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Autore: vanity_gemini    30/12/2020    3 recensioni
Una variopinta compagnia di amici, decide tra mille difficoltà di trascorrere le loro vacanze di fine/inizio anno fuori città, dove proprio in quelle giornate, la vita di alcuni di loro subirà parecchi capovolgimenti.
Slice of Life del tutto godibilissima, a tratti piuttosto leggera e senza troppe pretese, ha solo quelle di far divertire in parte il lettore, ma con un determinato finale. Buona Lettura!
ATTENZIONE!!!! HO MODIFICATO IL TITOLO; AGGIUNGENDO "E OLTRE" MA LA STORIA E' SEMPRE LA MEDESIMA.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gold Saints, Ophiuchus Shaina, Scorpion Milo
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!
Eccomi nuovamente qua con questa storia. Questa non è nulla di impegnativo, è solo un’idea che anni fa mi era balenata nella mente, per cui dopo averla scritta, e successivamente averla un poco revisionata in alcuni punti, ho deciso di condividerla con voi. Detto ciò, mi auguro che sia di vostro gradimento e quindi che sia anche una piacevole e lieta lettura.
Ci vediamo alle solite note finali.
Un abbraccio, Vanity!

 

Vacanze di Natale.

 
Atto primo, che l’avventura abbia quindi inizio!
 
Come spesso succedeva il gruppo di amici si era radunato nel loro ritrovo preferito. Avevano quindi eletto, l’Irish Pub Sanctuary gestito dal brasiliano Aldy, come fosse praticamente la loro seconda casa, anzi, per la maggior parte di questi era proprio come se fosse la loro prima casa, dato tutto il tempo che trascorrevano tra quelle mura, ben tinteggiate da diversi murales, che tanti artisti nel corso degli anni avevano avuto l’ardire di pitturare, lasciando così il loro indelebile ricordo.
Senza neppure accorgersene si ritrovarono praticamente dopo Natale, il calendario segnava che era il ventisette di dicembre per la precisione, quindi cominciarono a parlare, anche con una certa smania, di come ma soprattutto di dove avrebbero trascorso l’ultimo giorno di quell’anno che si apprestava a terminare.
 
  • Allora – Shaina iniziò guardando tutti i presenti – Chi viene? Almeno così prenotiamo.
  • Io ci sono! – esclamò Milo, poi voltandosi verso l’amico di sempre – E tu Camus, sei dei nostri?
  • Se proprio devo – fece il francese bloccandosi, per poi riprende a leggere il quotidiano.
  • Vabbè – tagliò corto Shaina – E voi? – si rivolse ai restanti, che a dirla tutta non parevano essere troppo convinti.
  • Io dovrei essere in festa, quindi direi proprio di sì, ci sono – asserì June, dopo aver risposto ad un messaggio.
  • Va bene – Shaina sorrise all’amica, poi – A tuo fratello Shaka glielo chiedi tu?
  • Uhm – la bionda ragazza era piuttosto pensierosa – Ci provo, ma a lui non piace molto la vita sociale, quindi ho dei seri dubbi che si aggreghi con noi – in fondo June non si sbagliava affatto.
  • June digli di stare tranquillo, tanto in camera con Death e Aphro, ci andrà sicuramente a finire il nostro rosso! – controbatté ridendosela Aiolia. Si voltarono, notando come Camus spalancò gli occhi scioccato di fronte a tale brutta e pessima eventualità. Divenne di colpo ancora più pallido. Poi scoccò un’occhiataccia ad Aiolia, che prontamente.
  • Scherzavo, eh! – gli sorrise, poi si voltò verso Milo – Suscettibile, il ragazzo!
  • Taci! – lo ammonì l’altro, notando come il francese aveva ripreso a leggere con fare piuttosto stizzito.
  • Vabbè, cavolate a parte – interloquì Shaina, richiamando l’attenzione verso di sé – Ho trovato un appartamento che fa proprio a caso nostro – disse, mostrando la pagina web in questione – Mi sembra essere perfetto, per poter accogliere un folto gruppo di vandali ehm….  – si corresse – …. Dicevo di bravi ragazzi – sorrise.
 
Comunque la ragazza a dire ciò non era che avesse tutti i torti.
La loro compagnia era conosciuta per una certa esuberanza ostentata da alcuni membri che la componevano, e in passato dove erano stati a trascorrere le loro vacanze, avevano per così dire lasciato il segno.
 
