso, come persona!"

Atsuko aggrotta le sopracciglia non appena vede tutte e 4 le ragazze annuire violentemente alle proposte della compagna.
Non avevano mai dimostrato il minimo interesse per le attività di giornalismo, partecipavano probabilmente solo per non fare la brutta figura di non essere in nessun club, e improvvisamente si dimostravano cosí piene di voglia di fare.
Il perchè era ovvio.

"Va bene, potrebbe essere interessante..." riflette Hayato "allora, chi tra di noi potrebbe farlo?"

Quattro mani, anzi, cinque, visto che una ha avuto anche l'ardore di alzarle entrambe, si levano in aria come se ne dipendesse la loro vita.
Atsuko non ci vuole credere.

"Mh..." mormora Hayato "vediamo...Atsuko forse?" 

Le cinque mani sbattono prepotentemente contro il tavolo, e Atsuko salta per aria sia per il rumore brusco sia per la sorpresa nell'essere stata chiamata.

"Ma, ma come io?" balbetta, sotto i fuochi degli sguardi delle compagne che tra qualche minuto avrebbero scatenato una guerra.

"Perchè sei l'unica che non muore dietro a quella sottospecie di Adone greco, e questo articolo ci serve!" esclama Hayato, esasperato.

"Sei solo geloso, Hayato-san!" lo addita Hoshie, furiosa, appoggiata dalle compagne.

"Non sono geloso!" in effetti, Hayato non era un gran successo tra le ragazze "è che dubito che Ushijima voglia una ragazza che faccia la cascamorta con lui per un intero mese. Sakai-san, lo vuoi fare o no?"

Per Atsuko era un'occasione imperdibile per far rodere l'animo a quelle quattro, di conseguenza un sorriso sornione si fa strada sul suo volto.

"Beh, perchè no?" afferma con nonchalance, guardandosi le unghie distrattamente "del resto non nutro particolare interesse per i super fusti della pallavolo"

È difficile non ridere, quando senti quattro presenze corrodere dentro dall'invidia tra grugniti e ringhi.

"Bene!" esclama Hayato, soddisfatto "allora comincia ora, che non manca tanto alla selezione per i nazionali. Alla pausa pranzo di domani vai a parlare con lui e vedi se è d'accordo"

Ad Atsuko l'idea di seguire Ushijima per un mese non dispiaceva troppo, non per il suo grado di apprezzamento nella scuola o per la sua indiscutibile bellezza, tanto perché finalmente aveva modo di provare la sua bravura nella scrittura e di fare una conoscenza nuova.
A scuola Sakai passava piuttosto inosservata.
Non era cosí bella da destare l'attenzione di tutti i compagni, e non aveva ruoli importanti.
In classe i suoi voti erano medi e non aveva mai fatto nulla di rimembrabile.
Peró, la sua personalità estroversa ed energica le faceva guadagnare spesso qualche sguardo stranito.
Generalmente, non dava un'ottima impressione e non sembrava aver legato con nessuno in particolare a scuola, se non con la sua migliore amica Yukari.
Conoscere qualcuno di diverso le avrebbe fatto bene.
Pur non essendo particolarmente apprezzata nell'istituto, Atsuko non detestava chi stava ai piani alti.
Non provava simpatia per chi lo palesava, ma era sicura che se Ushijima era tanto richiesto non era di certo né una colpa e né qualcosa voluto da lui.
Tuttavia non capiva tutta questa idolatria nei suoi confronti, come se fosse l'ultimo uomo rimasto sulla Terra.
Al termine dell'ora dedicata al club, Atsuko raccatta le sue cose e se ne va sotto gli sguardi gelidi delle altre ragazze, ai quali risponde con finta indifferenza.
Finta perchè sotto sotto si stava sbellicando.

Il giorno successivo, Atsuko si trova nella mensa della Shiratorizawa.
È costretta a dare buca a Yukari per parlare con il super fusto della pallavolo, seduto a un tavolo da solo perché quel giorno aveva deciso di precedere i compagni.
Ammette di essere un po' nervosa.
Non aveva mai avuto problemi a parlare con gli altri, anche a chi lei non andava a genio, ma lui la metteva particolarmente in soggezione.
Alto, possente, le spalle larghe e lo sguardo penetrante e severo.
Non è facile approcciare uno cosí.
Tuttavia, Atsuko si scrolla le spalle e il suo carattere estroverso prevale di nuovo.
Si avvicina al tavolo vuoto e, senza dire niente, si siede davanti al capitano, che in quel momento aveva lo sguardo chino sul suo vassoio.
Lui non fa una piega, non la guarda, non dice nulla.
La ragazza si schiarisce la voce per far notare la sua presenza, e finalmente gli occhi olivastri dell'asso incontrano i suoi.

