Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: rekichan    29/12/2020    3 recensioni
Le dita sfiorano i suoi contorni labili. Lo accarezzano e Naruto scopre in quell’incontrarsi cos’è la solitudine. Perché, ora che conosce Sasuke, sa che al suo mondo senza tempo, fatto di fughe e scorribande tra le nebulose, giocando a rimpiattino con i pianeti, manca qualcosa.
Genere: Fluff, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Beyond the sphere of human vision, we met and embraced

 

La frase resta sospesa sulle labbra di Naruto, interrotta dalle dita pallide. Il riverbero della propria luce sulla pelle dell’umano pulsa contro l’alone dorato. Spinge, si fa spazio tra la luminosità accecante della stella e a Naruto pare quasi di avvertire il tocco dell’altro. È freddo, gelido e così lontano dal calore conosciuto fino ad allora.

Non pensare, sembra dirgli. Ma Naruto non può non farlo. È una stella, lui. Puro pensiero e materia infuocata distruttiva e caotica.

«Sasuke» la voce che non è voce freme, si agita. Vorrebbe liberare un suono, vorrebbe urlare, se ne fosse in grado, come quegli umani che spia da quando ha cominciato il suo viaggio tra le galassie. Invece è condannato al silenzio, a quella conversazione univoca con colui che ha interrotto la sua sfrenata corsa nello Spazio. Con l’umano che ha invocato una stella.

Le dita sfiorano i suoi contorni labili. Lo accarezzano e Naruto scopre in quell’incontrarsi cos’è la solitudine. Perché, ora che conosce Sasuke, sa che al suo mondo senza tempo, fatto di fughe e scorribande tra le nebulose, giocando a rimpiattino con i pianeti, manca qualcosa.

«Se ti avvicini troppo potresti morire» sussurra, più a sé che all’altro. E nel frattempo una forza più potente della gravità lo spinge verso l’umano, lo attira come lo ha attirato quell’urlo muto, quel desiderio espresso in silenzio che ha rimbombato per tutto l’Universo e che lo ha condotto lì. In quel luogo, in quel momento.

Non voglio stare solo.

Naruto non sa che aspetto abbia Sasuke. Sente solo il suo sfiorarlo leggero, timoroso. Sente una carezza impalpabile, odorante di curiosità, timore e un pizzico di scetticismo. Conosce solo il suo nome, perché lo ha percepito chiaro e forte. Un’identità forte, un attaccamento alla propria essenza… il bisogno di definirsi, in qualche modo. E ha percepito, pure, come lo ha chiamato: Naruto. Una spirale di fuoco, fiamme e volontà che gira, e gira, e gira… Gli è piaciuto e ha cominciato a chiamare così sé stesso. Ma ora vuole di più. Ora vuole vedere, toccare, sentire la persona che lo ha invocato con la forza della disperazione.

E man mano che quel desiderio cresce in lui, la luce si ritira in un angolo del suo essere. Il fuoco si comprime in materia, le molecole si addensano e si capovolgono su sé stesse. Naruto non lo avverte, ma sta mutando. Tende qualcosa, allunga tutto il proprio essere verso quelle appendici chiare che sembrano invitarlo; le stringe, e al contatto il suo corpo viene attraversato da una scarica.

Ora percepisce in maniera diversa ciò che lo circonda. Odori, sapori, colori lo tempestano. Vede chiaramente chi ha davanti e non si stupisce di avere di fronte un bambino, che lo osserva, curioso e sospettoso, con i suoi occhi neri, simili al vuoto dell’Universo.

Non è stupito di essere anch’egli un bambino. E il nuovo volto si dispiega nel primo sorriso.

«Ciao, io sono Naruto!» dice, con la sua nuova voce. Il suono gli solletica la gola.

«Sasuke» risponde il bambino.

«Lo so chi sei» Naruto sorride di nuovo «Mi hai chiamato tu».

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: rekichan