  • Cazzo! – esclamò Milo, rileggendo per la seconda volta la lista dei partecipanti che aveva nel frattempo stillato – Mi sono dimenticato di Mu! – prontamente aggiunse anche quel nominativo. Nel frattempo al loro tavolo si era unito anche Death, che come al suo solito si sistemò seduto vicino a Morgana, rivolgendo proprio alla ragazza, uno dei suoi tanti sorrisetti ben carichi di allusioni erotiche, insomma, con lei ci provava quasi sempre, convinto che prima o poi gliela avrebbe sicuramente mollata.
  • Mu? – fece Aiolia, con fare piuttosto scettico.
  • Si, proprio lui.
  • Lia, perché di quella faccia!? – Shaina gliela indicò.
  • Appunto, perché!? – June rincarò la dose.
  • Perché ultimamente sembra essere piuttosto molto impegnato.
  • Molto impegnato!? – fece incuriosita Shaina.
  • Per favore spiegati meglio! – lo esortò Milo, detto anche il pettegolo della compagnia.
  • Forza! – June era avida di sapere, dato che suo fratello non le aveva accennato nulla. Eppure questi con il ragazzo chiamato in causa era sempre in contatto.
  • Hai rotto la minchia, e muoviti! – Death, si stravaccò meglio sopra la panca.
  • Su, su, forza! – lo esortò impaziente Shaina, mentre Aiolia tentennò ancora un poco, prima di decidersi a sganciare la bomba. Si proprio una bomba, perché considerato il soggetto in questione, quella si poteva tranquillamente definire una notizia bomba.
  • Mu si è fidanzato! – ecco bomba sganciata!
 
Calò il silenzio, Camus spuntò da dietro al giornale inarcando le sopracciglia.
Il sopracitato Mu, non era mai stato tipo da relazione con un soggetto di sesso femminile, anzi più volte gli altri componenti della compagnia, erano arrivati a pensare che fosse addirittura dell’altra sponda. Ma forse tutto ciò, era dovuto al suo essere molto timido e impacciato. Dopo un primo momento di stupore collettivo, ovviamente ci fu chi iniziò a fare le solite battutine sarcastiche.
 
  • Ma soprattutto, lei lo sa? – buttò Shaina, ironicamente.
  • Ma è una lei o un lui? – ironizzò invece Milo, sgomitando con Death, ma beccandosi le occhiate truci di Camus.
  • Roba da non crederci. Il santone bis con la fimmina! – glissò Death, accendendosi una sigaretta e buttando il fumo direttamente sulla faccia di Aiolia, che dopo aver tossito lo mandò direttamente a quel paese.
  • Ottimo! Finalmente era ora che Mu si desse una bella svegliata! – rincarò June – Ora però ci vorrebbe una che pensasse anche a mio fratello!
  • Eh già! – asserì Aiolia, poi ridendosela – June, però per Shaka la vedo un poco più duretta.
  • Pure io – concordò la bionda ragazza con fare sconfortato.
  • A pagamento, forse – Death, fece l’occhiolino a Morgana che di contro lo guardava accigliata – Oppure, rivolgersi al negozio di bambole gonfiabili, che si trova in fondo alla via – spense il mozzicone all’interno del posacenere, poi non contento – O chiamare Federica! – a sentire ciò Camus divenne paonazzo, prendendo in volto lo stesso colore dei suoi capelli, mentre Aiolia e Milo, scoppiarono a ridere a crepapelle.
  • Death! Ma ti sembra il caso? Ci sono pure delle ragazze presenti! – sbottò il rosso alzandosi di botto e avviandosi sparato verso i bagni.
  • Ma!? – fece Milo a bocca aperta, voltandosi ad osservare l’amico, che dalla tanta foga che aveva per poco non fece volare l’esile Raki direttamente in cucina.
  • Comunque ha ragione! – June si voltò verso Death che con malcelata malizia, stava ridendosela alla faccia del francese. Mentre Shaina, saggiamente decise di portare la conversazione su altro, ritornò sull’argomento Mu e fidanzata.
  • Aiolia come si chiama la ragazza di Mu? Che lavoro svolge lo sai? Ma soprattutto – gli altri si fecero particolarmente attenti – Dove l’avrà conosciuta? Insomma, mi risulta che se ne stia sempre chiuso in casa!
  • Si chiama Yuzuriha e vive ad Olimpia. Fa la giornalista per l’Oggi Sport. Credo che l’abbia conosciuta quando era andato a vedere l’inaugurazione dei giochi olimpici, lei si occupava della telecronaca.
  • WOW! – esclamò June – Ma bene, allora sono convinta che a breve ci sarà la presentazione ufficiale – asserì, mentre nel frattempo erano arrivati i piatti che avevano precedentemente ordinato.
 
Dopo aver parlato ancora per un po' della notizia bomba appena annunciata, ritornarono al discorso delle vacanze natalizie. Per prima cosa dovevano provare a mettersi d’accordo tutti. Ma come diamine si potevano mettere d’accordo ventuno persone, su una scelta simile? Sicuramente ne sarebbe uscito fuori un gran casino, come dopotutto molto spesso era già successo.
Dopo essersi sentiti tramite il gruppo di WhatsApp con gli altri della compagnia, decisero all’unanimità di andare ad Arachova per ben due settimane, questi era una località di montagna che distava dalla capitale ellenica circa due orette e mezza di auto.
Decisa la location, Milo e Aiolia dovettero anche organizzare le camere, e qui era venuto il bello. Su internet avevano trovato un appartamento che faceva proprio a caso loro, perché era abbastanza grande da poterli ospitare tutti quanti. Al suo interno vi erano ben cinque camere da letto, ognuna con il proprio bagno privato. Ve ne erano sistemate tre al piano superiore e le rimanenti due erano al piano inferiore. Per quanto riguardava le docce, quelle invece erano in comune. Al piano terreno invece vi era una cucina e un soggiorno decisamente molto ampio, con una relativa terrazza panoramica.
Per le stanze si divisero così: le ragazze erano tutte assieme, mentre Milo si mise in camera Camus, Kanon e Aiolia. Aiolos, il fratello maggiore di Aiolia era invece con Saga, Shura, Mu e Shaka, Aphro invece si ritrovò in compagnia di Death, infine i cinque ragazzini Shun, Ikki, Hyoga, Sirio e Seiya.
 