"Hey!" lo saluta tranquillamente.

"Chi saresti?" le domanda Ushijima.

La sua voce baritonale non la spaventa.

"Atsuko Sakai, molto piacere" risponde subito la ragazza, allungandogli una mano in segno di stretta.

Invece che stringergliela, il ragazzo aggrotta le sopracciglia nella confusione.

"Non ti conosco"

"No, è per questo che ti sto porgendo la mano"

Ushijima sembra confuso, e questa cosa non gli piace.
Non poteva semplicemente dirgli che cosa voleva da lui?

"Hai bisogno di qualcosa?" le domanda in risposta.

Atsuko sospira e abbassa la mano, aveva già capito il tipo.
Molti muscoli, ma zero capacitá sociale.

"Okay, saró breve. 
Faccio parte del giornalino scolastico, e per la sezione sport di questo mese avevamo pensato a te"

Lui non dice niente, la lascia proseguire.

"Come articolo avevamo pensato di vedere come sarebbe stata la vita dell'aquila della Shiratorizawa per un mese. E l'infausto compito di seguirti sarebbe capitato a me"

"No"

"Eh! Sei schietto noto" risponde lei, con un sorrisetto.

"Non ci tengo a farmi seguire per un mese" risponde lui, la voce sempre dello stesso tono grave.

"Vai tranquillo, si parla solo di un paio d'ore ogni tanto. Scriveró tutto qui" Atsuko agita un taccuino "e non strisceró certo in casa tua mentre dormi o mentre vai al bagno"

Il solco tra le sopracciglia di Ushijima si accentua sempre di piú, è il suo modo di comunicare a quanto pare.

"Tranquillo, non sono né una scalatrice sociale né tantomeno sono estremamente attratta da te.
Non sono qui per leccarti il culo, insomma"

"Non credo una ragazza dovrebbe parlare cosí" è l'unica cosa che Wakatoshi dice.

"AH?!" esclama Atsuko, sgranando gli occhi "mh bene bene, questa me la segno per l'articolo.
Wakatoshi Ushijima è un sessista" scribacchia sul suo taccuino.

"Cancellalo"

"Se accetti"

"No"

"E allora, domani ti convinceró a farmi scrivere questo articolo"

Atsuko, capendo che per quel giorno sarebbe bastato, si alza sorridente dal tavolo dell'asso che da parte sua sembrava abbastanza sconvolto da quanto appena successo.
Gli sventola il taccuino davanti, e poi la sua mano in segno di congedo.

"Ci vediamo domani, asso"

Atsuko si allontana con un sorriso.
Wakatoshi Ushijima era parecchio intrigante.


Spazio autrice:
Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qui su EFP.
Che dire, ho un debole per la Shiraorizawa a quanto pare.
Questa vuole essere solo una storiella carina su Ushijima, una fanfiction leggera e un poco meno pretenziosa di Bloom Later, la mia fanfiction su Satori (non che quella fosse pretenziosa AHAHAH).
Mi sono posta come sfida quella di scrivere su Wakatoshi, personaggio che per quanto sembri semplice in realtà è piuttosto complicato da scrivere, soprattutto se messo in relazione a una ragazza come la protagonista!
A proposito, Atsuko è ispirata per aspetto e per carattere a Makoto Konno, la protagonista del film di Hosoda "La Ragazza Che Saltava Nel Tempo", che consiglio a tutti!
Spero possa piacervi e magari strapparvi anche un sorriso, i prossimi due capitoli verranno pubblicati a breve in quanto già scritti e pubblicati sul mio Wattpad "Hikarigaouka".
Su Wattpad oltre a questa storiella e Bloom Later, ho pubblicato anche una one shot Bokuaka e una raccolta di shots Haikyuu x reader, se siete interessati.
Alla prossima :)
Hikarigaoka
   
 
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