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Autore: Roxanne Potter    30/12/2020    3 recensioni
[Tessa/Will/Jem - Triade poliamorosa]
[Questa storia partecipa alla challenge “One, Two… Three!” indetta da fantaysytrash sul forum di EFP]
A volte Tessa crede di impazzire – se sa di essere innamorata di Jem, perché continua a sentirsi la ragazza più felice della terra quando le braccia di Will la stringono? Se sa di essere innamorata di Will, perché la sua bocca continua a fremere dalla voglia di baciare ogni lembo di pelle di Jem?
A volte Tessa crede di impazzire – perché nelle sue fantasie le figure di Will e Jem non si alternano, ma le labbra e le mani di entrambi percorrono insieme i sentieri del suo corpo.
A volte Tessa è convinta di essere già impazzita – perché sa di amarli e di desiderarli entrambi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Carstairs, Theresa Gray, William Herondale
Note: Lime | Avvertimenti: Threesome
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Tessa non può vivere senza Will Herondale. Non può vivere senza le serate passate insieme nella biblioteca dell'Istituto di Londra, immersi in quel profumo di carta e inchiostro che è intrecciato nel sangue di entrambi, a sfogliare libri dalle copertine consunte e recitarsi a vicenda quelle antiche poesie d'amore che sembrano esser state scritte appositamente per loro.

Tessa ha sentito i brividi danzarle sulla pelle, la sera in cui Will ha sollevato gli occhi dalle pagine di un libro per sorriderle dolcemente, accarezzarle la guancia e mormorare; -Shall I compare you to a summer day?
Will è la quiete prima della tempesta; dolce e placido come le acque cristalline dipinte nei suoi occhi, e poi vorace e impetuoso quando reclama le labbra di Tessa e le afferra la mano per condurla verso le sue stanze.
Quando fanno l'amore, Will e Tessa bruciano come il sole d'estate nel cuore di una gelida notte d'inverno, come versi di poesie strappati via dalle pagine dei libri per incarnarsi in corpi tremanti e sangue in tempesta.

Tessa non può vivere senza Jem Carstairs, senza la grazia dei suoi sorrisi, l'argento dei suoi capelli e quelle sue mani leggiadre che fanno l'amore con il violino.
Il senso di colpa le avvelena il cuore; di Will sono le labbra che Tessa bacia ogni giorno, le labbra che di notte trasformano il suo corpo in un'opera d'arte, ma lei non può fare a meno di cercare con lo sguardo anche le labbra di Jem e di chiedersi cosa proverebbe nel sentirsele scivolare sulla pelle. Se le figura dolci e fresche come i ruscelli di montagna, come la gentilezza distillata negli occhi e nella voce di lui; una voce fine e ricca di sfumature come le note che prendono forma tra le corde del suo violino, una voce che riempie l'aria come la più bella delle musiche.
Tessa sa che dovrebbe essere facile rinunciare al sentimento che nutre verso Jem; Will è una realtà quotidiana, l'amore che lei vive, nutre e consolida ogni giorno. Mentre Jem è sempre rimasto una vaga fantasia, il capitolo mai scritto di una storia incompiuta, un amore mai davvero conosciuto e assaporato – una rosa appassita di cui lei, tuttavia, non riesce a dimenticare il profumo.
A volte Tessa crede di impazzire – se sa di essere innamorata di Jem, perché continua a sentirsi la ragazza più felice della terra quando le braccia di Will la stringono? Se sa di essere innamorata di Will, perché la sua bocca continua a fremere dalla voglia di baciare ogni lembo di pelle di Jem?
A volte Tessa crede di impazzire – perché nelle sue fantasie le figure di Will e Jem non si alternano, ma le labbra e le mani di entrambi percorrono insieme i sentieri del suo corpo.
A volte Tessa è convinta di essere già impazzita – perché sa di amarli e di desiderarli entrambi.

Tessa capisce ben presto che tra Will e Jem intercorre qualcosa di ben diverso dalla visceralità del legame parabatai.
Lo capisce quando, ogni volta che Will sfiora con gesti casuali il braccio di Jem, quest'ultimo arrossisce e si affretta a reprimere il sorriso che gli è affiorato automatico alle labbra.
Lo capisce quando inizia a rivedere se stessa negli sguardi languidi e al contempo colpevoli che Will e Jem si scambiano nei momenti in cui pensano di non essere visti da nessuno; quegli sguardi sono lo specchio del suo stesso segreto, di quel suo stesso tormento che tuttavia va alleggerendosi ogni giorno di più.
Tessa freme di gelosia nel vedere il suo fidanzato rivolgere sorrisi cordiali e affascinanti ad altre donne – ma quando gli occhi di Will scorrono sia sul suo viso che sul viso di Jem il suo cuore dimentica le ombre e ritrova la pace.
Nelle notti che i tre passano insieme – notti trascorse a parlare fino all'alba, le stelle silenziose come uniche testimoni di quei momenti immortali – Tessa avverte la sinergia che crepita tra loro e sa che è stato il destino a condurli nello stesso angolo di mondo così da farli combaciare come frammenti perduti di un mosaico; le loro sono tre anime gemelle che si reclamano a vicenda, che si nutrono degli stessi bisogni, delle stesse energie, della stessa linfa vitale.
Tessa non pensa più di essere impazzita quando, nelle sue fantasie, Will interrompe il fiume dei loro baci per attirare Jem a sé e sbottonargli la camicia con dita tremanti.