*
 
Quel pomeriggio erano tutti, nessuno escluso, belli sistemati nel piazzale adiacente al loro pub preferito.
Stavano aspettando il bus che li avrebbe portati direttamente, nella povera e malcapitata località montana che loro avevano scelto per passarvi quelle festività.
 
  • Ci siamo tutti? – si informò Aiolos, standosene sempre affiancato al caro amicone Saga.
  • No, Saori deve ancora arrivare – comunicò Mu, osservando verso la strada.
  • SAORI!? – esclamarono tutti sorpresi ma soprattutto parecchio scocciati.
  • Ehi Mu, non sarà invece lei la tua fimmina? – domandò malizioso Death.
  • Ma no, ma cosa vai a pensare! – rispose l’altro – Siamo solo amici – mise in chiaro. In effetti lui era uno tra i pochi che riuscivano a sopportarla. Come facevano lo sapevano solo loro!
  • Scusa Mu, ma per quale cavolo di motivo quella viene con noi!? – Kanon fece con una smorfia.
  • Con noi fa solo il viaggio in bus, perché arrivati a destinazione lei alloggerà da un’altra parte.
  • Bene, ottima notizia! – sorrise Milo, poi tirarono tutti in contemporanea un lunghissimo sospiro di sollievo.
In lontananza videro arrivare il bus che li avrebbe portati a Arachova, poi subito dietro a questi vi era la limousine con miss Kido a bordo. Dalla lussuosa vettura per primo ne scese il maggiordomo, subito seguito dalla ragazza che teneva tra le proprie braccia Paris, la sua orribile Chihuahua, che solitamente si portava sempre appresso.
  • Ma viene anche il manichino? – domandò June ironicamente, continuando a guardare il pelato Mylock, che come sempre si sbatteva a scaricare tutti i bagagli che la sua “padrona” aveva avuto l’ardire di portarsi appresso. Sembrava che dovesse stare via per un anno pieno dato tutta la roba che era pressata all’interno del grosso baule di quell’altrettanto grossa e lunga auto.
  • Sembrerebbe di sì – confermò Marin, stringendosi all’interno del piumino d’oca.
  • Ma vestito così? – fece Hyoga perplesso. Il tizio in questione era vestito appunto da maggiordomo, con tanto di papillon più grosso della sua capa pelata che si ritrovava ad avere.
  • Già, pare anche quello! – asserì Milo, mentre si accese una sigaretta in compagnia del gemello minore.
 
Il viaggio lo stavano facendo molto tranquillamente. Vi era chi leggeva, chi giocava a carte, chi dormicchiava e chi rompeva le palle. Insomma, come al solito non si fecero mancare nulla. Dopotutto, quello era il loro marchio di fabbrica, molto, ma molto indelebile!
 
  • Ma che diamine stanno combinando!? – fece Morgana, con lo sguardo puntato verso i sedili in fondo al bus, dove si trovavano sistemati i più scalmanati.
 
Videro che erano tutti l’uno addosso all’altro. Il povero Shun era praticamente sommerso da Milo, Death, Seiya e Hyoga. Allora parliamone. I due ragazzini erano tutto sommato dei pesi piuma, ma il greco e il pazzo raggiungevano entrambi il metro e ottantacinque di altezza, per ottanta, ottantacinque chili di peso, più che meno!
 
  • Ma povero cucciolotto! – esclamò June.
  • Una sogliola lo faranno diventare! – ironizzò invece Shaina, guardando piuttosto compiaciuta la scena.
 
Il gemello maggiore decise di intervenire, aiutato ovviamente da Aiolos, il palladino dei più deboli, colui che incarnava alla perfezione lo spirito del crocerossino. Nel vedere arrivare Saga, Seiya e Hyoga si dettero immediatamente alla fuga, mentre gli altri due invece continuarono a stare comodamente seduti sul povero malcapitato, esclamando.
 
  • Saga, Los, venite. Qui c’è posto anche per voi! – il maggiore si avvicinò afferrando il pazzo demoniaco per un braccio e trascinandolo via, mentre Aiolos si occupò di Milo.
  • Grazie ragazzi, non ce la facevo veramente più! – li ringraziò il povero Shun, con davvero poco fiato.
 
Nel frattempo entrarono nella via principale di Arachova, la località che li avrebbe ospitati per quei lunghissimi quindi giorni. Lo fecero dopo che ebbero attraversato praticamente tutta la vallata sottostante che era completamente innevata.
 
  • Allora, siamo arrivati o no? – sbuffò impaziente Aiolia, tenendo il volto completamente appiccicato al finestrino del bus. Questi però era del tutto appannato.
  • E VAIIII!!!!! – urlarono all’uniscono Hyoga e Seiya, subito prontamente zittiti dalle occhiate micidiali di Camus e Shaka.
 
Appena l’autista parcheggiò e fermò il mezzo, uno alla volta presero a scendere. Dal baule prelevarono i loro bagagli, ringraziarono e salutarono il conducente, dopodiché si avviarono verso il residence che li avrebbe dovuti ospitare.
 
  • Strabello, ma noi dove dobbiamo andare!? – domandò Seiya, impaziente, guardandosi ansiosamente attorno.
  • Uhm, venite giù di qui – indicò Aiolos, consultando la mappa che gli avevano appena dato all’ufficio informazioni. Per prima cosa notarono che vi erano vari cartelli che indicavano i vari ritrovi principali della struttura e la loro esatta ubicazione. Vi erano i punti di ritrovo fondamentali tipo: il supermarket, la piscina al coperto, il bar, l’infermeria, la pista di pattinaggio, il noleggio sci, motoslitte e i vari impianti di salita, seggiovie, skilift e funivie.
  • Ehi storditi! – Kanon continuando a fumarsene una chiamò i due ragazzini – Venite da questa parte! – a quel punto Seiya e Hyoga seguirono il gruppo trovandosi subito davanti al portone principale della loro casa.
Prontamente entrarono all’interno di questi.
  • Noi siamo al quarto e ultimo piano – comunicò loro Aiolos, sempre consultando la mappa.
  • Ragazze, avete visto il cartello? – fece notare June.
  • Ma quale cartello? – domandò Marin, continuando a guardarsi per bene attorno.
  • Quello che indicava che al semiinterrato vi è il centro benessere – specificò la bionda con un sorriso a trentadue denti.
  • Los scusa, mi daresti un secondo la mappa, per favore? – chiese Shaina, il ragazzo con un sorriso gliela porse.
  • È vero! – esclamò Morgana – Guardate, bagno turco, sauna, vasche idromassaggio e per finire in bellezza c’è anche la SPA!
  • Bello, dopo aver sciato è proprio quello che ci vuole! – esultò Marin.
 
Salirono al quarto piano.
Il loro appartamento era disposto su due livelli. Durante la salita notarono che vi erano varie famiglie, olandesi, tedesche, spagnole e ovviamente tante greche. Salutarono tutti educatamente, poi si trovarono di fronte alla porta d’ingresso. Uno alla volta entrarono e l’ultimo di loro si richiuse la porta dietro alle proprie spalle.
Vi trovarono un accogliente soggiorno con un enorme terrazzo. Era tutto molto ordinato, troppo ordinato e considerato certi elementi della loro compagnia, le ragazze conoscendoli piuttosto bene, subito pensarono che purtroppo tutto ciò sarebbe durato veramente poco, pochissimo!
Mu, Aiolos, Saga, Shaka e Shura si sistemarono in una delle due stanze più ampie che erano al piano terreno, mentre nella seconda presero posto: Shun, Ikki, Hyoga, Seiya e Sirio. I restanti invece presero ad avviarsi in quelle situate al piano superiore. Shaina, Marin, June e Morgana condividevano la stessa camera, mentre Milo, Camus, Aiolia e Kanon erano nella seconda, mentre invece la terza e più piccola era occupata dall’italiano in compagnia dello svedese.
 
  • Ragazze, ma voi lo conoscete il tipo che è venuto a prendere Saori? – domandò all’improvviso Morgana, mentre che erano tutte impegnate a sistemare accuratamente le loro cose personali.
  • No, ma mi sembrava molto più grande di lei – constatò Marin.
  • Credo che sia un amico di famiglia, mi sembra di aver capito così – affermò Shaina.
  • Speriamo allora che se la tengano ben chiusa a casa loro! – sentenziò June con una smorfia.
  • Cosa dite, andiamo a vedere come sono messi gli altri? – propose la rossa, richiudendo la sua parte di guardaroba.
 