Nella notte d'estate destinata a cambiare le loro vite, Tessa, Will e Jem hanno passato ore in camera di lei, a discutere degli ultimi attacchi dei demoni nella periferia di Londra, dello Shadowhunter di soli quattordici anni trovato morto in un vicolo di Soho con degli strani marchi incisi a fuoco sul corpo, di Magnus che è partito per l'Italia e da settimane non risponde ai messaggi di Charlotte.
Tessa siede sul bordo del letto accanto a Jem e per lei è automatico avvicinarsi di più all'amico, poggiandogli la testa sulla spalla in cerca di conforto.
Chiude gli occhi e il profumo di lui, un lieve profumo di rose e sandalo, allenta un po' la tristezza e la paura che le stringono il cuore. La mano di Jem le accarezza i capelli e Tessa si ritrova a spalancare gli occhi per guardare Will, che se ne sta stravaccato su una poltroncina al centro della stanza.
Il sorriso privo di qualsiasi ombra di fastidio che ritrova sulle labbra del suo ragazzo è l'ennesima conferma di ciò che lei ha sempre saputo.
-Rimanete così.- mormora Will. -Siete bellissimi. Mi piace vedervi insieme.
È lì che muoiono le parole, ornelli futili in quell'universo di magnetismo e comprensione reciproca. Will si alza, cammina lentamente verso di loro – Tessa non riesce a staccargli gli occhi di dosso, anche se il profumo e la vicinanza di Jem stanno scatenando una tempesta di farfalle nel suo stomaco – e si ferma per poggiare delicatamente una mano sulla guancia di lei e l'altra sulla spalla di lui, gli occhi febbricitanti che si spostano dal viso di uno a quello dell'altro in un'implorazione silenziosa.
Tessa gli sorride e si volta verso Jem – il loro bacio ha il sapore di rose e sandalo, di canti di violino e di una notte sul Blackfriars Bridge.
È Jem a separare lentamente le loro labbra e quel che viene dopo fa tendere il corpo di Tessa fino allo spasimo; Will china il viso su quello del suo parabatai e i due ragazzi si baciano, dapprima dolcemente, poi sempre con più frenesia – per tutto il tempo, il braccio di Jem non abbandona la vita di Tessa.
Ben presto si ritrovano stretti tutti e tre insieme sul letto, in un vortice confuso di mani che si cercano, risate e sussurri all'orecchio, gemiti che riecheggiano contro le pareti della stanza.
Tessa ansima mentre accoglie su di sé le mani ruvide e le mani delicate che a volte si alternano a volte scorrono insieme sul suo corpo. Quando si lascia scivolare sopra Will, che è disteso di schiena con il viso invaso dall'estasi, le dita di Jem le sfiorano i seni e la sua bocca inizia a torturarle il collo, rivestendola di brividi, acuendo le contrazioni al suo basso ventre.
Lacrime di felicità le bruciano le guance quando Tessa comprende che lei non potrà mai essere senza la poesia che sia Will sia Jem inscrivono nella sua vita. Così come i due ragazzi – le cui mani si cercano e si stringono nel mezzo dell'amplesso – non potranno mai essere né senza di lei né l'uno senza l'altro.

*

NdA

Credo che tutti noi, nel leggere i libri di Cassandra Clare, ci siamo ritrovati almeno una volta a porci la fatidica domanda; “ma questa (o questo) perché non si mette con entrambi (o entrambe) così la facciamo finita con tutte ste pare mentali?” (Per fortuna c'è stato il riscatto con la Cristina/Mark/Kieran <3)
La Tessa/Will/Jem è probabilmente la triade più bella di tutta la serie di Shadowhunters, composta da tre personaggi che si sono davvero amati visceralmente a vicenda, e la mia prima fanfiction sul poliamore non poteva che parlare di loro. A questo proposito, se non l'avete ancora fatto leggete il racconto “After the Bridge”, di cui si dovrebbe trovare tranquillamente la traduzione in italiano su internet. Il finale mi ha uccisa.
Ovviamente nel canon Will e Jem non hanno alcun legame romantico, ma mi piaceva l'idea di scrivere di una vera e propria triade in cui tutti fossero inclusi a pieno sia nella sfera romantica che quella sessuale.
Parlare delle dinamiche del poliamore è stata un po' una sfida, anche perché questo è un tema di cui per ora si scrive e si legge ben poco. Spero di essere riuscita a rendere bene il modo in cui si sviluppano i sentimenti della protagonista; prima Tessa si sente in colpa perché la sua mente non riesce a concepire la possibilità di essere innamorata di due persone, ma questo senso di colpa inizia ad affievolirsi quando si accorge che queste due persone si amano a vicenda senza tuttavia smettere di amare anche lei.
La vicenda non ha una precisa collocazione temporale, ho voluto scrivere di un'ipotetica vita quotidiana di Tessa, Jem e Will all'Istituto di Londra, fingendo che Jem non fosse mai diventato un Fratello Silente.

Spero che qualcuno abbia apprezzato la storia, ringrazio chiunque recensirà!
   
 
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