Uscirono dalla stanza e di fronte alla loro vi era quella occupata da Milo e gli altri, di fianco a quest’ultima vi era quella di Death e Aphro. Le quattro non riuscirono neppure a fare due passi che udirono delle urla sovraumane che provenivano dal salone principale, quello situato al piano di sotto.
Era il solito Death, che sbraitava come un ossesso in direzione di un Seiya. A detta dell’irascibile ragazzo, questi dopo essere andato al bagno e NON essersi lavato accuratamente le mani, AVEVA cominciato ad aiutare Aphro, nella preparazione della LORO cena, quindi tale mancanza di rispetto nei confronti di TUTTI loro, insomma, il cibo lo avrebbero mangiato tutti, lo aveva fatto uscire fuori di sé, peggio del suo solito tanto per dire.
Ovviamente Seiya, testone come si ritrovava ad essere aveva a torto pure replicato, e Death sempre più su di giri e particolarmente incazzato, gli si era avvicinato con aria piuttosto minacciosa. Quel ragazzino gli stava parecchio sulle balle, quindi quella era l’occasione giusta per metterlo a suo posto una volta per tutte, ma fortunatamente per Seiya, in suo soccorso intervennero immediatamente Aiolos, Mu e Saga. Il trio delle meraviglie, sempre pronto a fare da paciere come al solito. I tre riuscirono in tempi brevi a far calmare gli animi piuttosto agitati dei due litiganti.
Rissa fortunatamente placcata, si era ritornati più o meno alla normalità, per modo di dire.
Considerato che per la cena era ancora presto, Milo saltò su proponendo al gruppo di andare a fare una bella nuotata.
Senza starci troppo a pensare su, il biondo afferrò per un braccio Kanon, e senza troppi complimenti se lo trascinò via con sé. Invano Saga cercò di fermarli, dato che i due erano già usciti come dei razzi, oltrepassando la porta principale dell’appartamento.
A quel punto Saga, Aiolos, Aiolia, Shura e Death più le quattro ragazze presero ad avviarsi anche loro verso la piscina, ma prima di fare la loro definitiva uscita, Aphro che per l’occasione si era trasformato nello chef di turno, urlò nella loro direzione, qualcosa che però non riuscirono ben a comprendere.
Quando arrivarono dove si trovava la piscina si guardarono per bene tutt’attorno, ma dei due pazzi non vi era nessunissima traccia. Ma dove diamine si saranno cacciati? Si domandarono, continuando a guardarsi attorno, quando ad un tratto sentirono delle urla sovraumane che li fecero sobbalzare tutti in contemporanea dalla paura che si presero. Voltandosi appena videro i due pazzi che stavano correndo verso di loro, e nel mentre che correvano si sfilavano entrambi i pantaloni.
 
  • Oh capperi! Mi auguro che abbiano almeno indossato il costume! – fece Shaina, osservandoli con apprensione.
  • Taci, a vederli sembrerebbe di sì – constatò Morgana, buttando una veloce e rapida occhiatina ai due.
  • Grazie ad Atena! – asserì June.
  • Pensavo fossero nudi come al loro solito! – commentò poi Morgana maliziosamente.
  • Nudi!? – domandò Marin perplessa.
  • Si hai capito bene, nudi – confermò Morgana, mentre Marin spalancò la bocca a causa della scioccante rivelazione.
  • Potresti illuminarmi?
  • Oh, certo volentieri – la mora iniziò a raccontare alla ragazza di Aiolia quel particolare episodio, ma nel mentre fece il suo arrivo l’immancabile Saori, la quale salutò con mal celata educazione tutti i presenti, poi sicuramente piuttosto incuriosita dal “discorso” in questione, ovviamente decise di fermarsi per ascoltare anche lei tutto il racconto nei minimi dettagli.
  • I primi di luglio una parte di noi era andata a fare un weekend al mare. Noi due – con una mano indicò June – Nel passare davanti alla loro stanza, abbiamo notato che la porta era appena socchiusa, quindi c’è venuto in mente di fare loro uno scherzo – sorrise maliziosa – In silenzio siamo entrate e poi abbiamo cominciato a prenderli a cuscinate, mentre loro ad un tratto si sono alzati e….
  • E!? – incitò incuriosita Marin.
  • Bé erano nudi come le loro mamme li avevano fatti! – Marin era sempre più scioccata.
  • E voi che avete fatto? – chiese con bramosia di sapere, ma anche Saori a quel punto si fece piuttosto incuriosita.
  • Noi? Bè siamo scappate, ci siamo rinchiuse per bene nel bagno!
  • Scappate? Ma siete matte! – saltò su Saori, la quale era stata ad ascoltare con evidente interesse tutto il racconto.
  • E cosa dovevamo fare secondo te? – fece June sconvolta.
  • Ma stare a guardare, ovvio! O meglio, fargli anche i complimenti. Perché mi sembra che quei due se li meritano! – proferì con fare da gattamorta – E pensare che io pagherei oro per poter vedere certi spettacoli che madre natura offre!
  • Invece non mi sembra il caso, considerato che l’ego di quei due è già abbastanza sviluppato! – puntualizzò Morgana, piccata.
  • Saori! – fece Shaina piuttosto scocciata – Ma ti sembra il caso? Insomma, vedi darti una bella calmata!
  • Oh, non ti stare a scaldare. Una non può neppure più scherzare! – ribatté piccata, poi prese ad allontanarsi, lanciando però un ultimo eloquente sguardo, proprio nella direzione dei due fusti in questione.
  • Quella è tutta scema! – asserì June osservandola mentre si allontanava, per poi spostare lo sguardo su suo fratello che li stava raggiungendo in compagnia del francese e di Mu. In quel momento il biondo Shaka era seriamente impegnato al telefono.
  • Ehi, ma da quando in qua il Buddha ha un cellulare? – domandò Milo, appena finito il bagno.
  • Da un po' di tempo – lo informò Morgana con fare piuttosto annoiato.
  • Pensate, lo usa talmente di rado che l’altro giorno per poco non finiva dritto nella lavatrice! – riportò ghignandosela alla grande proprio la sorella del chiamato in causa.
  • Vedi Marin, ritornando al discorso precedente, a differenza degli altri due che abbiamo già visto in abiti adamitici, il biondo per noi sarebbe tutto da scoprire! – fece Shaina, per poi continuare – Quindi, vederlo almeno in costume da bagno sarebbe di già un grande evento!
  • Dubito però che si metterà in costume – chiosò Death, con una smorfia.
  • Se vorrà farsi il bagno dovrà spogliarsi pure lui – sottolineò Kanon, con fare ovvio.
  • Uhm, secondo me lo fa con la tunica! – Saga se la ghignò.
  • Raga, vedremo – fece Milo, per poi aggiungere – Comunque, non è mica il solo!
 
Nel dire quelle parole lanciò un’occhiata verso Camus, il quale non sembrava troppo convinto neppure lui di mostrare a chicchessia la sua candida e delicata pelle.
A quel punto l’immancabile Aiolos, sempre precisino e puntuale, dopo aver buttato un’occhiata al proprio orologio con il suo modo di fare sempre solenne, li esortò ad incamminarsi verso il residence, specificando che lo chef Aphro, si sarebbe potuto incazzare di brutto. Strano ma vero, gli altri senza replicare eseguirono il suggerimento che il ragazzo aveva dato, avviandosi verso l’uscita della piscina al coperto.
Mentre percorrevano il lungo corridoio sotterraneo che collegava la piscina ai vari condomini Kanon e Milo, continuarono a ridersela su una battuta di pessimo gusto che il secondo aveva appena fatto, riferendosi sempre al fratello maggiore di June e hai suoi arcinoti problemi, se si potevano chiamare tali, con le gentil donzelle, mentre dietro di loro, Saga e Aiolos, non smisero di fare segni di disapprovazione. Più delle volte, Milo lo avrebbero fatto sparire seduta stante! 
Per quella prima cena assieme, qualcuno ironicamente aveva detto, che quella per alcuni sarebbe potuta anche diventare la loro ultima cena, il gruppo si era saggiamente diviso le varie mansioni e compiti.
A cucinare ci aveva pensato Aphro. Quest’ultimo era stato piuttosto chiaro quando quasi urlò.
Sia ben chiaro, non voglio che tocchiate nulla di commestibile con quelle vostre manacce del cavolo!
Aveva inoltre accompagnato la frase con una faccia del tutto schifata. Quindi legandosi i lunghi capelli biondi in una coda di cavallo, con veemenza si era messo a tagliare minuziosamente le verdure che sarebbero poi state utilizzate sempre dal sottoscritto per preparare un buon minestrone.
Le ragazze, invece si sarebbero occupate di apparecchiare prima, poi sparecchiare dopo ed infine riordinare, lavare i piatti no, perché usavano quelli di plastica, in caso si erano prontamente offerti Seiya, Shun, Hyoga e Sirio, mentre Ikki aveva fatto come al suo solito, orecchie da mercante, standosene anche piuttosto ben defilato. Come del resto sempre faceva!
 
*
 
Avevano da poco terminato la cena. Ovviamente erano stati tutti serviti dal maggiordomo. Eh già, Saori e l’appendiabiti si erano prontamente uniti a loro, per la non gioia dei più.
La mattina seguente vi erano quelli che stavano già facendo un bordello assurdo da come minimo un paio d’ore. Questi erano proprio l’immancabile Aphro in compagnia di Shun.
I due avevano deciso di preparare la colazione per tutti, e sul top di quella cucina vi era davvero di tutto, non si sapeva dove appoggiare nulla dal disordine e dalla tanta confusione che vi regnava.
Tu non rompere, appena finiamo sistemiamo tutto, ora fila! Sciò, sciò!
Ringhiò indispettito lo svedese rivolgendosi a Shura, che gli aveva fatto presente, che non era proprio il caso di tirare fuori tanta roba per preparare una “semplice” a sua detta colazione. Lo spagnolo sbuffando si andò nuovamente ad eclissare nella sua stanza, dove vi era un Aiolos più carico che mai, che stava ubriacando già di prima mattina di chiacchiere del tutto inutili, il malcapitato Saga. Quest’ultimo, si guardò un attimo con lo spagnolo, mentre con fare stizzito continuava a massaggiarsi nervosamente una tempia. Aiolos, a quanto pareva se la stava rischiando davvero grossa.
In tutta quella confusione, il furbetto Shaka afferrando il proprio cuscino si era prontamente eclissato nella camera occupata dai cinque ragazzini, dato che quest’ultimi erano già fuori in terrazza che si stavano lanciando senza nessuna compassione palle di neve addosso, e Mu si era dato “momentaneamente” alla macchia. A dire il vero, si era chiuso a doppia mandata all’interno della toilette, dove da questa poteva continuare a scambiarsi stucchevoli messaggini con Yuzuriha, la sua morosa, senza venire ogni tre per due disturbato.
Quando la colazione fu pronta, i presenti si misero attorno alla lunga tavolata, iniziando così a consumare il loro primo pasto della giornata. A quel punto, dovettero complimentarsi con lo svedese. La colazione che lui e il suo assistente Shun avevano confezionato era davvero squisita. Inutile dire che il vanesio Aphro iniziò a pavoneggiarsi, affermando che a breve avrebbe voluto aprire un ristorante e che Shun, sarebbe stato il suo assistente. L’esile ragazzino, di colpo sbiancò di fronte a tale proposta. Lui andava piuttosto d’accordo con il biondo nordico, ma solo giusto in quel frangente, in altri aveva parecchi dubbi e tante riserve.
A tarda ora i primi a scendere giù nel salone furono Milo seguito da Camus, mentre sia Aiolia che Kanon a quanto pareva erano ancora immersi nel fantastico mondo dei sogni, invece Seiya rientrando all’interno dell’appartamento, in un momento di assoluta “follia” decise, forse per noia, o semplicemente perché era in cerca di guai, di fare la sua entrata non per nulla pacifica e silenziosa, nella stanza dove vi era ben sistemato il biondo Shaka.
Al ragazzo sicuramente la propria vita non era poi del tutto cara, difatti venne prontamente tratto in salvo da Aiolos, che uscendo dalla propria camera riuscì ad intervenire, prima che dovessero dare l’estremo saluto all’impertinente ragazzino. L’aveva salvato da morte certa. Una morte del tutto violenta.
Dopo poco proprio dalla stanza occupata da Aiolos, ne uscì Shura seguito da Saga. Il gemello maggiore, aveva i biondi capelli sparati in tutte le direzioni, una faccia piuttosto sconvolta, i suoi occhi verdi erano leggermente arrossati e avevano sotto due belle borsette, che facevano da contorno.
Saga, pareva essere uno Zombie fatto e finito, soprattutto considerata la sua non camminata, difatti a stento riuscì ad andarsi a sistemare sopra al divano e posizionarsi tra June e Shaina. A quel punto, piuttosto timidamente le due gli chiesero come stesse, ma le sue condizioni parlavano piuttosto chiaramente. Saga in risposta denigrò i denti, ringhiando solo un:
Maledetto Los! Prima o poi ti farò fuori, garantito!
Le due dopo essersi guardate a lungo, saggiamente si zittirono. Non volevano affatto rischiare!
 
*
 
Quando furono al completo decisero di uscire, ma come al solito si divisero.
Un gruppo di loro arrivò dove vi era la partenza degli skilift. La giornata era davvero bella e anche se le temperature erano piuttosto bassine, al Sole si stava abbastanza bene.
Aphro era in coda con Death per salire sulla cabinovia che li avrebbe portati sulle piste situate più in alto, mentre gli altri erano un po' sparsi ovunque. Vi era chi si dava al pattinaggio sul ghiaccio, oppure chi aveva affittato il bob.
Mentre Kanon, Saga, Aiolos, Aiolia, Marin e Morgana, si erano sistemati su delle sdraio, ed erano intenti a prendere tutto il bel Sole, che quella giornata aveva deciso di offrire. Dopo poco al gruppetto si unirono Shaina, June e Shun.
 
  • Anche voi sciare niente? – domandò Kanon, scrutando i tre appena arrivati, ma soffermandosi un po' di più sulla figura di Shaina. Da quando si erano lasciati, lui ne aveva sofferto. Difatti sperava sempre in un ripensamento da parte della ragazza, ma che però sembrava non arrivare mai.
  • No – June sorrise – Per oggi no – precisò, mentre Morgana prese a guardare fissa in un punto. Poi sbuffò infastidita.
  • Toh, eccola che arriva puntuale come un orologio svizzero! – esclamò seccata, incrociando le braccia al petto.
  • Ciao ragazzi – Saori fece con la sua voce squillante che aveva il potere di spaccare i timpani – Mi posso unire a voi? – domandò sorridendo.
  • Lo stai già facendo, mi pare? – le fece notare Kanon seccamente. Le disse così, perché ancora prima di chiederlo la signorina si era già messa bella comoda sull’unica sdraio rimasta ancora libera. Poi però notando i loro sguardi piuttosto contrariati ma soprattutto che nessuno tra i presenti le dava corda calcolandola appena, decise di levare immediatamente il disturbo, andandosene a quel punto per i fatti suoi. Tutti sorrisero del tutto compiaciuti.
  • Ma perché siete sempre così cattivi con lei? – domandò Shun timidamente, guardando i presenti.
  • Perché se lo merita! – era stata la risposta secca da parte di Morgana.
  • Non capisco i motivi di tale astio nei suoi confronti? – continuò invece Shun imperterrito. Era piuttosto chiaro che evidentemente il bimbo quel giorno era in cerca di rogne, perché lo sguardo di Morgana si era prontamente illuminato di una luce del tutto malevola. Demoniaca, per la precisione.
  • Oh Shun, ma che te ne frega. Non hai altro a cui pensare!? – Morgana guardò eloquente verso June.
  • Va bene, vado a farmi un giro. Tanto con voi non si riesce neppure a fare una normale conversazione! – disse risentito Shun, e alzandosi di scatto prese ad allontanarsi a passo svelto, subito seguito dalla stessa June.
  • Stolto – fece Morgana tra i denti, per poi concentrarsi su quello che si stavano raccontavano nel frattempo gli altri.
 
*
 
Si fecero le sedici e trenta e comprensibilmente vista la stagione, cominciò a fare decisamente piuttosto freddino.
Tutti loro a quel punto si ritrovarono, così come si misero precedentemente d’accordo, nella hall dell’ingresso del loro residence. Aiolos, propose di andare un paio d’ore prima di cena giù nella piscina, ovviamente furono quasi tutti d’accordo, tutti tranne Aphro che seguito come un’ombra da Shun e Seiya, si avviò verso l’appartamento per mettersi a preparare la cena, aiutato quella volta da entrambi i ragazzi. Seiya si era unito allo svedese, proprio per evitare di assistere allo spettacolo per nulla gradito da parte sua, di Morgana sempre quasi ben salda tra le braccia di Ikki.
I due ultimamente stavano facendo quasi coppia fissa, e lui ne soffriva parecchio, dato che com'era successo tra Shaina e Kanon, anche loro due si erano lasciati da pochissimo tempo.
Tutte le donzelle si erano accuratamente ben posizionate a bordo piscina. Dovettero ammettere che quell’impianto era molto bello. Questi comprendeva una vasca principale, poi altre quattro vasche idromassaggio che potevano ospitare al loro interno in tutta comodità ben dieci persone ciascuna, inoltre vi era una piscina più piccola dotata di scivoli e ancora un’altra con le onde artificiali, bagno asciuga, contornata da palme finte. Tutto ciò dava proprio l’idea di essere al mare, magari vagando un poco con la fantasia, di essere proprio spalmati sulla sabbia finissima di una bella spiaggia caraibica.
Il tutto ovviamente era rigorosamente al coperto.
Seduti poco più lontano di dove erano sistemate le ragazze vi erano Shura, Mu e udite, udite anche Shaka.
Quest'ultimo con indosso un’espressione del tutto contrariata continuava a volgere i propri occhi azzurri sulla vita che si animava davanti a lui, ma soprattutto aveva fatto una faccia del tutto schifata e piuttosto contrariata, quando una delle tante belle ragazze che erano presenti, quasi gli mise sotto agli occhi il proprio decolté quinta misura abbondante, in un tacito invito che assolutamente però non venne affatto accolto dal biondo, che alzandosi quasi offeso si diresse piuttosto impettito verso il bar.
Aveva deciso di bere qualcosa di forte. Quella vista, insomma, l’aveva piuttosto turbato.
Mentre Milo e Death trovandosi lì per puro caso, i due ne venivano da chissà dove, commentarono l’accaduto continuando a guardare il biondo.
Io mi chiedo se quello sia normale, insomma lì in mezzo – Death mimò due pere, indentificate come essere il prosperoso seno della ragazza in questione – Mi ci butterei a capofitto, senza neppure starci a pensare su due volte!
Amico dici bene – Milo asserì – E pure io ti farei compagnia!
Poi maliziosamente ammiccarono verso la “formosa” ragazza, che sempre ferma nella sua posizione, stava di rimando guardando quel bel biondino che ingurgitava senza troppi complimenti il suo Cuba Libre, che poco prima si era fatto preparare.
Shaka, passata l’incazzatura era ritornato al suo posto, sistemandosi al fianco di Mu, ma restando sempre parecchio vigile, insomma di quella mica si fidava, anche perché continuava sempre a puntarlo, parlando con l’amica e indicandole la sua figura, mentre Death e Milo si erano nuovamente dispersi, sicuramente avevano raggiunto Kanon e Aiolia. I ragazzini, cioè solo Hyoga e Sirio erano in acqua. Questi si stavano divertendo assieme a due loro coetanee che avevano appena conosciuto, una morettina e una biondina, mentre Saga e Aiolos erano nel confessionale.
I due si erano seduti da parecchio tempo ad un tavolino ben appartato, sistemato nell’unico bar presente e si stavano confessando i loro peccatucci. Shura invece era diventato un tutt’uno con la sdraio. Li sopra ci aveva lasciato la sua forma, ma ci pensò June a scuoterlo e farlo ritornare alla realtà. Difatti alla vista di Saga e Aiolos, che si stavano avvicinando a loro, lo spagnolo divenne improvvisamente iperattivo.
Si alzò di scatto e raggiunse i due, andando poi in loro compagnia a farsi una bella nuotata.
Poco dopo una voce squillante prese ad attirare l’attenzione di tutti. Si trattava difatti proprio di Aphro, che comunicava a loro che la cena era pronta!
Dopo che ebbero cenato quella sera non la passarono in compagnia com’erano soliti fare. Erano piuttosto stanchi, quindi ognuno prese a sistemarsi nella propria stanza e quindi nel proprio lettone.
La prima giornata di quella vacanza era arrivata al suo termine.
Tutti loro si stavano apprestando a vivere la seconda e poi le altre ancora che sarebbero arrivate!
 
 
Colei che scrive.
Grazie a tutti voi per essere giunti fin qui.
Questo primo atto è stato decisamente piuttosto bello lunghetto.
Spero che non vi abbia in qualche modo stancato, ma mi spiaceva dividerlo, così ve l’ho proposto tutto per intero.
Detto ciò, ci ritroveremo al prossimo atto.
BUON 2021. A tutti voi, un caloroso abbraccio.
Saluti cari, Vanity!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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